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Le grandi navi non temono il mare

E' tantissimo sì. L'ha detto il Comandante. Venti di 300 km h ed oltre non sono poi così poco frequenti. La scorsa estate la Riviera del Brenta è stata colpita da un tornado classificato come un F4, con venti superiori ai 300 kmh che ha causato, seppur in un'area limitata, danni devastanti. Letteralmente sparita una villa del '700.

Nei tornadi, cicloni uragani, tifoni vengono spesso superati, come pure nei venti di caduta antartici, violentissimi ed improvvisi.
 
Non è tantissimo.
Nella fattispecie dei tornado vi è una scala di misurazione della velocità dei venti (scala Fujita). Qui di seguito un link esplicativo in materia http://www.tornadoit.org/fujita.htm
Tanto per dire, sopra casa mia, il 3 luglio del '95 passò un tornado classificato F3 sulla scala sopra menzionata. In quello stesso sito vi è un mio resoconto di quanto accadde: http://www.tornadoit.org/lefoto14.htm

Per quel che riguarda le previsioni meteorologiche e segnatamente le previsioni meteo-marine gli ufficiali di bordo dovrebbero avere a disposizione una miriade di siti a cui appoggiarsi, non solo per quel che riguarda le previsioni ma pure il nowcasting inteso come previsioni a brevissima scadenza (entro poche ore) su un particolare territorio d'interesse. E per il nowcasting è prezioso l'utilizzo dei satelliti meteorologici e dei radar. Qui due esempi per quel che riguarda i radar: http://www.meteoradar.co.uk/lightning-europe http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/mappa_radar.wp
A questo possiamo aggiungere le stazioni meteorologiche come pure le boe di rilevazione delle altezze d'onda.

Insomma, sono gli stessi mezzi che abbiamo a disposizione noi meteoappassionati, consultati con costanza durante l'approssimarsi di fasi perturbate. Addirittura tra di noi vi sono i famosi "stormchaser" ovvero cacciatori di tempeste e tornado i quali, anche grazie all'ausilio di satelliti e radar le tempeste e tornado se le vanno a cercare per buttarcisi dentro.
Ecco, mi pare impossibile che, grazie all'ausilio di questi strumenti non vi sia la possibilità di prevenire e, nel caso correggere la rotta della nave nel momento in cui ci si renda conto che si sta per approcciare un sistema perturbato che abbia al suo interno le caratteristiche per provocare forti tempeste.
 
Per una nave, direi che affrontare un vento di 300 kmh sia tantissimo e i casi in cui una nave passeggeri si è trovata a doverli affrontare, non sono poi così tanti.
 
Infatti avevo detto che venti di 300 km h ed oltre non sono poi così poco frequenti, ma stavamo parlando di navi.
 
Comunque il fatto che ora Royal abbia dichiarato la costituzione a terra di un gruppo di esperti e meteorologi in grado di supportare i Comandanti nelle loro decisioni è una iniziativa molto importante.

Oramai, credo tutte le grandi Compagnie, specialmente dopo l'incidente di Concordia, sono in collegamento on line costantemente con tutte le navi della propria flotta.

In Carnival Maritime, per esempio, dallo scorso anno, l’Unità di Marine Operations di Costa Group, si è munita di supporto digitale per il controllo e la pianificazione di tutti gli aspetti tecnici e nautici della flotta di 25 navi da crociera di Costa Crociere, Costa Asia e AIDA, gestita da un team di 150 specialisti qualificati. Il fulcro di Carnival Maritime è il centro operazioni della flotta, FOC, Fleet Operation Centre, di Amburgo che gestisce le informazioni in arrivo in tempo reale su diversi parametri delle navi come letture radar, dati meteorologici e livelli di carburante. Quindi l'utilizzazione di tali sistemi di comunicazione opportunamente integrati per quanto riguarda le informazioni meteo, possono davvero evitare in futuro eventi in cui è incappata la Anthem.

Un filmato del Centro Carnival Maritime.

https://www.youtube.com/watch?v=pT80qQ6A3o0
 
Per una nave, direi che affrontare un vento di 300 kmh sia tantissimo e i casi in cui una nave passeggeri si è trovata a doverli affrontare, non sono poi così tanti.

Esattamente quello che intendevo con la mia domanda Rudy...per una nave sono tantissimi...e non credo così frequente...
 
Io sono un "amante" del mare mosso, ma in quell'evento credo avrei avuto paura anche io. E penso che nessuno a bordo si sia sottratto a questo stato d'animo, Comandante compreso.
 
Iniziativa lodevole specialmente da quando i cambiamenti climatici si stanno svelando in tutta la loro importanza mettendo (forse) in discussione tutti gli studi pregeressi.
 
Visto che si è parlato di nowcasting, previsioni a breve/brevissima scadenza, questa tecnica si avvale di sistemi di rilevazioni locali in real time attingendo ad informazioni attraverso dati raccolti da stazioni meteorologiche sulla superficie terrestre, palloni sonda, radar meteorologici, osservazioni libere, immagini satellitari, circolazione atmosferica locale ecc.. Ora direi che di questi sistemi di raccolta dati le navi non ne dispongano, se non delle normali mappe satellitari, nemmeno del radar meteorologico a disposizione di tutti gli aeromobili commerciali per evitare di "infilarsi" in una violenta perturbazione.

In pratica devono far conto solo dei bollettini trasmessi dalle fonti deputate. attraverso gli abituali canali di comunicazione
 
ed io che dico sempre a mia moglie che l'acqua non arrivera' mai alle finestre del ponte1 e 2 !!!!

Le prime cabine qui sono al ponte 3...il video è davvero impressionante...come lo è il sentire il "classico" rumore di quando si è sott' acqua! :shock:
Le finestre sono resistenti...ma io non so se sarei riuscita a rimanere tranquilla in cabina...come Rodolfo anch'io amo il mare mosso...ma penso che mi sarei spaventata...quello era decisamente troppo mosso!
 
In effetti mi sarei preoccupato un po.

Sarei curioso di sapere a quale delle due "file" oblò per lato si riferisce il filmato.
 
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