Re: Sempre più maleducati nelle crociere di massa
guardate un po qui..Fonte LA STAMPA
Boom delle vacanze in nave. Ma all’estero ci considerano sprovveduti
VINCENZO ZACCAGNINO
MILANO
Stiamo diventando un popolo di navigatori, anzi di crocieristi. Sono ormai circa 800 mila gli italiani che scelgono la nave per le vacanze, preceduti in Europa solo da inglesi e tedeschi. Gli esperti fanno previsioni di crescita notevoli: 26% in più all’anno, nonostante la crisi economica.
Ma ci giudicano ancora dei neofiti, a cui può essere ultile il decalogo che circola in Spagna, con i consigli per sfruttare al meglio le potenzialità offerte dai palazzi naviganti e le regole di bon ton.
Il primo problema è la scelta della cabina. Afferma in proposito un giornale americano: «Ricordatevi che a bordo la cabina è il vostro unico rifugio. Se scegliendo una camera d’albergo badate alla vista, al piano e al tipo di letto, su una nave dovete controllare anche le garanzie di privacy, la rumorosità, gli spazi, la disponibilità di una veranda e i movimenti che possono nascere dal moto ondoso».
Per stare meglio a bordo bisogna spendere di più, evitando le economiche sistemazioni interne che possono generare claustrofobia. Sono da scartare anche gli alloggi di prua, che risentono dell’infernale rumore delle catene delle ancore e, in forma più accentuata, del beccheggio che, del resto, infastidisce anche chi sceglie una cabina a poppa. La posizione ideale è a centro nave. Quindi il più vicino possibile al baricentro dello scafo.
Altre zone da evitare: quelle adiacenti al teatro, ai ristoranti, alla discoteca e alle aree pubbliche in genere, vicine agli ascensori, immediatamente sotto il ponte sole. Subiscono rumori di ogni tipo che disturbano la tranquillità e insidiano il sonno. È anche opportuno badare all’assenza di ostacoli che riducono la vista: ad esempio le lance di salvataggio.
Oggi le navi da crociera tendono ad essere sempre più grandi: significa vivere in una città galleggiante di tre o quattromila abitanti. Una realtà che presenta dei vantaggi, ma anche degli inconvenienti. Douglas Ward, considerato il maggiore esperto mondiale di crociere, afferma: «Fattori positivi delle grandi navi sono i notevoli spazi pubblici a disposizione, le differenti opzioni per cenare, la facilità di utilizzo degli strumenti elettronici, la miglior stabilità con mare grosso, le maggiori occasioni di svago per adulti e bambini. Il rovescio della medaglia è rappresentato dalle lunghe file all’imbarco, allo sbarco, ai buffet e nelle escursioni. E poi la notevole quantità di cose che si devono pagare extra, l’impersonalità del servizio, i troppi annunci degli altoparlanti, la difficoltà di trovare posti liberi nell’area delle piscine e le cabine troppo piccole».
Analizzando il fenomeno si scopre che le crociere rappresentano una delle soluzioni preferite dalle coppie in viaggio di nozze. Ma anche un’ottima occasione per i single per trovare compagnia. E’ stato calcolato che viaggia da solo il 25% dei crocieristi. A livello mondiale più di 4 milioni di persone l’anno. Generalmente occupano da soli la cabina, che essendo sempre a due letti, costringe a pagare un doppio biglietto, salvo sconti previsti in bassa stagione. Su tutte le maggiori navi la prima sera di navigazione viene organizzato un cocktail per i single, onde facilitare incontri e amicizie, spesso con la compiacenza dei maître dei ristoranti, che cercano di formare tavoli per ambo i sessi a loro riservati.
Sulle grandi navi ci sono anche strutture adeguate per far divertire i bambini, che vengono seguiti da personale specializzato. Alcune compagnie li accolgono a bordo a titolo gratuito se viaggiano in cabina con i genitori. Questa promozione ha successo.
In un recente meeting di agenti di viaggio è stata lamentata l’eccessiva presenza di bambini che sciamano a bordo urlanti nei locali pubblici o intorno alle piscine, infastidendo chi desidera godere di momenti di relax. La colpa è ovviamente dei genitori, che non utilizzano le strutture di bordo realizzate per i più piccini, dalle sale giochi alle piscine.
