Mhà.. io vi ho lasciati LIBERISSIMI di scegliere!!! Vi avevo solo avvertito che il sito era immenso, e che nel caso di panini conveniva prenderli fuori..
Tutto qui..
Si poteva uscire e rientrare, si poteva uscire e basta, si poteva rimanere..
Più LIBERI di così!!!
Detto tra di noi queste cose hanno un loro fascino, e qualche volta sono anche intriganti..
Ma in questo caso è davvero difficile potersi immergere in certe considerazioni: ci sono le navi, c'è il porto, c'è persino il cantiere ed è stata fatta una stima, per eccesso, dei tempi di lavoro (un anno e mezzo se non sbaglio, posso controllare..
) e c'è pure la firma del proprietario!!
Una cosa che va detta è che a fronte di molte ipotesi alla Voyager, spesso la realtà è più incredibile dell'incredibile che ci immaginiamo noi..
Ma qui andremmo OT..
Cosa volevo aggiungere? Intanto un link in più rispetto a quello di Laura..
il link di Laura è quello dove descrivo le navi, ma la loro storia ed il perchè furono costruite è qui:
http://forum.crocieristi.it/showthread.php/4614-Leggende-sui-Mari/page5
Con Laura non l'ho fatto, ma probabilmente tornerò lì a visitare i resti del porto e del cantiere di costruzione, nel caso metto delle foto..
Ad oggi ho visitato il tempio di Diana, che è uno dei motivi per cui le navi furono costruite proprio lì..
A parte questo, penso che qualunque cosa io possa scrivere, essere nel museo è diverso, perchè vedi le dimensioni reali delle ancore, dei bozzelli, della ruota finale di prua.. vedi le finestre, dotate peraltro di chiavi (Caligola aveva paura che gli rubassero dentro?) le porte, le tegole..
Le colonne, in marmo rosaceo, che di sicuro realizzavano una passeggiata di coperta che, va detto, nemmeno la Victoria (e va bhè.. bisogna dirlo) si può permettere..
Insomma c'è poco, ma quel poco ti permette di immaginare le navi reali, di 'salire' a bordo, con la sicurezza di trovare dei giochi d'acqua (e si, almeno delle fontane), forse delle piante rampicanti o delle viti (come le navi di baia) e delle terme, vedi i mosaici del pavimento: ti muovi sul ponte, scendi nello scafo per osservare le strane e perfette soluzioni che permettevano di montare costruzioni in mattone e pietra a bordo di uno scafo..
Per un attimo ci possiamo immaginare una notte di Luna: la popolazione della antica Nemi guarda la Luna specchiarsi nel lago, ad un tratto le due navi giganti si staccano dal porto, una è trainata (da barche o dalla prima), sono illuminate da torce e candele, risplendono d'oro alla luce argentea della Luna..
Chissà cosa avviene a bordo, chissà se l'Imperatore ed i suoi ospiti si concentrano in una cerimonia sacra o si fanno semplicemente un bagno in una piccola piscina interna?
Caligola, come ci ha detto prima Felix, si è gustato assai poco i suoi gioielli, ma in un certo momento, in una notte di Luna, si sarà davvero sentito un Dio..
Forse una delle navi è passata addirittura a Nerone, ma dopo aver servito due Imperatori 'Dannati' la sorte alla fine era per forza l'affondamento..
Una triste sorte, che per assurdo le ha consegnate, almeno per un piccolo giro di esperti, alla meraviglia eterna di chi, per questa scelta, le ha potute in qualche modo conoscere..
A parte questo, il ristorante dove ho portato Laura, oltre ad essere famosissimo nella zona, è stato ricavato in parte, ed è una parte immensa, da una cisterna Romana..
Una cisterna così bastava per il fabbisogno di un paese.. ce ne sono alcune nel Lazio utilizzate persino come teatri, perchè si base circolare..
Insomma, come vedremo in seguito, e come Laura ha potuto vedere molto bene al museo di Nemi, con l'acqua i romani ci sapevano fare..
Un salutone!!
Manlio