...e a proposito della serata!!!
Come noto, ogni cena a bordo è contraddistinta dal fatto di essere "a tema". In tal senso, devo dire che alcune serate sono in effetti davvero simpatiche e ben gestite (in specie quelle di gala, dove davvero si vedono passeggeri elegantissimi e in "tiro" che manco andassero a ritirare un oscar!!
Ma ne parleremo meglio in seguito...); altre invece, sono obiettivamente un tantino pretestuose e, a dirla tutta, tirate un po' per i capelli, tanto sono inconsistenti.
Una di queste ultime è proprio quella di stasera.
Il tema della serata è infatti il “BIANCO”: tutti i passeggeri sono tenuti a presentarsi a cena indossando un indumento, per l'appunto, di colore bianco.
Tuttavia, a parte questo, va detto che non c'è alcuna animazione specifica associata, per cui, a parte vedere gente che, nell'80% dei casi indossa effettivamente qualcosa di bianco, è altrettanto vero che per il resto non c'è alcuna attività particolare di sorta direttamente correlata al tema.
Insomma, in buona sostanza, tutto si riduce ad una normalissima cena in cui tutti (più o meno...) sono vestiti di bianco. E vabbé...
Detto questo però, se non altro la serata si prospetta tutto sommato “facile”: io e mia moglie siamo assolutamente fornitissimi di capi di abbigliamento ad hoc e, in fin dei conti, per quanto mi riguarda, mi basta mettere su un normale jeans una semplice camicia bianca ed il gioco è fatto!
Dopo la nostra irrinunciabile serata a teatro (in cui è in programma lo spettacolo “Sheherazade”, dove a farla da padrone è il contorsionismo del duo Yu-Yu e la inarrivabile voce della cantante Mery), andiamo a cena.
Il menu della serata prevede testualmente (lo riporto quasi integralmente - tralasciando solo la parte dedicata ai vegetariani - perché, per una volta, me lo sono fotografato!! Eh eh eh eh eh!!):
- come antipasti: Baccalà mantecato con crostone di pane rustico ed emulsione di prezzemolo in olio extravergine di oliva, e/o Rollatina di asparagi e roast-beef in bella vista con insalata russa;
- come zuppe/pasta: Zuppa di lenticchie e patate con sfogliatina alla paprika dolce, e/o Pennette di grano duro all’amatriciana con pancetta affumicata, cipolla, salsa di pomodoro e pecorino romano, e/o Risotto ai gamberetti con pomodori ciliegino e rucola;
- come secondi: Filetto di salmone al burro su rape rosse e mele con insalata di patate e cipolla alla senape ed erba cipollina, e/o Costata di manzo al forno con salsa di scalogno al Chianti, patate novelle al rosmarino e fagioli glassati al burro, e/o Saltimbocca di maiale al prosciutto crudo e salvia, con puré di patate e fagioli cannellini;
- come contorno: Insalata “Raggio di sole” con lattuga, pomodori, surimi e mais in salsa citronette…
Il tutto con finale di frutta, dolce e gelato (quest'ultimo, davvero eccellente).
Non male per concludere degnamente una giornata da incorniciare!!
Anche se di qualità appena sufficiente, giacché scattata con il cellulare, ecco qua il (parziale) menu della serata, affisso in bacheca all'esterno del nostro ristorante di riferimento, "L'Edera".
A proposito: nella descrizione dei vari piatti ho non a caso specificato "e/o" tra le varie possibilità offerte. Questo perché in effetti, nell'ordinare, si dovrebbe effettivamente scegliere tra una pietanza o l'altra di quelle proposte. Ma, purtroppo, uno dei nostri commensali al tavolo (che, come abbiamo visto a pagina 2 di questo diario, alla quale vi rimando), ci è stato assegnato d'ufficio, è un tipo piuttosto maleducato (col quale avrò un rapporto conflittuale per tutta la durata della crociera) che PRETENDERA' fin da subito di poter mangiare TUTTO quello che c'è segnato sul menu, nel nome del "Ho pagato profumatamente e voglio tutto". Per cui tedierà per tutto il tempo il nostro cortese e paziente cameriere honduregno, il quale, per il quieto vivere, lo accontenterà portandogli ogni sera, praticamente tutte le pietanze disponibili sul menu.
E talora facendo la gradita cortesia di fare assaggiare una doppia portata anche a noi altri poveri comuni mortali... forse anche in sfregio al villano di turno seduto a tavola con noi!! ;-)
Ma vabbé... sorvoliamo...
Foto mediocre scattata col cellulare e a luce ambiente, ma molto esplicativa, specie per i più curiosi... ecco qua la nostra "Rollatina di asparagi e roast-beef in bella vista con insalata russa". Una vera delizia, pur nella sua apparente semplicità!!
Il resto della serata scivola via liscia e tranquilla senza ulteriori scossoni.
Con una sorpresa speciale inattesa. Che, mai come stavolta, mi coglie impreparato.
Poco prima della mezzanotte, mentre girovaghiamo passeggiando in relax per i ponti della nave (ebbene sì: non sono uno che si fa coinvolgere molto facilmente dall'animazione di bordo e preferisco per lo più godermi il relax e la tranquillità di una vacanza), ci ritroviamo nella poco affollata discoteca di bordo "T32", dove uno sparuto manipolo di ragazzi (circa una quarantina in tutto) si dimena al ritmo incessante della musica sparata a un volume affatto fastidioso dal DJ in console. Ci tratteniamo per qualche minuto in pista anche noi, poi, vuoi per l'abissale differenza di età che ci fa sentire un po' in imbarazzo (noi abbiamo superato gli "anta" mentre i ragazzi presenti in pista hanno età comprese tra i 14 ed i 20 anni al massimo), vuoi perché proprio l'età... ehm... non ci consente di "reggere" troppo a lungo le ritmiche sfrenate della disco-dance moderna, alla fine attraversiamo l'ambiente passando di fianco alle piste di mini-bowling site nell'angolo a sinistra in fondo alla sala, fino ad uscire all’esterno del ponte per goderci il fresco della notte e la miriade di luci che illuminano la costa dello Stretto dei Dardanelli.
Attraversare quest’ultimo in notturna è peraltro l'ennesimo sogno ad occhi aperti da godersi assolutamente: le sponde sono infatti illuminate a giorno dalle città che vi si affacciano. E passeggiare sui ponti esterni della nave o rilassarsi sul balcone della cabina per ammirare quello spettacolare susseguirsi di luci è un'esperienza meravigliosa ed è davvero molto dura decidersi ad andare a dormire.
All’improvviso, mentre sono appoggiato alla balaustra esterna del ponte, vengo colto di sorpresa da una visione incantevole. Che mi spiazza. E mi lascia senza fiato, incapace di fare niente altro che restarmene lì imbambolato per alcuni preziosi minuti ad ammirare, rapito, quella meravigliosa visione. A poche decine di metri da noi, nel buio della notte, scivola elegante e silenziosa sulle acque in tutta la sua maestosità, la nave gemella della MSC MAGNIFICA, la MSC POESIA: una gigantesca, favolosa luminaria galleggiante. La POESIA, sta percorrendo in senso opposto lo Stretto dei Dardanelli per recarsi a sua volta in Turchia. E trovarsela davanti, in notturna e totalmente illuminata come una stella cometa o piuttosto come un prezioso diamante che emana luce da ogni più piccolo anfratto, è davvero qualcosa di indescrivibile, che lascia senza fiato per la sua bellezza. Io, mia moglie e la decina di altri fortunati che si trovano in quel momento sul ponte esterno ad osservare quello spettacolo, restiamo estasiati. E guardiamo ammirati la nave che ci passa davanti agli occhi in tutta la sua maestosa bellezza. E’ come vedere la nostra stessa nave riflessa in uno specchio: un momento dolce e romantico allo stesso tempo, che io e mia moglie ci godiamo in religioso silenzio, tenendoci per mano, con la bocca spalancata.
Poi all'improvviso mi riprendo e mi rendo conto che devo (e sottolineo DEVO!) scattare una foto ricordo di quel momento... ma mi accorgo che per la prima ed unica volta per tutta la durata della crociera, non ho al seguito la mia fida macchina fotografica.
Né la mia telecamera.
Insomma, sono totalmente “disarmato” per scattare una foto di quell’attimo unico e, forse, irripetibile nella mia vita. Preso da questi pensieri mi rendo conto troppo tardi che la POESIA è oramai comunque già ad una certa distanza da noi, purtroppo.
Poi d'un tratto… l’intuizione dell’ultimo secondo… Inizio a rovistarmi disperatamente nelle tasche come a cercare qualcosa... quel qualcosa che all’improvviso mi è balenato nella mente e che rappresenta l’estrema ratio per poter conservare uno straccio di ricordo di quell’incontro così fugace, eppure così indimenticabile.
Ed eccolo... riesco a trovare il mio smartphone Samsung S3 “Neo”, fresco regalo dei miei figli. Provo ad attivare la fotocamera... ma per l'ennesimo colmo di sfortuna, proprio in quel preciso istante la fotocamera del cellulare si blocca inspiegabilmente, costringendomi al reset e facendomi perdere altri secondi preziosissimi al fine di poter scattare una foto di qualità quantomeno accettabile.
Alla fine, riesco finalmente ad avviare l’app e provo ad inquadrare, ma mi rendo ben presto conto che le condizioni luminose sono a dir poco proibitive sia a causa del microscopico obiettivo del telefono, sia a causa della enorme distanza che oramai separa la MAGNIFICA dalla POESIA. Scatto comunque 3 o 4 foto cercando di regolare (si fa per dire...
) velocemente l’apertura del diaframma e la velocità dell’otturatore sui massimi valori possibili, ma è tutto inutile: tutto ciò che riesco ad ottenere sono solo una serie di foto piuttosto mosse e appena appena intellegibili.
Pubblico questa foto della MSC POESIA che si allontana nella notte, pur di qualità obiettivamente insufficiente giacché scattata con un semplice cellulare e con la nave che oramai era già ad una considerevole distanza dalla MAGNIFICA, solo per mera completezza di narrazione e dovere di cronaca...
Ci resto malissimo. Se solo avessi avuto con me la mia Nikon!!! :-(
“E vabbé... sarà per la prossima volta”, mi ripeto come una sorta di mantra consolatorio. Ma so benissimo che è solo una pietosa bugia...
Continuiamo a seguire la POESIA con lo sguardo fino a che non diviene un puntino luminoso lontano all’orizzonte, poi riprendiamo la nostra passeggiata per i ponti della nave. Infine, stremati per la intensa giornata trascorsa ad Istanbul, decidiamo di andarcene a letto con un solo pensiero fisso (…che non è quello che qualche maligno potrebbe pensare!! Eh eh eh eh!!): per fortuna che l’indomani sarà di navigazione!! L’occasione giusta per riposarsi un po' prima del “rush” finale!!...
Tuttavia, mai avremmo immaginato che anche quel giorno di apparente e meritato relax, sarebbe stato altrettanto movimentato come i precedenti.
Ma ne parleremo diffusamente a seguire... ;-)
Rientriamo così in cabina e chiudiamo questa splendida giornata, affidandoci alle braccia del buon Morfeo... ed all'impercettibile, lieve, delicatissimo rollio della nave, che quasi sembra volerci regalare l'ennesima coccola cullandoci per conciliarci il sonno.
Buonanotte!!