Mia moglie ed io siamo appena rientrati dalla crociera "perle del caribe" di Costa con partenza il 2 marzo.
Premetto che per me questa rappresenta la prima esperienza di crociera, ma spero che questo mio "report" possa essere utile a chi si accinge a partire a breve, o che sia di integrazione agli altri trovati su questo utilissimo forum.
Il volo di andata, Alitalia con partenza da Roma, è stato operato con un Airbus 330 in livrea Alitalia, con pochissimi posti liberi rimasti nel settore posteriore. La partenza da Roma nel pomeriggio ci ha permesso di raggiungere lo scalo romano nella tarda mattinata del 2 viaggiando in auto e lasciando la stessa in un parcheggio lunga sosta custodito in zona adiacente all'aeroporto (partenza da Lucca, dove viviamo). Con il servizio navetta del parcheggio abbiamo raggiunto il terminal dove è avvenuto, ad un banco riservato Costa, il check-in e consegna bagagli.
Il volo è stato regolare e senza storia. Il Servizio a bordo idem.
All'arrivo a Pointe a Pitre sono rimasto sorpreso dalla velocità delle procedure di sbarco, controllo documenti e riordino i passeggeri verso la zona degli autobus dedicati ai croceristi. Evidentemente questo tipo di procedure sono veramente ben rodate dai vari operatori.
Giorno 0 Guadaloupe:
il tempo rimasto, arrivando alle 20 all'aeroporto di P.a Pitre, è ovviamente zero. Presentati i documenti all'imbarco crociere, passato lo scanning dei bagagli a mano e controllati i documenti finalmente ci imbarchiamo sulla Costa Luminosa che, bellissima, è ormeggiata in banchina. Il caldo e l'umidità della sera si fanno sentire; saliamo in camera e mentre aspettiamo che vengano recapitati i bagagli (cosa meravigliosa, parte della magnifica organizzazione) ci incamminiamo verso il ponte 9 dove il buffet è aperto fino a tardi e facciamo un piccolo spuntino dopo il viaggio lunghissimo di cui siamo reduci.
Alle 22.30 si inizia con una simulazione di emergenza a cui TUTTI sono tenuti a partecipare. Per evitare che nessuno si sottragga all'esercitazione viene consegnata una "drill card" da restituire agli addetti al momento della presentazione al ponte 3. L'esercitazione dura circa 30 minuti, gli speakers impartiscono istruzioni in 4 lingue durante la dimostrazione e sono rimasto piacevolmente colpito per la serietà dell'equipaggio e dei passeggeri. Mi aspettavo più ilarità, mi avevano raccontato di fotografi e cameramen vari presenti all'evento in passato... Evidentemente gli avvenimenti recenti hanno fatto cambiare atteggiamento verso questo tipo di attività.
Si salpa alla volta di Fort de France, Martinique.
1º giorno, Martinique
Leggendo qua e la, sui forum o sulle guide dei Caraibi, possiamo dire che avevamo le idee molto chiare su dove fossero le spiagge più meritevoli, i luoghi da valutare in base al vento (in genere le spiagge sul lato dell'Atlantico, complice l'aliseo che da novembre a marzo regala costantemente almeno 20 nodi di vento, sono con mare mosso e ventosissime) o alla distanza. Nonostante questo il primo giorno ci siamo voluti affidare ad un'escursione Costa. Per poco più di quello che ci avrebbe chiesto un taxi, siamo stati Pointe du Marin, nel sud ovest dell'isola. Abbiamo dovuto (e voluto) pensare solo all'orario di presentazione in teatro per partire e di trovarci al bus in tempo per rientrare.
La spiaggia di Pointe du Marin si raggiunge in circa 50 minuti di autobus, è molto lunga, piuttosto stretta e non attrezzata, salvo la presenza di un Club Med che permette di utilizzare il bar o visitare il piccolo shop. Tutto sommato niente di particolare, non è l'idea dei caraibi che tutti noi abbiamo, ma... c'è da essere felici di potersi trovare in un posto del genere!
2º giorno, domenica, Sint Maarten.
Si scende attorno alle 12 ed assieme ad alcuni compagni di avventura e di tavolo, ci avviamo verso la fine della banchina dove si trova il centro di informazioni e la stazione dei taxi. Indecisi su quale spiaggia visitare, scartiamo Maho Bay perché non attrezzata (anche se gli aerei che atterrano a pochissima distanza rimane una cosa interessante in un contesto particolare; next time!) e piccola ed optiamo per Orient Bay, lato francese dell'isola. Con un taxi della cooperativa locale (Dutch St. Maarten taxi, prezzi esposti con tariffe stabilite a/r a persona) saliamo in 6 su un van e concordiamo con l'autista di farci venire a prendere alle 1530, in anticipo rispetto all'imbarco previsto alle 1730, per poter visitare anche i negozi e la zona commerciale di Philipsburg, di fronte alla banchina.
Ci sistemiamo in spiaggia in un tratto libero (e con ombra) lontano dalla zona nudisti. Per 2 lettini ed un ombrellone ci hanno chiesto 20 dollari.
Orient Bay non ci è sembrata esagerata. Molto ventosa (lato meridionale) mare mosso, sabbia di conchiglie. Molto affollata, principalmente da nord americani. La striscia di sabbia, molto lunga ed ampia, è ben attrezzata. Oltre a sdraio ed ombrelloni ci sono molti bar e ristoranti, diving centers e un piccolo club velico con scuola di vela, windsurf e kite. Molto "american style".
Il Tassista è stato puntualissimo e ci facciamo accompagnare direttamente in centro. La tariffa a/r per O. Bay a persona è 6 dollari per un minimo di 6 persone; per 3/5 si sale a 7$, 18 per un viaggio x 2 pax.
Molto interessanti i prezzi di materiale tecnologico e gioielli. I negozi però chiudono alle 1630... Attorno c'è anche un piccolo straw market, con orari simili ai negozi.
Per il rientro in banchina si può optare per il water taxi, un barcone che vi riporta all'ingresso della zona imbarco crociere per 5 dollari, un altro taxi tradizionale, o una passeggiata di 10 minuti.
Poco prima della banchina, nella zona dei negozi duty free e bancarelle, memorabile il coconut smoothie: un frullato di cocco fresco che ci ha rimesso al mondo.
Da non sottovalutare la spiaggia, piccola, sul lungomare di Philipsburg. Attrezzata, di conchiglie, e pressochè attaccata alla zona shopping.
3º giorno, lunedì, La Romana.
Si sbarca attorno alle 13. Con i soliti compagni di merende ci buttiamo alla ricerca di taxi per la spiaggia di bayahibe. Anche a La Romana nella zona della banchina turistica è presente una cooperativa di taxi che ha prezzi fissi ed esposti. In 8 saliamo con una signora che ci accompagna a Bayahibe e ci aspetterà fino all'orario concordato. Il prezzo è di 30 dollari a/r.
Arrivati in spiaggia, con palme ed alberi a poca distanza dal mare, si prende "cura" di noi uno dei tanti operatori della "cooperativa venditori ed artigiani di bayahibe", gestore di una bancarella di souvenir, manager di lettini e sdraio, fornitore di cibo e bevande... Il servizio di "guida" è gratuito, ma il lettino si paga 15 dollari, ed i prezzi dei souvenir sono un po' fuori quota; trattare serve a poco.
Rientrati alla banchina, la tassista ci offre uno strappo per Altos de Chavon dove si tiene lo spettacolo organizzato da Costa nella ricostruzione del villaggio medievale. La cifra è 10 dollari (ingresso free). Costa chiede 19euro per Altos de Chavon mentre per la giornata "relax a bayahibe", con lettino e ombrellone e open bar al Dominicus, ne chiede 49.
Non siamo interessati a proseguire e rientriamo in nave. L'indomani ci aspetta l'altra escursione che abbiamo deciso di fare con l'organizzazione di Costa.
4º giorno, martedì, Isla Catalina
La nave salpa alle ore 7.00 alla volta di Isla Catalina. Rimarrà all'ancora di fronte all'isola e con i tender sarà possibile sbarcare e rimanere in spiaggia usufruendo di moltissimi servizi messi a disposizione da Costa sull'isola, cibo, bevande, ombrelloni etc.
Noi avevamo optato per l'escursione "La Romana in fuoristrada". Certi che non si sarebbe trattato del Rally dei Faraoni e nemmeno del Camel Trophy, l'itinerario ci sembrava essere molto interessante. Si è rivelato superiore alle aspettative. La partenza è fissata alle 6.45, prima che la nave salpi. Con un piccolo camion attrezzato per il trasporto "open air" di passeggeri ed accompagnati da una guida locale molto disponibile e preparatissima, abbiamo visitato le piantagioni di canna da zucchero della zona, attraversato i vari bateys (villaggi dei tagliatori haitiani), un vivaio, ed una volta giunti nuovamente a La Romana, una fabbrica di sigari. Non proprio una fabbrica qualsiasi ma...Il Valhalla degli amanti del sigaro, dove in un grandissimo laboratorio, coperto dal divieto di effettuare fotografie, centinaia di abilissime torceadores producono i famosi Montecristo, Davidoff, Romeo y Julieta, Santa Damiana... L'annesso cigar shop è una ghiotta occasione per comprare dei sigari di qualità ad un prezzo piuttosto conveniente, ideali anche per un regalo.
Al rientro da questa meravigliosa esperienza il gruppo viene riportato in banchina dove al posto della "nostra" Costa Luminosa trova ormeggio una cugina della Carnival. Un battello ci porta al moletto di Isla Catalina, nella zona riservata ai croceristi. La fila interminabile che troviamo per il pranzo ci consiglia di virare per il primo tender in partenza per la nave in rada. Riusciamo a mangiare al ponte 9 in tranquillità, evitare l'acquazzone, ed essere di ritorno in spiaggia dopo poco, pronti per un po' di sole ed un bagno, in attesa dell'ultimo tender per risalire a bordo, dopo le 16.
L'escursione in questione è costata 54 euro a persona. Inutile dire che non poteva esserci una versione "fai da te".
5º giorno, mercoledì, Tortola.
L'arrivo a Tortola è al mattino attorno alle 9. Cerchiamo di scendere quanto prima per poter andare a Virgin Gorda, l'isola adiacente. Metodo suggerito: "speedy ferry" + taxi. La banchina dove prendere il ferry è a 10 minuti a piedi, impossibile perdersi. Le partenze sono poche... Il costo è 38 dollari per una corsa di 35 minuti ma comprende anche il taxi fino all'ingresso del parco (le corse dei taxi sono fatte in concomitanza con l'arrivo del traghetto, con dei furgoni capienti) comprendente le famose spiagge di Devil's, Turner e The Baths. Dopo un ticket di ulteriori 3 dollari si accede al sentiero che porta alle spiagge, notoriamente collegate da un cunicolo spettacolare che si snoda sotto millenarie rocce granitiche. Sul percorso che porta verso The Baths si trova la roccia a forma di teschio. Arrivati sulla spiaggia notiamo un po' di affollamento e decidiamo di spostarci in quella adiacente, Devil's Bay. Il percorso tra le rocce è piuttosto impegnativo ma non impossibile. Non adatto a passeggini o claustrofobici, ma regala uno spettacolo mozzafiato. Suggerisco di indossare un paio di sandali o di scarpe per attività balneare.
La spiaggia di Devil's è bella. Acqua limpida, un po' mossa e con una forte risacca. L'arenile è di conchiglie e di tanto in tanto appare qualche galletto o qualche gallina selvatica dalla vegetazione retrostante. Al contrario di The Bath's, qui non ci sono bar.
Il servizio taxi comprende anche la corsa di ritorno in tempo per l'ultimo traghetto verso Tortola, dove si arriva attorno alle 16. C'è tempo per visitare il mercatino vicino alla banchina, ma anche questi banchetti chiudono alle 16.30.
La stessa escursione proposta da Costa, compreso il pranzo nel ristorante all'entrata del parco, costa 99 euro a testa. Il fai da te ammonta a 41 $
6º giorno, giovedì, Antigua.
Si sbarca presto anche oggi. In banchina ci accoglie una musica bellissima e subito ci precipitiamo, con i soliti compagni di merende, alla ricerca di un taxi che ci porti a Valley Church. Abbiamo scartato Half Moon Bay perché troppo lontana, ma anche perché siamo tutti concordi nel non voler fare la corsa per "vedere" 1000 spiagge. Vorremmo rilassarci un po', d'altronde siamo in vacanza, per di più in un posto fantastico; le guide consigliavano altre due spiagge ma questa che scegliamo, per sentito dire, sembrava al caso nostro.
Il taxi (ennesima cooperativa in zona di arrivo dei crocieristi) ci chiede 16 $ a cranio a/r. Il tassista è cordiale, accetta 15 $ trattando, ci racconta un po' di cose del luogo durante il viaggio, risponde volentieri alle nostre domande e al momento di lasciarci in spiaggia scherza chiedendo se possa fidarsi di noi facendoci pagare al rientro, concordato per le 15.30.
La spiaggia di Valley Church è quella che tutti noi assumiamo come ideale dei Caraibi. Un arenile bianchissimo di coralli e conchiglie, un verde lussureggiante attorno, l'acqua azzurra e bianca (per via dei coralli...sembra di fare il bagno nel latte!) che con il cielo forma un contrasto unico, il mare calmo, le palme, tutto concorre a creare un'atmosfera fantastica.
Il risveglio ce lo da il tassista, che puntualissimo torna a prenderci. Ci rilascia in banchina in tempo per un giretto per i negozi di St. John, il mercato ortofrutticolo e le vie del centro. Purtroppo dopo poco, in un tramonto bellissimo ed una luna piena che sorge da dietro Antigua, la Costa Luninosa si dirige verso Guadeloupe.
7º giorno, venerdì, Guadeloupe
L'arrivo in porto è alle 9. L'organizzazione Costa durante la notte si è presa cura dei nostri bagagli. Lasciati fuori dalla cabina entro le 2 del mattino, li rivedremo all'aeroporto di destinazione. Lasciamo la cabina alle 1030 dopo un' abbondante (ma usuale) colazione. Usciamo per dare un'occhiata al piccolo mercatino in banchina (giusto per gli ultimi souvenir) e risaliamo per il pranzo. Alle 13 gli autobus ci conducono in aeroporto ed alle 17 il volo per Roma inizia il rullaggio. Stavolta il vettore di Alitalia è un più capiente 777 con l'interessante in-flight entertainment sullo schienale del sedile.
Alcune considerazioni basate solo sulla mia personale opinione.
Le escursioni costa si possono evitare. Il fai da te non è impossibile, come avrete letto anche in altri report. Il passaparola oggigiorno con internet è molto efficace e si arriva in crociera con le idee ben chiare sia sull'itinerario che sulle varie località toccate nel percorso. Io stesso ho preso spunti dai vari posts trovati in numerosi threads di forum di crociere. Un ulteriore aiuto ce l'ha dato la lonely planet, giusto per completare le informazioni.
Non ho possibilità di fare paragoni con il passato essendo questa la mia prima crociera, ma molte persone piu esperte e "navigate" hanno lamentato la scarsa qualità del cibo rispetto alle crociere precedenti, sia al ristorante che nei vari buffet. posso solo confermare che il menù di questi ultimi era assai monotono. È vero però che la scelta dura solo una settimana e non si fa in tempo ad annoiarsi, e questo il marketing di Costa pare lo sappia bene. Ma almeno per la tanto decantata serata di gala... Un po' di impegno nell'arricchire le portate (peraltro sempre ben presentate, decorate e servite da personale capacissimo) sarebbe stato gradito. Mi aspettavo durante questa serata, un po' più di eleganza, ma evidentemente lo charme della crociera è un retaggio del passato. Chissà sulle navi delle compagnie che fanno distinzione tra categorie di clienti che aspetto ha la serata di "gala"?
I vari pacchetti bibite, acque e vini... Noi abbiamo scelto quello acqua, 13 bottiglie e siamo partiti con ancora due bottiglie da consumare (considerando che ne abbiamo dimenticata una sul bancone del bar). Durante le varie merende e colazioni i dispenser di acqua e ghiaccio suppliscono bene alle esigenze idriche, sempre che non si desideri una bibita o un vino ad ogni pasto. Non sembra ci siano grossi problemi a riempire delle bottigliette prima di scendere, magari per un'escursione, e risalire con le bottigliette vuote. ho visto molte persone fare così. Noi prendevamo una bottiglia al bar prima di scendere.
Considerate la formula roulette. Consente di risparmiare molto sul costo del viaggio. Fatelo presente al vs. agente di viaggio.
Per quanto riguarda la nave, io personalmente avrei gradito trovare qualche informazione tecnica più dettagliata, ma...è una cosa "mia". C'è da dire che la pulizia degli ambienti è impressionante, così come l'organizzazione in generale delle varie attività e del supporto. Abbiamo trovato un po' cari i servizi a pagamento, ed i prezzi dell' infermeria...dove prima ti chiedono la "cartacosta" e poi come stai. Gentilissimo il personale, squisita la cabinista, i camerieri, il personale della spa; utilissimo il today (è fatto apposta!), simpatico il canale in tv che fornisce informazioni sulla navigazione o sulle procedure varie.
Una vacanza interessante, una bella esperienza e luoghi mitici. Probabilmente in futuro ci concederemo una formula del genere per un periodo di svago.
È stata una settimana positiva anche se...non so voi, ma io sono più stanco di quando sono partito.
Happy sailing and enjoy the cruise, per coloro i quali... ancora devono piangere, come nelle pubblicità di Costa Crociere, dopo il ritorno.
Premetto che per me questa rappresenta la prima esperienza di crociera, ma spero che questo mio "report" possa essere utile a chi si accinge a partire a breve, o che sia di integrazione agli altri trovati su questo utilissimo forum.
Il volo di andata, Alitalia con partenza da Roma, è stato operato con un Airbus 330 in livrea Alitalia, con pochissimi posti liberi rimasti nel settore posteriore. La partenza da Roma nel pomeriggio ci ha permesso di raggiungere lo scalo romano nella tarda mattinata del 2 viaggiando in auto e lasciando la stessa in un parcheggio lunga sosta custodito in zona adiacente all'aeroporto (partenza da Lucca, dove viviamo). Con il servizio navetta del parcheggio abbiamo raggiunto il terminal dove è avvenuto, ad un banco riservato Costa, il check-in e consegna bagagli.
Il volo è stato regolare e senza storia. Il Servizio a bordo idem.
All'arrivo a Pointe a Pitre sono rimasto sorpreso dalla velocità delle procedure di sbarco, controllo documenti e riordino i passeggeri verso la zona degli autobus dedicati ai croceristi. Evidentemente questo tipo di procedure sono veramente ben rodate dai vari operatori.
Giorno 0 Guadaloupe:
il tempo rimasto, arrivando alle 20 all'aeroporto di P.a Pitre, è ovviamente zero. Presentati i documenti all'imbarco crociere, passato lo scanning dei bagagli a mano e controllati i documenti finalmente ci imbarchiamo sulla Costa Luminosa che, bellissima, è ormeggiata in banchina. Il caldo e l'umidità della sera si fanno sentire; saliamo in camera e mentre aspettiamo che vengano recapitati i bagagli (cosa meravigliosa, parte della magnifica organizzazione) ci incamminiamo verso il ponte 9 dove il buffet è aperto fino a tardi e facciamo un piccolo spuntino dopo il viaggio lunghissimo di cui siamo reduci.
Alle 22.30 si inizia con una simulazione di emergenza a cui TUTTI sono tenuti a partecipare. Per evitare che nessuno si sottragga all'esercitazione viene consegnata una "drill card" da restituire agli addetti al momento della presentazione al ponte 3. L'esercitazione dura circa 30 minuti, gli speakers impartiscono istruzioni in 4 lingue durante la dimostrazione e sono rimasto piacevolmente colpito per la serietà dell'equipaggio e dei passeggeri. Mi aspettavo più ilarità, mi avevano raccontato di fotografi e cameramen vari presenti all'evento in passato... Evidentemente gli avvenimenti recenti hanno fatto cambiare atteggiamento verso questo tipo di attività.
Si salpa alla volta di Fort de France, Martinique.
1º giorno, Martinique
Leggendo qua e la, sui forum o sulle guide dei Caraibi, possiamo dire che avevamo le idee molto chiare su dove fossero le spiagge più meritevoli, i luoghi da valutare in base al vento (in genere le spiagge sul lato dell'Atlantico, complice l'aliseo che da novembre a marzo regala costantemente almeno 20 nodi di vento, sono con mare mosso e ventosissime) o alla distanza. Nonostante questo il primo giorno ci siamo voluti affidare ad un'escursione Costa. Per poco più di quello che ci avrebbe chiesto un taxi, siamo stati Pointe du Marin, nel sud ovest dell'isola. Abbiamo dovuto (e voluto) pensare solo all'orario di presentazione in teatro per partire e di trovarci al bus in tempo per rientrare.
La spiaggia di Pointe du Marin si raggiunge in circa 50 minuti di autobus, è molto lunga, piuttosto stretta e non attrezzata, salvo la presenza di un Club Med che permette di utilizzare il bar o visitare il piccolo shop. Tutto sommato niente di particolare, non è l'idea dei caraibi che tutti noi abbiamo, ma... c'è da essere felici di potersi trovare in un posto del genere!
2º giorno, domenica, Sint Maarten.
Si scende attorno alle 12 ed assieme ad alcuni compagni di avventura e di tavolo, ci avviamo verso la fine della banchina dove si trova il centro di informazioni e la stazione dei taxi. Indecisi su quale spiaggia visitare, scartiamo Maho Bay perché non attrezzata (anche se gli aerei che atterrano a pochissima distanza rimane una cosa interessante in un contesto particolare; next time!) e piccola ed optiamo per Orient Bay, lato francese dell'isola. Con un taxi della cooperativa locale (Dutch St. Maarten taxi, prezzi esposti con tariffe stabilite a/r a persona) saliamo in 6 su un van e concordiamo con l'autista di farci venire a prendere alle 1530, in anticipo rispetto all'imbarco previsto alle 1730, per poter visitare anche i negozi e la zona commerciale di Philipsburg, di fronte alla banchina.
Ci sistemiamo in spiaggia in un tratto libero (e con ombra) lontano dalla zona nudisti. Per 2 lettini ed un ombrellone ci hanno chiesto 20 dollari.
Orient Bay non ci è sembrata esagerata. Molto ventosa (lato meridionale) mare mosso, sabbia di conchiglie. Molto affollata, principalmente da nord americani. La striscia di sabbia, molto lunga ed ampia, è ben attrezzata. Oltre a sdraio ed ombrelloni ci sono molti bar e ristoranti, diving centers e un piccolo club velico con scuola di vela, windsurf e kite. Molto "american style".
Il Tassista è stato puntualissimo e ci facciamo accompagnare direttamente in centro. La tariffa a/r per O. Bay a persona è 6 dollari per un minimo di 6 persone; per 3/5 si sale a 7$, 18 per un viaggio x 2 pax.
Molto interessanti i prezzi di materiale tecnologico e gioielli. I negozi però chiudono alle 1630... Attorno c'è anche un piccolo straw market, con orari simili ai negozi.
Per il rientro in banchina si può optare per il water taxi, un barcone che vi riporta all'ingresso della zona imbarco crociere per 5 dollari, un altro taxi tradizionale, o una passeggiata di 10 minuti.
Poco prima della banchina, nella zona dei negozi duty free e bancarelle, memorabile il coconut smoothie: un frullato di cocco fresco che ci ha rimesso al mondo.
Da non sottovalutare la spiaggia, piccola, sul lungomare di Philipsburg. Attrezzata, di conchiglie, e pressochè attaccata alla zona shopping.
3º giorno, lunedì, La Romana.
Si sbarca attorno alle 13. Con i soliti compagni di merende ci buttiamo alla ricerca di taxi per la spiaggia di bayahibe. Anche a La Romana nella zona della banchina turistica è presente una cooperativa di taxi che ha prezzi fissi ed esposti. In 8 saliamo con una signora che ci accompagna a Bayahibe e ci aspetterà fino all'orario concordato. Il prezzo è di 30 dollari a/r.
Arrivati in spiaggia, con palme ed alberi a poca distanza dal mare, si prende "cura" di noi uno dei tanti operatori della "cooperativa venditori ed artigiani di bayahibe", gestore di una bancarella di souvenir, manager di lettini e sdraio, fornitore di cibo e bevande... Il servizio di "guida" è gratuito, ma il lettino si paga 15 dollari, ed i prezzi dei souvenir sono un po' fuori quota; trattare serve a poco.
Rientrati alla banchina, la tassista ci offre uno strappo per Altos de Chavon dove si tiene lo spettacolo organizzato da Costa nella ricostruzione del villaggio medievale. La cifra è 10 dollari (ingresso free). Costa chiede 19euro per Altos de Chavon mentre per la giornata "relax a bayahibe", con lettino e ombrellone e open bar al Dominicus, ne chiede 49.
Non siamo interessati a proseguire e rientriamo in nave. L'indomani ci aspetta l'altra escursione che abbiamo deciso di fare con l'organizzazione di Costa.
4º giorno, martedì, Isla Catalina
La nave salpa alle ore 7.00 alla volta di Isla Catalina. Rimarrà all'ancora di fronte all'isola e con i tender sarà possibile sbarcare e rimanere in spiaggia usufruendo di moltissimi servizi messi a disposizione da Costa sull'isola, cibo, bevande, ombrelloni etc.
Noi avevamo optato per l'escursione "La Romana in fuoristrada". Certi che non si sarebbe trattato del Rally dei Faraoni e nemmeno del Camel Trophy, l'itinerario ci sembrava essere molto interessante. Si è rivelato superiore alle aspettative. La partenza è fissata alle 6.45, prima che la nave salpi. Con un piccolo camion attrezzato per il trasporto "open air" di passeggeri ed accompagnati da una guida locale molto disponibile e preparatissima, abbiamo visitato le piantagioni di canna da zucchero della zona, attraversato i vari bateys (villaggi dei tagliatori haitiani), un vivaio, ed una volta giunti nuovamente a La Romana, una fabbrica di sigari. Non proprio una fabbrica qualsiasi ma...Il Valhalla degli amanti del sigaro, dove in un grandissimo laboratorio, coperto dal divieto di effettuare fotografie, centinaia di abilissime torceadores producono i famosi Montecristo, Davidoff, Romeo y Julieta, Santa Damiana... L'annesso cigar shop è una ghiotta occasione per comprare dei sigari di qualità ad un prezzo piuttosto conveniente, ideali anche per un regalo.
Al rientro da questa meravigliosa esperienza il gruppo viene riportato in banchina dove al posto della "nostra" Costa Luminosa trova ormeggio una cugina della Carnival. Un battello ci porta al moletto di Isla Catalina, nella zona riservata ai croceristi. La fila interminabile che troviamo per il pranzo ci consiglia di virare per il primo tender in partenza per la nave in rada. Riusciamo a mangiare al ponte 9 in tranquillità, evitare l'acquazzone, ed essere di ritorno in spiaggia dopo poco, pronti per un po' di sole ed un bagno, in attesa dell'ultimo tender per risalire a bordo, dopo le 16.
L'escursione in questione è costata 54 euro a persona. Inutile dire che non poteva esserci una versione "fai da te".
5º giorno, mercoledì, Tortola.
L'arrivo a Tortola è al mattino attorno alle 9. Cerchiamo di scendere quanto prima per poter andare a Virgin Gorda, l'isola adiacente. Metodo suggerito: "speedy ferry" + taxi. La banchina dove prendere il ferry è a 10 minuti a piedi, impossibile perdersi. Le partenze sono poche... Il costo è 38 dollari per una corsa di 35 minuti ma comprende anche il taxi fino all'ingresso del parco (le corse dei taxi sono fatte in concomitanza con l'arrivo del traghetto, con dei furgoni capienti) comprendente le famose spiagge di Devil's, Turner e The Baths. Dopo un ticket di ulteriori 3 dollari si accede al sentiero che porta alle spiagge, notoriamente collegate da un cunicolo spettacolare che si snoda sotto millenarie rocce granitiche. Sul percorso che porta verso The Baths si trova la roccia a forma di teschio. Arrivati sulla spiaggia notiamo un po' di affollamento e decidiamo di spostarci in quella adiacente, Devil's Bay. Il percorso tra le rocce è piuttosto impegnativo ma non impossibile. Non adatto a passeggini o claustrofobici, ma regala uno spettacolo mozzafiato. Suggerisco di indossare un paio di sandali o di scarpe per attività balneare.
La spiaggia di Devil's è bella. Acqua limpida, un po' mossa e con una forte risacca. L'arenile è di conchiglie e di tanto in tanto appare qualche galletto o qualche gallina selvatica dalla vegetazione retrostante. Al contrario di The Bath's, qui non ci sono bar.
Il servizio taxi comprende anche la corsa di ritorno in tempo per l'ultimo traghetto verso Tortola, dove si arriva attorno alle 16. C'è tempo per visitare il mercatino vicino alla banchina, ma anche questi banchetti chiudono alle 16.30.
La stessa escursione proposta da Costa, compreso il pranzo nel ristorante all'entrata del parco, costa 99 euro a testa. Il fai da te ammonta a 41 $
6º giorno, giovedì, Antigua.
Si sbarca presto anche oggi. In banchina ci accoglie una musica bellissima e subito ci precipitiamo, con i soliti compagni di merende, alla ricerca di un taxi che ci porti a Valley Church. Abbiamo scartato Half Moon Bay perché troppo lontana, ma anche perché siamo tutti concordi nel non voler fare la corsa per "vedere" 1000 spiagge. Vorremmo rilassarci un po', d'altronde siamo in vacanza, per di più in un posto fantastico; le guide consigliavano altre due spiagge ma questa che scegliamo, per sentito dire, sembrava al caso nostro.
Il taxi (ennesima cooperativa in zona di arrivo dei crocieristi) ci chiede 16 $ a cranio a/r. Il tassista è cordiale, accetta 15 $ trattando, ci racconta un po' di cose del luogo durante il viaggio, risponde volentieri alle nostre domande e al momento di lasciarci in spiaggia scherza chiedendo se possa fidarsi di noi facendoci pagare al rientro, concordato per le 15.30.
La spiaggia di Valley Church è quella che tutti noi assumiamo come ideale dei Caraibi. Un arenile bianchissimo di coralli e conchiglie, un verde lussureggiante attorno, l'acqua azzurra e bianca (per via dei coralli...sembra di fare il bagno nel latte!) che con il cielo forma un contrasto unico, il mare calmo, le palme, tutto concorre a creare un'atmosfera fantastica.
Il risveglio ce lo da il tassista, che puntualissimo torna a prenderci. Ci rilascia in banchina in tempo per un giretto per i negozi di St. John, il mercato ortofrutticolo e le vie del centro. Purtroppo dopo poco, in un tramonto bellissimo ed una luna piena che sorge da dietro Antigua, la Costa Luninosa si dirige verso Guadeloupe.
7º giorno, venerdì, Guadeloupe
L'arrivo in porto è alle 9. L'organizzazione Costa durante la notte si è presa cura dei nostri bagagli. Lasciati fuori dalla cabina entro le 2 del mattino, li rivedremo all'aeroporto di destinazione. Lasciamo la cabina alle 1030 dopo un' abbondante (ma usuale) colazione. Usciamo per dare un'occhiata al piccolo mercatino in banchina (giusto per gli ultimi souvenir) e risaliamo per il pranzo. Alle 13 gli autobus ci conducono in aeroporto ed alle 17 il volo per Roma inizia il rullaggio. Stavolta il vettore di Alitalia è un più capiente 777 con l'interessante in-flight entertainment sullo schienale del sedile.
Alcune considerazioni basate solo sulla mia personale opinione.
Le escursioni costa si possono evitare. Il fai da te non è impossibile, come avrete letto anche in altri report. Il passaparola oggigiorno con internet è molto efficace e si arriva in crociera con le idee ben chiare sia sull'itinerario che sulle varie località toccate nel percorso. Io stesso ho preso spunti dai vari posts trovati in numerosi threads di forum di crociere. Un ulteriore aiuto ce l'ha dato la lonely planet, giusto per completare le informazioni.
Non ho possibilità di fare paragoni con il passato essendo questa la mia prima crociera, ma molte persone piu esperte e "navigate" hanno lamentato la scarsa qualità del cibo rispetto alle crociere precedenti, sia al ristorante che nei vari buffet. posso solo confermare che il menù di questi ultimi era assai monotono. È vero però che la scelta dura solo una settimana e non si fa in tempo ad annoiarsi, e questo il marketing di Costa pare lo sappia bene. Ma almeno per la tanto decantata serata di gala... Un po' di impegno nell'arricchire le portate (peraltro sempre ben presentate, decorate e servite da personale capacissimo) sarebbe stato gradito. Mi aspettavo durante questa serata, un po' più di eleganza, ma evidentemente lo charme della crociera è un retaggio del passato. Chissà sulle navi delle compagnie che fanno distinzione tra categorie di clienti che aspetto ha la serata di "gala"?
I vari pacchetti bibite, acque e vini... Noi abbiamo scelto quello acqua, 13 bottiglie e siamo partiti con ancora due bottiglie da consumare (considerando che ne abbiamo dimenticata una sul bancone del bar). Durante le varie merende e colazioni i dispenser di acqua e ghiaccio suppliscono bene alle esigenze idriche, sempre che non si desideri una bibita o un vino ad ogni pasto. Non sembra ci siano grossi problemi a riempire delle bottigliette prima di scendere, magari per un'escursione, e risalire con le bottigliette vuote. ho visto molte persone fare così. Noi prendevamo una bottiglia al bar prima di scendere.
Considerate la formula roulette. Consente di risparmiare molto sul costo del viaggio. Fatelo presente al vs. agente di viaggio.
Per quanto riguarda la nave, io personalmente avrei gradito trovare qualche informazione tecnica più dettagliata, ma...è una cosa "mia". C'è da dire che la pulizia degli ambienti è impressionante, così come l'organizzazione in generale delle varie attività e del supporto. Abbiamo trovato un po' cari i servizi a pagamento, ed i prezzi dell' infermeria...dove prima ti chiedono la "cartacosta" e poi come stai. Gentilissimo il personale, squisita la cabinista, i camerieri, il personale della spa; utilissimo il today (è fatto apposta!), simpatico il canale in tv che fornisce informazioni sulla navigazione o sulle procedure varie.
Una vacanza interessante, una bella esperienza e luoghi mitici. Probabilmente in futuro ci concederemo una formula del genere per un periodo di svago.
È stata una settimana positiva anche se...non so voi, ma io sono più stanco di quando sono partito.
Happy sailing and enjoy the cruise, per coloro i quali... ancora devono piangere, come nelle pubblicità di Costa Crociere, dopo il ritorno.
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