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Venezia, navi bloccate in rada.

Fabio, sei stato molto chiaro e soprattutto mi sembri un ottimo crocierista, sai regolarti al meglio anche in circostanze poco favorevoli. Ciao. Fan
 
Sarà stata fortuna, ma un plauso anche ai passeggeri ,hanno tenuto un comportamento sereno e tranquillo.( aparte i soliti furbetti....)
 
Ciao Fabiet, grazie per la tua testimonianza. Vedete, questo secondo me è il modo di affrontare gli eventi, appunto da viaggiatore non da turista. Naturalmente l'entità dei disagi subiti è diversa da quelli trattati prima, ma mi piace questo spirito di affrontare le cose.
 
Grazie Mate.
Tano, non so come fare per postare le foto del Costa Marina. Avrei bisogno di aiuto.

Certo, un poco di spirito di adattamento aiuta, ma non sempre è sufficiente. Come nel caso di molti anziani che, secondo me, nell'occasione - seppure straordinaria - avrebbero dovuto contare su una maggiore attenzione da parte della compagnia.
Ciao a tutti
 
grazie fabiet.

PS:se il teatro era stracolmo, credo che non siano pochi i soliti maleducati, ma che stiamo aumentando a dismisura :shock:
 
grazie fabiet.

PS:se il teatro era stracolmo, credo che non siano pochi i soliti maleducati, ma che stiamo aumentando a dismisura :shock:

Credo che la percentuale sia sempre la stessa e che nel caso sia stata determinante la tensione accumulata il giorno precedente.
In più, secondo me, va considerato che una crociera di 5 giorni è troppo corta, e quindi le aspettative e la voglia di fare dei passeggeri sono compresse e dunque anche un minimo ritardo viene vissuto con rabbia.
Certo, se avessi trovato qualche addetto avrei tanto voluto chiedere perchè il teatro era stato lasciato aperto. Oppure se qualche "furbissimo" aveva pensato di aprirselo da sè.
 
Pur capendo le rimostranze di chi era a bordo in questa brutta occasione più rifletto sulla cosa più non mi sento di condividere il giudizio di inadegatezza espresso sull'operato della compagnia..

Non nel senso che il comportamento sia stato adeguato, ma nel senso che credo che non si sia capita a fondo la complessità del problema e le difficoltà che si possono essere poste a chi operava per risolvere i problemi dei crocieristi..

Già l'esempio dei pulman che si trovano nel caos per una decisione dei vigili chiarisce molte cose..

Io, con la mente fredda e la capacità di chi parla con il senno di poi vedo solo il problema dei colori dello sbarco ed imbarco come vero errore della Costa, aggiunto al fatto che la cosa che sembrava più sensata, attendere che la nebbia si alzasse ed entrare a Venezia, è invece quella più errata, perchè se vedevi la nebbia e sin dalla mattina tiravi dritto al porto libero più vicino le cose erano ben diverse..

Ma capisco anche la difficoltà a prendere decisioni simili, e quindi considero un errore non averlo fatto, ma non conosco le capacità di accoglienza di Trieste e di Ravenna alla mattina della nebbia..

Anche se capisco perfettamente le rimostranze di chi si è trovato mi tirerò addosso le critiche di tutti ma non sono d'accordo..

Non sono d'accordo che abbiano favorito chi si voleva imbarcare nè che abbiano trascurato le persone, sono convinto che gli sono saltati i piani, questo si..

In un intervento precedente ho elencato le difficoltà che penso abbiano dovuto affrontare, ma dopo averlo scritto ho capito che ce ne sono anche altre, ed ovviamente ci sono altri imprevisti, come quello della persona che ti dirotta i pulman quando tu pensi di averli portati nel piazzale, che chissà quanti sono stati e come saranno stati risolti..

Io non discuto di una virgola che lì sarà stato un inferno, ma da qui a pensare che la colpa sia della compagnia, anzi, peggio, che la compagnia abbia abbandonato i crocieristi, ce ne passa e molto..

Solo oggi nel mio lavoro ho potuto vedere come un classico granello di sabbia abbia creato problemi serissimi ad un oggetto che sto sviluppando da anni, un imprevisto di quelli minimi che fa saltare un lavoro durissimo, e che ancora non so bene come risolvere..

Penso allora a chi ha affrontato una situazione difficilissima, magari ci ha messo il meglio di sè stesso, magari ha anche sbagliato, magari semplicemente gli è stato impossibile fare meglio, e si sente anche dire di essere uno che favorisce i tali o abbandona gli anziani ecc.

Poi chiedo a chi è sbarcato, ma chi si è imbarcato non aveva anche lui i bambini o gli anziani?

Mi scuso dell'intervento, che può far pensare che non abbia capito la durezza della situazione di chi si è trovato in un inferno, ripeto che l'ho capito, ma non sono d'accordo a puntare un indice e condannare un'organizzazione che ha mosso persone, pulman, mezzi, valigie e tutto quello che poteva per cercare di evitarlo..

Un saluto
Manlio
 
io ero sulla victoria sabato 19,perchè nessuno dice che a bordo alle 12 e 15 minuti hanno aperto i ristoranti(che dovevano essere chiusi)oltre al buffet,e che i servizi all interno erano attivi come in qualsiasi giorno di navigazione....secondo me han fatto il possibile,noi eravamo un gruppo di 50 persone e nn abbiamo avuto problemi....
 
io ero sulla victoria sabato 19,perchè nessuno dice che a bordo alle 12 e 15 minuti hanno aperto i ristoranti(che dovevano essere chiusi)oltre al buffet,e che i servizi all interno erano attivi come in qualsiasi giorno di navigazione....secondo me han fatto il possibile,noi eravamo un gruppo di 50 persone e nn abbiamo avuto problemi....

Vedi Moni, purtroppo, anche se concepibile, chi ha avuto problemi dimentica il resto..

Io ripeto, non discuto di una virgola le situazioni brutte in cui la gente si è trovata, ma non credo che ci sia stata inefficienza o cattiva volontà della compagnia..

Peraltro sono stato sulla nave meno di un mese fa, e quindi conosco chi era a bordo, ho scambiato più di una mezzora di discorsi con il comandante, un'ora con il guest manager, tanto tempo con dei camerieri, con una infermiera e con diverse persone del personale..

La tour manager era una delle persone che mi hanno assistito su Costa Marina durante l'episodio grave della rivoluzione in Egitto..

Sono sicuro che nessuna di queste persone se ne sia fregata, come non se ne sarà fregata la assistente del Maitre, che appena vedeva un bambino lo riservava di attenzioni, e la ragazza che vende orologi, anche lei 'innamorata' dei bimbi..

Quindi sono d'accordo con i problemi, ma non con l'atteggiamento delle persone che avranno cercato di fare il loro meglio e non ci sono riusciti.. e magari semplicemente sapevano che c'erano i pulman, che invece erano stati dirottati dai vigili urbani..

Un saluto e grazie di quello che hai scritto..
Manlio
 
io ero sulla victoria sabato 19,perchè nessuno dice che a bordo alle 12 e 15 minuti hanno aperto i ristoranti(che dovevano essere chiusi)oltre al buffet,e che i servizi all interno erano attivi come in qualsiasi giorno di navigazione....secondo me han fatto il possibile,noi eravamo un gruppo di 50 persone e nn abbiamo avuto problemi....
moni19, alcuni passeggeri della Victoria si erano imbarcati, credo, ad Ancona e Bari e li sarebbero sbarcati, quindi chi di loro non avesse voluto visitare, la pur bella, Venezia doveva avere i servizi aperti a bordo non credi? Tu dove sei sbarcata e come avete fatto in 50 a trovare i più pulman per portarvi a Venezia?
 
vabbè mica posso sapere tutti gli imbarchie delle navi Costa, imbarcano in 117 home-port ahahahahahahah, comunque si è capita la mia domanda/precisazione?
 
Due precisazioni.
Tutti i bus non potevano stare davanti al terminal insieme semplicemente perché non c'era spazio ed il traffico era bloccato .
tutti i passeggeri non potevano stare insieme nel terminal per lo stesso motivo.
tutti, però , sono stati fatti arrivare lì nello stesso momento e prima dello sbarco.
lungi dal lamentarmi, ho evidenziato alcuni aspetti che, comunque la si guardi, hanno connotato negativamente una operazione complessa e quasi perfettamente riuscita. non sta poi a me individuare i singoli responsabili di quanto sopra né ho mai pensato che il personalw non abbia cercato di agire per il keglio. innegabile è però la totale assenza di informativa quanto meno al bus. su cui ero io.
Ciao
 
Manlio, il Terminal di Trieste, se non è stata modificata l'area antistante, e l'area sul lungomare è quella che è, di spazio ne ha veramente poco per contenere decine e decine di bus, questo credo sia un dato reale.

Per quanto riguarda la decisione di puntare subito su Trieste, anziché confidare sulla probabile schiarita, avrebbe probabilmente limitato i disagi, ma non risolti. I tempi "tecnici" per reperire i bus, approntare il terminal triestino con il reperimento del personale, che naturalmente non era preparato allo stato di emergenza, avrebbe comunque comportato dei grossi rallentamenti e i conseguenti disagi logistici ai passeggeri.

E' vero che basta anche che un piccolo anello della catena organizzativa si rompa per mettere in crisi tutto il sistema; due bus che non arrivano mettono in crisi i due successivi con l'assalto del doppio dei passeggeri per conquistarsi il posto, e sappiamo tutti come vanno queste cose. Spinte, spintoni, urla, maleducazione e chi si è trovato in mezzo a quella bolgia con bimbi ed anziani, non conserverà di certo un bel ricordo e non sarà di certo grato a Costa o a MSC per l'organizzazione: le responsabilità non si cercano "oltre", è evidente, ma vengono addebitate a chi ti doveva "gestire" con ordine.

Io ho sempre sostenuto dei grossi disagi che si incontrano nel dirottare le navi, con scalo di homeport; ben diverso è stato il disagio patito dai passeggeri di Queen Victoria che alla fine hanno perso "solo" di veder Venezia, ma hanno visto una città altrettanto bella qual'è Trieste. So quale deve essere stato l'impegno di chi ha organizzato, su informazioni ancora precarie da parte delle Autorità Portuali Veneziane, si entra o non si entra?, possibilmente al "meglio" l'operazione.

Ma uno sforzo per non abbandonare per ore i passeggeri sul molo, per farli scendere contigentati dalla nave, anche con la "forza", senza lasciarli scemare tutti assieme all'avventura, sostenendoli con qualche genere di conforto, questo sì avrebbero potuto farlo. Mi sembra di capire che alla fine questo è stato l'aspetto più contestato dai passeggeri.

Ho letto su di un post la considerazione, per me fuori luogo, del Comandante più propenso ad impegnarsi nel Bingo che nella gestione dell'emergenza. Credo sia stato un appunto ingeneroso ed evitabile.
 
Manlio, il Terminal di Trieste, se non è stata modificata l'area antistante, e l'area sul lungomare è quella che è, di spazio ne ha veramente poco per contenere decine e decine di bus, questo credo sia un dato reale.

Per quanto riguarda la decisione di puntare subito su Trieste, anziché confidare sulla probabile schiarita, avrebbe probabilmente limitato i disagi, ma non risolti. I tempi "tecnici" per reperire i bus, approntare il terminal triestino con il reperimento del personale, che naturalmente non era preparato allo stato di emergenza, avrebbe comunque comportato dei grossi rallentamenti e i conseguenti disagi logistici ai passeggeri.

E' vero che basta anche che un piccolo anello della catena organizzativa si rompa per mettere in crisi tutto il sistema; due bus che non arrivano mettono in crisi i due successivi con l'assalto del doppio dei passeggeri per conquistarsi il posto, e sappiamo tutti come vanno queste cose. Spinte, spintoni, urla, maleducazione e chi si è trovato in mezzo a quella bolgia con bimbi ed anziani, non conserverà di certo un bel ricordo e non sarà di certo grato a Costa o a MSC per l'organizzazione: le responsabilità non si cercano "oltre", è evidente, ma vengono addebitate a chi ti doveva "gestire" con ordine.

Io ho sempre sostenuto dei grossi disagi che si incontrano nel dirottare le navi, con scalo di homeport; ben diverso è stato il disagio patito dai passeggeri di Queen Victoria che alla fine hanno perso "solo" di veder Venezia, ma hanno visto una città altrettanto bella qual'è Trieste. So quale deve essere stato l'impegno di chi ha organizzato, su informazioni ancora precarie da parte delle Autorità Portuali Veneziane, si entra o non si entra?, possibilmente al "meglio" l'operazione.

Ma uno sforzo per non abbandonare per ore i passeggeri sul molo, per farli scendere contigentati dalla nave, anche con la "forza", senza lasciarli scemare tutti assieme all'avventura, sostenendoli con qualche genere di conforto, questo sì avrebbero potuto farlo. Mi sembra di capire che alla fine questo è stato l'aspetto più contestato dai passeggeri.

Ho letto su di un post la considerazione, per me fuori luogo, del Comandante più propenso ad impegnarsi nel Bingo che nella gestione dell'emergenza. Credo sia stato un appunto ingeneroso ed evitabile.

questo è il mio punto di vista.
 
Fabiet, non mi rivolgevo a te, ci mancherebbe.. anzi hai dato una chiave per capire alcuni dei problemi..

Rodolfo, non mi sento di dire se hanno trascurato veramente queste persone o no..
E' inutile che mi metto ad elencare le possibili motivazioni per cui potrebbero non essere stati in grado di farlo..

In generale poi, lo ripeto, capisco perfettamente chi era lì e si lamenta, ma non chi, a casa sua, pretende di sapere e capire tutto e condanna con tranquillità..

Ad es. c'era l'albergo vicino? Vero, ma è anche vero che un paio di anni fa volevo andare a Trieste non c'era un albergo libero che era uno, come è vero che magari l'albergo può aver rifiutato l'idea di ospitare le persone..

Noi cosa ne sappiamo?

Un saluto
Manlio
 
Rodolfo, non mi sento di dire se hanno trascurato veramente queste persone o no..
E' inutile che mi metto ad elencare le possibili motivazioni per cui potrebbero non essere stati in grado di farlo..

In generale poi, lo ripeto, capisco perfettamente chi era lì e si lamenta, ma non chi, a casa sua, pretende di sapere e capire tutto e condanna con tranquillità..

Ad es. c'era l'albergo vicino? Vero, ma è anche vero che un paio di anni fa volevo andare a Trieste non c'era un albergo libero che era uno, come è vero che magari l'albergo può aver rifiutato l'idea di ospitare le persone..

Noi cosa ne sappiamo?

Un saluto
Manlio

Condivido ogni parola...e aggiungo che nel racconto di chi doveva imbarcarsi sulla Vic è stato detto che gli autobus sono stati tenuti fermi in una zona adiacente al porto con i crocieristi in attesa dell'imbarco a bordo...quindi c'erano ma non erano utilizzabili da quelli che stavano sbarcando.
A me è venuto il dubbio che abbiano fatto il check-in a Venezia e da lì imbarcato tutti sugli autubus...a quel punto, finchè non erano in nave i crocieristi non erano liberi di andarsene da nessuna parte.
Forse sarebbe stato meglio (sempre se possibile) fare il check-in a Trieste, avrebbero sicuramente potuto lasciare la gente libera di andarsene in giro per la città in attesa dell'imbarco e di conseguenza anche il terminal, comunque insufficiente nella sua capienza da quello che ho capito, sarebbe stato meno intasato.
Ma comunque resta il fatto che a noi mancano sicuramente molti elementi per valutare...

Purtroppo l'errore più grande, a mio parere, è stato quello di non rimettere a disposizione le cabine...quello avrebbe rasserenato gli animi di tutti e reso le operazioni molto più serene.
 
Manlio, il fatto di aver "trascurato" i passeggeri, è un elemento che ho colto e citato in base alle considerazioni e osservazioni dei croceristi che ci hanno raccontato le loro peripezie. Chiaramente lì non c'ero.
 
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