16 LUGLIO 2015 – GIORNO 4
All’indomani mattina, il sole che filtra dalle tende del balcone della cabina, mi sveglia dolcemente.
Apro la finestra ed esco all’esterno quasi d’istinto. Guardo l'orologio e mi accorgo che è piuttosto presto: sono solo le 6 e mezza del mattino circa e, dopo aver superato il Mare di Marmara, stiamo già navigando da parecchio nel Canale del Bosforo.
L'ingresso nel Canale del Bosforo.
Mi gusto per un po' il panorama che mi circonda rilassandomi al fresco-tiepido della brezza marina che mi culla tranquillamente sul balcone... ma forse mi rilasso un tantino troppo...
Mi risveglio quasi di soprassalto.
Devo essermi addormentato sulla sedia e mi rendo conto che nel frattempo abbiamo percorso ancora parecchia "strada" e stiamo oramai costeggiando da vicino, molto da vicino, le coste dei sobborghi periferici di Istanbul. Me ne rendo conto dall’enorme massa di abitazioni e di moschee che si susseguono senza soluzione di continuità. Mi precipito in cabina dove mia moglie sta già finendo di prepararsi.
"Era ora, dormiglione!", mi fa divertita.
Mi rendo conto che è ora di sbrigarmi.
Faccio anch'io una veloce doccia. Poi prepariamo gli zaini e, dopo aver indossato rispettivamente, lei, pantaloni lunghi, ed io, una tuta da ginnastica (oggi visiteremo alcuni templi sacri ed è giusto rispettare i luoghi indossando un abbigliamento consono), saliamo al self-service per una abbondante colazione: la giornata sarà lunga e faticosa ed è bene affrontarla con il massimo dell’energia possibile.
Proprio mentre sto per terminare la colazione, la mia attenzione viene all’improvviso attirata da un piccolo promontorio che segna l’ingresso nel porto di Istanbul.
Il piccolo promontorio che segna l'ingresso nel gigantesco porto di Istanbul.
Ma non è questo quello che mi sorprende, quanto la successiva, meravigliosa visione.
Lo riconosco subito: è il Topkapi…
Mi passa davanti lentamente, come in una meravigliosa, interminabile moviola, lasciandomi senza fiato.
Poi mi riprendo dalla sorpresa, afferro d’istinto la mia Nikon e mi precipito immediatamente all’esterno della nave, iniziando a scattare foto a raffica e ad effettuare riprese come in trance.
Il Topkapi, visto dalla MAGNIFICA durante l'ingresso in porto: in primo piano si notano i camini della dozzina e più di cucine del Palazzo!!
La parte posteriore del Topkapi, che si affaccia sul canale del Bosforo.
Ma non finisce qua.
Subito dopo, affiancati al Topkapi, mi vedo passare davanti la Basilica di Santa Sofia... e poi ancora la Moschea Blu…
La Basilica di Santa Sophia vista dai ponti della MAGNIFICA.
La Moschea Blu vista dalla MAGNIFICA.
E poi all’improvviso, eccolo là: il mitico “corno d’oro”, un canale naturale che praticamente unisce due continenti: Asia ed Europa!! Perché, sì: Istanbul è una delle più affascinanti ed esaltanti città del mondo, situata in una posizione unica al mondo (è la sola città al mondo costruita su due continenti), con alcuni dei più straordinari monumenti esistenti al mondo. Ed alcuni di questi ce li ho proprio lì, davanti ai miei occhi!!!!
Mi sembra di sognare…
Il canale del Bosforo e, sullo sfondo, il famoso "Corno d'Oro", col ponte che unisce i due continenti:Europa ed Asia.
Man mano che ci avviciniamo al porto, vedo un incredibile orizzonte di cupole, minareti e graziose ville ottomane in legno che si affiancano ad edifici più moderni che fiancheggiano il Bosforo. E mi ritrovo a pensare ad Ebrar, la guida di Smirne, ed alle sue profetiche parole: “Non perdetevi l’arrivo ad Istanbul: la sua bellezza vi lascerà senza fiato…”.
Aveva ragione!!!
Il bellissimo panorama offerto dal porto di Istanbul: un susseguirsi di Moschee, minareti, graziose villette ottomane e moderni palazzi.
Un altro scatto sul porto di Istanbul.
Un altro splendido close up sul porto di Istanbul: Moschee e minareti svettano in abbondanza nel panorama generale.
Quasi non riesco a staccarmi da quella paradisiaca visione, quando mia moglie mi raggiunge sul ponte e, con aria quasi inquisitoria, un sorriso divertito e battendo il piede a terra con le mani sui fianchi, mi chiede: “Ehi genio! Visto che non hai voluto prenotare nessuna escursione con MSC, mi dici ora come siamo organizzati per muoverci a Istanbul?”.
Mi strappa una risata divertita.
Fondamentalmente ha “quasi” ragione da vendere.
Già, “quasi”.
Perché è vero che non ho prenotato alcuna escursione con MSC ad Istanbul.
Ed è altrettanto vero che neanche mi sono organizzato in proprio.
Ma quello che mia moglie non sa è che… ho optato per una via di mezzo, diciamo. Per cui, a sorpresa, tiro fuori dal mio zaino una mail che mi ero stampato prima di partire e gliela mostro. È la risposta che mi è pervenuta da una organizzazione locale che ho contattato per tempo. In pratica, ho prenotato una visita della città ricorrendo ad una agenzia turistica low cost gestita da una giovane coppia italo-turca che ha la propria base operativa ad Istanbul ed organizza visite guidate ad hoc.
Devo premettere che, in realtà, prima di partire mi ero fatto il mio bravo elenco di monumenti che volevo assolutamente visitare e, da un rapido confronto sulle escursioni proposte dalla MSC, avevo ben presto realizzato che, al di là dei costi obiettivamente esorbitanti di alcune di esse, la realtà dei fatti era che NON ce n’era nessuna che comprendesse TUTTI i luoghi di mio interesse. In pratica, visiti due o tre posti di tuo interesse?? Bene, ma te ne perdi almeno altrettanti. Ed il motivo è presto spiegato: purtroppo pedissequamente, nelle proprie escursioni, la MSC il pomeriggio prevede comunque la stramaledetta visita a negozi convenzionati (tappeti, oreficerie e quant’altro). Una inutile perdita di tempo prezioso che potrebbe essere più utilmente dedicato alla visita dei monumenti locali.
Ed ecco il perché nei giorni antecedenti la partenza mi sono fiondato in Internet e mi sono opportunamente informato. E dopo aver trovato questa agenzia (e dopo aver letto le lusinghiere recensioni sui suoi servizi, presenti in Rete) ho prenotato l’escursione con loro. Spendendo poco più di 60 euro a testa. Biglietti di ingresso ai vari monumenti, compresi.
Soldi benedetti, come vedremo a seguire…