La Pacifica è una nave nuova che sta facendo parlare di se per l'incidente accorsogli.
E' vero, una ventata molto vigorosa, l'ha fatta urtare e ha riportato uno squarcio sulla fiancata, ma è altrettanto vero che tutti i passeggeri che non l'hanno rispettata fino ad ora le hanno inferto danni ben più costosi.
Le incisioni dentro gli ascensori o sulle porte di chiusura prontamete riparate, i cuscini dei divanetti del buffet utilizzati come canovacci per le mani sporche ed immediatamente ripuliti, le pentole di rame rubate e subito sostituite, gli asciugamani dei bagni o della piscina sottratti, la sparizione delle copertine gialle e blu, bicchieri e piatti rotti, e tanto altro ancora, sta creando per la compagnia un buco nero di perdite.
Per di più questo tipo di passeggero CAFONE spende pochissimo a bordo e usa cercare il pelo nell'uovo con la speranza di un possibile guadagno di ritorno.
Ora, dico io, ma quanto ci mette la Compagnia a comprendere che riempire le navi con questi soggetti è assolutamente controproducente.
Gli operatori sono sconcertati e il personale di contatto spera in un futuro migliore.
Se prima le persone negative erano 5 su 100 ora coloro che si comportano bene sono 5 su 100.
E' vero che il personale Costa è molto disponibile e tollerante ma quanto potrà ancora resistere in queste condizioni.
Un cretino al buffet ha urlato Negro per chiamare un cameriere sudamericano e l'ha poi trattato malamente perchè non gli portava una caraffa di acqua dicendogli che non capiva un c...o e quando i vicini, me compresa, lo hanno criticato, ha detto sorridendo che tanto non capiscono nulla e quindi non si possono mortificare. Quel ragazzo aveva invece capito tutto ma se ne era guardato bene dal farglielo comprendere perchè altrimenti l'uomo che era in lui avrebbe dovuto reagire a queste offese. Fare la parte di chi non capisce è il modo migliore per non rischiare il posto di lavoro.
Il pomeriggio a Marsiglia, mentre ci trovavamo a teatro con la direttrice di crociera in attesa del "Dietro le quinte", un signore di Roma ha urlato di voler parlare con il Comandante, e alla richiesta di attendere per poterne discutere all'esterno del teatro stesso, questa persona ha detto che De Gregorio era un uomo senza p...e ed un emerito codardo, che se lo avesse beccato in giro gli avrebbe messo le mani addosso. Io mi sono alzata e gli ho detto che non sapeva cosa stava dicendo e che quello non era il luogo adatto per fare certe richieste, inutile dire che molti dei presenti mi hanno dato ragione e a questa reazione il tizio mi ha detto di starmi zitta, ponendosi il dito sulle labbra, dopo di che mi ha destinato qualche brutta parola.
Solo il pianto di una bambina spaventata visto che urlava come un ossesso, lo ha fatto desistere dal continuare.
Sono certa che molti passeggeri hanno scritto queste considerazioni sul questionario finale, o telematico come in uso ora, ma la Compagnia non riesce a capire che il pericolo di molte defezioni si avvicina.