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Quale futuro per Costa


Ed eccomi qui signor giudice

Carnival Corporation & PLC ha pubblicato un rapporto sull'attività del quarto trimestre che comprende dati e statistiche, prenotazioni, finanziamenti, ambiente e vari altri aspetti delle attività crocieristiche della società.

E dall'analisi, l'amministratore delegato di Carnival Corporation & PLC Josh Weinstein ha commentato: "Nel corso del 2022, abbiamo riportato in servizio con successo la nostra flotta, aumentando in modo aggressivo l'occupazione a fronte di una capacità crescente, e portando i ricavi per giorno di crociera per passeggero al di sopra dei livelli record nel 2019, sia nel quarto trimestre che per l'intero anno in generale. Abbiamo anche gestito attivamente la riduzione dei costi, investendo al contempo per costruire la domanda futura".

In termini di ottimizzazione della flotta, Carnival Corporation & PLC prevede di ritirare tre navi più piccole e meno efficienti, due delle quali appartengono alla flotta di Costa Crociere, Costa Magica e Costa Fortuna, come parte della strategia della compagnia di ridimensionare il marchio, vista la chiusura delle operazioni di crociera in Cina e la presenza significativa della compagnia di navigazione in quel paese prima della pausa delle operazioni di crociera.

Una volta completata nella primavera del 2024, la strategia di ottimizzazione della flotta della compagnia ridurrà la capacità di Costa vicino alla capacità del 2019 che Costa ha dedicato fuori dall'Asia ai suoi mercati principali in Europa continentale.
 
Faccio una domanda sulla mia riflessione. Visto che anche in Cina il governo ha dato un “liberi tutti” togliendo le restrizioni covid, Costa Serena potrebbe ritornare in Oriente e ricambiare l’itinerario previsto per questa unità ai Caraibi???
 
Ho letto che dal giorno 8 gennaio prossimo, tutti possono viaggiare senza divieti. Quindi, possono anche dare il via libera alle crociere
 
Di certo non sarà come il 2019 visto che ora gli manca giusto qualche nave ( si fa per dire ) e di altre non si conosce il futuro
Meno navi, ma posti letto praticamente uguali al 2019: e’ il prezzo per giorno di ognuno di questi che determina il fatturato, e di conseguenza gli utili.
Checche’ se ne dica, il fatturato 2023 potrebbe, in condizioni ottimali, essere addirittura superiore al 2019!
 
Maurizio il fatturato "potrebbe" nel 2023 anche aumentare ma il (guadagno/utile) aumenterà? Quello che sta affossando Carnival sono i miliardi di debito e con gli interessi che pagano al 10% penso che sia difficile nel breve/medio periodo tornare alla parità.
 
Tiziano, a seconda dei siti il debito si aggira sulla trentina di miliardi di debito. Io non so quale sia l"interesse che Carnival deve pagare per tale somma, ma se fossimo al 10% sarebbe una cifra gigantesca che va ad intaccare profondamente gli utili.
Non credo ci sia tanto da ragionare, se qualcuno non mi dimostra un errore insito in tale pensiero.
La costruzione di tre/quattro Toscana all'anno solo per il pagamento degli interessi.
Non mi sembra per nulla una situazione finanziaria positiva, tant'è che Carnival ha già intrapreso, per ora, misure contenitive quali la vendita di altre tre navi, il rallentamento delle nuove commesse, aspetto che a lungo andare provocherà un invecchiamento delle flotte con le relative conseguenze.
Senza contare che le prenotazioni, anche se in enorme aumento, sono pur sempre un dato "teorico", suscettibile ad essere sconvolto in caso di ulteriori eventi politici/sanitari, mentre il debito è un dato reale.
 
Meno navi vuol dire meno itinerari e quindi meno appeal per la compagnia stessa. I posti saranno anche di più rispetto al 2019 ma sono concentrati per il grosso su tre navi che gireranno nel mediterraneo occidentale e dovranno vedersela con una concorrenza agguerritissima, che sugli stessi giri schiera la world Europa, la seaview, seashore, Grandiosa e magnifica. Io non sono un'esperta di marketing ma i loro conti mi sembrano tanto un artificio contabile. In ogni caso più passa il tempo più ho la sensazione che dietro il comportamento della dirigenza di Carnival e Costa ci sia qualcosa che ancora non sappiamo. Diversamente non mi spiego come ad oggi Costa sia praticamente l'unica compagnia senza programmazione per il 2024, quando la sua pseudo controllata Aida ha aperto le prenotazioni per il 2024 a settembre.
 
Maurizio il fatturato "potrebbe" nel 2023 anche aumentare ma il (guadagno/utile) aumenterà? Quello che sta affossando Carnival sono i miliardi di debito e con gli interessi che pagano al 10% penso che sia difficile nel breve/medio periodo tornare alla parità.
Se torneranno i tempi buoni ci vorranno 4/5 anni prima di ripianare i conti, sempre considerando che i debiti ci sono sempre stati ( come si legge anche nei bilanci ante 2019 ed erano di circa 8 miliardi di $ ) e continueranno ad esserci.
Tu sai benissimo che quasi la totalita’ delle grandi aziende fanno anche investimenti senza avere al momento la disponibilita’ economica per farlo: l’importante e’ poi avere nel futuro i flussi di cassa necessari per farvi fronte.
Carnival, tutti gli altri gruppi ed MSC, avevano gia’ nel 2019 debiti consistenti, ma chiaramente con 4/5 miliardi di utili l’anno, non era un problema affrontare 2 miliardi di dollari di “ rate “ ogni anno.
Di colpo tutte le entrate si sono fermate e si e’ dovuto mettere mano al portafoglio, ma se si va a vedere ad oggi, nel bilancio 2022, Carnival ha attinto solo 700 milioni di dollari delle sue riserve cash, che ammontano a circa 8 miliardi.
Leggendo il bilancio 2022, Carnival ha circa 27 miliardi di dollari di debiti, 48 miliardi di valore di beni propri, ed ha comunque avuto un utile ( EBITDA, l’utile lordo prima di ammortamenti e tasse ) di circa 300 milioni, che e’ nulla rispetto ai 4,5/5 miliardi che aveva prima, ma e’ uno spiraglio in positivo rispetto al negativo dei due anni precedenti.
Gli interessi vengono pagati solo sulle obbligazioni emesse per recuperare denaro, non su tutto il debito che e’ formato perlopiu’ da rate gia’ previste per il pagamento delle costruzioni, vecchie e nuove che siano.
Poi, avere fiducia o meno nel gruppo e’ tutt’altra cosa…ma finche’ i debiti saranno nettamente inferiori alle proprieta’ gli investitori, i grandi investitori, e’ molto probabile che daranno fiducia.
Io penso che il prossimo anno possa delineare molto efficacemente il futuro di Carnival, fra i brands bisognerebbe capire quale e’ messo peggio…
 
Meno navi vuol dire meno itinerari e quindi meno appeal per la compagnia stessa. I posti saranno anche di più rispetto al 2019 ma sono concentrati per il grosso su tre navi che gireranno nel mediterraneo occidentale e dovranno vedersela con una concorrenza agguerritissima, che sugli stessi giri schiera la world Europa, la seaview, seashore, Grandiosa e magnifica. Io non sono un'esperta di marketing ma i loro conti mi sembrano tanto un artificio contabile. In ogni caso più passa il tempo più ho la sensazione che dietro il comportamento della dirigenza di Carnival e Costa ci sia qualcosa che ancora non sappiamo. Diversamente non mi spiego come ad oggi Costa sia praticamente l'unica compagnia senza programmazione per il 2024, quando la sua pseudo controllata Aida ha aperto le prenotazioni per il 2024 a settembre.
Certamente con poche navi hai poca flessibilita’.
Gli itinerari per tutto il 2024 sono pronti da tempo…una volta si pianificava in azienda con 3/4 anni, anche 5, ma si rendevano pubblici solo 1,5/2 anni ed erano tutte certezze…oggi si lavora con solo 8/12 mesi e vi sono gia’ dei rischi di cambiamenti e cancellazioni.
Forse vogliono solo avere piu’ certezze…oltre a sapere che navi avranno.
 
Maurizio il fatturato "potrebbe" nel 2023 anche aumentare ma il (guadagno/utile) aumenterà? Quello che sta affossando Carnival sono i miliardi di debito e con gli interessi che pagano al 10% penso che sia difficile nel breve/medio periodo tornare alla parità.
Se aumentera’ il fatturato, aumentera’ certamente l’utile, perche’ mediamente i prezzi sono aumentati.
I posti letto sono pressoche’ identici, senza pero’ dimenticare che ogni dato di Costa comprende anche Aida…quindi per noi quasi impossibile capire cosa fa l’una e l’altra: pur essendo due compagnie indipendenti, i dati sono totalmente uniti.
Aida avra’ comunque un numero di posti letto inferiori a Costa ( navi mediamente meno capienti ), ma prezzi piu’ alti.
 
Vi allego uno specchietto che spieghera’ molte cose della situazione di Costa.
Costa ha puntato, fin dal 2007 sulla Cina e poi piu’ tardi sulla Russia.
E’ riuscita nell’intento, in particolare in Cina dove non ha avuto rivali, ha avuto una posizione primaria, mai insidiata da alcuno; nessuna compagnia ha ma raggiunto, neppure lontanamente, quei risultati…tutti gli altri sono state presenze effimere al confronto.
Ha guadagnato un mare di soldi fino al 2019, poi di colpo un mercato che valeva, con la Russia, il 30% della sua clientela totale, e’ sparito, di colpo, da un giorno all’altro e completamente, un mercato impossibile da rimpiazzare ora ed anche in un medio futuro; perche’ se ti mancano 1 milione di clienti su 3,2 milioni complessivi e sai benissimo che non puoi rimpiazzarli ne’ in un anno ne’ in 3, non ti resta che fermare le navi e ridurre la flotta. Ora e’ rimasta solo Costa Europa, la clientela solita occidentale ( neppure tutta, mancano molti americani ed inglesi ), e’ rimasta la stessa clientela di Aida, quindi non e’ possibile che Costa possa riempire con la sua clientela ( non cinese e russa ) le 13/14 navi che aveva, piu’ le nuove entrate Venezia ( che doveva essere in Cina ma e’ rientrata ), Firenze, Smeralda e Toscana.
Guardando lo schemino in calce vedete che il fabbisogno attuale di Costa sarebbe dei posti letto totali, meno quelli che erano in Cina, perche’ alla fine Aida continua con la sua solita clientela non facendo parte del mercato cinese; quindi fermare, o lasciare ferme, due navi, Diadema e Serena, e’ d’obbligo, anzi credo ci sia gia’ abbondanza di posti. Certo cosi’ facendo sorgono altri problemi, in primis l’impossibilita’ di coprire itinerari o di proporne di altri.
Al momento la priorita’ e’ guadagnare.


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Maurizio sono spiegazioni condivisibili, che valgono però in gran parte anche per altre Compagnie: non solo Costa ha dovuto subire le conseguenze delle tensioni politiche e della pandemia.
Poi non è che io voglia andare contro corrente, ma le navi di MSC in Mediterraneo viaggiano alla grande, come dimostrato dai numeri che continuamente vengono proposti su queste pagine. Quindi come mai Smeralda, l'unica superstite in Mediterraneo, a parte le feste natalizie, ha continuato viaggiare a modesti numeri di passeggeri? Non è che questi ultimi manchino, solo che evidentemente scelgono un altro marchio.
Da quel che so nemmeno Toscana spopola negli Emirati, e se Pacifica in piene feste natalizie ai Caraibi viaggia con il 30/40% di occupazione le "motivazioni" non è che valgano più di tanto.
 
Cerco di capire tutti i punti da te gentilmente elencati e, non fanno una piega.
Eccetto uno, cercare di riempire le navi nel mediterraneo con due itinerari,
pressoche' uguali, la vedo dura.
Ti correggo… 3 itinerari: Smeralda, Toscana e Diadema
A cui si aggiunge Pacifica con la ‘bizzarra’ partenza da Taranto.
Turchia, Tunisia e l’itinerario classico del nord Europa (Amburgo, le havre, southampton, etc) completamente snobbati.
La vedo dura.
 
Il problema è che questo ridimensionamento della compagnia inevitabilmente incide sull'appeal di Costa sulla clientela. D'altra parte in una società che si informa prevalentemente su internet il paragone con MSC , che cito in quanto competitor più diretta, è impietoso. È inutile ripeterlo ma pochi itinerari e tutti quasi uguali non aiutano ad attirare clienti, ma soprattutto non consentono di fidelizzarli perché anche chi si è trovato bene la prima volta poi vuole nuove mete e in Costa non ce ne sono. E in tale ottica non comprendo perché continuino a mandare le poche navi che hanno negli stessi posti soprattutto per il mediterraneo orientale. Va bene Mikonos e Santorini, ma almeno Deliziosa la potevano destinare ad altre tappe, così è ovvio che la clientela interessata a girare tra Grecia Croazia e Turchia sceglierà MSC e si troverà bene, cosa molto probabile perché è comunque un'ottima compagnia, ci tornerà.
 
Vi allego uno specchietto che spieghera’ molte cose della situazione di Costa.
Costa ha puntato, fin dal 2007 sulla Cina e poi piu’ tardi sulla Russia.
E’ riuscita nell’intento, in particolare in Cina dove non ha avuto rivali, ha avuto una posizione primaria, mai insidiata da alcuno; nessuna compagnia ha ma raggiunto, neppure lontanamente, quei risultati…tutti gli altri sono state presenze effimere al confronto.
Ha guadagnato un mare di soldi fino al 2019, poi di colpo un mercato che valeva, con la Russia, il 30% della sua clientela totale, e’ sparito, di colpo, da un giorno all’altro e completamente, un mercato impossibile da rimpiazzare ora ed anche in un medio futuro; perche’ se ti mancano 1 milione di clienti su 3,2 milioni complessivi e sai benissimo che non puoi rimpiazzarli ne’ in un anno ne’ in 3, non ti resta che fermare le navi e ridurre la flotta. Ora e’ rimasta solo Costa Europa, la clientela solita occidentale ( neppure tutta, mancano molti americani ed inglesi ), e’ rimasta la stessa clientela di Aida, quindi non e’ possibile che Costa possa riempire con la sua clientela ( non cinese e russa ) le 13/14 navi che aveva, piu’ le nuove entrate Venezia ( che doveva essere in Cina ma e’ rientrata ), Firenze, Smeralda e Toscana.
Guardando lo schemino in calce vedete che il fabbisogno attuale di Costa sarebbe dei posti letto totali, meno quelli che erano in Cina, perche’ alla fine Aida continua con la sua solita clientela non facendo parte del mercato cinese; quindi fermare, o lasciare ferme, due navi, Diadema e Serena, e’ d’obbligo, anzi credo ci sia gia’ abbondanza di posti. Certo cosi’ facendo sorgono altri problemi, in primis l’impossibilita’ di coprire itinerari o di proporne di altri.
Al momento la priorita’ e’ guadagnare.


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Non credo sia giusto contare nel 2023 anche Costa Serena, la quale inizierà a movimentare passeggeri gli ultimissi giorni del 2023
 
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