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MSC Magnifica - 13-20-Luglio 2015 - Mediterraneo Orientale - Grecia-Turchia-Croazia

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Male... molto male... ma sono scelte personali!
Buone notizie, dell'ultima ora....sbarcheremo in Tender quindi al centro... E viaggiando in Aurea ci hanno anche dato la priorità per scendere... I bimbi a cena mi hanno chiesto se per favore "domani ci lasci al babyclub"..... Che dire per tutto il resto c'è Mastercard.... [emoji1] [emoji1] [emoji1] [emoji6] [emoji6]
 
Buone notizie, dell'ultima ora....sbarcheremo in Tender quindi al centro... E viaggiando in Aurea ci hanno anche dato la priorità per scendere... I bimbi a cena mi hanno chiesto se per favore "domani ci lasci al babyclub"..... Che dire per tutto il resto c'è Mastercard...

Capperi!!!! Triplo salto mortale con avvitamento carpiato all'indietro...!! :D :D
Ma quando ti ho consigliato di farlo, non eri tu quello che assolutamente era contrario all'idea di lasciare i bimbi al baby club perché parte integrante del viaggio e perché non sapevi come l'avrebbero presa?? :o

Sull'idea di lasciare i bimbi a bordo, non sono d'accordo, primo perchè non so come reagiranno sulla nave, se poi magari non vogliono rimanere soprattutto il piccolo?? ma anche e soprattutto perchè loro sono parte integrante del mio viaggio e del mio divertimento come lo sono sempre stati in tutti i viaggi fatti insieme... quindi preferisco adattarmi io a loro e non viceversa :D

Vabbe'... comunque sia... meglio così!!! :) :)
Te lo avevo detto che Il baby club a bordo della Magnifica funziona davvero in maniera egregia. ;)
Buona escursione.
 
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Capperi!!!! Triplo salto mortale con avvitamento carpiato all'indietro...!! :D :D
Ma quando ti ho consigliato di farlo, non eri tu quello che assolutamente era contrario all'idea di lasciare i bimbi al baby club perché parte integrante del viaggio e perché non sapevi come l'avrebbero presa?? :o



Vabbe'... comunque sia... meglio così!!! :) :)
Te lo avevo detto che Il baby club a bordo della Magnifica funziona davvero in maniera egregia. ;)
Buona escursione.
Ah ah ah hai perfettamente ragione.... Infatti ieri mattina li li per lasciarli.... Non ce l'ho fatta.... E ci hanno seguito... e devo dire PERFORTUNA.... Giro delle mura bellissimo e loro, tra i vari cannoni e storie di pseudo pirati inventate da me ad hoc, si soni divertiti tantissimo.... Poi un 'oretta in giro per il centro , anche questo davvero bello, con tappa obbligatoria al negozio di caramella (che, diciamolo è stata la mia esca per farli scendere ;) )...
 
A novembre partirò anch'io da Brindisi per lo stesso itinerario.
Rispetto alla mia prima crociera, avrò la fortuna di partire da "casa" (meno di 1 ora e mezza d'auto) e sicuramente arrivare "freschi" a bordo sarà un piccolo vantaggio!

Ti seguo con attenzione per "rubare" preziosi consigli e dritte, ma altresì "ti leggo" con piacere perchè mi fai sentire già in viaggio.
Spero che riuscirai a terminare il diario prima del 9 novembre! ;-)

Toglimi una curiosità: posterai da qualche parte anche un "video diario"? Da quello che ho capito sei anche un provetto video reporter!

Grazie ed alla prossima puntata!
 
Eh, ora che siamo sbarcati dalla Magnifica (ora in senso lato, sia o sbarcati ieri :(), continuo con piacere a leggere il diario da dove l'avevo interrotto :)
 
A novembre partirò anch'io da Brindisi per lo stesso itinerario.
Rispetto alla mia prima crociera, avrò la fortuna di partire da "casa" (meno di 1 ora e mezza d'auto) e sicuramente arrivare "freschi" a bordo sarà un piccolo vantaggio!

Ti seguo con attenzione per "rubare" preziosi consigli e dritte, ma altresì "ti leggo" con piacere perchè mi fai sentire già in viaggio.
Spero che riuscirai a terminare il diario prima del 9 novembre! ;-)

Toglimi una curiosità: posterai da qualche parte anche un "video diario"? Da quello che ho capito sei anche un provetto video reporter!

Grazie ed alla prossima puntata!

Ciao "Capo"... :)
Grazie per il tuo cortese post: molto gentile davvero.
In merito alla tua prima ipotesi (9 novembre: fine del diario), ti rispondo... Sì, potremmo anche farcela. È abbastanza plausibile. Ma dipende un po' anche dai miei impegni familiari e lavorativi.
In ogni caso, ci provo. ;)
Quanto al video-diario... mi spiace deluderti, ma non credo proprio di farlo.
E questo per tre motivi:
1) nelle riprese sono presenti spesso e volentieri persone terze che magari potrebbero non gradire di essere messe in Rete;
2) in virtù del punto precedente, il video andrebbe opportunamente tagliato e montato. E ci vuole molto tempo. Che, purtroppo, non ho...
3) Purtroppo (o per fortuna, considerata la eccezionale qualità... :) ), ho effettuato le mie riprese con una telecamera ad altissima risoluzione registrando immagini in formato AVCHD (qualità Blu Ray, per semplificare), ove ogni minuto di filmato "pesa" quasi 350 Mb.!!!! In tal senso, convertire tali riprese in un formato più compatto e digeribile da portali come YouTube o Vimeo comporterebbe una lunga e troppo complessa serie di operazioni. Inoltre, alcuni passaggi video li ho addirittura ripresi in 3D!!! Il che aggiunge difficoltà alla difficoltà, per cui sarebbe ulteriormente complicato postarli in Rete.

Tuttavia (ma non so ancora come farlo) mi piacerebbe postare qualche breve video in "time lapse" che ho pazientemente realizzato in alcuni dei porti di arrivo/partenza. Ma vedremo più in là... :)

Ne approfitto per ringraziare anche Remus ed Allison per i loro cortesi commenti.
Grazie ancora!
 
Ultima modifica:
Mi imbarcherò per la seconda volta sulla Magnifica il 5 ottobre (partenza da Brindisi )....e questa è la quinta volta che rifaccio lo stesso itinerario....mi attrae molto Istanbul,le sue bellezze architettoniche,la sua storia (legata in qualche modo alla nostra ),l'atmosfera che si respira,i colori, i profumi e gli aromi che aleggiano nell'aria....complimenti ancora per le sue particolareggiate (ma non noiose) descrizioni .è un piacere seguirla.Grazie!
 
La nostra instancabile guida, dopo averci fatto costeggiare il Retro della Basilica di Santa Sofia, imbocca uno stretto viale, lastricato con sampietrini, in lieve discesa: il cartello dice “Soğukçeşme Sokağı” (letteralmente "via della Fontana Fredda").

Mentre camminiamo, sulla nostra sinistra incrociamo un maestoso portale finemente intarsiato e decorato che conduce all’interno della bellissima corte di un palazzo. Chiedo ad Yildirim di cosa si tratti. La risposta mi spiazza. Yildirim mi dice che si tratta della sede di una organizzazione di volontariato paragonabile alla nostrana Caritas. Resto allibito. La struttura è davvero preziosa e artisticamente molto bella e proprio non mi capacito che sia regolarmente frequentata da poveri e senza casa in cerca di un pasto ristoratore.

Proseguiamo il nostro cammino ed incrociamo sulla nostra destra una serie di graziose villette. Yildirim ci spiega che si tratta delle case originali a due o tre piani costruite completamente in legno dai ricchi possidenti ottomani, fino alla fine dell'800. Alcune di tali villette (9 per l’esattezza) sono state recuperate grazie ad un programma di salvaguardia intrapreso da parte del Touring Club di Turchia che ne ha ricavato un graziosissimo albergo: l’”Ayasofia Pansiyonian” che (udite udite!!) qualche anno fa ha ospitato anche la Regina Sofia di Spagna in visita in Turchia.
Una di queste case è stata recuperata e destinata all'uso cittadino ed attualmente ospita una piccola ma ben fornita biblioteca, la "İstanbul Kitaplığı", che contiene oltre 10.000 volumi dedicati alla storia della città turca, di proprietà della Fondazione Çelik Gülersoy.


L'ingresso della biblioteca "Istanbul Kitapligi", specializzata nella raccolta e conservazione di volumi inerenti la storia della città. La biblioteca è stata ricavata all'interno di una deliziosa villetta, completamente in legno, appartenuta ai ricchi possidenti ottomani dell'epoca, perfettamente restaurata.
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Alla fine della strada, si trova inoltre una piccola cisterna Bizantina da cui è stata ricavato un ristorante tipico: il "Sarnıç", ma tutto il quartiere è davvero molto caratteristico e perfettamente recuperato.


Alcune caratteristiche costruzioni ottomane realizzate totalmente in legno, presenti nella zona, sono state perfettamente recuperate ed ospitano piccole attività commerciali o ristoranti tipici.
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Alla fine del viale sbuchiamo in una larga piazza, dove, sullo sfondo notiamo una bassa costruzione che ci sembra praticamente presa d'assalto da numerosi turisti. Dapprima non capiamo di cosa si tratti, ma ciò di cui siamo sicuri è che Yildirim ci sta conducendo proprio lì...
Una volta arrivati nei pressi, leggiamo sul cartello all'esterno della struttura la scritta “Yerebatan Sarnici“.
Sì… è proprio un’altra delle “highlights” della nostra visita a Istanbul: si tratta della famosa “Cisterna Basilica”.


L'ingresso della "Yerebatan Sarnici", la "Basilica Cisterna" di Istanbul.
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La biglietteria esterna, piccola ed in un certo qual modo anonima, non lascia assolutamente immaginare quello che in realtà si nasconde al di sotto di essa, onde per cui siamo oltremodo curiosi di toccare con mano quanto letto e visto in Rete in merito alla magica atmosfera che si respira all'interno della Cisterna Basilica...

Giusto il tempo di fare una veloce fila per procurarsi i biglietti, che Yildirim torna sorridente verso di noi e li distribuisce a tutti, invitandoci a varcare la soglia d’ingresso di una struttura fantastica, che è divenuta piuttosto nota nel mondo anche e soprattutto grazie al fatto che è stata utilizzata spesso e volentieri come set cinematografico o struttura in cui ambientare vicende fantastiche descritte in libri e videogiochi. Ad esempio, la Cisterna Basilica è notissima agli appassionati della saga di James Bond, giacché venne utilizzata nel 1963 come set per alcune scene del film “Dalla Russia con amore”... Ma è altrettanto nota ai fanatici di videogiochi, ove compare in uno dei livelli della saga di "Assassin's Creed: revelations"... Così come risulta familiare ai fedeli lettori dei romanzi di Dan Brown, ove viene citata nella parte finale del romanzo "Inferno" (che, peraltro, sto finendo di leggere proprio in questi giorni! :) )...

Entriamo all'interno ed immediatamente passiamo dalla luce del sole accecante ad un ambiente oscuro e misterioso in cui l'umidità ed una piacevole frescura la fanno da padrone. È un ambiente davvero affascinante ed allo stesso modo un po’ tetro, purtuttavia rilassante e ricco di suggestione, oltretutto valorizzato in maniera meravigliosa da una illuminazione diffusa, soffusa e sapiente. Mi fermo sul ballatoio sito immediatamente dopo l’ingresso per ammirare dall'alto lo spettacolo favoloso che mi ritrovo davanti. E soprattutto per cercare di scattare qualche foto. Ma uno dei custodi mi invita a scendere subito senza fermarmi. Lo stesso Yildirim mi dice la stessa cosa. Non perché non sia possibile scattare foto da quella posizione ma semplicemente perché altrimenti la fila di turisti che è in procinto di entrare all'interno della struttura (e che, girandomi, vedo pressare alle mie spalle), si bloccherebbe inesorabilmente. Così inizio a scendere i 52 gradini (sì, li ho contati...) della scalinata di ingresso, in un marasma misto e crescente di volti, voci confuse e assordanti, echi distanti e misteriosi che si diffondono nell'immenso ambiente, unitamente ad una umidità imperante che rende scivoloso ogni passo.
Appena sceso alla base della gradinata noto sulla destra un piccolo bar/chiosco (il "Cystern Cafè") presso il quale è possibile consumare qualche snack o una bevanda ristoratrice al volo.
Poi Yildirim ci riunisce nella penombra ed alzando doverosamente la voce, per farsi sentire, ci da’ una serie di importanti informazioni in materia.
La cisterna Basilica, che i locali chiamano “Yerebatan Sarnici” (che in turco significa “il palazzo inghiottito”) è uno dei monumenti più visitati di Istanbul. È la più grande fra le oltre sessanta cisterne costruite sotto la città in epoca bizantina ed è stata costruita dall’imperatore Costantino nel IV secolo, con l'impiego di ben 7000 schiavi, prima di essere ulteriormente ampliata dall’imperatore Giustiniano nel 532. Scoperta per caso sul finire del XIX secolo la cisterna è stata sottoposta a varie ristrutturazioni, di cui una delle più importanti, avvenuta nel 1985, ha comportato la ripulitura totale dell'ambiente, dal quale sono state estratte ben 50.000 tonnellate di fango!!!
La cisterna è stata infine definitivamente aperta al pubblico solo nel settembre del 1987, dopo la realizzazione di apposite passerelle in legno volte a facilitare la visita. Passerelle che hanno sostituito le barche che, originariamente, venivano utilizzate per consentire la visita ai turisti.
Lunga 143 metri e larga 70 metri, la Cisterna forniva acqua per il palazzo imperiale potendo contenere ben 80.000 metri cubi di acqua.
Era alimentata dall’acquedotto di Valente che convogliava le acque dalle colline circostanti.
Per consentire una visione il più possibile analitica dell'ambiente, ho realizzato una serie di foto con differente illuminazione che condivido a seguire...


Una foto d'insieme dell'ambiente scattata con l'ausilio del flash: si nota il livello residuo dell'acqua, che si aggira attorno ai 50 cm., al di sotto del quale nuotano centinaia di pesci, fondamentalmente carpe, di enormi dimensioni!!
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La stessa foto di cui sopra, ripresa con luce ambiente: in pratica questo è ciò che il visitatore si ritrova davanti una volta all'interno della cisterna.
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La stessa inquadratura, realizzata con un tempo di esposizione maggiore (pur se, in mancanza del cavalletto, la foto è venuta leggermente "mossa"): l'interno è davvero suggestivo.
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Il serbatoio della Cisterna oggi si presenta come un enorme spazio sotterraneo in cui trovano spazio 336 colonne alte 9 metri, disposte su 12 file distanziate l’una dall’altra di 4,90 m. I capitelli sono un misto tra gli stili Ionico e Corinzio, con alcune eccezioni rappresentate da colonne Doriche o addirittura di colonne non decorate. Tra tutte, sono particolarmente famose due colonne in particolare, che hanno per base due enormi teste di Medusa. La tradizione vuole che tali blocchi raffiguranti la Gorgone siano stati intenzionalmente rivolti lateralmente o a testa in giù, al fine di annullare il potere malefico dello sguardo di Medusa, notoriamente capace di impietrire chiunque avesse osato guardarla negli occhi.


Una delle celebri teste di Medusa poste alla base di due colonne della Cisterna Basilica. La leggenda vuole siano state posizionate appositamente rovesciate per bloccarne la mitologica capacità di pietrificare chiunque avesse osato guardare la Gorgone negli occhi...
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Inoltre, c'è una colonna particolarissima, detta "colonna delle lacrime", la cui lavorazione la fa apparire grondante lacrime copiose. Una di queste lacrime, però, presenta al centro di essa un curioso foro (credo sia detto "occhio di Hen", ma non vorrei sbagliarmi) a cui è legata una credenza popolare: si dice che chi vi introduce il pollice all'interno e lo ruota di 360 gradi, sarà liberato per sempre dalle lacrime di tristezza, ma arricchito di lacrime di gioia... Ovvio che mia moglie, a costo di slogarsi il braccio, ha effettuato la rotazione completa del pollice, come prescritto dalla tradizione: non si può mai sapere... ;)


La "colonna delle lacrime". Purtroppo in tutte le foto che ho scattato compaiono persone del gruppo che, come da Netiquette, non è possibile condividere. Per completezza di trattazione condivido però la seguente foto recuperata in Rete...
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I muri perimetrali della cisterna sono costruiti con mattoni ed hanno uno spessore di ben 4 metri!! La stessa malta utilizzata nella costruzione è speciale e totalmente impermeabile.
L’atmosfera che si respira all’interno di questo luogo magico e senza tempo, mi ricorda quella di una chiesa sommersa di origine incerta e antica, sottratta miracolosamente al tempo ed all’incuria. L’ambiente è ancora in ottimo stato conservativo e c’è ancora un minimo di acqua limpida sul fondo (all’incirca una cinquantina di centimetri) sufficiente per far sopravvivere numerosi pesci (prevalentemente carpe e trote di generose dimensioni) che nuotano alla base del pavimento rendendolo in qualche modo “vivo”.


Un'altra foto ripresa da altra angolazione della Basilica Cisterna: in fondo e sui lati si intravedono le passerelle realizzate negli anni '80 a favore dei turisti, in sostituzione delle originarie barche che, galleggiando sull'acqua, fino ad alcune decine di anni fa consentivano di visitare l'ambiente.
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La visita all'interno di questo maestoso monumento prosegue all'incirca per una quarantina di minuti, nel corso dei quali ci perdiamo più volte di vista gli uni dagli altri e, quasi miracolosamente, per altrettante volte ci ritroviamo riunendo il gruppo attorno ad Yildirim. Che ha il suo bel da fare per evitare di perderci di vista e poi magari dover perdere qualche ora preziosa per ritrovarci.
Poi alla fine guadagniamo l'uscita...

Quando usciamo dalla basilica cisterna la luce improvvisa del sole ci abbaglia per qualche istante.
Gli occhi ci mettono qualche secondo per abituarsi alla intensa luminosità esterna. Ci rendiamo conto che siamo usciti da tutt’altra parte rispetto all’ingresso, la qual cosa ci da’ una ulteriore conferma della enorme dimensione dell’ambiente: in pratica, abbiamo attraversato sottoterra tutta l’area circostante e siamo sbucati dall’altra parte del quartiere. Che, ora, ci appare completamente diverso dandoci un senso di disorientamento.


Dopo aver terminato la visita della Cisterna Basilica, all'uscita ci ritroviamo in una zona completamente diversa del quartiere, rispetto alla posizione dell'ingresso al monumento, la qual cosa ci disorienta un po', sulle prime.
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Yildirim ci raduna in cerchio e, tra il serio ed il faceto, ci dice che è arrivata l'ora di pensare alla pausa pranzo. All’uopo ci chiede se preferiamo un pranzo in piena regola in un ristorante tipico (che lui stesso ci consiglierebbe) o piuttosto se vogliamo guadagnare tempo ed arrangiarci con del cibo “da strada”. E dopo una veloce riunione con gli altri membri del gruppo la decisione viene quasi spontanea: cavoli, siamo in Turchia, patria del kebab, per cui l'occasione è a dir poco irripetibile. Ovvio che siamo tutti più che curiosi di assaggiare il kebab locale.
Yildirim, con un sorriso soddisfatto tipico di chi probabilmente si aspettava e forse in cuor suo sperava in una risposta del genere, ci chiede se abbiamo preferenze o se vogliamo affidarci a lui. Inutile specificare che ci diciamo più che disponibili a seguire i suoi preziosi consigli.
Sicché, con il suo solito sorriso garbato e rassicurante, aggiunge un lapidario: “Ok, allora seguitemi...”.
 
Ultima modifica:
Mi imbarcherò per la seconda volta sulla Magnifica il 5 ottobre (partenza da Brindisi )....e questa è la quinta volta che rifaccio lo stesso itinerario....mi attrae molto Istanbul,le sue bellezze architettoniche,la sua storia (legata in qualche modo alla nostra ),l'atmosfera che si respira,i colori, i profumi e gli aromi che aleggiano nell'aria....complimenti ancora per le sue particolareggiate (ma non noiose) descrizioni .è un piacere seguirla.Grazie!

Grazie a Lei, sig.ra Titti, molto cortese.
Anch'io sono rimasto davvero più che entusiasta di Istanbul, al punto che, come avrà potuto notare, ho focalizzato il mio diario descrivendo in maniera molto più particolareggiata, rispetto al restante itinerario, la nostra visita della città. E molto molto molto altro ci sarebbe da aggiungere. Ma il tempo, ahimé!, è tiranno. Ed anche la pazienza di chi legge, in fin dei conti, lo è. Desiderosi come sono, comprensibilmente, di arrivare subito fino in fondo alla storia. :) :)
Tuttavia, mi lasci dire che Le invidio la sua "quinta volta" nell'antica Costantinopoli. Io stesso, non vedo l'ora di tornarci ancora...
Ma per adesso, mi affido ai ricordi ed al mio piccolo diario. ;)
 
Ci inoltriamo così a piedi nel neanche troppo caotico traffico cittadino di Istanbul e cominciamo a percorrere una serie di bellissimi viali costeggiati da eleganti hotel, splendidi negozi, pittoresche abitazioni e caratteristiche attività commerciali.


Uno sguardo tra le numerose insegne pubblicitarie presenti lungo uno dei viali di Istanbul.
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L'interno particolarissimo del Caffé-Ristorante "Kybele": il soffitto è interamente tappezzato delle tipiche lampade turche in vetro, di ogni foggia e dimensione.
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Di tanto in tanto, lungo la strada, incrociamo piccoli chioschi ambulanti che vendono le tipiche pannocchie bollite (una specialità da queste parti), unitamente a quelle che per noi sono un cibo prettamente natalizio, mentre qui vengono consumate tranquillamente anche, come nel nostro caso specifico, in pieno luglio: le caldarroste!!!


A Istanbul è abbastanza comune incontrare mini-chioschi mobili ove è possibile acquistare pannocchie bollite e... udite udite!... caldarroste!! Anche in pieno luglio...
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Mentre ci dirigiamo verso la nostra meta, dove consumeremo il nostro agognato kebab, Yildirim ne approfitta per informarci che quello che noi chiamiamo “kebab” in effetti si dovrebbe chiamare più propriamente “kebap”. E aggiunge che di “kebap”, solo in Turchia, ne esistono non meno di una novantina di varietà differenti!!!!!
Tuttavia se si aggiungono le varietà di kebap tipiche di altre nazioni limitrofe, il numero e la varietà crescono praticamente quasi all’infinito. Aggiunge però che la varietà di kebap famoso in Europa, è in realtà il “Doner kebap” (pur se da noi viene un po’ “rovinato” con l’aggiunta di varie tipologie di salse che c’entrano poco o nulla con la ricetta originaria, a partire dalla mayonese per finire al ketchup).

Dopo aver percorso circa un chilometro, ad un certo punto ci ritroviamo davanti ad un locale all'ingresso del quale spicca una semplice insegna verdastra: c’è scritto “Sutis special”. Il posto sembra quasi venire letteralmente preso d'assalto da frotte di persone, sia locali che turisti di passaggio, che entrano ed escono a ciclo continuo.


L'ingresso del "Sutis Special".
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Entriamo all'interno e, dopo un rapido e cortese saluto, il proprietario, per farci stare più comodi, ci fa accomodare al piano superiore. Il locale in effetti è molto più piccolo di quello che sembra dall'esterno, tuttavia pare goda di fama eccellente. Inoltre dal piano superiore si gode una bella vista sulla animatissima strada sottostante... il che non guasta. :)
Detto questo, ci liberiamo finalmente di zaini, macchine fotografiche ed affini e ci godiamo per qualche minuto l’aria condizionata, poi procediamo con l’ordine. Quasi tutti ordinano il “Doner Kebap” (che in italiano potremmo tradurre all’incirca come “Kebab da passeggio”): in pratica, nient’altro che la classica piadina (si chiamerebbe pane “lavash”, qui) arrotolata con all’interno carne, insalata, pomodoro ed un minimo di condimenti.
Io invece, mi spulcio per benino il menu e, anche su consiglio di Yildirim, mi faccio portare una sorta di piatto completo (il nome preciso, sinceramente mi sfugge...) composto solo da kebab, patatine fritte, riso turco, pomodori e cetriolini sott’aceto.


Il mio personalissimo piatto di "doner kebap": una sorta di piatto unico molto sostanzioso.
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Quando ci viene servito, la prima cosa che notiamo è che il sapore è del tutto diverso rispetto a quello a cui siamo abituati. Che viene commercializzato in Italia. Intanto, noto sin da subito la mancanza pressoché totale di salse ed intingoli, la qual cosa, non mascherando i sapori, mi permette di gustare ancora meglio la bontà e la semplicità del prodotto. La delicatezza della carne e dei pochissimi aromi presenti regna sovrana e permette davvero di assaporare al meglio il tutto con estrema facilità. Inutile dire che è davvero tutto un altro pianeta!!!

Ci gustiamo il nostro pasto in un clima di serenità e simpatia, tra domande interessate e battute divertenti, tributando anche un bel applauso al nostro Yildirim per i servizi eccezionali resi fino a quel momento!! :)
Con il suo solito sorriso bonario Yildirim sembra quasi schernirsi, poi, forse anche per ringraziarci a suo modo, ad un certo punto chiede qualcosa al cameriere. Dopo qualche minuto questi ritorna da noi servendoci al tavolo un bicchiere a testa di bollente tè nero. Yildirim ci dice che il tè è un suo gentile omaggio e ci spiega che questa bevanda viene tradizionalmente servita dai turchi per accompagnare i loro pasti. Anzi, per essere esatti, è proprio QUEL tipo specifico di te’ che viene bevuto durante i pasti.


Durante il pasto, Yildirim ci offre un bicchiere a testa del tradizionale “Çay”, un té nero che viene tradizionalmente bevuto dai turchi durante i pasti.
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E’ un tè dal colore rosso scuro, vagamente ambrato, con pochissimo zucchero e dal sapore eccellente. Si chiama “Çay” e ci viene servito in bicchierini dalla forma simile alla corolla di un tulipano. Sembra assurdo, eppure devo ammettere che la bevanda si sposa perfettamente con il sapore del kebab che stiamo mangiando. Ci sembra quasi il caso di ringraziare Yildirim anche per quest’altra bella scoperta che ci ha concesso, ma... le sue improvvise sorprese non sono ancora finite.
Dopo il pasto Yildirim infatti, parlando in turco, chiede qualche altra cosa “misteriosa” al cameriere.
Questi, dopo qualche minuto, ritorna portandogli due piatti su cui sono poggiate due fette di quelli che, a prima vista, sembrano una coppia di dolci tipici locali: uno ha l’aspetto di una fetta di cheesecake di colore bianco-panna, spolverata di cacao in polvere; l'altro sembra invece un groviglio di capelli (non saprei come altro descriverlo meglio) di colore compreso tra il dorato, verso l’esterno, ed il verdastro, all’interno.


Una coppia di particolarissimi ma eccellenti dolci turchi, offerti da Yildirim a fine pasto.
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Yildirim prende un coltello e comincia a sezionare minuziosamente quelle due porzioni di dolci in minuscoli quadrotti. Che poi provvede ad offrire ad ognuno di noi per consentirci l’ennesimo assaggio a sorpresa di altre due specialità turche. Tuttavia commette un terribile, imperdonabile errore: ci spiega nel dettaglio come sono fatti quei dolci, poco prima di farceli assaggiare. :) In tal senso proprio mentre mia moglie sta per affondare la forchetta nel dolce color panna che sembra una cheesecake, Yildirim ci spiega che quel dolce si chiama “Tavuk Göğsü” ed è fatto, fondamentalmente, mischiando assieme latte, vaniglia ed altri ingredienti minori con… ehm... petto di pollo bollito e ridotto in poltiglia. Mia moglie, inorridita, si blocca all’istante come paralizzata. E rifiuta la sua porzione. Io e buona parte dei miei compagni di avventura, invece, vinciamo la diffidenza iniziale e decidiamo di provarci. Sorprendentemente, il sapore e la consistenza di questo dolce mi ricordano molto da vicino la panna cotta nostrana. Personalmente lo trovo a dir poco e-c-c-e-l-l-e-n-t-e. Ma tentare di convincere mia moglie e qualche altro membro del gruppo spiegando loro che più che il sapore del petto di pollo, la nota dominante è quella del latte e della vaniglia, non serve assolutamente a nulla: sono irremovibili e non provano neanche ad assaggiare il “Tavuk Göğsü”. Peccato, non sanno cosa si perdono...!!
Poi passiamo all'assaggio del secondo dolce.

Si tratta, come già detto, di una sorta di ammasso di “capelli” fatti di zucchero caramellato, ad incorniciare un letto di pasta di pistacchi e miele. Yildirim ci dice chiamarsi “Kadayif”. L’aspetto di questo dolce magari non è propriamente invitante, ma… una volta assaggiato, la musica cambia radicalmente!! Dire che è e-c-c-e-z-i-o-n-a-l-e, è dire davvero poco. Il miele, il pistacchio, lo zucchero, la vaniglia, un lieve sentore di cannella ed altri aromi, la fanno da padrone. Insomma, una peccaminosa, ma imperdibile delizia. E dico “peccaminosa”, giacché ho poi scoperto che questo tipo di dolce è una vera e propria bomba (atomica!!!) calorica: una sola microscopica porzione può arrivare a sfiorare le 600 calorie!!!!!! :)
Ma a parte questo, mi ripeto, è un dolce davvero stra-ultra-delizioso.
Un altro applauso di apprezzamento generale saluta questo ennesimo, inatteso, piccolo regalo fattoci da Yildirim.

A fine pasto chiediamo il conto. Che risulta essere l’ennesima graditissima sorpresa: il totale è pari ad una media di soli 7 Euro a testa. A me tocca pagare sui €15 (per me e mia moglie) ma, non avendo spiccioli, consegno al cameriere una banconota da 20 Euro. Attendo con pazienza per alcuni minuti il mio resto. Inutilmente. Anche se ho l’impressione che il mio resto sia andato erroneamente a finire a qualcun altro dei miei compagni di avventura. Che se lo deve essere messo in saccoccia senza battere ciglio…! :)
E vabbé… ci può stare anche questa. D’altra parte siamo talmente felici per questa meravigliosa giornata che 4 o 5 euro in più o in meno non fanno troppa differenza.

Alla fine ci alziamo soddisfatti dai nostri tavoli e, dopo aver ricevuto il caloroso saluto da parte del proprietario del locale, riprendiamo il nostro cammino.

La nostra prossima destinazione è il mitico “Kapalı Çarşı”, letteralmente “mercato coperto”.
Ma nel mondo occidentale è più noto come il “Gran Bazar”...! ;)
 
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ciao vienniem complimenti per il tuo diario, lo sto stampando come guida per la mia crociera. A proposito, parto domenica 18 da venezia, riuscirai a finirlo per allora? Almeno le tappe di istanbul e dubrovnik!!!! grazie
 
ho prenotato anch'io l'escursione a istanbul e la ns guida sarà Yildirim, con la stessa agenzia ho prenotato pure escursione a izmir e casa di maria, vi farò sapere come sarà.
 
ciao vienniem complimenti per il tuo diario, lo sto stampando come guida per la mia crociera. A proposito, parto domenica 18 da venezia, riuscirai a finirlo per allora? Almeno le tappe di istanbul e dubrovnik!!!! grazie

Ciao "Giubba" e grazie di cuore anche a te.
Beh... guarda... Istanbul penso di sì. Oramai siamo agli sgoccioli. ;) Dubrovnik... oddio... penso proprio di no purtroppo. Devo ancora iniziare a scrivere quel capitolo. Mi dispiace davvero.

Quanto alla tua prossima visita ad Istanbul... non sai quanto ti invidio!! E credimi, sia la città che Yildirim ti resteranno nel cuore: a loro modo stupendi, l'una e l'altro... :) Poi mi saprai dire.

P.S.: ...serve una raccomandazione??? ;) No, scherzo dai... :)
 
Ciao e bravo vinniem, ho letto per caso questo diario giusto per ricordarmi la mia crociera fatta nel 2011 con la stessa nave e lo stesso itinerario (io allora sono partito da Bari tu da Brindisi), ma mi piace il modo con cui racconti, anche nei più piccoli particolari, questa tua prima crociera. Sembra che la stia facendo di nuovo..... gratis :D
Dai continua così che stai smuovendo in me ricordi quasi sbiaditi andiamo ad Istanbul e complimenti di nuovo

Quoto! Anch'io sto rivivendo momenti bellissimi! Efeso è un paradiso! Per non parlare di Istanbul! Anche noi abbiamo avuto come guida Yildirim (fulmine di nome e di fatto). Stessa esperienza di richiesta per la cisterna blu, ottimo pranzo, ecc. Pensa che ci ha spedito le cartoline chiaramente affrancate da noi e ci ha pure scritto una mail per dirci che lo aveva fatto! Siamo stati accolti in una splendida città da una persona veramente garbata e amante del proprio lavoro di guida turistica. Grazie Vinniem per avermi riportato alla memoria e al cuore una "divina" crociera!!! Aspettiamo in seguito!
 
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