La realtà è molto complessa.
Io non credo che le compagnie, o Costa stessa, non tenga più al cliente. Una delle missions, soprattutto per chi vende crociere, è avere un cliente soddisfatto.
Le compagnie vogliono avere clienti soddisfatti. Il vero problema sorge quando questo si deve coniugare con la realtà macroceconomica (crisi), eventi straordinari (Concordia ed Allegra) e politica dei prezzi dei competitor (Royal nel 2012 è andata giù pesante in merito). Ragazzi, per chi è nella stanza dei "bottoni", è un vero rompicapo.
La domanda è: in questo contesto, è possibile che tutti gli "attori" coinvolti siano contenti e soddisfatti? (Clienti, Compagnie, azionisti, etc.)
Per me no. Il tutto allora diventa un "gioco" di equilibri e compromessi.
E per me, in questo contesto, ed in linea di massima, l'"attore" che ancora si può dire soddisfatto (forse non come in passato, ma ancora in maniera sufficiente) è il crocierista.
Questa politica (che è ipotizzata...sia chiaro..ma altresì plausibile...vedere bilancio Carnival 2012...) può portare problemi, come quelli evidenziati nel post di Prezzemolo (ed altri).
Ma, al di la di questo TD, ed in linea generale, ad essere soddisfatti (..certo ...magari con qualche mugugno...), per ora, siamo la stra-grande maggioranza.
Ricordiamoci , e mi ricollego a quanto ho detto prima in merito alle economie di scala, che se una compagnia sceglie strategicamente il segmento mass, e si butta sulle mega-navi, la conseguenza sarà il "tirare la cinghia" nei periodi di magra, e l'avere guadagni "interessanti" nei periodi di vacche grasse.
I pro sono che le crociere mass sono sempre di più "per tutti", i contro sono che potenzialmente si creano "diseguaglianze" tra quanto pagato e quanto usufruito rispetto alla media generale (e questa media generale è ormai "tirata" verso il basso), ed in relazione a quando si prenota.
Un saluto