Eli-Ale
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ATENE
Quinto giorno di crociera, quinto attracco, quinto giorno di voglia di scendere, camminare e curiosare.
Arriviamo al Pireo che è appena mattina, alle 7 siamo già sotto la nave.
Come per molte tappe in questa crociera, abbiamo già molteplici volte visitato Atene, malgrado ciò, non ci sentiamo mai sazi di conoscere sempre di più, anzi, saperci muovere in libertà in una città ci rassicura e ci spinge sempre a nuove esperienze.
Ci dirigiamo ad acquistare i biglietti, appena usciti dal porto, per il famoso e giustamente consigliato qui sul forum, bus X80.
Questo bus porta dal Pireo direttamente ad Atene, con fermate per il Partenone o per il Parlamento in centro città.
Avendo già visitato gli scavi archeologici e le bellezze immense di Atene, la nostra scelta ricade su una giornata di shopping e libertà tra le vie cittadine e quindi scendiamo alla fermata nei pressi del Parlamento, in Piazza Syntagma, per poter attraversare in lungo e largo il centro.
Il tragitto in bus è comodo, ma leggermente lento, il traffico di prima mattina è abbondante e impieghiamo una cinquantina di minuti prima dell'arrivo, comunque, servizio comodo e consigliato.
Il costo del biglietto è 4,50 Euro, a persona, validità per tutto il giorno, utilizzabile sia per i bus sia per la metro.
Atene mi è sempre piaciuta, per la storia, per la vivacità, per le vie brulicanti di vita a tratti caotiche a tratti silenziose e defilate.
La città è sicura, malgrado la nomea non sempre rosea di cui gode, ci si può muovere in serenità e tante sono le opportunità di svago.
Riempiamo un sacchettone di olive da portare ad amici e parenti come souvenir, di quelle succose ed accattivanti, quelle "della serie una tira l'altra".
Ci dirigiamo al mercato delle pulci, del quartiere di Monastiraki, dove è divertente ficcare il naso in oggetti del passato e tolta la polvere, ridargli la vita.
La sosta ad Atene è fortunatamente bella corposa, non siamo costretti a correre contro il tempo ed è per questo che scegliamo di sederci, nella Plaka, in una taverna piuttosto singolare, folcloristica e di certo poco chic, per assaggiare piatti locali e incontrare con la tavola una diversa cultura dalla nostra.
Già da casa, ci eravamo proposti un'itinerario culinario per i pranzi nelle varie tappe, ed adesso eccoci arrivati in questo posticino tutto spartano, ma accogliente.
L'ospitalità greca è subito servita, il proprietario con aria simpatica ci fa fare un tour tra i piatti appena sfornati esposti all'interno del ristorante e ci riserva un tavolino al fresco, al riparo dalla calura tutta smog e nebbia tipica di Atene.
Tra un'assaggio ed un altro, ci porta una mattonella di Moussaka più buona che abbia mai mangiato in tutta la Grecia, sazi, super sazi, vorremmo alzare le mani in segno di resa, ma il proprietario continua a portarci pietanze, troppo soddisfatto delle loro prelibatezze.
La parte comica avviene nel momento in cui, c'obbliga ad assaggiare la loro grappa locale, la famosa grappa bianca greca, sotto quaranta gradi, io, sono pure astemia.
La sonnolenza che ci prende dopo questo pranzo di Natale, non sto a descriverla, è facilmente immaginabile.
Pranzo ottimo, poca spesa, tanto pittoresco.
Decidiamo di metterci in marcia per smaltire almeno qualche etto, e da lì a due orette non ci risparmiamo, cercando di sfruttare al massimo il tempo rimasto.
Per il rientro in nave, come avevamo già fatto in occasioni passate, scegliamo di utilizzare la metropolitana, piazza Monastiraki-Pireo 15 minuti scarsi, non prima di partire però, acquistiamo al mercato della frutta, delle bellissime ciliegie rosso sangue, dolci dolci.
Giunti alla stazione della metropolitana del Pireo la nave dista una ventina di minuti a piedi, lungomare, zaino in spalla, camminiamo fino al terminal pronti per la risalita a bordo.
Salutiamo nuovamente Atene e mentre partiamo, ci affiancano molti traghetti diretti verso le isole, la mia mente torna a Santorini, ne sento ancora il richiamo e la voglia.
Una bella doccia calda, lo spettacolo a teatro, il gusto della navigazione vista da un terrazzone della nave dove si può anche pranzare e cenare, zona da noi molto gradita.
Non abbiamo granché appetito data l'abbuffata ateniese, decidiamo di cenare light con calma, in tarda serata, al buffet, casualmente assieme a dei ragazzi che erano al nostro tavolo del ristorante e che, come noi hanno preferito l'opzione self service.
Domani approderemo a Corfù, in nottata sfruttiamo il nostro balcone, ci sediamo, respiriamo a pieni polmoni l'aria che minaccia tempesta, rientriamo in camera che il vento sta soffiando forte e comincia a gocciolare.
Buona notte dal nostro nido riparato.
[smilie=stella_mari:
Quinto giorno di crociera, quinto attracco, quinto giorno di voglia di scendere, camminare e curiosare.
Arriviamo al Pireo che è appena mattina, alle 7 siamo già sotto la nave.
Come per molte tappe in questa crociera, abbiamo già molteplici volte visitato Atene, malgrado ciò, non ci sentiamo mai sazi di conoscere sempre di più, anzi, saperci muovere in libertà in una città ci rassicura e ci spinge sempre a nuove esperienze.
Ci dirigiamo ad acquistare i biglietti, appena usciti dal porto, per il famoso e giustamente consigliato qui sul forum, bus X80.
Questo bus porta dal Pireo direttamente ad Atene, con fermate per il Partenone o per il Parlamento in centro città.
Avendo già visitato gli scavi archeologici e le bellezze immense di Atene, la nostra scelta ricade su una giornata di shopping e libertà tra le vie cittadine e quindi scendiamo alla fermata nei pressi del Parlamento, in Piazza Syntagma, per poter attraversare in lungo e largo il centro.
Il tragitto in bus è comodo, ma leggermente lento, il traffico di prima mattina è abbondante e impieghiamo una cinquantina di minuti prima dell'arrivo, comunque, servizio comodo e consigliato.
Il costo del biglietto è 4,50 Euro, a persona, validità per tutto il giorno, utilizzabile sia per i bus sia per la metro.
Atene mi è sempre piaciuta, per la storia, per la vivacità, per le vie brulicanti di vita a tratti caotiche a tratti silenziose e defilate.
La città è sicura, malgrado la nomea non sempre rosea di cui gode, ci si può muovere in serenità e tante sono le opportunità di svago.
Riempiamo un sacchettone di olive da portare ad amici e parenti come souvenir, di quelle succose ed accattivanti, quelle "della serie una tira l'altra".
Ci dirigiamo al mercato delle pulci, del quartiere di Monastiraki, dove è divertente ficcare il naso in oggetti del passato e tolta la polvere, ridargli la vita.
La sosta ad Atene è fortunatamente bella corposa, non siamo costretti a correre contro il tempo ed è per questo che scegliamo di sederci, nella Plaka, in una taverna piuttosto singolare, folcloristica e di certo poco chic, per assaggiare piatti locali e incontrare con la tavola una diversa cultura dalla nostra.
Già da casa, ci eravamo proposti un'itinerario culinario per i pranzi nelle varie tappe, ed adesso eccoci arrivati in questo posticino tutto spartano, ma accogliente.
L'ospitalità greca è subito servita, il proprietario con aria simpatica ci fa fare un tour tra i piatti appena sfornati esposti all'interno del ristorante e ci riserva un tavolino al fresco, al riparo dalla calura tutta smog e nebbia tipica di Atene.
Tra un'assaggio ed un altro, ci porta una mattonella di Moussaka più buona che abbia mai mangiato in tutta la Grecia, sazi, super sazi, vorremmo alzare le mani in segno di resa, ma il proprietario continua a portarci pietanze, troppo soddisfatto delle loro prelibatezze.
La parte comica avviene nel momento in cui, c'obbliga ad assaggiare la loro grappa locale, la famosa grappa bianca greca, sotto quaranta gradi, io, sono pure astemia.
La sonnolenza che ci prende dopo questo pranzo di Natale, non sto a descriverla, è facilmente immaginabile.
Pranzo ottimo, poca spesa, tanto pittoresco.
Decidiamo di metterci in marcia per smaltire almeno qualche etto, e da lì a due orette non ci risparmiamo, cercando di sfruttare al massimo il tempo rimasto.
Per il rientro in nave, come avevamo già fatto in occasioni passate, scegliamo di utilizzare la metropolitana, piazza Monastiraki-Pireo 15 minuti scarsi, non prima di partire però, acquistiamo al mercato della frutta, delle bellissime ciliegie rosso sangue, dolci dolci.
Giunti alla stazione della metropolitana del Pireo la nave dista una ventina di minuti a piedi, lungomare, zaino in spalla, camminiamo fino al terminal pronti per la risalita a bordo.
Salutiamo nuovamente Atene e mentre partiamo, ci affiancano molti traghetti diretti verso le isole, la mia mente torna a Santorini, ne sento ancora il richiamo e la voglia.
Una bella doccia calda, lo spettacolo a teatro, il gusto della navigazione vista da un terrazzone della nave dove si può anche pranzare e cenare, zona da noi molto gradita.
Non abbiamo granché appetito data l'abbuffata ateniese, decidiamo di cenare light con calma, in tarda serata, al buffet, casualmente assieme a dei ragazzi che erano al nostro tavolo del ristorante e che, come noi hanno preferito l'opzione self service.
Domani approderemo a Corfù, in nottata sfruttiamo il nostro balcone, ci sediamo, respiriamo a pieni polmoni l'aria che minaccia tempesta, rientriamo in camera che il vento sta soffiando forte e comincia a gocciolare.
Buona notte dal nostro nido riparato.
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