ST. KITTS
Ed eccoci arrivati alla seconda tappa della crociera ... St. Kitts ... isola di origine vulcanica double-face che da un lato presenta alte montagne coperte dalla giungla, dall'altro una lunga e stretta penisola con verdi colline. La parte nord dell'isola è dominata dal Mount Liamuiga, un vulcano dormiente da circa 2mila anni.
La Summit arriva nei pressi dell'isola fino alle prime luci dell'alba, l'attracco è previsto per le 8. In questa giornata il traffico navale è molto intenso con ben quattro navi che fanno scalo a St. Kitts. Oltre alla nostra troviamo la Silver Shadow in rada ...
... la Artania di Phoenix Cruises al porto mercantile ...
... e la Jewel of the Seas accanto a noi!
Port Zante è uno dei migliori terminal crociere dei Caraibi, forse secondo solo a St. Thomas e molto simile ad Antigua.
La zona antistante il molo è di recente ristrutturazione, molto ampia, pulita ed accogliente e col wi-fi gratuito in alcune zone.
Tantissimi i negozi di souvenir, dove abbiamo fatto gli acquisti più convenienti di tutta la crociera. Non mancano nemmeno le solite gioiellerie con anelli, diamanti, tanzanite, orologi, ecc. La Celebrity fornisce una mappa con i negozi convenzionati, nei quali gli acquisti sono garantiti e non si rischiano fregature.
La zona dei taxi è visibilmente segnalata, così come la strada per arrivare al vicino centro di Basseterre, la capitale dell'isola, che è veramente a pochi passi dal porto.
Le tariffe dei taxi sono fisse ed è possibile trovarle su questo sito
http://www.discover-stkitts-nevis-beaches.com/st-kitts-nevis-taxi.html
Io avevo già prenotato la mia guida prima di partire dall'Italia. Si chiama Chris Brookes e posso dire senza ombra di smentita che è veramente un'ottima guida che mi sento di consigliare a chiunque. Abbiamo condiviso il suo taxi da otto persone con la famiglia Murphy di Chicago in viaggio sulla Jewel e contattata tramite Cruise Critic, essendo interessati allo stesso itinerario.
Iniziamo con la visita di Basseterre, più che una città un paesone, dove per prima cosa attraversiamo il Circus, una piazza ispirata al Piccadilly Circus di Londra dove fermano anche tutti i mezzi pubblici.
Passiamo poi davanti alla chiesa anglicana ed ai palazzi governativi in stile georgiano, prima di prendere la strada verso il nord dell'isola.
Oltre al trasporto Chris ci fa anche da cicerone e ci racconta la storia di qualsiasi cosa vediamo lungo la strada. Inoltre si ferma ad ogni nostro cenno per fare foto ricordo. Arriviamo al Bloody Point, dove nel 1600 ci fu un genocidio di 2mila nativi da parte di inglesi e francesi al fine di soffocare la loro voglia di libertà. Proseguiamo sul lungo mare per una ventina di minuti fino ad arrivare ai bordi della foresta pluviale, dove si trova la Romney Manor, una magione del 17° secolo costruita in pieno periodo coloniale ed utilizzata per gestire una piantagione di zucchero, la più estesa dell'isola.
Oggi qui è insediata la Caribelle Batik, che realizza da oltre 30 anni tele stampate artigianalmente utilizzando il tradizionale metodo indonesiano che prevede l'uso della cera per mantenere nel tempo i colori.
Nel corso della visita è possibile guardare gli artisti al lavoro, che spiegano le varie fasi lavorative.
Naturalmente è presente anche un fornitissimo negozio con teli, abbigliamento, sciarpe, costumi, arazzi ... i prezzi sono alti ma questo non sembra bloccare le donne di casa dal fare acquisti. Sigh!
Fuori dall'edificio principale si trovano alcuni giardini botanici, i migliori dell'isola con molte varietà di fiori tropicali. La cosa più strabiliante è un gigantesco albero Saman (albero della pioggia) vecchio di 350 anni che copre quasi mezzo acro.
Ci sono anche dei punti di osservazione da quali si può individuare l'inizio della fitta foresta pluviale dell'isola.
Terminata la visita e lo shopping alla Romey Manor torniamo in auto e ci dirigiamo verso sud.
Qui il paesaggio cambia completamente e la montagna lascia spazio a dolci collinette dalle quali si ammirano scenari mozzafiato.
Chris ci porta fino alla Timoty Hill dove c'è un piazzale dal quale si ha un colpo d'occhio eccezionale sulla Peninsula.
Questa è senza dubbio una delle foto simbolo di St. Kitts ... da un lato il burrascoso Oceano Atlantico e dall'altro il quieto Mar dei Caraibi. Le migliori spiagge dell'isola sono sul lato Caraibico ma sia Frigate che Friars Bay hanno una sabbia vulcanica, troppo nera ed incandescente per i miei gusti. La nostra meta è invece Cockleshell Beach, all'estremo sud, dove si ha una bella veduta di Nevis e del suo vlcano.
Qui la sabbia è bianca e come suggerisce il nome è colma di conchiglie. Il mare ha i classici colori caraibici.
La vegetazione scarseggia e per poter sopravvivere più di 5 minuti bisogna reperire un ombrellone. A tal fine le possibilità sono numerose. All'estrema sinistra (guardando il mare) c'è il Reggae Bar, affollatissimo, con una fitta distesa di ombrelloni e naturalmente con musica reggae a gogo.
Volendo c'è anche un ristorantino in cui mangiare qualcosa.
Fino al 2012 viveva qui anche il maiale Wilbur, una star nei forum americani, oggi ricordato con questo cartello!
Noi non amiamo l'affollamento e ci sistemiamo nella parte centrale della spiaggia dove abbiamo noleggiato un ombrellone e due lettini in riva al mare a soli 10 dollari. La parte più a destra della spiaggia è ancora più deserta.
Qui si trova anche la zona migliore per fare snorkeling ...
... ed il fondale marino è disseminato di stelle marine di diversi colori.
Passiamo tutto il pomeriggio in spiaggia fino a quando Chris ci torna a prendere e sulla strada del ritorno ci fa fare una fermata non programmata a Shipwreck Beach ...
... qui mare e spiaggia non sono niente di che, ma nella zona vive una folta colonia di simpatiche scimmie in libertà che fanno impazzire la bambine!
Torniamo in porto alle 16:30 circa, appena in tempo per il rientro in nave.
La Summit molla gli ormeggi alle 17 e lascia St. Kitts.
Dopo di noi esce la Jewel che rivedremo solo a Portorico a fine crociera.
Anche la giornata di St. Kitts non ha deluso le attese. L'isola mi è apparsa ben tenuta e curata, le costruzioni goergiane di Basseterre ci catapultano indietro nel tempo, la Romney Manor è un impressionante mix di colori tra natura e batik, il relax in spiaggia è stata la ciliegina sulla torta.
La presenza di una guida molto brava e preparata come Chris, al posto di un normale tassista, ha però fatto la differenza e dato valore aggiunto all'intera escursione. Abbiamo scoperto aspetti dell'isola che mai ci saremo aspettati e ciò ha reso il tutto ancor più interessante. In più abbiamo fatto amicizia con una simpatica famiglia americana. Ah dimenticavo ... per noi il costo per l'intera giornata è stato di 100 dollari.
E con questo è proprio tutto ... ringrazio ancora una volta chi mi segue e ci rivediamo presto a Dominica!
Continua ...