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Venezia; navi da crociera sì, navi da crociera no?

Bravi!!! Ma non potrebbero un po' pensare ai fatti loro e risolvere i loro problemi? Ne avrebbero da sistemare cose prima di rivolgere lo sguardo al di fuori dei loro confini.

Inglesi compresi, dove sui loro quotidiani suggeriscono ai loro connazionali di girare con le mascherine per Venezia a causa dell'inquinamento provocato dalle navi da crociera? Naturalmente avranno provveduto a dare lo stesso consiglio ai propri connazionali che si aggirano dalle parti di Southampton? O le navi che attraccano ai loro porti sono "speciali"?
 
Ultima modifica:
Il discorso sarebbe lungo. Tra i veneziani c'è chi le odia (i residenti non commercianti) ed i........bottegai ed albergatori.
Tutto il mondo critica la situazione, e mi pare sarebbero da eliminare. Però, per dire quanto è facile parlare e difficile attuare, informo che io, prima che avvenisse un eventuale blocco, mi sono fatto una stupenda crociera Msc per la Grecia
e la uscita (o la entrata) sono tra le immagini più belle che ricordo. E dire che di crociere ne ho fatte tante.
 
E' la precisa ragione per cui ho postato l'articolo: conciliare la teoria con la pratica dev'essere davvero difficile se persino il ministro se le dice e si contraddice da solo... le definisce inaccettabili, e poi però aggiunge che Venezia economicamente non può farne a meno. Allora? Non se n'esce.
Da crocierista anch'io preferirei che rimanessero, e l'anno scorso quando per maltempo ci spostarono a Trieste in tanti ci rimasero male. Nonostante le molte crociere e pur avendo fatto tante volte lo stesso percorso in battello, il passaggio con la nave davanti a San Marco esercita ancora un'attrattiva irresistibile.
MCP
 
Il Presidente italiano del CLIA ripropone, dopo gli studi compiuti dall’Autorità portuale dell’Alto Adriatico a Venezia e da altri condotti a Sorrento, in Olanda e in Danimarca «con esiti convergenti», l'utilizzo del Canale Vittorio Emanuele per risolvere il problema del passaggio in Bacino San Marco.

http://www.themeditelegraph.com/it/...le-download-esmJ0xzbMNz9EeuLSJhGpJ/index.html

Negli stessi giorni l'Autorità Portuale di Venezia ha depositato presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti un dossier contenente studi e simulazioni per il transito nel Canale Vittorio Emanuele di navi fino a 180.000 tsl.

http://www.themeditelegraph.com/it/...i-san-marco-vDVhHnS4T74YnFL31bTBoK/index.html
 
Domani, a Roma, si riunisce il "Comitatone", Comitato interministeriale per la salvaguardia di Venezia, che dovrebbe finalmente decidere, dopo quasi 6 anni, la soluzione per le navi da crociera.

Sarà la volta buona? Mah, per ora tutti contro tutti per qualsiasi soluzione. Le correnti e controcorrenti sono molteplici; da chi sostiene la totale esclusione delle navi da crociera dall'intera laguna, al progetto delle banchine in mare, al "salvataggio" dell'attuale terminal attraverso il rimodellamento del Canale Vittorio Emanuele per navi fino a 180.000 tsl e all'allestimento di un nuovo terminal a Marghera per quelle di dislocamento superiore.

La "battaglia" sarà ardua e non vorrei che ancora una volta si decidesse di non decidere.
 
non so che dire.... pare che ancora per 2/3 anni le cose resteranno invariate.... io ci sono passato la settimana scorsa.... francamente non mi sembra che le grandi navi creino danno... l'impatto visivo è certamente forte... a mio modesto parere sposarle è un errore.... ma se fossi veneziano probabilmente non le vorrei... come non vorrei tutta quella folla immensa ogni giorno in giro.
 
Questo quanto riportato sul sito del Ministero delle Infrastrutture:
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Delrio: “Via le grandi navi da San Marco e Giudecca, soluzione definitiva a regime nel Canale Nord a Marghera”

7 Novembre 2017 - Si è tenuta oggi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la riunione del Comitato interministeriale di indirizzo, coordinamento e controllo sulla Laguna di Venezia (il cosiddetto ‘Comitatone’), guidato, su delega della Presidenza del Consiglio, dal Ministro Graziano Delrio. Presenti il Ministro dei Beni culturali, Artistici e del Turismo, Dario Franceschini, il sottosegretario Economia e Finanze, Pier Paolo Baretta, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro, il sindaco di Mira, Marco Dori, il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, il sindaco di Cavallino-Treporti, Roberta Nesto, il presidente del Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Pino Musolino, il provveditore interregionale Roberto Linetti, segretario del Comitato, i rappresentanti dei Ministeri dell’Ambiente, dell’Istruzione, della Presidenza del Consiglio e del Ministero Infrastrutture e Trasporti.

“Dopo tanti mesi di studio e di lavoro molto serio abbiamo trovato una soluzione vera. Via le Grandi Navi dalla Giudecca, dal bacino di San Marco, ci vuole una soluzione definitiva a regime. Le grandi navi arriveranno a Marghera, si fermeranno nel Canale Nord di Marghera. – ha dichiarato il Ministro Delrio – Non vi sono interferenze con il traffico commerciale quindi le due attività possono coesistere. Abbiamo detto anche che in questa fase transitoria, in attesa che il terminal di Marghera sia attrezzato, metteremo in campo una nuova determinazione della Autorità marittima con nuovi criteri più oggettivi, che tenga conto di tutte le variabili architettoniche, paesaggistiche e ambientali per preservare al massimo la Laguna. Abbiamo anche detto di manutenere adeguatamente e di sfruttare al massimo gli attuali canali esistenti, senza scavare nuovi canali, per consentire alla Marittima di continuare a funzionare bene e di svilupparsi. E’ possibile sviluppare il porto, far arrivare le crociere, senza per questo mettere a rischio il patrimonio di Venezia”.

Archiviata definitivamente quindi la soluzione Contorta-Sant’Angelo del 2014 per mancanza di presupposti, l’indicazione del Ministro Delrio per conto del Governo, su cui ha trovato convergenza il Comitato con il suo atto di indirizzo, ha individuato “ gli accosti per le Grandi Navi nella zona portuale di Marghera, Canale Nord Sponda Nord, con accesso attraverso la bocca di Malamocco e il canale di navigazione Malamocco-Marghera”.

Nella fase transitoria, stimata in circa tre anni, al fine di “mitigare ulteriormente gli effetti della navigazione sul canale della Giudecca”, l’Autorità Marittima adotterà una ordinanza con la quale consolidare le limitazioni già oggi vigenti valutando la possibilità di definire un limite tecnicamente sostenibile”.

E’ stata affermata l’importanza della Stazione Marittima e la possibilità di adeguare al PRG già vigente, previa procedura di assoggettabilità a Via se necessaria, e previa nuova analisi dei rischi, il Canale Vittorio Emanuele III per consentire, sempre attraverso la porta di Malamocco, l’accesso alla Stazione Marittima fino a limiti dimensionali che saranno determinati dalle verifiche della Autorità marittima. Sarebbe comunque utile riesaminare l’impianto del decreto Clini Passera, sulla scorta delle verifiche già compiute nel corso degli ultimi anni, circa la necessità di individuare “vie di navigazione praticabili alternative” al Canale Giudecca per il raggiungimento della Marittima.

Il Comitato ha inoltre autorizzato il riparto di finanziamenti previsti dalla legge Speciale per Venezia pari a 70 milioni, di cui 20 milioni disponibili a breve dopo l’incontro di oggi (5 milioni per il 2016 e 15 milioni per il 2017) per i Comuni di Venezia, Chioggia e Cavallino-Treporti.

Il Ministro Delrio ha ringraziato tutti i componenti il Comitato per il lavoro di concertazione che ha consentito di condurre in porto una decisione che premia l’attraversamento sostenibile della Laguna, senza penalizzare una presenza turistica importante per Venezia.
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Tutto molto fumoso.

Si valuterà nella fase transitoria di tre anni al fine di “mitigare ulteriormente gli effetti della navigazione sul canale della Giudecca”, l’Autorità Marittima adotterà una ordinanza con la quale consolidare le limitazioni già oggi vigenti valutando la possibilità di definire un limite tecnicamente sostenibile”.???????????

E’ stata affermata l’importanza della Stazione Marittima e la possibilità di adeguare al PRG già vigente, previa procedura di assoggettabilità a Via se necessaria, e previa nuova analisi dei rischi, il Canale Vittorio Emanuele III per consentire, sempre attraverso la porta di Malamocco, l’accesso alla Stazione Marittima fino a limiti dimensionali che saranno determinati dalle verifiche della Autorità marittima. ????????

Sarebbe comunque utile riesaminare l’impianto del decreto Clini Passera, sulla scorta delle verifiche già compiute nel corso degli ultimi anni, circa la necessità di individuare “vie di navigazione praticabili alternative” al Canale Giudecca per il raggiungimento della Marittima. Ancora, dopo 5 anni?

Di sicuro, forse, l'allestimento di un nuovo terminal a Marghera per le navi di dimensione "XXXXL", cosa che oramai si sapeva da tempo.

Senza contare che il tutto sarà bocciato dai "No Grandi Navi" e correnti simili.
 
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