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Pensieri e parole in crociera

Re: Pensieri e parole in crociera

A presto Serbet! Buona crociera! Devo ringraziarti perche' nel descriverti la mia crociera ho rivissuto delle belle sensazioni!
 
Re: Pensieri e parole in crociera

la mia partenza da palermo verso tunisi .
appena usciti dal porto un mare grosso ci ha fatto barcollare tutta la notte , non si dormito tutta la notte qualche pisolino a tratti , alle 5 del mattino sembrava tutto finito , esausto di stare in cabina salii sul ponte piu' alto della nave , nel silenzio irreale vidi l'alba il fruscio del mare e la costa tunisina apparire tra luci e ombre , un'emozione ed un'atmosfera fuori dal normale ...bellissimo
 
Re: Pensieri e parole in crociera

Serbet, alla fine della crociera questo spazio può tornare ad essere vivo con tranquillità giusto?
Fai un buon viaggio, e veniamo a Poirot:
“Magnifico davvero” disse appoggiandosi al parapetto. “Me lo voglio proprio godere questo viaggio. Mi sento meno…meno turista, mi sembra di dover ora penetrare veramente nel cuore dell’Egitto”.
Andare sul Nilo vuol dire vedersi scorrere la vita davanti, vedere le cittadine, i bimbi che giocano a pallone con la maglietta della Roma, sentire il Muezzin che chiama la gente con la sua nenia e credere che stia cantando..
Poi vuol dire vedere gesti vecchi di millenni, i pescatori, lo shaduf (la macchina che inventarono 5000 anni fa per irrigare ed utilizzano ancora), la terra irrigata e divisa in zone.. quante cose oggi sono, nonostante tutto il percorso della civiltà, quelle di millenni fa?
E dopo queste cose vuol dire incontrare l'antica civiltà Egizia, per certi versi più avanzata a livello sociale di grossa parte delle culture moderne: spirituale, intensa, vitale..
Non è una crociera, è un viaggio.. per me è diverso..
Per vil Koala.. meglio pensare all'inizio e non alla fine!! :P
Salutoni e buon viaggio!!
Manlio
 
Re: Pensieri e parole in crociera

Carissimi, non ho la pretesa di sostituirmi a Serbet, ma vorrei sottoporvi questo spunto letto oggi 7/6 nella pagina cultura de "Il Mattino" di Napoli in un articolo di Felice Piemontese a proposito del romanzo "L'uomo avanzato" del poeta Mariano Bàino ora anche romanziere. Il romanzo racconta di un naufrago sorta di novello Robinson Crusoe che nottetempo cade, senza che nessuno lo veda, da una delle meganavi da crociera che solcano oggi i nostri mari e si ritrova forzosamente ad osservare la nostra "civiltà" da un'isoletta deserta e sperduta. Il brano che vi sottopongo è, però, del giornalista recensore del romanzo e non del romanziere. Felice Piemontese scrive " Il Crusca (naufrago protagonista del romanzo) di Bàino è un personaggio per molti aspetti beckettiano: in un mondo privo di senso, che sostituisce con simulacri la vita reale (la nave da crociera con i suoi spazi finti per il golf, lo jogging, lo stretching, lo shopping) e maschera la solitudine con socializzazioni forzare ..." Personalmente mi hanno colpito le parole che fanno riferimento alla nave da crociera. Non intendo far mie le parole del giornalista, forse un pò troppo riduttive, tuttavia non mi sfugge che spesso alcuni tra noi crocieristi si sono soffermati su quanto la crociera sia cambiata trasformandosi da esperienza di viaggio, navigazione, natura e talvolta anche spunto di osservazione ed introspezione, in mondo virtuale ed artificiale che quasi nulla più ha a che fare con nave, mare ed esperienza di viaggio. Qualcuno e non certo per mera svista ha assimilato l'ultima generazione di queste meganavi ad un inquietante ibrido tra il villaggio turistico ed il centro commerciale che ormai poco ha da spartire col fascinoso significato del precedente cruising; personalmente, quale uomo del tempo in cui mi trovo a vivere, penso che la formula giusta starebbe nell'equilibrio tra le opportunità offerte dalla tecnologia e dal progresso ed il saper conservarsi uomini e donne che sappiano ancora respirare la natura, ivi compresa la propria natura umana, che non può prescindere dal rapporto vitale con gli elementi della natura stessa in quanto se aliena questo rapporto cade nell'artificio di una vita artificiale che vita non è. Oggi a mio avviso i segni inquietanti della tendenza attuale e dei suoi effetti sono palesemente visibili ed ormai, la nave in quanto tale, il mare, il viaggio, la curiosità, il senso della scoperta restano quasi soltanto una guarnizione per il succulento piatto offerto dal lunapark galleggiante così seducente ed ipnotizzante da dissuadere talvolta perfino dallo scendere per curiosare nei punti d'approdo. Riflettiamo :roll: , anche ai "polli da batteria" con l'inganno dalla luce artificiale ed il mangime sempre a portata di becco si è tolto il gusto dell'aia, il mondo è la nostra aia e forse è più interessante anche del migliore dei pollai :wink: .
 
Re: Pensieri e parole in crociera

Anche le tue fandelmare, sono sempre concetti e parole bellissime, grazie, sai che io amo le grandi navi, ma non per questo trascuro il mare, so che la vostra concezione di crociera, è piu' da lupi di mare e la apprezzo, ma cosa vuoi, noi donne di casa, quando ci troviamo in vacanza ,apprezziamo anche l'essere finalmente servite, anzichè servire, vivere un momento tutto nostro nel quale, non avere incombenze di nessun genere e pensare solo a divertirci ed andar per mare. Come ho già scritto in altri post a me piace proprio essere su una nave, non mi stufo mai, ci passerei mesi, qui a casa mi danno della matta, ma è proprio così, se potessi deciderei di fare il giro del mondo. Conoscerei nuove mete o godrei nel rivedere quelle già conosciute in passato e le troverei cambiate nel corso degli anni,per cui ,per me nuove, sarebbe bellissimo, salire e non avere l'angoscia che mi prende di dover subito sbarcare. Ho trovato fortunatamente in mia sorella una degna compagna, anche a lei piace come a me la crociera, ma il suo stadio di malattia è ancora ad un gradino piu' basso. A lei piacerebbe provare una crociera su una barca a vela e dice che presto la farà, a me no, perchè mi sono accorta di soffrire il mare sulle barche piccole, e pensare che mi piace tanto pescare!!!
Io sulle navi anche quelle grandi, ho sempre trovato un posto per stare da sola a riflettere , guardare il mare o un tramonto, oppure andando in cerca di compagnia, l'ho sempre trovata, socializzo facilmente e le occasioni per farlo in crociera non mancano. Tirando le somme del discorso è proprio la vacanza che fa per me.
 
Re: Pensieri e parole in crociera

Caro Fandelmare, le tue considerazioni penso siano condivisibili e che necessitino di una profonda riflessione sui tempi e sui modi del nostro modo di vivere odierno.
Penso, però, allo stesso tempo, che queste tue osservazioni non si discostino molto da quelle che avrebbero potuto esternare i nostri antenati.
Un Fandelmare, che fosse vissuto agli inizi dello scorso secolo, probabilmente avrebbe assistito allo stesso modo l'incalzante corsa verso "il grande". Con i dovuti rapporti temporali ed adattamenti del caso, cosa dire dell'eccezionale cambiamento vissuto allora. Si passò quasi di colpo, e mi riferisco solo all'aspetto navale, da quei piccoli gusci di imbarcazioni che assicuravano il collegamento tra il nuovo e vecchio mondo in maniera temeraria, affrontando i capricci degli oceani, in spazi angusti, ai nuovi giganti del mare che nelle loro sproporzionate dimensioni di allora, in un certo senso, anticiparono quello che sta avvenendo nell'ultimo decennio, facendo probabilmente vivere le stesse considerazioni, le stesse paure, gli stessi dubbi. Le proporzioni sono le stesse: il Titanic di allora, può essere benissimo paragonato all'Indipendence appena entrato in servizio oggi.
E anche in quell'occasione il navigante di turno avrebbe apprezzato il confort di bordo, la sicurezza, le piscine e le palestre, e allo stesso tempo avrebbe forse rimpianto le vecchie navi, dove la traversata era un'impresa non da poco, che veniva vissuta a contatto del mare e degli elementi, forse fin troppo, come novelli argonauti, con audacia e coraggio.
Credo sia nella natura dell'uomo, rincorrere sempre il "meglio", anche se il "meglio" è uno stato non "misurabile", anzi, i Romani dicevano che il meglio è il nemico del bene.
 
Re: Pensieri e parole in crociera

Ro, Rodolfo, grazie. E' proprio bello scambiare questi pensieri con voi, sareste proprio dei compagni di crociera ideali; a te Ro non manca tutto l'entusiasmo per la crociera in tutti i suoi aspetti, dal casinò alla voce del mare nella notte :) mentre tu Rodolfo sei un accorto conoscitore dell' "universo nave" :wink: , condivido in pieno le vostre considerazioni sottolineando che per persone come noi è sempre e comunque bello accarezzare l'immaginifico sogno di una prora che punta verso il sole. Ciao :)
 
Re: Pensieri e parole in crociera

Ro56, sono sicuro che a te piace guardare il mare come a noi, ma la versione 'lupi di mare' non credo che ce la meritiamo, tipicamente in una piccola nave si è ben più serviti che in una grande, mentre il ballare in mezzo ad una tempesta no non credo sia poi tanto differente tra una nave di 50000 t ed una di 105.000..
Almeno dopo aver sperimentato un Atlantico ben arrabbiato (bellissima esperienza) mi sento di dirlo..
Si tratta proprio di un modo di concepire un ambiente, una volta hai diviso le navi tra Fun ship e Classiche, è quella la differenza, nulla di più..
Ma non ho dubbi che tu sulla Fun Ship un'alba o un tramonto li guardi come me..
Diciamo che (a parer mio) sulla Victoria li guardo.. meglio!! :P :P Scherzo naturalmente..
Mentre non scherzo pensando che viaggiare con 1400 persone intorno è meglio che con 5000 o che agli effetti di Farcus preferisco la Concorde Plaza, ma è gusto personale..
Quello che mi chiedo è diverso (al ritorno Serbet ci picchia.. Siamo un pò OT), ed è: a quanti oggi piace salire su una nave per il viaggio in sè, ed a quanti per la sauna ecc. ma è una tematica che abbiamo discusso ad infinito..

Rodolfo, lo penso anche io, ci saranno stati nostalgici (credo pochi, le vecchie navi erano pesanti da subire per chi non era un marinaio provetto..) anche all'epoca..
D'altra per bello che sia il Titanic o la Costa Victoria, io un salto sullo Stad Amsterdam, veliero varato nel 2000 ad imitazione dei clipper dell'ottocento, lo farei al volo dimenticandomi del motore!!
Parte di questi discorsi si ripetono da millenni, l'idea dell'età dell'oro è dentro di noi, ed appartiene o alla gioventù o ad un tempo passato da definire che coloriamo con i nostri occhi..
Però il salto Achille Lauro/Costa Fortuna non è un salto di dimensioni e servizi, è un salto mentale e culturale che ad alcuni può piacere ad altri no..

Anche io ribadisco che sarei felice di partire con voi, ma non solo, con molte persone che frequentano questo sito, di questo sono contento..

Salutoni
Manlio
 
Re: Pensieri e parole in crociera

Manlio sai che con te concordo pienamente, aggiungo che forse certe preferenze vanno correlate al profilo della personalità ed alla sensibilità e come sempre: in medio stat virtus !
 
Re: Pensieri e parole in crociera

Il viaggiatore, per dirla alla Saramago (VIAGGIO IN PORTOGALLO, Einaudi ed.) è tornato dalla bella crociera oltre le colonne d’Ercole.
Prossimamente qualche pensiero nel topic su Costa Europa e sui porti toccati.
Al momento, combattuto da sentimenti diversi, la citazione è questa:

“Ciò che c’è di più bella nella navigazione è sbarcare, non trovi?” disse Marianna a Ivo, che pensava esattamente il contrario.”

Tratto da IL PREZZO DELLE COSE, di Benoite Groult, Club degli Editori
 
Re: Pensieri e parole in crociera

sono sbarcato stamane, mica da tanto...., ed il primo pensiero è per voi.
ho letto e risposto a ro, grazie
 
Re: Pensieri e parole in crociera

serbet ha detto:
“Ciò che c’è di più bella nella navigazione è sbarcare, non trovi?” disse Marianna a Ivo, che pensava esattamente il contrario.”

Tratto da IL PREZZO DELLE COSE, di Benoite Groult, Club degli Editori

Diciamo che sei combattutto quando sbarchi per risalire, ma quando sbarchi e basta.. :oops:

Salutoni
Manlio
 
Re: Pensieri e parole in crociera

serbet ha detto:
“Ciò che c’è di più bella nella navigazione è sbarcare, non trovi?” disse Marianna a Ivo, che pensava esattamente il contrario.”
Tratto da IL PREZZO DELLE COSE, di Benoite Groult, Club degli Editori
Se Marianna fosse una "marittima" che sbarca dopo mesi di navigazione e di lavoro, posso essere d'accordo. Altrimenti mi schiero con Ivo.
 
Re: Pensieri e parole in crociera

serbet ha detto:
Il viaggiatore, per dirla alla Saramago (VIAGGIO IN PORTOGALLO, Einaudi ed.) è tornato dalla bella crociera oltre le colonne d’Ercole.
Prossimamente qualche pensiero nel topic su Costa Europa e sui porti toccati.
Al momento, combattuto da sentimenti diversi, la citazione è questa:
“Ciò che c’è di più bella nella navigazione è sbarcare, non trovi?” disse Marianna a Ivo, che pensava esattamente il contrario.”
Tratto da IL PREZZO DELLE COSE, di Benoite Groult, Club degli Editori
Ok. Giornata dedicata a leggere questo argomento segnalatomi da Manlio. Molto interessante. Peraltro, l'argomento inizia proprio chiedendosi come viene vissuta la crociera dalle molte persone, e nello stesso modo finisce. Ho fatto la traversata Brasile - Savona con Costa Magica insieme a Rosalba e Fiorenzo che partecipano al forum. Ho proprio notato la differenza di intendere il viaggio tra noi tre. Per me la nave è un mezzo, ancorchè comodo, per raggiungere delle località da scoprire. Resta fondamentale l'approccio vero ad una cultura diversa, la sorpresa verso una natura diversa da quella che già conosco. Per me la crociera ideale sarebbe quella che ti porta in una località e li la nave si ferma per tre - quattro giorni, per darti il tempo di "appropriarti" di quante più emozioni e nozioni e verità possa darti una regione e una cultura che, in sole poche ore, può darti solamente una finzione patinata d'oro. E' per questo che ho apprezzato, dell'esperienza della crociera, la mia unica crociera ad oggi, gli otto giorni in Brasile. E' vero che (purtroppo) ci spostavamo ogni giorno in un altro porto, ma è vero che ho potuto scorgere, in otto giorni, se non la realtà di una regione, almeno la realtà di una nazione (lo splendore di alcune spiagge ma anche il degrado di zone non turistiche di Fortaleza, persone che ballano la capoeira ma anche persone tossicodipendenti che elemosinano; persone prevalentemente di pelle bianca che vivevano agiatamente e persone prevalentemente di pelle scura che vivevano in povertà). La traversata dell'Atlantico in realtà mi ha abbastanza annoiato, e gli sbarchi a Tenerife, Casablanca e Mindelo mi hanno lasciato "poco" perchè vissuti in poco tempo. Anche uno dei classici della navigazione, ovvero l'approdo, vissuto a Rio de Janeiro è, per la mia sensibilità, spettacolare solo nella prospettiva di vedere Rio de Jnairo da un punto d'osservazione privilegiato. Fiorenzo vive l'esperienza della crociera come un'occasione di vivere e respirare il mare. Ama perdersi scrutando l'orizzonte e indugia li dove finisce il mare perchè non è poi attratto dall'infinito che esiste dopo l'orizzonte. Ama l'onda, e l'ama sia quando la può vedere dal suo balcone che quando la subisce nelle viscere. Ama essere spettatore - predatore in navigazione, padrone di sensazioni indotte dalla salsedine, da baleni e rifrazioni selvagge, da una natura maestosa. Non ama la nave in se, che anzi lo distoglie coi suoi molti (troppi?) richiami consumistici. Ama una nave di legni e timoni classici che abbia il precipuo scopo di solcare potente il mare, le sue onde, il suo spirito. Rosalba ha ancora un atteggiamento differente sulla crociera. Quello che a lei da nutrimento spirituale è propriamente la nave. Lei respira cere e sogna la sua nave ideale, che vive come se fosse l'unico habitat adatto a lei. Gode delle apparecchiature alla sala di comando come della vista delle cucine e delle dispense. E' sempre in cerca di nuovi angoli e la nave deve essere sua e per fare questo deve conoscerne ogni più piccolo segreto. Ama nascondersi dentro la nave, entrarne in simbiosi, cercare momenti di isolamento che vogliono preludere a ragionamenti, a sensazioni, alla quiete. Avendo come ideale una nave/habitat/abitazione, ne ama anche il comfort e le distrazioni. Ama i tramonti, ma i tramonti che può vedere dalla nave che è il suo balcone, che è il balcone della sua casa.
Tre modi di intendere una crociera completamente differenti. Quali altri modi ci sono di vedere una crociera? Fiorenzo e Rosalba, correggetemi se ho sbagliato od omesso qualcosa di importante.
Grazie per l'eventuale attenzione alle mie (inutili) elucubrazioni.
Ciao. Marcello
 
Re: Pensieri e parole in crociera

Per qualcuno, potrebbe essere anche un compendio di tutti e tre i modi di vivere la nave che hai descritto.
 
Re: Pensieri e parole in crociera

A parte che mi avete.. 'scoperto'!! Quando credo che ad una persona possano piacere certi post, che non ha mai visto perchè 'imbarcato' da poco, glieli consiglio!! Non è la prima volta (Luciana, ovevro ElenaMaria, può testimoniare, e non è l'unica ), poi entro un attimo anche io in questa riflessione:
digitoergosum ha detto:
Tre modi di intendere una crociera completamente differenti. Quali altri modi ci sono di vedere una crociera? Fiorenzo e Rosalba, correggetemi se ho sbagliato od omesso qualcosa di importante.
Grazie per l'eventuale attenzione alle mie (inutili) elucubrazioni.
Ciao. Marcello
Rodolfo ha detto:
Per qualcuno, potrebbe essere anche un compendio di tutti e tre i modi di vivere la nave che hai descritto.
Se ci fosse Fandelmare chiederebbe "Quanti veri viaggiatori, o innamorati del mare, o turisti, ci sono su una nave?", Fan domani parte e forse oggi non è in linea, quindi non può dire la sua..
In pochi anni, dal 2003 al 2009, ho visto cambiare molto il pubblico delle crociere, è in parte diminuita la serie di persone che viaggia per 'vedere' ed è stata compensata da quelli che amano le zone comuni e le attività della nave.. ancora sono molti di più quelli che vogliono vedere Atene rispetto a quelli che si affacciano sul Pireo e poi prendono il sole, ma la percentuale sta cambiando, e lo si capisce anche da come si sono evolute le escursioni, i tempi di sosta ecc.
Ed anche quel modo di vedere la crociera, che non è quello di Rosalba ma quello di chi ama i villaggi vacanze, è da mettersi tra quelli che abbiamo individuato.
Poi per me vale in parte quanto dice Rodolfo, amo la nave, addirittura gli vedo "un'anima" e la ammiro dal punto di vista tecnico, architettonico (se non c'è Farcus :P ) urbanistico ecc. ma soprattutto la amo come nave, amo scoprire, amo anche rilassarmi (perchè no) e cercare di vedere, udire, assaporare il mare..
Però ammetto che una crociera non lo considero un viaggio nel senso vero del termine, a parte quelle fluviali (almeno il Nilo, quello è un vero viaggio) proprio perchè uno si affaccia in un luogo, non lo digerisce, ma vive un giorno di bellezza e meraviglia e poi.. via!!
Per questo apprezzo molto gli itinerari che hanno più scali nella stessa nazione, o hanno un tema in comune..
Diciamo che per me una crociera è un momento di sospensione dal mondo: vivi un'esperienza bellissima lontano da ogni impegno, sei fondamentalmente portato in un ambiente che ti permette di star bene e godere del bello del mondo, della nave, del mare..

Salutoni!
Manlio
 
Re: Pensieri e parole in crociera

pmanlio ha detto:
Però ammetto che una crociera non lo considero un viaggio nel senso vero del termine, ............ Salutoni!
Manlio

Si...mi hai tolto le parole di bocca. Non so quanto possa una crociera essere considerata viaggio. Ne farò altre, probabilmente, ma cerco altro dal viaggio. Ed è vero che, per gli stessi motivi, sono incuriosito ed attratto dalle crociere fluviali, meno confortevoli e più vicini al mio spirito avventuroso. Ho già scritto in questo forum che il mio sogno è di fare il Rio delle Amazzoni o il Mekong e che non mi interessa il comfort, semmai una certa garanzia di sicurezza sanitaria.
Ciao! M.
 
Re: Pensieri e parole in crociera

Pensa.. il Rio lo ha fatto la Romantica!!

In ogni caso senza andare lontano, il Nilo è un classico, ma è una esperienza di vita, ed il Pò lo trascurano tutti..

Salutoni!
Manlio
 
Re: Pensieri e parole in crociera

pmanlio ha detto:
Pensa.. il Rio lo ha fatto la Romantica!!

In ogni caso senza andare lontano, il Nilo è un classico, ma è una esperienza di vita, ed il Pò lo trascurano tutti..

Salutoni!
Manlio

Si...ho fatto nel 2002 il Nilo. Bellissimo! Ma non la considero una crociera, ed era comunque troppo "organizzato"...non so se mi spiego. Ciao. M.
 
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