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MSC Magnifica - 13-20-Luglio 2015 - Mediterraneo Orientale - Grecia-Turchia-Croazia

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Interessante...forse lo fanno negli itinerari con il giorno di navigazione anche per intrattenere...i passeggeri.
Su Preziosa, Divina e Poesia non mi e' capitato.
Sarebbe stato interessante...

Onestamente non saprei risponderti Enrico. Può darsi, comunque.
Certo è che è stato davvero un momento molto interessante e, a suo modo, "istruttivo". Peccato solo per la scarsa affluenza di pubblico.
D'altra parte, quel giorno fu davvero una splendida giornata di sole come raramente mi è capitato di vederne, per cui restarsene in relax sul lettino a gustarsi la navigazione della MAGNIFICA, era una tentazione troppo ghiotta per rinunciarvi così facilmente. In tal senso presumo che durante le crociere invernali o di mezza stagione, il pubblico possa essere sicuramente molto più numeroso.
 
Al termine della sua spiegazione, il Comandante, collaborato dal Direttore di Crociera, da’ l’avvio ad un interessante (e a tratti divertente!) “Question Time” finale.
In pratica, grazie all’ausilio di un radiomicrofono che viene spostato su e giù per la enorme platea del Teatro, il pubblico può porre qualsiasi tipo di domanda e soddisfare le proprie curiosità. Il Comandante risponde sempre con gentilezza e pazienza a tutte le domande, non senza spendere qua e là qualche divertentissima battuta. Come quando qualcuno, memore dell’episodio del simpatico strombazzamento incrociato fra la MAGNIFICA e la POESIA durante l’allontanamento dal porto di Katakolon qualche giorno prima, gli chiede quali regole si seguono di solito per salutarsi quando due navi si incrociano nello stesso scalo; ove il Comandante, tra il serio ed il faceto risponde con una battuta divertentissima che scatena una fragorosa risata del pubblico: “Oddio, nelle situazioni ufficiali ci sono effettivamente dei codici, delle regole e dei segnali specifici da seguire. Ma in questi casi, vige una sola regola goliardica: chi ha più fiato inizia a suonare; e chi suona più forte, batte l’altro che avrà suonato di meno…!”. :) :)
Il question time raggiunge una punta di tenerezza quando un bambino di 7 o 8 anni chiede molto semplicemente ed innocentemente (essendo con buona probabilità interessato in prima persona nei suoi sogni infantili… eh eh eh eh!!), come si faccia a diventare Comandante di una nave da crociera. E qui, il Comandante dopo un sorriso divertito, inizia a snocciolare una serie di competenze e studi specifici (di base, la scuola nautica) che è necessario acquisire propedeuticamente, prima di imbarcarsi a bordo delle prime navi (non necessariamente da crociera), iniziando a svolgere dapprima le mansioni più umili, prima di scalare, un poco alla volta, tutti i gradi da ufficiale, arrivando infine, dopo una accuratissima selezione, a vedersi affidare il comando di una nave da crociera solo in età piuttosto matura.
Insomma, una carriera lunga non meno di 35 anni, tiene a sottolineare il Comandante.
“E questo la dice lunga anche sulla mia veneranda età”, chiosa alla fine strappando una risata divertita e l’ennesimo applauso alla platea.

Neanche io mi sottraggo alla possibilità di poter fare qualche domanda e chiedo al Comandante per quanti mesi all'anno l'equipaggio resta a bordo della MAGNIFICA e se
per il Comandante sono previste le medesime tempistiche.
Mi risponde che il personale di bordo si imbarca per una durata minima variabile tra i 4 ed i 6 mesi a seconda dell'esperienza e delle mansioni. Talora prorogabili di ulteriori 3 mesi. Il Comandante invece deve necessariamente garantire il suo imbarco per non meno di 6 mesi ed oltre.
Insomma, mi rendo conto che per chi ha famiglia, non è certo una vita facile, al di là degli aspetti di facciata!!

L’incontro arriva dunque a conclusione ed il Comandante, alla fine, ci da’ una notizia particolare:
“Grazie di aver partecipato a questo incontro. Vi auguro una felice prosecuzione della vostra crociera. Domani, come ben sapete, saremo a Dubrovnik. La giornata sarà caldissima: ci è pervenuto un allerta meteo, ove ci è stato preannunciato che toccheremo e supereremo i 40 gradi! Per cui, mi raccomando, organizzatevi di conseguenza con acqua a volontà prima di scendere per la vostra escursione. Peraltro, a causa dei lavori attualmente in corso nel porto di Gruz, saremo costretti ad ancorare in rada e lo sbarco in città avverrà con le lance di bordo, sperando che...”.
Il Comandante non riesce a terminare la frase, perché un sonoro “Oooooooooh”, seguito da un forte brusio eccitato e da un applauso entusiasta partito in maniera istintiva e spontanea dalla platea lo interrompono. Onestamente resto un po' basito: non so cosa diamine significhi né il perché la notizia dello sbarco a bordo delle lance abbia scatenato così tanto entusiasmo. Ma, ma è evidente che quella notizia rappresenta per i crocieristi abituali un qualcosa di molto ambito. :)
Vabbé, dai: il giorno dopo scoprirò di cosa si tratta... cavoli se lo scoprirò!!!! Eh eh eh eh eh!!!
Ma non anticipiamo i tempi…
Dopo le ultime frasi di circostanza, il Comandante alla fine si congeda dando appuntamento a tutti gli astanti, alla grande serata di gala in programma di lì a qualche ora...

Rientro in cabina verso le 18 circa, dove trovo mia moglie già intenta a prepararsi per la serata.

Ecco, a proposito di serata…
Si sa che la serata di gala è un qualcosa di estremamente atteso, in specie dalle donne, a bordo di una nave da crociera.
Ed è inutile aggiungere che mia moglie è curiosissima ed eccitatissima al pensiero di tuffarsi di nuovo in quel marasma di lusso in cui immagina si trasformerà la nave di lì a qualche ora, forte anche della medesima esperienza vissuta qualche giorno prima in occasione della prima serata di gala vissuta il 14 luglio, post giornata a Katakolon. In quel frangente, infatti, abbiamo avuto il piacere di incontrare il Comandante per la classica foto ricordo in sua compagnia (alla base della scenografica scalinata che sale verso il casinò) ed abbiamo anche avuto il piacere di “conoscere” tutti gli ufficiali ed i massimi responsabili di bordo, durante una simpatica presentazione effettuata sul palco del Teatro, in capo allo spettacolo serale previsto. Ove all’epoca, tra i vari personaggi che sfilarono in maniera (a mio modesto avviso) un tantino forzatamente pomposa, ricordo mi colpì in particolare lo chef di bordo. Il quale, attraversò la platea con un andamento scocciato e trasandato e salì sul palco con una faccia modello “ma che cattero mi avete fatto venire a fare qui sopra? E quando me ne posso andare?”. :) :)
Vabbé… sorvoliamo…

Fatto sta che alle 19 e 15 in punto usciamo dalla nostra cabina. Io, sono abbastanza “standard” nel mio vestito scuro con camicia e cravattona d’ordinanza abbinata, ma mia moglie è davvero splendida col suo vestito lungo, con top decorato da lustrini e sandali gioiello coordinati.
Mi viene quasi da pensare che forse stavolta ha un tantino esagerato, rispetto alla serata precedente. E che difficilmente ci sarà qualcuna più in tiro di lei.
Ma già appena giunti agli ascensori, sono immediatamente costretto ad ammettere di essermi sbagliato: due splendide ragazze bionde con gli occhi azzurri (evidentissimamente dell’Est) stanno chiacchierando fra loro mentre sono in attesa dell’ascensore.
Il trucco, molto vistoso, valorizza i due elegantissimi vestiti piuttosto corti ed attillati che indossano, mentre il tutto è completato da un paio di vertiginosi tacchi “12”.

Davvero niente male, come inizio di una serata che si rivelerà una tra le più belle (e glamour!) della crociera...! ;)
 
Ultima modifica:
Non credevo che a Dubrovnik le grandi navi potessero attraccare...anche io anni fa con Serena ho attraccato in rada e raggiunto terra coi tender, bella esperienza...stupendo vedere la prua della nave proprio da sotto:)
Confermo il pieno interesse e apprezzamento per l'intervento del comandante a teatro, ottima cosa che dovrebbe essere estesa a tutta la flotta in ogni crociera!
Attendiamo il seguito dello svolazzo di abiti (e tacchi) lunghi[emoji6]
 
Non credevo che a Dubrovnik le grandi navi potessero attraccare...anche io anni fa con Serena ho attraccato in rada e raggiunto terra coi tender, bella esperienza...stupendo vedere la prua della nave proprio da sotto:)
Confermo il pieno interesse e apprezzamento per l'intervento del comandante a teatro, ottima cosa che dovrebbe essere estesa a tutta la flotta in ogni crociera!
Attendiamo il seguito dello svolazzo di abiti (e tacchi) lunghi[emoji6]

Condivido Enrico. Lo sbarco coi tender, per quanto non certo agevole né "comodissimo" (specie per chi soffre un po' di mal di mare), è effettivamente spettacolare, giacché consente di apprezzare la nave da una prospettiva insolita e privilegiata.

Quanto al discorso dell'attracco in rada, in effetti durante la sua spiegazione il Comandante ci disse che i lavori in corso al porto di Gruz erano proprio volti a favorire l'attracco delle grandi navi da crociera. Insomma, in condizioni normali, si attracca lì. Mentre il fatto di attraccare in rada era stata una (felice!) eccezione alla regola. E dico "felice", perché, come ben sanno i crocieristi abituali (e come vedremo nel prosieguo della narrazione) attraccare al porto di Gruz comporta doversi spostare con mezzi accessori per raggiungere il centro storico di Dubrovnik, mentre ancorare in rada significa sbarcare coi tender direttamente nel porto antico e ritrovarsi immediatamente all'interno della città vecchia già appena scesi dalla scialuppa. Con tutti i vantaggi connessi. La qual cosa, non a caso, aveva scatenato l'entusiasmo degli spettatori (che, dal basso della mia ignoranza in materia, non mi ero spiegato sul momento) durante l'allocuzione del Comandante in Teatro, di cui abbiamo parlato nel post precedente.
 
Ultima modifica:
A proposito.
Mi scuso per una lieve imprecisione che ho scritto nel post precedente.
L'episodio dello "strombazzamento" incrociato nel porto di Katakolon riguardo' la MAGNIFICA e la MSC MUSICA e non la MSC POESIA come ho erroneamente scritto.
Chiedo scusa di nuovo. :)
 
Giusto il tempo di uscire dall’ascensore, che ci porta in pochi secondi al ponte 6, che mi rendo conto che le due splendide ed elegantissime ragazze incrociate poco prima non sono affatto un caso isolato: nella reception e nell’ambiente circostante è tutto un fiorire di persone vestite con una eleganza ricercata e fine.
Il lungo, per le signore, è prevalente, mentre le ragazze più giovani optano per eleganti tailleur o per mini-abiti (in alcuni casi davvero ridotti all’osso e con scollature da capogiro!!!), completati dall’immancabile presenza di tacchi vertiginosi.
Gli uomini, invece, sono tutti abbastanza “standardizzati”: il classico vestito con camicia e cravatta… et voilà!... il gioco è fatto!
Tuttavia, qua e là spunta anche qualcuno con indosso bellissimi smoking (che purtuttavia, in totale al termine della serata, conterò in totale sulle dita di mezza mano!). Un tantino esagerati a mio parere, ma è questione di gusti personali, per cui, nulla quaestio... :) :)

Anche i più piccoli non sfuggono a questa regola e sono davvero bellissimi nella loro semplice ma raffinata eleganza. Fra tutti, io e mia moglie restiamo letteralmente stregati da un bambino di 6 o 7 anni (figlio di una distinta coppia che parlava con accento romano), elegantissimo nel suo pantalone scuro con gilet(tino) gessato e papillon grigio.
Ma soprattutto da una bambina dai tratti vagamente russo/scandinavi (vale a dire bionda e con degli enormi occhioni azzurri) che incrociamo mentre tiene la mano del suo papà e della sua altrettanto bellissima (ed altissima!) mamma: indossa un meraviglioso vestitino di tulle e chiffon di colore panna chiaro e, tra i capelli raccolti in una sofisticata acconciatura intrecciata, porta una piccola coroncina composta di fiorellini bianchi tipo margheritine, apparentemente artificiali. Un vero e proprio piccolo angioletto che ci suscita una tenerezza infinita!! :-)

Insomma, per farla breve, non saprei dire se siamo stati “fortunati” noi (ho sentito di pseudo-serate di gala a bordo di altre navi da crociera, che tutto avevano fuorché il sapore di una serata elegante) o se piuttosto a bordo delle navi MSC funziona sempre così, ma quello che ci circonda ci conferma che la serata di gala è tale per davvero e tutti sembra si siano affannati a dare e fare del loro meglio per ben figurare.
Sia pur con esiti talora deludenti e sovente un po’ sopra (o sotto, a seconda dei punti di vista…) le righe. A tratti persino disastrosi. Se non ridicoli.
Come, ad esempio, la signora attempata che indossa un vestitino verdastro forse un tantino troppo corto, appariscente e dalla scollatura magari troppo profonda per la sua età, col risultato di mettere esageratamente in evidenza una pelle avvizzita, un seno cadente ed enormi vene varicose violacee sparse a gogò su delle gambe che, anche a causa della evidente artrosi deformante alle articolazioni, non sono più propriamente bellissime...
O come quell’altro tizio al quale, dal di sotto della giacca aperta, spunta una pancia enorme che non solo i pantaloni faticano a contenere, ma che neanche la camicia riesce a coprire in maniera sufficiente, lasciando, anzi, spuntare l’ombelico e un buon mezzo metro quadrato di “panza” portata in bella mostra scoperta...
O come la ragazza che al vestito lungo scuro da gran sera, abbina un paio di orribili ballerine scoordinate dalla improbabile fantasia floreale...
Ma vabbé, sono solo episodi isolati. E mere opinioni personali. E poi, come si dice?? Il mondo è bello anche per questo: perché è vario! :-) :-)

Tuttavia, intendiamoci, a parte questi eccessi dovuti più che altro al cattivo gusto soggettivo (pur se in alcuni casi va comunque almeno apprezzato in un certo qual modo lo sforzo fatto: voglio dire... insomma, anche quello che è “elegante-ma-trasandato”, almeno ci ha provato, dai... :-) ), non è che manchino i soliti “tamarri” che si ostinano a non voler rispettare il “dress code” consigliato per la serata (che, per carità di Dio, detto fuori dai denti, in quanto solo "consigliato", non è ovviamente obbligatorio, ci mancherebbe altro) e girano per la nave in ciabatte e pantaloncini da tennis che manco fossero di ritorno da una partita al Roland Garros.
Ma a dirla tutta si tratta solo di una sparuta minoranza corrispondente a non più del 10% del totale. Insomma, roba fisiologica, direi... ;-)
Ma ritorniamo a noi.

Quello che mi colpisce durante la nostra passeggiata serale è la presenza di un numero incredibile di addetti alle pulizie che si prodigano nel lustrare in una maniera certosina ogni più piccolo dettaglio degli ambienti interni della nave (ma lo stesso dicasi anche per quelli esterni, a dire la verità: nel corso della crociera mi è capitato di vedere spesso e volentieri operai in tuta da lavoro, all’opera per la manutenzione e/o la tinteggiatura delle parti esterne). Più in particolare, noto che viene posta una cura maniacale nel lucidare e disinfettare le maniglie ed i pomoli di accesso di tutte le porte, la pulsantiera degli ascensori, i corrimano delle scale e le balconate della “MAGNIFICA”, quasi a voler fare il paio con i numerosi avvisi sparsi praticamente in tutti i bagni della nave che, in buona sostanza, invitano al rispetto scrupoloso delle più elementari norme igieniche, anche ponendo agli utilizzatori dei servizi una domanda apparentemente semplice e scontata in tutte le lingue possibili: “L’igiene a bordo dipende anche da te: ti sei lavato le mani?”.

Mentre ci avviciniamo al Teatro camminando tranquillamente, con mia moglie che si tiene in maniera elegante al mio braccio, godendoci quell’ambiente così insolitamente lussuoso per noi, notiamo che stasera l’insistenza dei numerosi fotografi che incrociamo sul nostro cammino, è davvero molto, ma molto, ma molto più fastidiosa del solito. L’impressione è un po’ quella che si ha quando ci si ritrova su una spiaggia, al mare, a godersi il sole in pieno relax, e ci si ritrova all’improvviso circondati da torme di extracomunitari che vendono tutti la stessa identica merce, tentando di appioppartela a tutti i costi. Anche se magari hai appena acquistato il medesimo prodotto da un loro collega, solo qualche minuto prima!!
In effetti, forse anche complice l’eleganza ostentata per l’occasione dai passeggeri e la voglia neanche troppo recondita di volersi portare a casa un ricordo fotografico speciale di questa magica serata, la tentazione è davvero fortissima e, consci di questo, i fotografi di bordo si danno davvero un gran da fare e le richieste di “Photo, Sir?” seguite da un gesto della mano che sta ad indicare di accomodarsi in improvvisati set fotografici allestiti in ogni angolo del ponte centrale, si susseguono senza soluzione di continuità. E con altrettanta solerzia, ovviamente, da parte nostra si susseguono senza soluzione di continuità una serie di cortesi ma inflessibili “No, thank you!”. Che ci consentono di proseguire la nostra passeggiata senza troppi ostacoli. Tuttavia, per una mera curiosità statistica, diciamo che, da qui al termine della serata, la richiesta di effettuare foto ricordo ci verrà rivolta, in totale per non meno di una quindicina di volte. Il che, come dicono i francesi, “ça va sans dire”…!! :-)
 
La descrizione della fauna locale mi ha fatto scompisciare[emoji12]
E' sempre un piacere per gli occhi e per la mente leggere il tuo diario...
 
La descrizione della fauna locale mi ha fatto scompisciare[emoji12]
E' sempre un piacere per gli occhi e per la mente leggere il tuo diario...

Uuuuuuuuh... grazie per il tuo simpatico commento, Enrico.
Diciamo che mi diverto un mondo a descrivere la "cruda realtà" di quei momenti. Almeno finché i ricordi sono ancora freschi e vividi nella mia mente. E ti assicuro che "certi" ricordi, tipo il tizio con giacca e cravatta d'ordinanza e panza in vista che sporgeva dalla camicia semisbottonata, mi perseguita tuttora nei miei incubi peggiori...!! :D :D
Purtroppo, mi spiace solo non poter postare troppe foto a corredo del diario (specie in questa fase), giacché quel giorno abbiamo scattato una caterva di foto personali o in compagnia di amici che potrebbero non gradire di essere messi in Rete, per cui, anche a norma della Netiquette, devo forzatamente "auto-censurarmi". ;)
 
Complimenti Vinniem, sei davvero un bravissimo narratore!!

Khloeeeee... è da un po' che non ti sentivo e pensavo di averti oramai persa tra i miei affezionati "follower"!! ;)
Grazie infinite per la tua solita cortesia. E... ti dirò: mi diverte un mondo abbondare di dettagli nelle mie descrizioni. D'altra parte è proprio questo il senso di un "diario", no?? ;)
 
Vada come vada, un po' ripetendo a raffica il nostro cortese ma fermo "No, Thank you" e un po' mostrando agli insistenti fotografi di bordo la mia Nikon come una sorta di "lasciapassare", come Dio volle, alla fine, dopo aver attraversato l'appariscente "Tiger Bar", riusciamo a raggiungere il “Royal Theatre”. Che a quell'ora troviamo praticamente deserto, per cui, grazie all’autoscatto della mia macchina fotografica, ci divertiamo un mondo a fare i "divi", sparandoci un sacco di foto ricordo in ogni angolo possibile ed immaginabile di questa splendida struttura (a nostro avviso, uno dei punti di forza della MAGNIFICA).
Non ci rendiamo conto del tempo che passa inesorabile, tant'è che i primi spettatori cominciano ad accedere all'interno del Teatro.
Ma siamo ancora al livello di poche decine di persone.

Poi, ad un certo punto, vengo irresistibilmente attratto dalle luci delle “teste mobili” e degli “scanner” che si muovono in maniera frenetica dietro al sipario. Sicché, per curiosità, decido di scendere fino alla base della enorme platea, seguito da mia moglie che, con i suoi tacchi vertiginosi, ci mette obiettivamente un po’ di più per raggiungermi.
E’ un attimo e, giusto il tempo di curiosare un po' attorno all'attrezzatura di scena, che vediamo alle nostre spalle il teatro che inizia a venire letteralmente invaso improvvisamente da centinaia di spettatori elegantissimi che sembra quasi si siano dati appuntamento allo stesso orario!! E qui decido di fare una mezza follia: al diavolo la visuale parziale e non certo comoda, ma per una volta propongo a mia moglie di sederci in primissima fila. Da musicista per hobby, voglio “sentire” da vicino la tensione nervosa degli artisti in scena, la vibrazione dei corpi dei ballerini e degli artisti, il loro sforzo, il loro respiro, il rumore che fanno mentre calpestano le tavole del palcoscenico...
Mia moglie non approva in pieno, anzi. Al contrario, diciamo che non approva affatto (in effetti il meglio sia dell'audio che della visuale si gode dal centro della platea, giacché sedendo così in basso la vista viene in parte “ostruita” dalle teste mobili e dal bordo del palco e l'audio arriva a un volume piuttosto basso), ma alla fine, santa donna!, mi accontenta.

Il tempo di sederci ed in teatro inizia a diffondersi un miagolio di gatti che, diffuso in surround, sembra provenire da ogni angolo frontale della sala. Ed anche da dietro, la qual cosa ogni tanto ci porta a girarci indietro istintivamente, nel dubbio che qualche felino domestico si stia realmente avvicinando furtivo alle nostre spalle. :-)
Dopo qualche minuto, i megaschermi ai lati del palcoscenico si accendono e svelano l’arcano: è in programma lo spettacolo “Sofisticats” (in linea con quanto previsto nel “Today” del giorno, naturalmente), ove i protagonisti sono una serie di divertenti gatti dispettosi.

Ma... prima dello spettacolo vero e proprio, vediamo scendere dalla scala un ragazzo alto e allampanato con un costume da clown.
Il giovane si siede sulle scale a pochi metri da noi ed inizia a gonfiare palloncini dando loro ora la forma di una spada, ora quella di un cagnolino, ora quella di un fiore...
Inutile aggiungere che quelle sue espressioni artistiche, sembrano avere l'effetto del miele con le api con i bambini. Tant'è che, di lì a qualche secondo, l’animatore viene letteralmente preso d’assalto da una caterva di ragazzini che dapprima gli chiedono in regalo una delle sue deliziose creazioni, ma successivamente iniziano a tediarlo simpaticamente. E il giovane animatore non solo non si sottrae (sembra quasi là apposta!), ma inizia a giocare con loro, divertendosi a sua volta in maniera evidente ed incredibile. Ad un certo punto 5 o 6 ragazzini scatenati gli saltano letteralmente addosso e lui finge di cadere, fino a ritrovarseli tutti a cavalcioni sulle spalle. Sinché un ragazzino, più indiavolato degli altri, gli ruba la buffa bombetta che indossa, dando così inizio ad una scatenata corsa su e giù per il teatro, ove l’animatore avrà il suo bel da fare per riuscire ad acchiappare lo scatenato bambino che gli darà un bel po’ di filo da torcere prima di recuperare il suo cappello!!!!
Le risate e le ovazioni tra il pubblico, grazie a questo “spettacolo” semplice e del tutto improvvisato da questo bravissimo animatore (con cui poi familiarizzeremo a fine serata, ove ci dirà avere 24 anni ed essere di nazionalità turca) sono davvero tante, al punto che la platea si dividerà in stile “stadio” tifando chi per il bambino dispettoso e chi per il povero animatore… :-)

Ad un certo punto, dopo un meritato applauso, l’animatore sparisce e scendono le scale della platea due “guardie del corpo”, in tutto simili a quelle reali, con tanto di auricolare, occhiali da sole di ordinanza e vestito scuro. I due si sistemano ai lati del palcoscenico e sembrano seriamente attendere una qualche personalità di rilievo in arrivo. E infatti, dopo qualche minuto, sulle note di “I will always love you” di Celine Dion, fa il suo ingresso in sala il personaggio di una maldestra cantante-modella (si fa per dire!!!) dagli enormi dentoni sporgenti, un paio di enormi zatteroni ed un vestitino cortissimo che, nonostante le calze a rete, non riesce a nascondere le gambe muscolose e pelose del ragazzo che la interpreta... :-)
La pantomima che ne segue è gustosissima e confesso che non ho mai riso così di gusto in vita mia, ove tra una scazzottata al rallenty tra le guardie del Corpo ed il fidanzato della cantante farlocca (con tanto di denti - in realtà delle semplici mentine…! – sputati fuori in seguito ai colpi ricevuti!!!) alla fine resteranno tutti al tappeto. Bravissimi i ragazzi dell’”Animation Team” a rendere al rallentatore la scena che, ve lo assicuro, è sembrata del tutto realistica…

Finita questa piccola introduzione, parte immediatamente dopo lo spettacolo “Sophisticats”.


Il bellissimo fondale dello spettacolo "Sophisticats", con in evidenza la carcassa del frontale di una vecchia auto americana.
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La cosa che maggiormente mi ha colpito di questo spettacolo (il secondo più bello in assoluto, a mio modesto giudizio, di quelli a cui abbiamo assistito a bordo) erano le scene. Bellissime e curatissime nei minimi dettagli. Ma anche i costumi non erano da meno, ove i ballerini ed i cantanti (sempre eccezionale la performance canora della cantante Mary...) erano tutti vestiti e truccati da gatti dispettosi...

Al termine dello spettacolo, tutta la troupe si fa trovare schierata lungo le scale di accesso al teatro e all’uscita di esso. Ove, oltre ai complimenti di prammatica, cantanti e ballerini si sono intrattenuti amabilmente a colloquio con tutti i crocieristi interessati a conoscerli meglio. Ed io stesso mi sono pure tolto lo sfizio di concedermi una bella foto ricordo (che, in ossequio alla netiquette, non posso purtroppo postare) proprio assieme alla mia beniamina, la cantante Mary: davvero una valente artista a cui auguro di cuore tutto il successo che merita!!

Subito dopo lo spettacolo ci rechiamo a cena.
Il menu, di gran lusso, è davvero all’altezza della situazione e tra un antipasto a base di salmone affumicato e gamberetti, seguito da mazzancolle e risotto con piselli ed aromi, con gran finale di strudel in crema pasticcera, è tutto un tripudio di colori e sapori che concludono degnamente una giornata da incorniciare.


Antipasto di gamberetti e salmone affumicato: ottimo inizio per la cena di gala della serata.
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Mazzancolle e risotto agli aromi: semplicemente eccellenti!!!
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In pratica, quella che pensavamo sarebbe stata la giornata più noiosa della crociera, alla fine si è rivelata essere stata una giornata nello stesso tempo ed a suo modo ugualmente rilassante, intensa e comunque ricca di emozioni ed imprevisti spunti di interesse.

Concludiamo così la serata con una bella passeggiata rilassante assieme ad altre due coppie conosciute a bordo, trattenendoci a chiacchierare dapprima presso il nostro lounge preferito, l’”Ametista”, davanti ad un eccellente "Strawberry Daiquiri" ed infine facendo una capatina in discoteca. Dove a dirla tutta "resistiamo" non più di una ventina di minuti, causa sonno incedente... ;-)

Poi… tutti a nanna.
Il giorno successivo si prospetta faticoso ed abbastanza “avventuroso” ed è il caso di riposarsi in attesa dell’arrivo a Dubrovnik. In particolare, salutiamo i nostri nuovi amici dandoci appuntamento per il giorno dopo, nella speranza di cercare il modo per capitare tutti assieme al turno di sbarco previsto.

Rientriamo così nelle nostre camere e, dopo essersi liberata degli elegantissimi ma scomodi sandali che le hanno costretto i piedi per tutta la serata, mia moglie crolla immediatamente in un sonno profondo.
Io, invece, mi gusto un altro po’ la brezza notturna sul balconcino della cabina e, dopo aver acceso la luce esterna, mi metto a leggere il Today del giorno dopo ed a sfogliare distrattamente gli appunti che mi sono preparato prima di partire.
Poi mi appoggio alla balaustra del balconcino. E, nel silenzio della notte, il mio sguardo si sofferma sulla tenue scia di schiuma bianca, sollevata delicatamente dal placido avanzare della MAGNIFICA, che viene illuminata dai faretti laterali della nave.
E mi ritrovo a pensare che, da quando siamo partiti, praticamente quasi non so cosa diavolo sia il cellulare, il giornale, il telegiornale, i programmi televisivi, Internet, Facebook e quant’altro…
E nonostante tutto, non mi mancano!! Anzi! Mi sento quasi rigenerato da questa pace, da questa ritrovata tranquillità, da questo “dolce far niente” che vorrei non avesse mai fine…

Poi alla fine mi arrendo e cedo alle palpebre che iniziano a pesare un po’ troppo… :-)
E, dopo la necessaria toeletta serale, raggiungo anch’io il comodissimo letto della nostra cabina, ove mi concederò un fantastico sonno ristoratore.

Dubrovnik, stiamo arrivando….!!! :-)
 
Con il tuo diario ho rivissuto la mia stupenda crociere sulla Divina (grazie), posti incantevoli e da fiaba, Istanbul mi ha lasciato un ricordo indelebile e credo che tornerò a rivisitarla. Hai qualche foto della guida, dal nome sembra la stessa
 
Buonasera Vinniem! Continuo a seguirti con interesse!

Grazie infinite Giulio, sempre molto cortese e garbato. :)
Mi spiace solo non poter essere assiduo nella scrittura come vorrei. Ma purtroppo, come ho già spesso ripetuto in precedenza, posso scrivere solo saltuariamente, dando una opportuna sistemata agli appunti disordinati che ho buttato giù quando mi sono "imbarcato" nella stesura di questo diario.
Anzi ne approfitto per scusarmi anche con tutti gli amici che mi seguono con così tanto affetto e considerazione: chiedo a tutti un minimo di pazienza e comprensione. Ne varrà la pena... ;) :)
 
Con il tuo diario ho rivissuto la mia stupenda crociere sulla Divina (grazie), posti incantevoli e da fiaba, Istanbul mi ha lasciato un ricordo indelebile e credo che tornerò a rivisitarla. Hai qualche foto della guida, dal nome sembra la stessa

Grazie a te Lanzone. Anche a me Istanbul è rimasta nel cuore, dopo avermi sconvolto (in positivo, naturalmente) con la sua meravigliosa bellezza senza tempo. Ed anch'io spero di tornare a visitarla avendo magari a disposizione un po' più di tempo. La qual cosa, per apprezzare al meglio il fascino favoloso di questa città, è oltremodo indispensabile.
Quanto alle foto della guida, ne ho molte, ma purtroppo, sulla scorta delle regole del forum, non è possibile postarle. Anche per non fare pubblicità a favore della società per cui lavora. D'altra parte, questo neanche sarebbe corretto e sarebbe un atteggiamento persino vagamente discriminatorio nei confronti delle altre guide locali, magari altrettanto professionalmente capaci e preparate. :)
Mi scuso con te per questo.
Comunque, per aiutarti, posso dirti che se era un tipo veloce come un... "FULMINE", allora era sicuramente lui... ;)
 
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