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L´Augustus dell Italia di Navigazione ( 1952 - 1976 )

  • Autore discussione Autore discussione tano
  • Data d'inizio Data d'inizio
Amoilmare...tu che di navi ne hai conosciute tante, quante ne salveresti?Poi ci sarebbero le mie, quelle di Rodolfo, quelle di Manlio e anche quelle di Uno...(perchè anche lui di sicuro ha le sue preferite :p)
...ma tutte queste navi, ammesso che il loro salvataggio sia qualcosa di possibile, dove ce le mettiamo poi?E' un po' questo il discorso che fa Uno e non è "crudele" è realistico.

Premesso che come dice Rodolfo nessuno mai probabilmente si mobiliterà per salvare una nave di oggi, bisognerebbe prima di tutto non fare andare in rovina qualcosa di bello per poi indignarsi se il recupero non è possibile...magari pensarci prima e mantenerlo?
Una nave a fine carriera potrebbe diventare un museo, un albergo...però non dopo anni di abbandono e totale incuria.
 
La76, chiama nonno va....... che mi sa che avro' bisogno di aiuto :-)

Oddio...io non ho capito chi te devo chiamare ma in questo momento ti chiamerei chiunque...mi sono incantata a leggere quello che hai scritto, fantastico...

Uno, sai che c'è?Che vediamo le cose da due punti di vista completamente diversi...ma non è che c'è un punto di vista giusto e uno sbagliato...sono diversi ed è inevitabile che lo siano.

Se hai letto il mio diario sulla Romantica alla fine c'è una dedica sdolcinatissima alla nave...e c'è perchè io l'ho realmente vissuta così...per me una nave non è solo ferro, ma non mi sogno neanche di metterti in dubbio quando tu lo dici.
Capisco che viviamo le cose da due punti di vista completamenti diversi.;)
 
Uno, sai che c'è?Che vediamo le cose da due punti di vista completamente diversi...ma non è che c'è un punto di vista giusto e uno sbagliato...sono diversi ed è inevitabile che lo siano.
Mica tanto sembrerebbe....Hai usato parole giuste come Sogno, ma resti nella realtà. Certo non posso venirti a insegnare cosa sia il mare o come lo dovresti sentire, o che c'e' chi fa meglio......
Il mare e' modestia, sapere che ognuno ha il proprio posto, posto che si crea con l'esperienza con il viverlo, altrimenti il mare ti castiga.
Ora che hai letto questa frase sostituisci la parola "mare" con "vita"...visto che siamo in vena di poesia....possiamo dire che nessuno puo' vedere la vita allo stesso modo, perche' ognuno si costruisce la propria di vita, allo stesso modo ognuno si costruisce il proprio mare.
Ma come la vita non la impari dai racconti........... vabbe!!!
Non trovo la parte del tuo' diario...la quotersti qua?..voglia di leggermi 17 pagine non ne ho!! :-P
 
Quello che hai scritto e' estremamente bello e mi e' piaciuto tantissimo.Pieno di cuore e sentimento. La mia risposta di prima era la risposta al tuo precedente post che , forse erronemamente, avevo interpretato come quello di una persona invece un po' cinica. O forse era invece solo disillusione, o senso pratico o ..forse che ne ha viste troppe...chissa'. Come scrive giustamente La76 noi passeggeri, novellini o navigati che siamo, vediamo intevitabilmente le cose sotto un altro punto di vista.Quello che non approvo, invece, e' il tuo aperto disprezzo per il pensare ed il sentire del passeggero , ponte 2 o 10 non importa. Chi occupa le cabine del ponte 10 (una volta si chiamavan Lido..Sole...:) ) non e', sempre e necessariamente, un balordo di arricchito e insensibile, ne' uno sputasentenze gratuite o di peggio. Per lo meno non necessariamente. Viaggiavo nei periodi in cui i passeggeri visitavano le sale macchine.E "quelle " sale macchine, mi hai capito.Era infernale solo entrare in quegli inferni.E ne uscivo, regolarmente, personalmente sconvolto. Mi dicevo : "ma come si fa a lavorare la' ?". Da questo e' nato un mio profondo rispetto per tutti coloro che lavorano sul mare.E, attraversando gli Oceani infuriati pensi ancor di piu' a queste e a tante altre cose. Senno', amico mio, sai dove potrei mettermele le mie 46 crociere ? Proprio li'. Ti prego solo, prova a vedere le cose se tu fossi me. E , se io vedo solo il lato estremamente "romantico" del navigare non volermene.Ti prego.In fondo sono anche io uno che le navi le ama !
 
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Mica tanto sembrerebbe....Hai usato parole giuste come Sogno, ma resti nella realtà. Certo non posso venirti a insegnare cosa sia il mare o come lo dovresti sentire, o che c'e' chi fa meglio......
Il mare e' modestia, sapere che ognuno ha il proprio posto, posto che si crea con l'esperienza con il viverlo, altrimenti il mare ti castiga.
Ora che hai letto questa frase sostituisci la parola "mare" con "vita"...visto che siamo in vena di poesia....possiamo dire che nessuno puo' vedere la vita allo stesso modo, perche' ognuno si costruisce la propria di vita, allo stesso modo ognuno si costruisce il proprio mare.
Ma come la vita non la impari dai racconti........... vabbe!!!

Uno, è proprio qui la differenza...per te il mare è la vita (per scelta, passione, realtà) per noi, è il sogno...
A me personalmente piace tantissimo sentirti raccontare qualcosa della tua vita come hai fatto qualche post sopra, ma leggendo mi rendo conto che il tuo modo di vivere un viaggio per mare è inevitabilmente completamente diverso dal mio ;)

Scusateci un attimo l'OT
Non trovo la parte del tuo' diario...la quotersti qua?..voglia di leggermi 17 pagine non ne ho!! :-P

Questa è la chiusura del diario...con Romantica ci siamo fatte un lungo discorso e le ho fatto anche tanti tanti complimenti:p

...io quello che dovevo dirle l'ho detto in un lungo discorso che ci siamo fatte nell'ultima notte di navigazione seduta nel buio sul terrazzino, sole io e lei...quello che posso condividere con voi è che, accarezzandola, mi è venuto spontaneo di dirle di non credere MAI a chi le dice (o le ha detto) che è una "piccola"...perchè lei è una "grande nave che mi è entrata nel cuore"...a fine ottobre la rivedrò in cantiere qui a Genova, magari ci risalirò anche, ma di sicuro non sarà più lei...piccola grande nave con un anima e un cuore grande che negli anni ha portato per i mari tante persone, tante vite e tante storie diverse...sempre cordiale ed ospitale con tutti, qualcuno l'ha capita, qualcuno no...ma fa niente, lei è andata avanti lo stesso, sempre con la prua ad un nuovo giorno!

...e ora, per favore, mandatele un saluto anche voi...in qualunque porto sia sono sicura che sarà contenta e ricambierà felice del pensiero...
 
Come scrive giustamente La76 noi passeggeri, novellini o navigati che siamo, vediamo intevitabilmente le cose sotto un altro punto di vista.Quello che non approvo, invece, e' il tuo aperto disprezzo per il pensare ed il sentire del passeggero , ponte 2 o 10 non importa. Chi occupa le cabine dle ponte 10 non e', sempre e necessariamente, un balordo di arricchito, ne' uno sputasentenze gratuite o di peggio. Per lo meno non necessariamente.

Io ti domando, invece, di leggere quello che e' scritto e di non interpretarlo a piacimento, come il fatto dei "Signori".....
Dove avrei detto una cosa del genere, dove sarebbe il mio aperto disprezzo?! La mia e' stata solo una risposta alla tua pretesa di disegnarmi e valutarmi, nei sentimenti nelle sensazioni...perche' appunto le sensazione le esperienze sono diverse. Non sono io che sono venuto a valutare e a giudicare il tuo modo di vedere il mare , ma tu il mio...per sentito dire, quando la mia esperienza e' sl sentito "fare".

Anche questa volta usi la tua fluente capacità espressiva per ritagliarti un briciolo di ragione alterando il senso delle parole e dei significati, tornando a giudicare la mia persona e i miei pensieri.

Hai letto le mie risposte a La76?....diciamo che sono ben chiare e prive di qualsiasi doppiosenso.
Dicevo che il mare ognuno lo costruisce con le sue esperienze come la vita....dove sarebbe questo aperto disprezzo.

Non mi piace il tentare di manipolare per aver ragione, lo trovo irrispettoso e offensivo, e bieco....ma voglio credere sia fatto in modo involontario.

Potevo dire ponte 2 o ponte 10...... ma il fatto era..... "non venirmi a insegnare su cosa sia il vivere il mare , la nave ...... tu che non lo vivi come lo faccio io, paragonandomi a altri solo per sentito dire"

Sapessi quanto ho imparato in questi anni di partecipazione a questo forum dai clienti, quanto ho imparato a vedere il loro punto di vista, che mi ha dato quel valore aggiunto alla mia professione..... e quanto devo a tante persone di questo forum...

Detto cio onde evitare ulteriori manipolazioni delle mie frasi.

Chiudo la mia partecipazione al post, prima che mi si disegni un orco mangia passeggeri.
 
Uno, è proprio qui la differenza...per te il mare è la vita (per scelta, passione, realtà) per noi, è il sogno...
A me personalmente piace tantissimo sentirti raccontare qualcosa della tua vita come hai fatto qualche post sopra, ma leggendo mi rendo conto che il tuo modo di vivere un viaggio per mare è inevitabilmente completamente diverso dal mio ;)

Scusateci un attimo l'OT


Questa è la chiusura del diario...con Romantica ci siamo fatte un lungo discorso e le ho fatto anche tanti tanti complimenti:p

...io quello che dovevo dirle l'ho detto in un lungo discorso che ci siamo fatte nell'ultima notte di navigazione seduta nel buio sul terrazzino, sole io e lei...quello che posso condividere con voi è che, accarezzandola, mi è venuto spontaneo di dirle di non credere MAI a chi le dice (o le ha detto) che è una "piccola"...perchè lei è una "grande nave che mi è entrata nel cuore"...a fine ottobre la rivedrò in cantiere qui a Genova, magari ci risalirò anche, ma di sicuro non sarà più lei...piccola grande nave con un anima e un cuore grande che negli anni ha portato per i mari tante persone, tante vite e tante storie diverse...sempre cordiale ed ospitale con tutti, qualcuno l'ha capita, qualcuno no...ma fa niente, lei è andata avanti lo stesso, sempre con la prua ad un nuovo giorno!

...e ora, per favore, mandatele un saluto anche voi...in qualunque porto sia sono sicura che sarà contenta e ricambierà felice del pensiero...


Forse ho solo una visione piu' ampia...ma penso che non sia poi tanto lontana dalla tua....
Pensi che per me il mare non sia un sogno, e non lo sia stato......solo che inevitabilmente lo devo rapportare alla realtà.
Il tuo punto di vista nella sua estrema modestia e semplicita' e quello che porta la magia alle navi....in quelle parole tu non stai valutando il ferro, ma stai valutando il complesso di quello che ti e' stato offerto.fatto principalmente da persone che creano l'anima della nave.
Quello che tu comunichi in quelle righe e quello che tu ti sei portata a casa condividendolo con noi, e' la vita di quella nave....e la vita della nave non e' data dal ferro, come appunto dicevamo prima...... i sogni che tu ci hai messo, le tue aspettative, le stesse aspettative di quelli che la portano avanti.
Io in quelle parole non riesco vedere il ferro....ma vedo persone!!
 
La76, io pensavo, semplicemente,che di tutta la storia della gloriosa marina marcantile Italiana e' rimasto assai poco. Qualcosa di piu' si sarebbe potuto salvare. Ma ci vorrebbero altre teste...e poi hai ragione tu, inutile tentar di salvare qualcosa quando ormai e' decisamente troppo tardi ! D'altra parte, se pensiamo che neppure un gruppo crocieristico come Carnival, al quale appartiene la Cunard, muove un dito per la QE2 e' tutto dire. Eppure, ci sono esempi che funzionano,vedi Rotterdam o Queen Mary,ho dormito in entrambi e mi e' piaciuto da morire. Il target ci sarebbe.
 
Forse ho solo una visione piu' ampia...ma penso che non sia poi tanto lontana dalla tua....
Pensi che per me il mare non sia un sogno, e non lo sia stato......solo che inevitabilmente lo devo rapportare alla realtà.
Il tuo punto di vista nella sua estrema modestia e semplicita' e quello che porta la magia alle navi....in quelle parole tu non stai valutando il ferro, ma stai valutando il complesso di quello che ti e' stato offerto.fatto principalmente da persone che creano l'anima della nave.
Quello che tu comunichi in quelle righe e quello che tu ti sei portata a casa condividendolo con noi, e' la vita di quella nave....e la vita della nave non e' data dal ferro, come appunto dicevamo prima...... i sogni che tu ci hai messo, le tue aspettative, le stesse aspettative di quelli che la portano avanti.
Io in quelle parole non riesco vedere il ferro....ma vedo persone!!

...la mia visione è ovviamente piccolissima rispetto alla tua!;) Io ci sto una settimana per divertimento, tu praticamente ci vivi...
In fondo hai ragione, una nave è fatta da chi te la fa vivere...quello che poi magari succede è che noi recepiamo un insieme e non il singolo...poi "ignorantemente" parlando potrei dirti che se nel mare agitato mi sento cullata mi viene da pensare che il merito sia della nave e non dell'ufficiale che in quel momento la sta pilotando...poi vabbè...io le navi le "cerco", ho trovato Serena nel leone e con questa dovessi dire è stato un unico feeling dall'inizio alla fine...quante ore passate su quel balcone e quanto vento e sale ho preso!:p

La76, io pensavo, semplicemente,che di tutta la storia della gloriosa marina marcantile Italiana e' rimasto assai poco. Qualcosa di piu' si sarebbe potuto salvare. Ma ci vorrebbero altre teste...e poi hai ragione tu, inutile tentar di salvare qualcosa quando ormai e' decisamente troppo tardi ! D'altra parte, se pensiamo che neppure un gruppo crocieristico come Carnival, al quale appartiene la Cunard, muove un dito per la QE2 e' tutto dire. Eppure, ci sono esempi che funzionano,vedi Rotterdam o Queen Mary,ho dormito in entrambi e mi e' piaciuto da morire. Il target ci sarebbe.

Amoilmare, non chiedermi perchè, ma io fin da bambina ho sempre sentito un attrazione inspiegabile per il Titanic...ho amato alla follia l'Andrea Doria e se fosse possibile pagherei di tasca mia per ritirarla sù...però credo anche che sia troppo facile "pentirsi" dopo aver lasciato anni in abbandono un cosa e volere ad un certo punto rendere facile e possibile un recupero realmente difficoltoso e oneroso...poi se vuoi ci aggiungiamo anche un altro tipo di ragionamento:ma in fondo, quanti siamo che realmente avrebbero interesse per il recupero di questi gioielli?
Ci vuole anche una coscienza e una cultura per queste cose, purtroppo la stragrande maggioranza delle persone neanche sarebbe interessata...purtroppo...:(
 
Perdonami, ma ancora Rotterdam e QM; le citate continuamente ad esempio come se fosse la normalità. E' proprio l'eccezione.

E scusa, parliamo sempre della nostra povera, insensibile Italia; ma la Francia dove ha mandato il suo France? E l'Inghilterra dove ha mandato la sua QM e QE? Grandi "padrone" dei mari, ricche di storia millenaria, che si son disfatte dei propri simboli per "due soldi". Senza considerare, Germania, Svezia, Norvegia e gli Stessi Stati Uniti, cosa hanno più di noi? Per piacere non citate Cutty Sark e Victory. :) :)

Io credo non abbiate nemmeno la più pallida idea di cosa vuol dire conservare con dignità una nave di quelle dimensioni. Stucco e pittura non fanno bella figura.

I ponti ricoperti di cemento per coprire le lamiere corrose, le colate nei doppi fondi per turare le falle, perchè nel frattempo, i processi chimico/fisici, continuano la loro opera di "demolizione", senza la dovuta manutenzione. Sarebbe come, una volta staccatisi qua e là i rivestimenti del Palazzo Ducale di Venezia, si provvedesse con una bella gettata di malta a coprirne la ferita.

Non è così che si conserva; oltretutto paragonare una nave ad un sito archeologico, io andrei con la dovuta cautela.

Aggiungo, per completare il quadro, una domanda: "Il QM lo hanno conservato per motivi storico/sentimentali o per business? Quando non renderà più dal punto di vista economico, quale sarà la sua strada?" Io la risposta ce l'ho.
 
Ultima modifica:
La76, io col Titanic ci vado a letto assieme ...mi fa impazzire.Pensa che ho fatto una crociera che includeva Halifax per passarmi la giornata al museo.E, spero, nel 2013, vorrei tornarci. E dell'Andrea Doria mia zia (che c'e' ancora...) dice che ne parlavo gia' quando ancora non parlavo bene...pensa te...Certo che la stragrande maggioranza non e' interessata !!! Come se sparisse Pompei domani mattina fregherebbe a pochi...E se quest'inverno non suonassero la sesta di Beethoven nella tua citta' ? Si suiciderebbero ? Anzi..pensa solo alle vicende del tuo Carlo Felice ! Che tristezza...Ma questo a te , a me...non deve interessare per nulla.Pensa un attimo . se chi ha salvato il Queen Mary , o il Rotterdam, o chi cerca disperatamente di salvare lo United States, ragionassero con "ma in fondo a quanti interessa ? " non si sarebbe mai fatto nulla di nulla ! Pensaci bene .Molte cose, nel mondo, interessano un pubblico ristretto e non per questo si buttano via ! E' proprio perche' in troppi ci rassegnamo che non si fa nulla.Se, tu, come me, e si sente (bella e piena di cuore la tua "poesia" sulla Romantica...pensa che io sulla Romantica ho fatto, in assoluto, la peggior crociera della mia vita,ovvero..tutto quello-che-in-una-vita-di-crociere- non-dovrebbe-mai-succedere-a-un-crocierista, da scrivere un libro.Ma questo non c'entra...ma vedi i puunti di vista ? A proposito adesso diventera' , a mio avviso,una delle piu' belle, finalmente rivedremo il vero italian style a bordo di una nave italiana ! ) dunque dicevo, se tu,che ami le navi come me, non meno di certo, ti "spegni" dicendo , tanto salvarne anche solo una a chi potrebbe interessare, pensa gli altri ! Io, personalmente, mai cambiero' opinione sul fatto che una nave ,intendo che sia stata ovviamente particolarmente rappresentativa, cosi' come un palazzo del passato, dovrebbe e potrebbe esser conservata. Pensa al nuovo porto di Genova : immaginaci permanentemente ancorata che so...una Leonardo da Vinci in tutto il suo splendore che offrisse, allo stesso tempo hotel...ristoranti,sia per individuali che per banchetti (e magari portarci su i Clienti in escursione delle navi d'oggi..per imparare tante cose sulle crociere del passato ) sale affittabili per matrimoni e riunioni, magari biglioteca del mare e museo della navigazione . Magari come estensione del Galata. Credi fallirebbe ?
 
Ultima modifica:
...................
I ponti ricoperti di cemento per coprire le lamiere corrose, le colate nei doppi fondi per turare le falle, perchè nel frattempo, i processi chimico/fisici, continuano la loro opera di "demolizione", senza la dovuta manutenzione. Sarebbe come, una volta staccatisi qua e là i rivestimenti del Palazzo Ducale di Venezia, si provvedesse con una bella gettata di malta a coprirne la ferita.

Non so quanto sia difficile restaurare una nave. So bene quanto sia difficile il restauro conservativo dei monumenti e , più in generale, delle vecchie costruzioni.
E' inutile che ripeta in grandi linee il tuo intervento: lo condivido totalmente.
 
C'è un'enorme differenza tra un edificio storico ed una nave storica... il primo è oggetto della manutenzione di parti lapidee, laterizie e lignee... oltre che magari di rivestimenti ceramici e di cicli pittorici murali. Una nave storica invece è oggetto della manutenzione e del restauro di estese superfici metalliche... oltre che degli arredi eventualmente presenti all'interno.

Dal punto di vista dell'interesse da parte del pubblico... mentre quello per un edificio storico come il Palazzo Ducale di Venezia è enorme (lo dice il flusso dei visitatori)... quello per una nave come l'Augustus sarebbe interesse da parte di un pubblico di nicchia. E si rischierebbe un'operazione à la Queen Mary a Long Beach piana di ombre (le navi hotel non hanno mai avuto un enorme successo di pubblico).

Inoltre non dimentichiamoci che Italia di Navigazione chiuse anche per le accuse rivolte a suo tempo dalla stampa allo Stato, incolpato (non a torto) di sperperare denaro pubblico per mantenere in vita collegamenti marittimi di linea in forte perdita. Immaginatevi quindi, nella situazione odierna, cosa succederebbe se lo Stato impegnasse risorse per il salvataggio dell'Augustus, quando ci sono ben altre priorità urgenti.

Cerchiamo di essere realisti... lo Stato non può farsi carico di tutto.
 
e qua ti volevo, ti ho portato proprio dove volevo io. In questo tuo ultimo post smentisci appieno il tuo precedente...con quel "Forse le navi di oggi"
Certo 46 crociere sono tante, ma non ti danno la capacita' di capire l'amore per la propria nave, di un ufficiale, di un crew (meno).... che parla con la propria nave in manovra, che la chiama la sente la riconosce, ne capisce le caratteristiche ne prevede le reazione, sa quanto timone vuole, sa quanta macchina vuole...la sente un prolungamento di se stesso.
Siccome la coerenza e' innegabile, e tutto il mio precedente discorso difficilmente smentibile, allora si salva la propria tesi cercando di far trasparire superficialita' nella mia persona, continuando a usare la capacita' espressiva mista a filosofia e poesia, addirittura abbandonando il discorso principale e concentrandomi su quanto io sono di nuova generazione e poco sensibile....ma che ne sapete voi dal vostro tavolino di ristorante 5 stelle ...."ho letto e parlato"....io vivo sulla mia pelle!!!!
Io stavo per morire per la mia nave, mi hanno tirato fuori da un angolo imprigionato nel fumo e nel fuoco per miracolo, mentre cercavo di risolvere una situazione, maledicendola, parlandogli, incoraggiandola, chaiamandola anche "puttana" a volte...... (abbiamo vinto noi)....... ho trasformato navi anche costruite ...ma come ti permetti da passeggero valutare e filosofeggiare su sentimenti su quello che e' la passione per questa vita e l'amore per le proprie navi... e nota dico le proprie navi.....
E chi ti dice che io non ho sofferto quando la mia prima nave e' stata demolita, chi ti dice che non ho sofferto quando ne ho visto un'altra bruciare, o quando ho pianto per la delusione di aver fatto una falla in manovra.. (senza feriti)
No...mi arriva il crocerista che per sentito dire, mi viene a raccontare cos'e' il rapporto nave uomo, nave equipaggio, e si permette di supporre la mia personalita'.....
Domanda a quelle persone con cui chiacchieri e che ti hanno fatto capire cos'e' il mare, così profondamente, cosa pensano dell'idea di salvare una nave, e metterla a marcire in una banchina... con continue cassette di cemento a tappare i buchi a scafo, con manutenzione ridotta....a non essere piu' LA NAVE. Si ditemi che verra' mantenuta...e anche che babbo natale esiste.
L'amare una nave e' un sentimento intenso, vogliamo filosofeggiare su questo, oibho!!! ora chi fa l'ospite viene a spiegare a noi cosa voglia dire sputare sudore e sangue su una nave, amarle e viverla...... come in qualsiasi altro lavoro, certo ...ma questo e' il mio lavoro!!!!???
E l'andare per mare non e' solo un lavoro, e' una filosofia e' una scelta di vita, e' sacrificio e' sentimenti.... ma mi viene uno che come sacrificio ha quello di staccare l'assegno.... a spiegarmi cosa sia tutto cio'.......perche' glielo hanno raccontato. (parlo di sacrifici legati alla vita di nave ..non mi permetterei di altri aspetti)
Avrei dovuto sentire certi comandanti....beato te, che li hai sentiti!!! io ci ho vissuto con loro, gli ho visti aver paura, gioire, mi hanno cresciuto formato fatto marinaio prima che ufficiale..... meno male che ci sei tu che mi spieghi cosa sia.
La nave e' un pezzo di ferro, quello che la rende viva non e' la lamiera, ma le persone, i sentimenti, i tuoi progetti i tuoi sogni, le tue sensazioni.....ma un pezzo di ferro che traghetta speranze e vite deve restare.... e' qualcosa che ti resta nella vita quando per la prima volta ti senti dire dal comandante "le lascio la nave", "oppure la prenda lei", opure "e' sua"...
Ma proprio per questo perche' so cosa sia, perche' ho provato, vissuto, visto, condiviso e non perche' ho fantasticato su racconti di altri...che mi sento di dire che la nave ad un certo punto deve morire...... perche' il suo essere non e' fatto di ferro, ma di persone aspetattive, muore il ferro non L'Augustus...... e quello che e' stata e' molto piu' dignitoso di quello che sarebbe secondo le vostre idee.

Tanto so che ora compariranno quelli che vogliono aver ragione e come sempre che ne sanno di piu', e vogliono insegnare e giudicare...... e' successo un post sopra quindi..... al via i profeti della cabina al ponte 10 che insegnano cosa sia andar per mare.

La76, chiama nonno va....... che mi sa che avro' bisogno di aiuto :-)

Uno.... è stata un'emozione unica leggere le tue parole!
Trovo difficoltà a spiegarti come vorrei ringraziarti per avermi fatto finalmente capire cosa ha provato mio padre quando abbiamo demolito il suo primo peschereccio, dove per anni,fin da bambino, ha lavorato....
Quel giorno rimarrà un ricordo incancellabile nella mia mente... piangevamo tutti al cantiere quando abbiamo consegnato ,insieme a milioni di ricordi, emozioni, sensazioni, gioie e dolori, le "chiavi" del peschereccio che da lì a breve sarebbe andato distrutto... tutti, tutti tranne mio padre!
Ero piccola, non capivo come potesse non piangere... ci aveva passato 50 anni della sua vita, notti di duro lavoro, giorni felici sapendo di tornare finalmente a casa dopo mesi, aveva affrontato tempeste, l'aveva visto nascere nei cantieri napoletani, portava il nome di suo padre ed adesso aveva fatto, con Lui, il suo ultimo viaggio per potarlo al cantiere per la demolizione... non una lacrima... mi disse esattamente una frase scritta da te: La nave e' un pezzo di ferro (nel suo caso di “legno”), quello che la rende viva non e' la lamiera, ma le persone, i sentimenti, i tuoi progetti i tuoi sogni, le tue sensazioni... ero piccola e non lo capii, pensai che era un uomo duro, troppo duro da non concedere neanche una lacrima per quell'occasione così triste.... ed invece adesso ho capito...
Mentre demolivano il peschereccio, vi era già pronto quello nuovo... più grande, di ferro, con strumentazioni nuovissime e supertecnologiche... ha lavorato anche in questo, lo legano ad esso vicende brutte, che hanno lasciato il segno visibile sul suo corpo (in un incidente in mare ha perso parte delle dita della mano e purtroppo anche un membro del suo equipaggio...) e vicende belle (è uno fra i più moderni pescherecci italiani per pesca d’altura) , ma sono sicura che il suo primo peschereccio resterà per sempre nel suo cuore e nella sua mente, anche se non potrà mai più salirci e salpare l'ancora....



Ops

Chychy.....chiamalo tu allora...... :-)

Uno... ti do una mano io... ma fai conto che è come se parlassi con lui! ;)
 
Uno.... è stata un'emozione unica leggere le tue parole!
Trovo difficoltà a spiegarti come vorrei ringraziarti per avermi fatto finalmente capire cosa ha provato mio padre quando abbiamo demolito il suo primo peschereccio, dove per anni,fin da bambino, ha lavorato....
Quel giorno rimarrà un ricordo incancellabile nella mia mente... piangevamo tutti al cantiere quando abbiamo consegnato ,insieme a milioni di ricordi, emozioni, sensazioni, gioie e dolori, le "chiavi" del peschereccio che da lì a breve sarebbe andato distrutto... tutti, tutti tranne mio padre!
Ero piccola, non capivo come potesse non piangere... ci aveva passato 50 anni della sua vita, notti di duro lavoro, giorni felici sapendo di tornare finalmente a casa dopo mesi, aveva affrontato tempeste, l'aveva visto nascere nei cantieri napoletani, portava il nome di suo padre ed adesso aveva fatto, con Lui, il suo ultimo viaggio per potarlo al cantiere per la demolizione... non una lacrima... mi disse esattamente una frase scritta da te: La nave e' un pezzo di ferro (nel suo caso di “legno”), quello che la rende viva non e' la lamiera, ma le persone, i sentimenti, i tuoi progetti i tuoi sogni, le tue sensazioni... ero piccola e non lo capii, pensai che era un uomo duro, troppo duro da non concedere neanche una lacrima per quell'occasione così triste.... ed invece adesso ho capito...
Mentre demolivano il peschereccio, vi era già pronto quello nuovo... più grande, di ferro, con strumentazioni nuovissime e supertecnologiche... ha lavorato anche in questo, lo legano ad esso vicende brutte, che hanno lasciato il segno visibile sul suo corpo (in un incidente in mare ha perso parte delle dita della mano e purtroppo anche un membro del suo equipaggio...) e vicende belle (è uno fra i più moderni pescherecci italiani per pesca d’altura) , ma sono sicura che il suo primo peschereccio resterà per sempre nel suo cuore e nella sua mente, anche se non potrà mai più salirci e salpare l'ancora....

Sinceramente ho pensato parecchio su come risponderti, e anche qualche riga l'avevo messa giù! Ma preferisco non aggiungere parole a un'esperienza così personale e ricca di valori....perche' tale deve rimanere.
Grazie per averla condivisa
 
Sono la prima persona che interverrebbe su tutto quello che state scrivendo, non credo certo che ne dubitiate..

Però riporto il discorso sulla ignoranza della gente e sulla attrattiva che avrebbe una nave come l'Augustus..

Come ho scritto precedentemente il Dandolo è praticamente abbandonato, mentre il Toti e il Sauro assolutamente no..

Voi mi contestate il 'sistema' ed il tessuto in cui vorrei (volevo) inserire la nave..

Io vi faccio notare che dodici anni fa (circa) Palazzo Venezia (Roma) ospitò una incredibile mostra su Caravaggio, risultata un successo..

Stante la capacità di attrazione della mostra la fila per l'ingresso era circa dieci minuti..

L'anno scorso la fila alle scuderie del quirinale in mesi e mesi di mostra su Caravaggio era almeno di un'ora e mezza, e la mostra era bella, ma non come la prima..

Un evento si crea, e l'interesse di base da stimolare c'è eccome..

La lettura del popolo ignorante è quella della televisione, ed anche quella di una parte della popolazione (chi lo nega) ma se guardi il nero non vedi il bianco..
Ed il bianco è molto di più del nero: altrimenti spiegami perchè le mostre di Roma sono sempre successi notevoli e quelle di chi sa farsi la pubblicità, vedi scuderie del quirinale, lo sono persino quando in realtà il tono è minore..

Sarebbe anche da spiegarsi perchè la televisione, che tanto sembra dominare il nostro mondo, non se la fila più nessuno (gli ascolti sono in picchiata da dieci anni): una cosa è dire che il grande fratello ha uno share fantastico, un'altra è dire che oggi lo ha tra chi guarda la tele, che ormai milioni di persone hanno buttato al secchio..

Vi invito a pensare un attimo alla equipe che ha gestito la pubblicità di uno dei film di Cameron: parliamo di 'Titanic' da dieci anni, e non ditemi che il valore di quel film è tale da giustificarlo, come anche Avatar, bello ma non eccellente..

Se prendiamo alcuni film Italiani come ad es. 'N io e Napoleone' oppure quello sugli emigranti di Crialese (quello dove vanno in America) credo che Cameron ne esca a pezzi, come gli ultimi tre film di guerre stellari, che fanno semplicemente pena se rapportati agli altri..

Ma gli Americani rendono oro ciò che oro non è..

In Italia ci sono milioni di persone che possono essere stimolate su temi come l'Augustus, negarlo sarebbe negare quello che le scuderie del quirinale realizzano ad ogni mostra, ma occorre saperlo fare.. tutto lì..

Sottolineo che in ogni caso il mio 'sistema' che non avremo mai, andava oltre il successo pubblico della iniziativa: era importante ma c'erano anche altri cardini..

Amoilmare, non è vero che gli Arazzi e le statue delle gemelle arrivarono in Iran: sono attualmente in mostra, normalmente sono a Roma, al museo di arte contemporanea..

Una parte del materiale è nascosto nei sotterranei, altro esposto..

Ci sono anche opere di altre navi..

Un salutone!!
Manlio
 
Ma Manlio, perché gli americani non lo fanno con lo United States? Forse sfugge qualcosa: e quel qualcosa non è che forse non intravedono l'ombra del business?
 
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