5° giorno - 19 agosto: Gropparello (parte 1 di 2)
L'appuntamento a Gropparello è alle 11:30, abbiamo prenotato prima di partire, necessario nei giorni feriali.
La strada non è molto comoda e il mio navigatore è stato probabilmente costruito da Heidi, perché come vede una stradina tortuosa di montagna ci si butta a capofitto, anche se esiste una comoda strada pianeggiante per lo stesso percorso.
Al ritorno lo spegnerò, percorrendo la strada alternativa.
Così, partiamo con sufficiente anticipo rispetto ai tempi calcolati e un'ora prima dell'appuntamento siamo nei pressi del Castello, ancora chiuso. Il cancello principale è aperto però e si può entrare per una passeggiata nel bellissimo giardino:
Troviamo altre tre coppie (ma noi eravamo gli unici ad aver prenotato), ma andranno tutte via, due perché non volevano attendere un'ora (scelta infelice secondo me), la terza perché ha un cagnolino, cui non è permesso l'accesso.
Quindi, il Castello sarà tutto per noi.
Il nome Gropparello deriva dal celtico Grop, che indica un ostacolo naturale, di tipo roccioso.
Il castello, infatti, sorge in cima ad uno sperone roccioso, su uno strapiombo che domina il torrente Vezzeno, rendendo il castello praticamente inespugnabile.
La sua posizione è strategica per due motivi: consente di avvistare con giorni di anticipo l'avanzata del nemico, mettendo così in guardia i Paesi circostanti, ed è un baluardo senza conquistare il quale non si può andare oltre.
Naturalmente, ha anche una particolare storia da raccontare, datata XIII secolo: è la storia di Pietrone da Cagnano, signone dell'omonima rocca, e Rosania Fulgosio, la giovane donna data a lui in sposa senza che si conoscessero o, quanto meno, si amassero.
Il cuore di Rosania batte invece per il giovane Lancillotto Bracciforti, ma il loro amore viene spezzato da questo matrimonio combinato.
Durante un'assenza di Pietrone, partito per la guerra, la fortezza viene assediata dai soldati del Marchese Pallavicino.
Le poche guardie rimaste a difesa del castello non riescono a far fronte agli assedianti, così il castello cade in mano al nemico.
A quei tempi non c'era molto rispetto per i prigionieri, gli uomini venivano torturati o uccisi, le donne violentate.
Rosania, in cambio della salvezza di coloro che si trovano all'interno della rocca, cerca di vestirsi in modo da rendersi desiderabile e si offre al vincitore. Questi però, togliendosi l'elmo, si scopre essere proprio quel Lancillotto che Rosania amava.
Tra i due scoppia la passione. Questo è almeno ciò che una serva riferisce a Pietrone, tornato al Castello tempo dopo, quando Lancillotto, recatosi altrove per un oprdine superiore, l'ha già lasciato.
Pietrone costruisce una cella segreta rinchiudendovi Rosania, che quindi muore murata viva.
La nostra guida, che scopriremo essere il proprietario del Castello, ci fornisce tantissime interessanti informazioni storiche, ma anche aneddoti, una volta capito che non disdegnamo anche quell'argomento.
Ci racconta ad esempio che lui e la sua famiglia (moglie e due figlie) usavano chiamare Rosanìa (occhio all'accento) la ragazza della storia. Un giorno si presenta tra gli ospiti in visita al castello una signora dagli occhi spiritati, tutta agitata, che dice di essere una medium proveniente da Verona e porta due messaggi da parte di una certa Rosania Fulgosio: primo, lei dice che voi la chiamate sempre Rosanìa, ma il suo nome è Rosània; secondo, vuole che troviate le sue ossa e le diate sepoltura, in modo che possa aver pace.
Prima di entrare nel castello, il signor Gibelli, la nostra guida, ci invita a percorrere il camminamento di ronda, quello che facevano le guardie per avvistare eventuali nemici in arrivo.
Le guardie facevano diversi giri, a noi ne basta uno, molto lungo e impegnativo.
Ma il paesaggio merita davvero:
Le foto da mostrarvi in realtà non sono tutte. Tra le ultime due ne è stata scattata un'altra, quasi per sbaglio, venuta mossa tanto che stavo per cancellarla, finché poi, scaricandola...
Ve la mostro intanto:
Il paesaggio non è cambiato, le ultime tre foto (includendo quindi ques'ultima, nel mezzo), sono state scattate a pochi secondi di distanza l'una dall'altra e l'ambiente circostante è quello che vedete nelle altre foto.
A me sembra una ragazza, con lunghi capelli neri e testa piegata all'indietro.
Ma lì, vi assicuro, non c'era nessuno.
Vedo poi un braccio sotto un vestito rosa, piegato come per tenere la mano sotto quella strana fascia blu, quasi come una miss. Sarà forse in omaggio al fatto che veniamo da Salsomaggiore?
Sarei curioso di vedere un'immagine di Rosania, ma sembra che non la conosca nessuno.
E' strano anche l'effetto delle righe che si vedono sulla foto. Ho fatto tante foto che sono venute sfocate. Sfocate, appunto. Questa è diversa.
Vi viene in mente qualcosa?
Domani vedremo l'interno del castello e, anche qui, ci saranno sorprese.
Ho spedito questa foto via email ai proprietari del castello (e non solo questa, anche un'altra che mostrerò domani e che ha suscitato in noi perplessità ancora maggiori), hanno risposto dicendo che ci avrebbero fatto sapere qualcosa, ma al momento ancora niente.
Per il momento, auguro a tutti voi una serena notte!
[continua...]