• Benvenuto\a sul forum di Crocieristi.it, la più grande community italiana sulle crociere.

    Prendi confidenza con il forum leggendo le discussioni presenti, o ricerca l'argomento che più ti interessa attraverso l'apposito form. Per partecipare al forum è necessario registrarsi, ovviamente la registrazione è gratuita e non obbligatoria, non registrarti se per te non è davvero utile. Per eseguire eventuali cancellazioni il tempo previsto è di una settimana.

    Ricorda che il regolamento vieta l'uso di due o più nickname differenti relativi alla stessa persona. Se nel frattempo hai cambiato l'indirizzo e-mail di registrazione contattaci attraverso questo form e specifica il tuo problema assieme alla tua username, la tua vecchia e-mail ed il tuo nuovo indirizzo.

    Hai dimenticato la password? clicca qui

    Per qualsiasi problema TECNICO puoi contattare lo Staff attraverso questo form spiegando DETTAGLIATAMENTE il tuo problema
  • Nella sezione SONDAGGI potrai dare il tuo voto per il miglior itinerario! -->i sondaggi di Crocieristi.it
  • Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio ed i cookie stessi.
  • Ospite, seguici anche sui social!
    Seguici su Facebook Seguici su Twitter Seguici su Instagram Seguici su YouTube

  • Ti andrebbe di condividere sui social, assieme a noi, le tue fotografie ed i tuoi video? Clicca qui!

  • ### Per una migliore fruizione del forum, delle discussioni e dei diari presenti, ogni diario verrà chiuso dopo un congruo numero di giorni dalla sua ultimazione oppure su esplicita richiesta dell’utente all’interno del thread (basterà inserire un messaggio con la dicitura FINE DIARIO).

    Eventuali ulteriori richieste saranno possibili nelle sezioni del forum già presenti (Scali, Compagnie di Navigazione, etc.) ###
  • Ciao Ospite e benvenuto su Crocieristi.it, siamo davvero felici di averti a bordo!

    ti invitiamo a leggere il regolamento per una migliore convivenza con gli altri utenti (clicca qui) mentre qui trovi qualche dritta sull'utilizzo del forum

    e poi... che ne dici di presentarti? Clicca qui per accedere alla sezione "Mi Presento" e presentati!

MSC Magnifica - 13-20-Luglio 2015 - Mediterraneo Orientale - Grecia-Turchia-Croazia

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Per favore mi dici se in Grecia a luglio fa un caldo umido insopportabile o secco?

Ciao Ilamod!
Premesso che il caldo e le varie problematiche correlate sono comunque sensazioni abbastanza soggettive, per quanto mi riguarda, quando siamo andati noi, in luglio, devo dirti che in Grecia siamo stati benissimo. Voglio dire, temperature alte sì, ma comunque sopportabilissime e con poca umidità.

Salutissimi.
 
Ciao Ilamod!
Premesso che il caldo e le varie problematiche correlate sono comunque sensazioni abbastanza soggettive, per quanto mi riguarda, quando siamo andati noi, in luglio, devo dirti che in Grecia siamo stati benissimo. Voglio dire, temperature alte sì, ma comunque sopportabilissime e con poca umidità.

Salutissimi.
Grazie!

Inviato dal mio HUAWEI G750-U10 utilizzando Tapatalk
 
19 LUGLIO 2015 – GIORNO 7 - VENEZIA

L'arrivo a Venezia è quanto di più incredibile ci si possa aspettare in crociera, specie per chi non ha mai visitato prima la magica città veneta.
Già l'approccio in laguna, visto di primo mattino (come è capitato a me) dal balconcino della cabina è davvero oserei dire quasi surreale...
L’alba si fa strada con i suoi colori rossastri illuminando di un colore indescrivibile la via d’acqua che si distingue nella leggera bruma mattutina dovuta soprattutto all'afa insopportabile che inizia a manifestarsi sin dalle prime ore del giorno, avvolgendo tutto di una sorta di luminescenza artificiosa che rende tutti i colori innaturali e sfoca irrimediabilmente immagini ed oggetti distanti (questo problema, purtroppo, sarà ben evidente in quasi tutte le immagini panoramiche scattate da una certa distanza che pubblicherò a seguire).

La prima cosa che mi risalta agli occhi guardando in lontananza affacciato al balconcino della nostra cabina, è che la via d'acqua che stiamo percorrendo (il canale di San Leonardo e, successivamente, quello di Malamocco) è infatti delimitata da una ordinata palificazione che si sussegue senza soluzione di continuità. In tal senso, l'impressione di stare percorrendo una sorta di vera e propria “strada” è davvero fortissima ed ha dell'incredibile.
Peraltro, la MAGNIFICA è seguita a breve distanza dalla MSC Musica e, approfittando di una lunga “curva” nella traiettoria del percorso, riesco a scattare una foto di discreta qualità a quest’ultima nave della flotta MSC.


La MSC Musica, che segue a qualche centinaio di metri di distanza la Magnifica nell'avvicinamento a Venezia.
DSCN6220_zpszb7zzelr.jpg



Man mano che il giorno avanza, il “traffico” per la via d’acqua diventa via via sempre più intenso.
Se mi si passa il paragone (in un certo qual modo anche un po' divertente), la sensazione è quella di ritrovarsi a bordo di un gigantesco bus, mentre si sta percorrendo una trafficata autostrada (d’acqua...), mentre a fianco ti passano vari tipi di veicoli che vanno dai piccoli camion (yacht e piccole chiatte) fino a microscopiche biciclette (nel nostro caso specifico, assimilabili ai piccoli motoscafi da diporto o ai gommoni che sfrecciano a tutta velocità a fianco della Magnifica).
I sorpassi al nostro mastodontico ed austero gigante del mare sono all'ordine del giorno ed è veramente divertente vedere le persone che, dai piccoli e velocissimi motoscafi che si affiancano alla nave, si sbracciano per salutare i viaggiatori affacciati ai balconi della Magnifica di buon mattino.
Peccato solo che, come già detto, quando siamo arrivati noi a Venezia, la giornata era piuttosto densa di una grigia foschia (più che altro dovuta all’afa imperante del periodo), per cui il panorama o meglio la vista all'orizzonte non poteva spingersi troppo oltre.

In ogni caso, dopo qualche mezz'ora di navigazione ci accorgiamo che cominciano a scorrere ai lati della nave una serie di strutture industriali piuttosto evidenti. E, di conseguenza, appare chiaro che purtroppo non attraccheremo certo nelle immediate adiacenze del centro storico di Venezia (come già peraltro anticipato dal Comandante della Magnifica la sera precedente). L'ambiente in effetti non è certo bellissimo da vedere, tutt'altro, ed è piuttosto difficile descrivere la sensazione che si prova nell'attraversare con una nave da crociera un infinito agglomerato industriale composto da fabbriche, depositi, ciminiere e quant’altro, che pullula di operai in tuta da lavoro e camion e mezzi di ogni tipo intenti ad effettuare le manovre quotidiane. Sembra quasi un controsenso in termini, ecco. Un po’ come andare a giocare a bowling indossando uno smoking o un elegante abito da sera, se mi si passa il paragone...

Ad un certo punto la nave si infila in una sorta di canale un po' più piccolo degli altri (non so come esprimermi meglio), sparso tra gli altri numerosi canali che si diramano nella zona industriale di Marghera, arrestandosi dopo aver rallentato in maniera progressiva, praticamente a ridosso di una anonima e spoglia banchina in cemento.
Attorno a noi notiamo a pochissima distanza, altre navi da crociera, tra cui (ormeggiata praticamente a fianco della Magnifica), la Costa “Deliziosa”.


La Costa "Deliziosa", ormeggiata praticamente a fianco della MSC Magnifica.
DSCN6221_zpsgn8dl4d9.jpg



Sono altresì presenti anche la AIDA “Vita”, la X Cruise “Constellation” e una nave (credo) della Carnival di cui però mi sfugge il nome. Alcune di esse si intravedono ad una certa distanza da noi, mentre altre le incroceremo a distanza ravvicinata durante il transfer successivo in direzione di Piazza San Marco. A seguire posto subito le foto che sono riuscito a scattare loro...


La AIDA "Vita".
DSCN6228_zpsvgpih4be.jpg



La X Cruises "Constellation".
DSCN6229_zpsw7isw3g1.jpg



Ci gustiamo tutto il movimento correlato all'attracco, seduti comodamente sul balconcino della nostra cabina.
Da qui assistiamo anche all'arrivo di una lunga colonna di TIR che si fermano a babordo della nave. Una serie di muletti e di sollevatori idraulici usciti "magicamente" dal ventre della nave provvedono con impressionante velocità a scaricare dai camion tonnellate e tonnellate di derrate alimentari, frutta, verdura e scatolame vario, che viene "ingoiato" a ciclo continuo nelle evidentemente capienti stive della nave.


Le operazioni di scarico delle derrate alimentari dai TIR affiancati alla Magnifica.
DSCN6224_zpsucx2etdw.jpg



Oltre ai vari camion, notiamo anche la presenza di alcuni bus e minivan. Il tutto è comunque e strettamente correlato a quanto già annunciato dal Comandante della nave la sera precedente. In occasione della Festa del Redentore, infatti, la Magnifica è stata costretta ad attraccare alla banchina di Marghera, che dista circa 50 minuti di vaporetto da Piazza San Marco. Per ragioni di sicurezza, le autorità portuali non consentono il transito a piedi in banchina. Tuttavia, per chi non ha prenotato alcuna escursione né il servizio di vaporetti destinazione San Marco (predisposto appositamente per l'occasione dall'Ufficio Escursioni di bordo), le stesse autorità portuali di Venezia hanno messo a disposizione 2 autobus Interporto (che faranno la spola da Venezia Marghera sino al Terminal Isonzo) della capienza di 48 posti ognuno con partenze ad orari fissi ed inderogabili.


Oltre ai camion carichi di derrate alimentari, sullo sfondo si intravvedono anche alcuni bus e minivan predisposti a favore dei passeggeri la cui crociera termina nella città lagunare (si notano i bagagli già sbarcati) o dei passeggeri che hanno inteso avvalersi del servizio interporto predisposto in occasione della Festa del Redentore.
DSCN6223_zpsuelz5rmz.jpg



Io e mia moglie abbiamo in effetti scelto di approfittare dell'offerta proposta dall'Ufficio Escursioni di MSC prenotando un vaporetto andata e ritorno per il centro cittadino al costo di 17.90 euro a persona: praticamente sui 9 euro a tratta. Una somma accettabilissima a mio modesto giudizio.
Di conseguenza, ci gustiamo le prime operazioni volte a consentire lo sbarco dei passeggeri dalla nave direttamente sui vaporetti in direzione San Marco, comodamente seduti al Self Service “Sahara” dove ci fermiamo a fare colazione in attesa del nostro turno di sbarco.
Di lì a poco, infatti, notiamo una serie di vaporetti locali veneziani che iniziano a giungere alla chetichella ed a manovrare per accostarsi alla MAGNIFICA.
Personalmente ne arrivo a contare non meno di 5 o 6. I vaporetti si accodano in maniera abbastanza ordinata mettendosi in fila uno dietro l’altro man mano che arrivano sul posto.
 
Ultima modifica:
E' evidente che, considerato il numero di vaporetti in arrivo, il numero di passeggeri che non hanno prenotato l'escursione guidata con MSC, bensì hanno scelto di organizzarsi in proprio è piuttosto alto.
E noi fra questi: io e mia moglie siamo già stati a Venezia diverse volte e, per questa volta, abbiamo deciso di sfruttare l'occasione per scoprire un volto diverso della città lagunare, perdendoci volutamente tra le calli più nascoste e girando praticamente “all’avventura” senza una meta prestabilita…


I primi vaporetti predisposti dall'Ufficio Escursioni di MSC per coprire la tratta Marghera-San Marco, cominciano ad affiancarsi alla Magnifica.
DSCN6222_zpslcveaxok.jpg



Mentre osservo questo movimento gustandomi la mia colazione, non so perché mi viene in mente l'episodio di un tale (evidente membro della classica categoria dei “tuttologhi”) che, la sera prima, durante la cena continuava a cercare di convincere tutte le persone che gli capitavano a tiro del fatto che fruire del passaggio offerto da MSC tramite bus o vaporetti era del tutto superfluo visto che, a suo dire, da Marghera al centro storico cittadino erano (testuale) “solo poche centinaia di metri che è possibile percorrere tranquillamente a piedi...”!!! :eek::eek:
E' evidente che il tizio probabilmente pensava di sbarcare al Terminal Isonzo e non aveva capito che sarebbe sceso a Marghera, a parecchi chilometri di distanza dal centro storico di Venezia. Tuttavia, ciò posto, onestamente non saprei dire quante persone questo tizio sia riuscito a convincere di questa sua idea folle (e in tutta onestà, ho pure disperatamente cercato di fare opera di “disinformazione”… pardon… di “informazione” al contrario in materia, a favore di quante più persone ho potuto).
Insomma, la speranza era che fossero cascati veramente in pochi nelle teorie strampalate del tizio, ecco... :) :)
 
Ultima modifica:
Caro Marco, confesso che...

Caro vinniem,

mi veniva piuttosto difficile trovare qualcosa di diverso a quanto "non" già detto... quindi...

Diciamo che si assomigliano abbastanza (le due ragazze, intendo...) ... almeno nella forma, ma non sono molto pratico in quanto io resto sul classico... anzi, ti aspetto nel mio diario e te la presento più che volentieri.
Avevo idea di passare da un liutaio... ma stiamo andando un po' fuori OT...
:rolleyes:

... ho ripreso a leggerti, mi "sembra di aver capito" che qualcosa di strano avverrà tra un po'...

A presto, Marco
 
Caro vinniem,

mi veniva piuttosto difficile trovare qualcosa di diverso a quanto "non" già detto... quindi...

Diciamo che si assomigliano abbastanza (le due ragazze, intendo...) ... almeno nella forma, ma non sono molto pratico in quanto io resto sul classico... anzi, ti aspetto nel mio diario e te la presento più che volentieri.
Avevo idea di passare da un liutaio... ma stiamo andando un po' fuori OT...
:rolleyes:

... ho ripreso a leggerti, mi "sembra di aver capito" che qualcosa di strano avverrà tra un po'...

A presto, Marco

Sì, purtroppo hai letto benissimo fra le righe: qualcosa di molto antipatico avverrà tra un po'... :(

A proposito... ho visto la "bambina": una splendida Alhambra. Molto da chitarrista classico e da appassionato di musica classica (insomma, roba da musicisti seri... ;) ). Io invece purtroppo viaggio su lidi un tantino più estremi: sono un amante dell'hard rock e dell'heavy metal, per cui diciamo che sono dall'altro lato della barricata!!! :D :D E quasi tutte le mie chitarre sono "orientate" di conseguenza... eh eh eh eh eh!!
Comunque la Strato e la Petrucci sono due concetti di elettriche piuttosto diversi tra loro, a partire dalla filosofia costruttiva per finire a forma e rifiniture; dalla elettronica "di bordo" per finire alle meccaniche...
Ma... effettivamente, siamo OT... :) :)

Rientro subito in tema!!
 
A proposito... ho visto la...
...
... subito in tema!!

Beh vinniem,
e non lo hai neppure lasciato un commento?
[smilie=triste_02[1:

Ognuno di noi ha un proprio "gusto musicale"... effettivamente noi due siamo un "cicinino" agli antipodi...
:rolleyes:

Di elettrico di capisco poco, diciamo che dalla silhouette mi sembrava una [I]Fender[/I]... (senza offesa) e quindi ho "sparato" quella marca... poi non ho la minima conoscenza per scendere nei dettagli delle meccaniche o dell'elettronica... ci mancherebbe altro...

Sì, purtroppo hai letto benissimo fra le righe: qualcosa di molto antipatico avverrà tra un po'... :(

Non mi dire che anche Tu hai litigato con i Figli di Asterix o forse con quelli delle Sturmtruppen?
Ma allora è un vizio...
:rolleyes:

Ma non voglio farti anticipare nulla... aspetto con calma per sentir... ehm, leggere quanto accaduto...

A presto, Marco
 
Dopo avere terminato la nostra colazione, io e mia moglie ritorniamo in cabina e ci organizziamo opportunamente per quella che si preannuncia una giornata piuttosto faticosa, forti anche e soprattutto dei consigli preziosissimi sparsi tramite gli altoparlanti di bordo dal Comandante della nave, ove tutti i passeggeri vengono caldamente invitati a comprare o a portare al seguito acqua in abbondanza, visto che ci viene segnalato che quello che stiamo per vivere sarà il giorno più caldo di tutta la crociera, con punte anche di 41 gradi all'ombra!!


Un gabbiano si gode il sole mattutino comodamente appollaiato su una "briccola", la caratteristica struttura segnaletica veneziana che indica e delimita le vie d'acqua in laguna.
DSCN6227_zpswnsuciqz.jpg



Preparati gli zainetti, gli occhiali da sole e gli immancabili cappellini, io e mia moglie ci rechiamo subito al ponte che ci è stato segnalato alla reception il giorno precedente e, prima di apprestarci a scendere, ci riuniamo ad altre due coppie di amici conosciuti in crociera. Stavolta, infatti, ci siamo organizzati in sei, al netto di Max e sua moglie che, purtroppo, hanno concluso la loro crociera e sbarcheranno definitivamente a Venezia.

Dopo una bella chiacchierata divertente, verso le 10 e mezza circa il turno di sbarco del nostro gruppo viene chiamato e così scendiamo tutti assieme al ponte segnalato. Da qui guadagniamo l’uscita della nave e veniamo infine imbarcati a bordo di un vaporetto.
In questo senso, però, mi rendo subito conto che stavolta siamo stati piuttosto sfortunati: mentre tutti gli altri vaporetti che precedono e seguono il nostro dispongono di comode “terrazze” all’aperto o di finestre amovibili, quello sul quale ci ritroviamo è invece un modello “chiuso” e con finestre fisse (non so come spiegarmi meglio, non sono un tecnico esperto della materia… :-) - cfr. foto di cui al precedente post #384 -).
L’afa all'interno di questa specie di bus d’acqua, peraltro stipato all’inverosimile in ogni ordine di posti, è davvero insopportabile e mi scoccia parecchio vedere che il vaporetto partito esattamente davanti a noi e quello che segue, sono invece di tipo completamente “scoperto” (o comunque senza finestrini laterali): e con questo caldo, poter fruire della brezza marina stando comodamente seduti all'esterno di queste imbarcazioni, non ha davvero prezzo... ma tant’è!!
Cerco di resistere finché posso standomene “semiseduto” (nel senso che sono appoggiato in maniera precaria ad uno spigolo del sedile su cui ha trovato posto mia moglie), ma il caldo eccessivo rende l’aria davvero irrespirabile per me. Per cui, decido di rompere gli indugi e di uscire all’esterno, alla disperata ricerca di aria fresca e… di un posto di fortuna.
In effetti, grazie a Dio, riesco fortunosamente a trovare un angolino libero a prua dell'imbarcazione dove riesco pure a sedermi praticamente all’altezza della passerella di sbarco, pur in una posizione piuttosto precaria, tenendomi ad una delle cime. Ma, al di là di tutto, preferisco quella sistemazione spartana piuttosto che schiattare asfissiato all’interno del vaporetto. :-)


Dal vaporetto che si allontana da essa, riesco a scattare questa foto al volo della prua della "MAGNIFICA".
DSCN6226_zpsmud7nett.jpg



Più in particolare, mi ritrovo praticamente nei pressi del posto di manovra del vaporetto, dove c'è un giovane ai comandi, affiancato da una hostess che ha appuntata sul petto una spilla col logo della MSC. La ragazza sta parlottando in dialetto veneto ed in maniera un po’ preoccupata col ragazzo al timone e ne approfitto per chiederLe lumi in merito alle modalità ed agli orari di sbarco e di reimbarco, considerato che non ci sono state date istruzioni in materia. La ragazza taglia corto, dicendomi con fare un po’ infastidito che avrebbe fornito maggiori informazioni di lì a qualche minuto e comunque prima dello sbarco in Piazza San Marco.
Bàh… quanti misteri, mi dico fra me e me!! Troppi, per i miei gusti… Le informazioni in nostro possesso, infatti, non sono propriamente il massimo (anzi, diciamo che non ne abbiamo proprio!!) ma facciamo buon viso a cattivo gioco. Diamine, in fin dei conti siamo in crociera!! E' tutto organizzato a puntino: cosa potrà mai capitare di così brutto???...

A quel punto mi siedo a terra appoggiandomi alla meno peggio con la spalla alla paratia laterale e con la gamba destra quasi penzoloni a pelo d’acqua: non sono certo comodissimo (né, credo, pienamente in regola con le più elementari norme di sicurezza della navigazione turistica... :-) ), ma devo ammettere che da qui ho in effetti una sorta di visuale privilegiata sul panorama circostante, anche se gli schizzi d'acqua dovuti alle impennate ed alle ricadute improvvise della imbarcazione sono praticamente continui ed ho il mio bel da fare per tentare di riparare dalla dannosissima acqua marina la mia delicata attrezzatura video fotografica.

Il vaporetto dopo qualche minuto entra nel canale della Giudecca e comincia ad incrociare tutta una serie di palazzi e monumenti storici, tra cui il celebre "Molino STUCKY", ora sede del lussuoso Hotel Hilton Giudecca di Venezia (che vanta numeri spettacolari a partire dai suoi 43.000 mq. di superficie per finire alle sue 380 camere totali, di cui 44 suites; dalla incredibile piscina panoramica posta sul tetto dell'hotel, per finire... ai prezzi, che ovviamente sono commisurati al lusso ed alla esclusività della struttura - pur tuttavia, ancora accettabilissimi, quando si fruisce dei pacchetti e delle offerte speciali che ciclicamente vengono offerti dalla gestione).


Il celebre e bellissimo "Molino STUCKY", ora sede dell'Hotel Hilton Giudecca di Venezia: splendido esempio di perfetto recupero di una struttura che, fino ad alcune decine di anni fa, era considerato mera archeologia industriale.
DSCN6230_zpsuxltqv43.jpg



Continuiamo la nostra navigazione nel canale della Giudecca e... di lì a qualche minuto mi appare subito evidente il motivo per cui la MAGNIFICA non ha potuto attraversare a sua volta il canale per giungere fin nel cuore della città lagunare (come da consumata e oltremodo gradita tradizione da parte dei crocieristi): davanti ai miei occhi, ad un certo punto, vedo stagliarsi una sorta di ponte “galleggiante” che attraversa longitudinalmente tutto il canale della Giudecca, sbarrando letteralmente la strad… pardon… il canale stesso alle imbarcazioni più grandi. Apparentemente, solo vaporetti e chiatte non troppo alte riescono a passare infilandosi in maniera millimetrica al di sotto degli spazi limitati ricavati tra un pilone e l’altro della struttura. E’ di tutta evidenza che si tratta di un ponte mobile, costruito in via del tutto momentanea per un qualche motivo particolare. E qui mi sovvengono nello specifico tre parole pronunciate la sera prima dall’eccellente Comandante della Magnifica: la tradizionale “Festa del Redentore”…


Mentre attraversiamo il canale della Giudecca, in fondo, all'orizzonte, vedo stagliarsi un ponte "sospeso" su barche che sbarra praticamente la strada a qualsiasi nave di grossa stazza.
DSCN6231_zpsptau7fyx.jpg



D’istinto tiro fuori dalla tasca il cellulare e mi fiondo immediatamente in Internet, dove mi basta digitare qualche parola chiave al volo su Google per soddisfare immediatamente la mia sete di sapere (potenza della tecnologia!!! :) ).
Apprendo così che, ogni anno, nella terza domenica di luglio, a Venezia si celebra, per l’appunto, la Festa del Redentore, che vuole ricordare la fine della peste che colpì la laguna tra il 1575 e il 1577, mietendo oltre 50.000 vittime, al ritmo di ben cento morti al giorno. E fu proprio in quella occasione che il Doge Alvise Mocenigo e il Senato della Serenissima decisero di dare mandato ad Andrea Palladio di progettare e costruire una Chiesa per rendere omaggio al Redentore, affinché i veneziani, per il tratto a venire, la visitassero ogni anno e non dimenticassero mai i tragici fatti legati a quella letale epidemia. Peraltro, a questi drammatici eventi si ispira anche una delle maschere più curiose del Carnevale di Venezia: quella del cosiddetto “Medico della Peste”, col suo enorme naso a forma di becco adunco. Che, in effetti, era una sorta di rudimentale “respiratore” indossato dal vero dai medici dell’epoca durante le epidemie. Come insegna Santa Wikipedia ( :-) ), questa particolare maschera a forma di becco, tenuta ferma alla nuca da due lacci, aveva due aperture per gli occhi (coperte da lenti di vetro), due buchi per il naso e un grande becco ricurvo, all'interno del quale erano contenute diverse sostanze profumate (fiori secchi, lavanda, timo, mirra, ambra, foglie di menta, canfora, chiodi di garofano, aglio e, quasi sempre, spugne imbevute di aceto). Lo scopo della maschera era di tener lontani i cattivi odori, all'epoca ritenuti causa scatenante delle epidemie. E, benché tali maschere fossero del tutto inefficaci, era convinzione diffusa che le sostanze aromatiche contenute nel becco preservassero dai contagi…
Ma non divaghiamo troppo.
In buona sostanza, così come ogni anno da più di 400 anni a questa parte, anche per quest’anno è stato dunque costruito sul canale della Giudecca un ponte votivo di barche. Ed esattamente il giorno prima (sabato 18 luglio), la consueta "delegazione" è partita in processione dalle Zattere per raggiungere il sagrato della Chiesa del Redentore, prima dei consueti “foghi” di mezzanotte in bacino a San Marco.
Ma, ovviamente, essendo passate solo poche ore dalla fine delle celebrazioni, il ponte sospeso sulla Giudecca è ancora lì al suo posto e ci vorrà ancora qualche giorno prima che venga avviato ed ultimato lo smontaggio di tutti i sedici moduli (ancorati tra loro da pali in acciaio zincato), ognuno dei quali misura 19 x 3,8 metri, sostenuti da ben 34 barche che costituiscono l’ossatura di un passaggio lungo in totale la bellezza di oltre 333 metri per una larghezza di 3 metri e 20 (il tutto illuminato per tutta la lunghezza del ponte da 140 lampade)!!
E scusate se è poco...! ;)
 
Ultima modifica:
Una serie di coloratissimi festoni fanno capolino dalle sponde della Giudecca, a testimonianza degli esiti della Festa del Redentore, celebrata solo la sera precedente al nostro arrivo in laguna.
DSCN6277_zpsbeoanxyk.jpg



Dopo qualche altro minuto di navigazione arriviamo in vista del cuore di Venezia: l’imponente campanile che, innalzandosi da Piazza San Marco svetta nel cielo azzurro, ci da’ il benvenuto facendo notare la sua impressionante mole già a distanza.


Il Campanile di Piazza San Marco inizia ad intravedersi già a considerevole distanza (anche se la foto è stata scattata con l'ausilio di un medio-tele. :) ).
DSCN6232_zpshiy7rfys.jpg



Dopo aver superato sulla nostra sinistra la facciata di Santa Maria del Rosario (nota in gergo anche come la “Chiesa dei Gesuiti”) e poi, sulla destra la già prefata Chiesa del Santissimo Redentore, poco prima di giungere a Punta della Dogana incrociamo la splendida Chiesa di Santa Maria della Salute.


La Chiesa di Santa Maria della Salute, su Punta della Dogana.
DSCN6235_zpslf60mmad.jpg



Piazza San Marco e il maestoso Campanile iniziano ad essere sempre più evidenti man mano che la traversata continua...
DSCN6233_zpsbo0kwnwf.jpg



Superata Punta della Dogana, la Biblioteca Marciana e il Palazzo Ducale incorniciano idealmente lo splendido campanile di Piazza San Marco che svetta nel cielo azzurro e nel mare color cobalto, in una immagine davvero da cartolina: il dito preme sul pulsante di scatto della macchina fotografica, quasi istintivamente...


La Biblioteca Marciana e il Palazzo Ducale sembrano quasi incorniciare il campanile di Piazza San Marco.
DSCN6234_zpsccas0np9.jpg



Con lo zoom riesco a catturare una bella immagine ravvicinata della cima del campanile, con in evidenza il bassorilievo del Leone alato di San Marco.
DSCN6236_zpsyzixlwrk.jpg



Sulla destra invece, svetta la meravigliosa Chiesa di San Giorgio Maggiore, sita sull'omonima isola. Mi ritrovo a pensare fra me e me che è davvero un peccato non averla mai visitata sinora. E, peggio ancora, è un peccato ancora maggiore non avere il tempo materiale per farlo neanche stavolta...


La Chiesa di San Giorgio Maggiore.
DSCN6278_zpsanvmziaf.jpg



Giunti sulla Riva degli Schiavoni, mentre il vaporetto inizia la manovra di attracco, la ragazza con sul petto la spilla della MSC, finalmente prende il microfono in mano e dagli altoparlanti di bordo, in maniera appena appena intellegibile, la sua voce improvvisamente divenuta stridula e gracchiante, ci detta le istruzioni di massima per il rientro. Che tuttavia mi colpiscono e in parte, mi strappano quasi una risata sarcastica.
Testuale:
“Appuntamento alle 15.00 in punto sotto alle bandiere: qualcuno verrà a prendervi!!”.
Resto allibito da cotanta approssimazione. E provo a chiedere alla tizia qualche spiegazione in più.
“Sotto alle bandiere?? Ma quali bandiere?? E cosa vuol dire che qualcuno verrà a prenderci?? Come faremo a sapere quale sarà il vaporetto sul quale imbarcarci, vista la presenza di numerosi altri vaporetti di linea esattamente simili al nostro e senza alcuna indicazione specifica di sorta?? Non sarebbe meglio dare un appuntamento preciso, indicando il molo, l’attracco, il numero del vaporetto o comunque predisporre qualche gazebo MSC e/o qualche assistente ad hoc per capire a chi rivolgerci in caso di difficoltà??”.
Anche altri passeggeri appoggiano le mie legittime domande e manifestano a loro volta altri dubbi ponendo un'altra serie di ulteriori quesiti assortiti…
Ma la risposta della ragazza, un po’ scocciata, arriva di prammatica:
“Non vi preoccupate: saremo noi a recuperarvi in qualche modo…”.
Oh mio Dio…
“In qualche modo”????? :o
Mi sembra tutto così assurdo, ma non posso fare altro che abbozzare!!

Quando il battello attracca, la voce gracchiante della “hostess” ci ricorda per l’ennesima volta dagli altoparlanti di bordo di ritrovarci alle 15.00 in punto “sotto alle bandiere” (…ancora????). Dopodiché, senza altre istruzioni analitiche di sorta, veniamo invitati (in verità, in maniera neanche troppo cortese) a scendere velocemente sulla banchina.

Man mano che ci apprestiamo a lasciare il vaporetto, proviamo poco alla volta la sgradevole sensazione di uscire da una sauna e di entrare… all'interno di una specie di forno crematorio!!! Il calore è davvero infernale e le pietre arroventate della banchina e dei monumenti circostanti, sembrano riflettere ed amplificare a dismisura gli effetti del sole che, alle 11 e mezza del mattino circa, picchia oramai in maniera inesorabile.
Di fronte a noi, sulla destra, notiamo alcune bandiere che sporgono da un balcone. Probabilmente sono le bandiere di riferimento di cui parlava la signorina a bordo del ferry. Tuttavia non ci sono assolutamente altri segni di sorta che aiutino ad identificare con esattezza il punto in cui dovremmo ritrovarci di lì a qualche ora. Ci sono solo quelle bandiere al vento e, alle nostre spalle, una serie di attracchi tutti uguali, popolati da vaporetti più o meno altrettanto simili tra loro... Esprimo ad alta voce le mie preoccupazioni a mia moglie ed ai miei compagni di viaggio che, in effetti, concordano con me: trovare il modo di tornare a bordo della MAGNIFICA potrebbe essere affatto agevole. Anzi, diciamola tutta: date le circostanze sarà sicuramente un prevedibile casino, ma tant’è! Meglio non pensarci per ora...

Ci troviamo, dunque, a San Zaccaria all’altezza del molo "A", quasi esattamente di fronte alle oramai famose “bandiere”.
Che, in buona sostanza, altro non identificano se non l’ingresso del palazzo in cui ha sede la Foresteria ed il Circolo di Presidio dell’Esercito Italiano.


In questa foto scattata per puro caso su Riva degli Schiavoni, sulla destra si intravedono le famose "bandiere" di riferimento che l'hostess, collaboratrice esterna di MSC, ci ha indicato come il punto di ritrovo per il rientro in nave...
DSCN6237_zpswaneecpr.jpg



Prendiamo a sinistra e iniziamo a percorrere Riva degli Schiavoni, superando il Ponte del Sepolcro.
Qui entriamo un secondo in un negozio di souvenir per comprare una SD card per la telecamera di uno dei nostri compagni di escursione. E nonostante ci troviamo a Venezia (città notoriamente considerata estremamente cara) otteniamo davvero un buon prezzo, non c’è che dire. O quantomeno quello che può essere considerato il prezzo corrente di mercato dell’oggetto, al netto di eventuali sconti e promozioni da grande magazzino... E devo dire che questo sarà l’inizio di una lunga serie di belle sorprese, correlate ai soliti luoghi comuni che, almeno per quanto mi riguarda, sono stati ampiamente sfatati nel corso della mia visita alla città lagunare. Che, in sostanza, non ho affatto trovato esageratamente più cara di altre città d’arte italiane (beninteso sapendo scegliere in maniera critica ed oculata dove effettuare i propri acquisti e le proprie consumazioni: ovvio che se uno invece si butta a testa bassa all’interno dell’Harry’s Bar per un “Bellini” o un “Mimosa”, oppure pretende di consumare il classico caffè da 1 euro al Florian o, peggio ancora, vorrebbe farsi un sia pur economico spaghetto al pomodoro al volo all’Antico Martini o al Gran Canal, non deve poi assolutamente meravigliarsi del conto finale…!! :-) ).
 
Ultima modifica:
Caro vinniem,
non è per caso che le frasi "della tipa" siano dovute a qualche problema dovuto al traduttore istantaneo veneto-itaGliano?
:oops:

Marco
 
Caro vinniem,
non è per caso che le frasi "della tipa" siano dovute a qualche problema dovuto al traduttore istantaneo veneto-itaGliano?
:oops:

Marco

No, purtroppo no, MarBor.
Al di là delle battute, quella era pura e semplice disorganizzazione totale, purtroppo.
E solo in parte la cosa è giustificabile con la concomitanza della Festa del Redentore. Perché ti anticipo che, poi, non è certo finita lì. Anzi. Diciamo che questo è solo l'inizio di una serie di episodi antipatici che "macchieranno" un po' la parte finale di una crociera altrimenti perfetta...
 
Ultima modifica:
Caro vinniem ho ripreso a leggere il tuo diario a distanza di qualche mese e sento l'esigenza di rinnovarti i miei complimenti perché ogni volta arricchisci la mia crociera von nuovi particolari e mi insegni cose che non sapevo.
 
No, purtroppo no, MarBor.
Al di là delle battute, ...
...
...parte finale di una crociera altrimenti perfetta...

Accidenti vinniem,
ma bisogna tirarti fuori le parole con le pinze?

... hanno ciulato le "bandiere" per cui non vi siete trovati?
... hanno spostato le "bandiere" e vi siete raggruppati in un altro posto per cui avete dovuto noleggiare un pedalò per tornare a bordo di MSC Magnifica?

Avevo avuto la sensazione che quella poteva essere la punta dell'iceberg... del resto, ci vogliamo rovinare la crociera proprio all'ultimo?
Ma anche no!

... però ci stai tenendo sulle spine...
[smilie=furioso_02[:

[I]Marco[/I]
 
Ultima modifica:
Caro vinniem ho ripreso a leggere il tuo diario a distanza di qualche mese e sento l'esigenza di rinnovarti i miei complimenti perché ogni volta arricchisci la mia crociera von nuovi particolari e mi insegni cose che non sapevo.

Ciao Gigiu.
Grazie davvero di cuore per il tuo commento e le tue splendide parole.
Quello che sto facendo, lungi da me voler fare il "saputello", è solo cercare di condividere nella più schietta semplicità quello che so, che ho visto e quello che ho imparato nel corso di questa crociera. E se qualcosa qua e là ti è tornato utile o ha risvegliato in te qualche bel ricordo sopito, mi fa davvero un piacere dell'anima, credimi. :)
In tal senso, sono io che ringrazio te per aver ripreso la lettura del mio modestissimo diario.
E per aver avuto il tempo di postare il tuo graditissimo pensiero.
Grazie ancora e a presto risentirti. :)
 
Accidenti vinniem,
ma bisogna tirarti fuori le parole con le pinze?

... hanno ciulato le "bandiere" per cui non vi siete trovati?
... hanno spostato le "bandiere" e vi siete raggruppati in un altro posto per cui avete dovuto noleggiare un pedalò per tornare a bordo di MSC Magnifica?

Avevo avuto la sensazione che quella poteva essere la punta dell'icebeg... del resto, ci vogliamo rovinare la crociera proprio all'ultimo?
Ma anche no!

... però ci stai tenendo sulle spine...
[smilie=furioso_02[:

[I]Marco[/I]

Tempo al tempo Marbor...
Non è che faccio il narratore a tempo pieno purtroppo! :) :)
Per cui per buttare giù un diario con tutti questi dettagli bisogna trovare il tempo necessario per farlo. Oltretutto c'è la necessità di selezionare le foto, ottimizzarle, buttarle in rete e quant'altro.. Insomma mi scuso anche con te per questa lentezza ma purtroppo cerco di fare ciò che posso nei ritagli di tempo. E non ne ho davvero molto.
D'altra parte mi ero prefissato di scrivere qui sopra un diario che fosse un qualcosa di "definitivo" ed estremamente analitico. E, in questi casi, la fretta non è mai una buona consigliera... ;)
Tuttavia, quello che posso anticiparti per "lenire" un po' il fastidio delle spine ( :) :) ), è dirti che alla tua domanda "ci vogliamo rovinare la crociera proprio all'ultimo?", la risposta purtroppo è: SÌ... :(
 
Riprendiamo il nostro cammino e, passati davanti alla Chiesa di Santa Maria della Pietà, superiamo anche il corrispondente Ponte della Pietà.

Il brulicare di turisti in zona è massiccio ed incessante: tutti sono intenti a scattare foto, a leggere informazioni su guide turistiche o a guardarsi attorno quasi frastornati dallo splendore della magica città lagunare. Perché Venezia è così: è una città da sogno e ti dà l’impressione costante di stare vivendo in un meraviglioso sogno che vorresti non finisse mai.

Attraversiamo così il Ponte della Paglia che sovrasta Rio de Palazzo (ponte molto famoso perché da qui è possibile catturare spettacolari tramonti sulla laguna veneta durante le sere d'estate) e, sulla nostra destra, ci ritroviamo immediatamente davanti uno degli scorci, a mio modesto avviso, più belli e romantici di Venezia: il Ponte dei Sospiri.


Il Ponte dei Sospiri: uno degli scorci più belli e caratteristici di Venezia
DSCN6241_zpsafbkvtc2.jpg



Il "Ponte dei Sospiri" è un'opera in stile barocco costruita in pietra d'Istria. Esso collegava il Palazzo Ducale, sede della Inquisizione di Stato, alle Prigioni Nuove, mediante due corridoi indipendenti. Era così chiamato perché la leggenda - peraltro ampiamente smentita - narra che quando esso veniva attraversato dai prigionieri per recarsi davanti al collegio giudicante o di ritorno da esso (dopo essere stati spesso condannati alla pena capitale...), questi sospiravano amaramente nell'osservare per l'ultima volta la bellezza e la libertà del mondo esterno.

Peraltro, proprio in quel momento, il canale che lo attraversa è percorso da diverse gondole che rendono quella immagine veramente meravigliosa, per cui, per la serie “carpe diem”, le foto ricordo si sprecano letteralmente.


Il Ponte dei Sospiri sovrasta Rio de Canonica, invaso dalle caratteristiche gondole: una splendida "cartolina" da fotografare seduta stante...
DSCN6242_zps2t2uof55.jpg



Riprendiamo il nostro cammino e, dopo essere passati davanti al Palazzo Ducale ed aver costeggiato la Biblioteca Marciana, attraversiamo le due colonne sulla cui sommità spiccano le statue del leone alato di San Marco Evangelista e quella di San Teodoro.
Tuttavia, mi colpisce il fatto che, stranamente, la gente passi quasi volutamente ai lati di queste due colonne, mentre solo noi e pochissimi altri “temerari” (capiremo dopo il motivo…) abbiamo incautamente “osato” passare in mezzo a questi due monumenti.
Ebbene, solo dopo qualche tempo abbiamo compreso il perché: premesso che a partire dal XIII secolo lo spazio posto tra le due colonne era destinato alle esecuzioni delle condanne a morte, è tuttora viva una sorta di diffusa superstizione tra i veneziani che, in tal senso, evitano accuratamente di attraversare il passaggio racchiuso tra le due colonne citate, essendo tale malaugurata condotta, foriera di una certa... ehm... come dire?... sfiga, diciamo, ecco!!! :)
Bèh... che dire?? Oramai è fatta!! Speriamo solo che il discorso non valga per un sestetto di improvvidi turisti all’oscuro di tale iattura!! :)

Le colonne di San Marco e San Todaro: per chi è molto superstizioso, pare non sia propriamente un'idea brillante attraversarle...
DSCN6273_zpsae47jkvp.jpg



Vabbé... scherzi a parte, proseguiamo nel nostro cammino ed alla fine giungiamo nei pressi di Piazza San Marco.


Girato l'angolo del Palazzo Ducale, dopo qualche decina di metri si entra immediatamente in Piazza San Marco, accolti dallo splendido campanile.
DSCN6243_zps7mvenusc.jpg



La prima cosa che ci colpisce è ovviamente il maestoso campanile di quasi 100 metri di altezza, dall'alto del quale, ogni anno in occasione dell’apertura del Carnevale di Venezia, viene fatta scendere appesa ad un filo durante il famoso “volo della Colombina” o “dell’Angelo”, una giovanissima ragazza veneziana, scelta tra le più belle della laguna. Una esperienza che deve essere a dir poco da brividi a giudicare dall'altezza impressionante!!!


Un'altra immagine dell'area: di fronte, la stupenda struttura della Biblioteca Marciana.
DSCN6244_zpsvg40p6wh.jpg



Peraltro, pochi sanno che il Campanile attuale è solo una perfetta ricostruzione del campanile originale. Che, dopo quasi mille anni, in seguito ad una serie di infiltrazioni d'acqua e a degli improvvidi lavori di manutenzione, il 14 luglio del 1902 si sbriciolò completamente, crollando, fortunatamente, su sé stesso senza fare vittime e senza quasi intaccare i monumenti e le abitazioni circostanti (o comunque causando danni tutto sommati lievi, paragonati all'entità del disastro!!
Qui di seguito, posto una rarissima foto d'epoca (recuperata in rete) in cui è possibile vedere il campanile originale di Piazza San Marco:
Campanile%20San%20Marco004.jpg


A quest'altro link invece http://home.giandri.altervista.org/0400/009CampanileSan MarcoCrollo.html è possibile leggere la ricostruzione storica dell'impressionante cronaca degli eventi che portarono alfine il gigante di Piazza San Marco ad accasciarsi su sé stesso...

Qui, invece, recuperata da Wikipedia, si può vedere una ricostruzione del momento del crollo del monumento:
CROLLO1.jpg



In Rete di immagini del genere ne girano un bel po', tuttavia, pare appena il caso di sottolineare che... sono tutte dei falsi, giacché al momento del crollo non furono assolutamente scattate foto!!!

Sempre per completezza di informazione, qui di seguito, invece, linko un paio di altrettanto impressionanti foto d'epoca che mostrano l'enorme cumulo di macerie (alto oltre una decina di metri!) che si creò in piazza San Marco in seguito al crollo del campanile:

Crollo-del-Campanile-di-San-Marco4.jpg


CampanileVecchioCrollato1.JPG



La ricostruzione dell'opera venne ben presto deliberata dall'Amministrazione Comunale dell'epoca, con una velocità ed efficienza del tutto improponibili ai giorni nostri!! :) Il tutto previo stanziamento di ben 500.000 lire dell'epoca (rinvenienti anche da una generosa oblazione volontaria versata a favore del Comune da parte dei cittadini veneziani), ma anche grazie ad altri cospicui contributi provenienti da vari Enti ed autorità locali e nazionali, tra i quali il Re d'Italia Vittorio Emanuele III, la Regina Madre Margherita di Savoia e vari Comuni italiani.

I lavori di ricostruzione del monumento vennero avviati il 25 aprile del 1903, con la cerimonia della posa della prima pietra. E nell'ambito del discorso pronunciato nell'occasione, il Sindaco dell'epoca, Filippo Grimani, pronunciò la celebre frase poi rimasta nella storia: "...dov'era e com'era...".
Il nuovo campanile venne poi ufficialmente inaugurato quasi 10 anni più tardi, vale a dire il 25 aprile del 1912.

Ma ritorniamo a bomba.

La voglia di scattare qualche foto panoramica dall'alto del monumento è tanta, ma la fila abnorme che staziona alla base del monumento stesso in attesa di poter accedere all’interno, ci fa ben presto cambiare idea... maledetti minuti contati!!!! :-(


Un'altra bella foto del maestoso campanile di Piazza San Marco.
DSCN6246_zpspbstu5qj.jpg
 
Ultima modifica:
quest'ultima foto sembra addirittura un fotomontaggio tanto è bella!

Grazie per il tuo commento, Barbara, molto cortese davvero.
In realtà, per i puristi della fotografia, questa foto potrebbe addirittura essere "sbagliata", tecnicamente parlando: devo ammettere che l'inquadratura non è propriamente il massimo. :)
Tuttavia, quello che posso garantirti è che non è un fotomontaggio, bensì è uno scatto assolutamente originale.
Diciamo che sono stato fortunato, ecco! :) :)
 
Ultima modifica:
E' sempre un piacere leggere i tuoi aggiornamenti e aspetto con ansia di sapere se siete tornati a bordo a nuoto.....

Ah ah ah ah! Ciao Allison.. ti ringrazio per il tuo commento. Che ha avuto il merito di strapparmi una bella risata di gusto!! :) :)
E ti dirò: a bordo a nuoto non siamo tornati. Ma quello che ci è successo ha dell'incredibile. E davvero non lo auguro a nessuno... :( Sto selezionando ed ottimizzando le foto per l'upload in rete e, nel contempo, sto scrivendo quella parte proprio in questo momento. E ti confesso che faccio tuttora fatica a controllare le mie emozioni (ehm... anche se dovrei dire la mia rabbia!!) ripensando a quei momenti concitati... :(
Ma non voglio anticipare nulla.
Per ora godiamoci la visita della meravigliosa Venezia. Che è e rimane una delle (se non LA) più belle città del mondo.
Grazie ancora e buona lettura.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top