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Silver Dawn, la crociera luxury e il ...buon vino

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dalsnibba

Super Moderatore
Staff Forum
Grazie Prof, molto interessante, un bel itinerario e nave fantastica
Interessante anche il fatto di avere parecchi ufficiali Italiani , sempre molto apprezzati in tutto il mondo
anche in Princess, (sono informato per la mia prossima crociera) moltissimi ufficiali Italiani a bordo
compresi parecchi Comandanti.
Per quanto riguarda, il vino, interessante, ma confesso
non sono proprio un gran bevitore.. anzi... una birra ogni tanto, amaro e grappino (... 1 volta l'anno...) e stop..
per fortuna che c'e' Blue! :ROFLMAO:
 

Blueyes

Well-known member
Grazie Prof, molto interessante, un bel itinerario e nave fantastica
Interessante anche il fatto di avere parecchi ufficiali Italiani , sempre molto apprezzati in tutto il mondo
anche in Princess, (sono informato per la mia prossima crociera) moltissimi ufficiali Italiani a bordo
compresi parecchi Comandanti.
Per quanto riguarda, il vino, interessante, ma confesso
non sono proprio un gran bevitore.. anzi... una birra ogni tanto, amaro e grappino (... 1 volta l'anno...) e stop..
per fortuna che c'e' Blue! :ROFLMAO:
L'importante, per uno Staff d'eccezione, così come per un buon vino, è privilegiare la qualità.
Prosit!
 

prof

Staff Member
Ciao a Lisa, Massimo, Oriana e Blueyes. Si, tantissimi ufficiali italiani a bordo e anche in altre navi Silversea (senza dimenticare tanti bravissimi maitre). Sicuramente apprezzati a livello internazionale. Su una nave Silversea e grazie al fatto che i passeggeri sono pochi, c’è sicuramente anche una maggiore interazione tra ufficiali e clienti. Non solo ai cocktail di inizio e fine crociera ma anche durante vari momenti c’è la possibilità di fare quattro chiacchiere o prendere un caffè insieme. Come detto, noi eravamo gli unici due italiani e ci siamo sentiti oltre modo coccolati
 

prof

Staff Member
E torniamo a Bordeaux e dintorni. Delineata la storia dei "grand cru classé en 1855" ecco un piccola guida nel caso voleste fare un tour di enoturismo e degustazioni nella zona.
Chiaramente l'obiettivo migliore è riuscire a visitare uno dei "Top 5". Diffidate di offerte di agenzie on line, l'unico modo è compilare il modulo che c'è nei siti di questi prestigiosi chateaux (Château Lafite Rothschild, Pauillac; Château Latour, Pauillac; Château Margaux, Margaux; Château Haut-Brion, Pessac-Léognan, Graves; Château Mouton-Rothschild, Pauillac) e incrociare le dita in attesa di una risposta. Passata la pandemia, le visite sono sì riprese ma arrivano richieste da tutto il mondo e se volete andare a luglio, agosto o durante la vendemmia bisogna cercare di prenotare almeno 5/6 mesi prima. Dopo l'attesa aspettatevi anche risposte inconsuete, come è capitato a noi, con appuntamenti alle ...9 del mattino (l'orario migliore per cominciare a bere!).
 

prof

Staff Member
Un po' di geografia: Bordeaux è al centro di un'area vinicola che non ha pari. Andando nelle varie direzioni, a circa 45 minuti-un'ora di auto dalla città si trovano zone conosciute (e invidiate) a livello internazionale da secoli.
Il Médoc è la zona più prestigiosa: si trova a nord-ovest di Bordeaux, tra l’Oceano Atlantico e l’estuario della Gironda. Grazie a un microclima unico è il terreno fertile per i vini più pregiati al mondo. Insieme a Le Graves formano la Rive Gauche (della Gironda) bordolese. Il Médoc è suddiviso in due sottozone: il basso Médoc a nord e l’alto Médoc a sud. All’interno dell’Alto Médoc convivono 6 comuni ognuno con la propria AOC (la Doc italiana), 4 dei quali di grande qualità: St.-Estèphe, Pauillac, St.-Julien, Margaux. La gran parte dei vini Bordeaux rossi più pregiati al mondo sono prodotti all’interno di questi comuni.​

I castelli (chateaux sta per castello ma anche cantina in genere) che si incontrano lungo questo percorso enoico sono davvero impressionanti: da Châteaux Margaux con il suo grande ingresso palladiano (la foto che apre questo diario), il Pichon Baron con le sue torrette o il Palmer con il suo tetto in ferro con le bandiere delle nazionalità dei suoi proprietari. I terreni sono principalmente ghiaiosi e argillosi, ma più ci si avvicina all’Oceano più aumenta la percentuale sabbiosa. Le uve sono a bacca rossa per la stragrande maggioranza. I vitigni: Cabernet-Sauvignon, in misura minore Merlot e in piccola parte Cabernet Franc e Petit-Verdot. Questi quattro vitigni conferiscono grande robustezza, eleganza e raffinatezza ai vini del Médoc e li rendono tra i migliori e più longevi al mondo.
 
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prof

Staff Member
Saint Emilion.
Andando invece a Est di Bordeaux si incontra questa zona vinicola con un paesino medievale al centro. E' un vero e proprio gioiello, appollaiato su un promontorio roccioso e interamente circondata da vigneti. Sarete subito conquistati dagli edifici in pietra color miele e dalla vista dei tetti grazie ai continui sali scendi. La cittadina e i suoi vigneti sono Patrimonio dell’Umanità Unesco. Smarritevi tra i vicoli del borgo disseminati di wine shop fornitissimi, fate tappa in Place du Clocher per bere un altro calice, acquistare qualche cartolina e ammirare i tetti della città. Qui trovate anche l’ufficio del turismo. Ma dato che i cambi di prospettiva non mancano a Saint Émilion, se avete fiato, potete salite i 196 scalini del campanile dell'affascinante chiesa. Si può anche mangiare, come abbiamo fatto noi, nel Chiostro Les Cordeliers (foto), un tempo era il secondo convento dei frati francescani del villaggio, oggi è sede di un’importante cantina con un fornitissimo shop e un bar/ristorante. Non perdete i "macarons", i dolci tipici di Saint Emilion.

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prof

Staff Member
Pomerol
Sempre a Est (si può visitare in giornata con Saint Emilion) c'è il Pomerol: è la più piccola area del bordolese con soli 800 ettari di vigna totali. Pomerol e Saint Èmilion sono le più importanti AOC della Rive Droite. I vini sono solo a bacca rossa in quanto in prevalenza a base di uve Merlot, alcuni per il 100%. Anche qui troviamo strade a costeggiare vigneti che si estendono a perdita d’occhio e gli Château a completare il quadro. Gli Château più importanti sono Pétrus e Le Pin, quest’ultimo vanta prezzi ancora più alti di Pétrus in quanto produce solo 8 mila bottiglie contro le quasi 40/50 mila di Pétrus. I vini del Pomerol come tutti i vini di Bordeaux sono pronti dopo tre anni dalla vendemmia, quanto alla longevità è garantita e possono essere bevuti anche dopo quaranta, cinquant’anni ma ci sono anche vini centenari.20230511_123334.jpg
 
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prof

Staff Member
Infine andando a Sud di Bordeaux si entra nel regno del Sauternes.
E' una delle denominazioni di vino bianco dolce più celebri di Francia e del mondo. In realtà andrebbero chiamati vini muffati perché ottenuti grazie all'azione di un fungo, la Botrytis cinerea che popola il vigneto generalmente in settembre e in particolari condizioni climatiche origina la muffa nobile. Nelle cantine - vedi foto - ci sono pannelli esplicativi sulla lavorazione e su questo "miracolo" che trasforma le uve apparentemente rovinate dai parassiti in uno dei vini più celebri del mondo. La produzione di bottiglie è davvero limitata per queste ragioni e ogni anno la quantità di prodotto varia in base a come il fungo ha "attaccato" le vigne...
Sauternes è anche un piccolo paesino di 730 abitanti che merita una visita dopo le degustazioni nelle cantine.
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prof

Staff Member
E noi? Il colpo di fortuna è stato trovare su internet una piccola società che organizza visite in italiano a Bordeaux e dintorni. Con la nostra guida, preparatissima e con gli "agganci" giusti (in passato ha gestito un affermato wine bar in città) abbiamo stilato un programma "a tappe forzate" che ci ha permesso di effettuare 5 visite con degustazioni nelle 4 regioni vinicole descritte. Più altre soste fotografiche negli chateaux più eleganti (fate conto che molti sono anche resort con possibilità di soggiorno).
Oltre all'aiuto, alla traduzione dal francese in italiano nelle cantine e a tanti aneddoti e racconti, l'apporto fondamentale della guida è stato guidare ...l'auto (sua) dopo le degustazioni (nostre). Hic!
 

prof

Staff Member
Nel rispetto degli ...astemi, non mi dilungo oltre sui vini ma inserisco qui alcune foto degli chateaux che sono comunque un piacere per gli occhi, cominciando dal famoso Chateaux Margaux che è nella top five "Premier Grand Cru Classè".
E' stato costruito e finito circa 200 anni fa, nel 1816. L’edificio d’architettura neoclassica è sicuramente il più importante (e il più bello) di tutto il Médoc.

Tanto per essere un attimo nazionalista, è bene ricordare che Chateau Margaux fu anche italiano, dal 1990 al 2003: Gianni Agnelli divenne socio di maggioranza (al 75%), fino alla sua morte, dopo aver pronunciato la celebre frase: investite in vino, mal che vada ve lo potrete bere. Il coraggio calcolato con gusto. Chateau Margaux resta nell’immaginario come il più seduttore tra i cinque Premier Grand Cru Classè e l'immagine simbolo di tutta la zona e anche del nostro viaggio.

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prof

Staff Member
L'altro super top di cui abbiamo accennato è lo Chateau d'Yquem. Per il Sauternes l'unico e solo Premier Grand Cru Supérieur nella classificazione del 1855, di cui ormai sapete tutto! La cantina è stata acquistata nel 1999 da LVMH, la multinazionale proprietaria di circa 70 marchi come Louis Vuitton, Christian Dior, Sephora, Tiffany...
In sostanza il più grande e famoso vino dolce del mondo. Qui la botrytis cresce come da nessun'altra parte e offre Sauternes assolutamente meravigliosi, con una sontuosità controllata e un potenziale di invecchiamento incredibile. Il luogo sembra uscito da una favola incantata

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