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Viaggio nel Ducato di Parma e Piacenza, tra città, borghi, castelli e ... fantasmi...

Le storie dei fantasmi mi affascinano, fanno anche parte del mio lavoro, ma......il mio lato razionale cerca sempre una giustificazione logica a queste manifestazioni.
Domani mi aspetta il fantasma della Green Lady.

Anche il mio, ma certe foto che vedrete di Gropparello fatico proprio a spiegarmele...
Oggi, rientrato in ufficio dopo le ferie, le ho mostrate ai miei colleghi, hanno fatto un certo effetto anche a loro...

Mi raccomando, allora... domani se puoi mandaci qualche foto!! [smilie=fotografo_0:
(del castello di Fyvie, naturalmente :-))
 
Ultima modifica:
4° giorno - 18 agosto: Brescello

Partiamo presto per Brescello, alla volta del Museo di Don Camillo e Peppone, inaugurato nel 1989 ed oggi gestito dalla pro-loco del paese. Ancora oggi suscita grande fascino ed è visitato da molti turisti.

I musei in realtà sono due, a poca distanza l'uno dall'altro, visitabili entrambi con un unico biglietto.

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Le sale contengono moltissime fotografie scattate durante le riprese cinematografiche, ma conservano anche numerosi cimeli del "Don Camillo", come ritagli di giornale, i manifesti originali, la bicicletta usata da Fernandel, il sidecar di Peppone, ecc.
Propongo qui una breve carrellata:

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Il personale del museo è costituito da volontari che, con entusiasmo e preparazione, introducono i visitatori nel "paese di Don Camillo" e nell’opera di Guareschi.

Ma in tutto il Paese sono custoditi gelosamente gli ambienti in cui sono state girate le scene del film, come la casa di Peppone, quella dal cui balcone si affacciò Gino Cervi con il figlio appena nato all'inizio del primo Don Camillo:

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la casa di Don Camillo:

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e la campana in cartapesta:

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In piazza Matteotti troviamo la Chiesa di Santa Maria Nascente, la Chiesa di Don Camillo.
In realtà solo la facciata è quella del film, perché allora non venne concessa l'autorizzazione per girare scene all'interno.

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nela chiesa è presente il Crocifisso del film, quello con cui dialogava Don Camillo:

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Qui vediamo anche una riproduzione del carro armato usato nel film "Don Camillo e l'onorevole Peppone":

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Momenti che tradiscono una certa emozione per gli appassionati. :-)


[continua...]

(non andate via, tra poco arriva anche Parma ;))
 
Ultima modifica da un moderatore:
Bello, veramente bello !
Sicuramente emozionante essere lì...quasi dentro al film ! :) oltre al museo, tutto il paese è museo,e anche ben conservato direi.:)
Che impressione hai avuto di questi luoghi ?


( in attesa di Parma ;) )
 
Bello, veramente bello !
Sicuramente emozionante essere lì...quasi dentro al film ! :) oltre al museo, tutto il paese è museo,e anche ben conservato direi.:)
Che impressione hai avuto di questi luoghi ?

( in attesa di Parma ;) )

Si respira un'atmosfera particolare.
La gente, a distanza di tanti anni, vive ancora le emozioni di allora come se fosse oggi.
Non è solo un luogo turistico. Tutto è legato a "Don Camillo", ma chi vive lì non "vende" qualcosa, lo vive.
Nei pressi della casa di Peppone, che non riuscivamo a trovare, abbiamo chiesto informazioni ad una signora che sostava davanti l'uscio della propria abitazione.
E' stata gentilissima, ma non si è limitata a rispondere alla nostra domanda: ci ha portato alla campana, ci ha descritto alcuni aneddoti e ad ogni passo della sua descrizione le brillavano gli occhi.
 
4° giorno - 18 agosto: Parma

Parma è una stupenda città d'arte ed è anche piena di vita.
E' un piacere passeggiare per i vicoli alla ricerca di monumenti storici o semplicemente girare nelle affollate piazze.
E' bastato poco per innamorarmene.

Arriviamo nel primo pomeriggio e parcheggiamo nei pressi dell'ingresso al centro storico, dove troviamo il Palazzo della Pilotta:

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Il nome deriva dal gioco della pelota basca, che veniva praticato dai soldati spagnoli nel vicino Cortile del Guazzatoio (il cui nome si deve allo stagno in cui venivano lavati i cavalli).

Nell'ampio piazzale della Pace, nei pressi del Palazzo della Pilotta, troviamo il monumento a Giuseppe Verdi:

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Ci addentriamo per le vie del centro, raggiungendo il Duomo, o Cattedrale dell'Assunta, la cui torre non è ben visibile per lavori di restauro. Questi lavori si sono resi necessari a causa dell'incendio sprigionato da un fulmine nell'ottobre 2009.
Per la fine dell'anno è previsto il termine dei lavori e si dovrebbe rivedere il monumento libero dalle impalcature.

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Accanto al Duomo, il Battistero.
L'esterno, in forma ottagonale (simbolo di eternità), è costruito in marmo rosa di Verona.

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L'interno è costituito da 16 arcate che compongono delle nicchie, ciascuna delle quali contiene una scena dipinta (si tratta di episodi biblici).

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Qui vediamo la cupola:

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Poco più avanti troviamo l'Abbazia di San Giovanni:

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e vicino, in Borgo Pipa, una vera e propria chicca, la storica Spezieria di San Giovanni:

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Fondata e gestita dai monaci benedettini, la spezieria rimase in funzione fino al 1766.
Acquistata dallo Stato, fu poi aperta al pubblico dal 1959 dopo una serie di importanti restauri.
Conserva ancora il suo aspetto originario per effetto degli affreschi e degli arredi lignei di allora (parliamo del 1500-1600).
La farmacia è composta di tre sale. La prima - detta Sala del Fuoco - mostra il classico bancone delle consegne, con le piccole bilance di precisione ed alcuni strumenti usati per la preparazione dei farmaci; la seconda è la Sala dei Mortai, decorata con affreschi che rappresentano i maestri della medicina antica; la terza è detta Sala delle Sirene ed è dedicata ai maestri parmensi della medicina e della farmacologia.

Queste ultime nozioni resteranno tali anche per noi, purtroppo la spezieria è al momento chiusa e non abbiamo la possibilità di visitarla al suo interno (si visita a pagamento, ma credo proprio ne valga la pena).

Proseguendo su via Garibaldi troviamo il Teatro Regio, uno dei più rinomati teatri italiani per tradizioni musicali: basti dire che, in passato, ebbe come direttore d’orchestra Niccolò Paganini.

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A Piazza Garibaldi c'è il Palazzo del Governatore, oggi un grande e prestigioso luogo d’arte moderna e contemporanea.

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La nostra giornata a Parma si chiude con una breve passeggiata al Parco Ducale:

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Purtroppo non abbiamo occasione di vedere altro, il tempo a disposizione è poco e dobbiamo tornare in albergo.
Ma ritorneremo, spero presto...

Anche questa giornata volge al termine, ma le emozioni non sono certo finite.

Domani c'è Gropparello.

[continua...]
 
Ultima modifica da un moderatore:
Grazie Fabrizio...gran bella città Parma, concordo con te, meriterebbe una visita più approfondita, fai bene a pensare di ritornarci, anche perchè il teatro merita una visita al suo interno.



Attendo...le emozioni di Gropparello...;)
 
Sto iniziando ad archiviare le foto, in serata arriva Gropparello!

Accorrete numerosi e... mandate a letto i bambini!! (no, scherzo, non sono paurose :))
 
Ultima modifica:
5° giorno - 19 agosto: Gropparello (parte 1 di 2)

L'appuntamento a Gropparello è alle 11:30, abbiamo prenotato prima di partire, necessario nei giorni feriali.
La strada non è molto comoda e il mio navigatore è stato probabilmente costruito da Heidi, perché come vede una stradina tortuosa di montagna ci si butta a capofitto, anche se esiste una comoda strada pianeggiante per lo stesso percorso.
Al ritorno lo spegnerò, percorrendo la strada alternativa.

Così, partiamo con sufficiente anticipo rispetto ai tempi calcolati e un'ora prima dell'appuntamento siamo nei pressi del Castello, ancora chiuso. Il cancello principale è aperto però e si può entrare per una passeggiata nel bellissimo giardino:

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Troviamo altre tre coppie (ma noi eravamo gli unici ad aver prenotato), ma andranno tutte via, due perché non volevano attendere un'ora (scelta infelice secondo me), la terza perché ha un cagnolino, cui non è permesso l'accesso.

Quindi, il Castello sarà tutto per noi.

Il nome Gropparello deriva dal celtico Grop, che indica un ostacolo naturale, di tipo roccioso.
Il castello, infatti, sorge in cima ad uno sperone roccioso, su uno strapiombo che domina il torrente Vezzeno, rendendo il castello praticamente inespugnabile.
La sua posizione è strategica per due motivi: consente di avvistare con giorni di anticipo l'avanzata del nemico, mettendo così in guardia i Paesi circostanti, ed è un baluardo senza conquistare il quale non si può andare oltre.


Naturalmente, ha anche una particolare storia da raccontare, datata XIII secolo: è la storia di Pietrone da Cagnano, signone dell'omonima rocca, e Rosania Fulgosio, la giovane donna data a lui in sposa senza che si conoscessero o, quanto meno, si amassero.

Il cuore di Rosania batte invece per il giovane Lancillotto Bracciforti, ma il loro amore viene spezzato da questo matrimonio combinato.

Durante un'assenza di Pietrone, partito per la guerra, la fortezza viene assediata dai soldati del Marchese Pallavicino.
Le poche guardie rimaste a difesa del castello non riescono a far fronte agli assedianti, così il castello cade in mano al nemico.
A quei tempi non c'era molto rispetto per i prigionieri, gli uomini venivano torturati o uccisi, le donne violentate.

Rosania, in cambio della salvezza di coloro che si trovano all'interno della rocca, cerca di vestirsi in modo da rendersi desiderabile e si offre al vincitore. Questi però, togliendosi l'elmo, si scopre essere proprio quel Lancillotto che Rosania amava.
Tra i due scoppia la passione. Questo è almeno ciò che una serva riferisce a Pietrone, tornato al Castello tempo dopo, quando Lancillotto, recatosi altrove per un oprdine superiore, l'ha già lasciato.
Pietrone costruisce una cella segreta rinchiudendovi Rosania, che quindi muore murata viva.

La nostra guida, che scopriremo essere il proprietario del Castello, ci fornisce tantissime interessanti informazioni storiche, ma anche aneddoti, una volta capito che non disdegnamo anche quell'argomento.
Ci racconta ad esempio che lui e la sua famiglia (moglie e due figlie) usavano chiamare Rosanìa (occhio all'accento) la ragazza della storia. Un giorno si presenta tra gli ospiti in visita al castello una signora dagli occhi spiritati, tutta agitata, che dice di essere una medium proveniente da Verona e porta due messaggi da parte di una certa Rosania Fulgosio: primo, lei dice che voi la chiamate sempre Rosanìa, ma il suo nome è Rosània; secondo, vuole che troviate le sue ossa e le diate sepoltura, in modo che possa aver pace.

Prima di entrare nel castello, il signor Gibelli, la nostra guida, ci invita a percorrere il camminamento di ronda, quello che facevano le guardie per avvistare eventuali nemici in arrivo.
Le guardie facevano diversi giri, a noi ne basta uno, molto lungo e impegnativo.
Ma il paesaggio merita davvero:

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Le foto da mostrarvi in realtà non sono tutte. Tra le ultime due ne è stata scattata un'altra, quasi per sbaglio, venuta mossa tanto che stavo per cancellarla, finché poi, scaricandola...
Ve la mostro intanto:

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Il paesaggio non è cambiato, le ultime tre foto (includendo quindi ques'ultima, nel mezzo), sono state scattate a pochi secondi di distanza l'una dall'altra e l'ambiente circostante è quello che vedete nelle altre foto.
A me sembra una ragazza, con lunghi capelli neri e testa piegata all'indietro.
Ma lì, vi assicuro, non c'era nessuno.
Vedo poi un braccio sotto un vestito rosa, piegato come per tenere la mano sotto quella strana fascia blu, quasi come una miss. Sarà forse in omaggio al fatto che veniamo da Salsomaggiore? :-)

Sarei curioso di vedere un'immagine di Rosania, ma sembra che non la conosca nessuno.

E' strano anche l'effetto delle righe che si vedono sulla foto. Ho fatto tante foto che sono venute sfocate. Sfocate, appunto. Questa è diversa.

Vi viene in mente qualcosa?

Domani vedremo l'interno del castello e, anche qui, ci saranno sorprese.

Ho spedito questa foto via email ai proprietari del castello (e non solo questa, anche un'altra che mostrerò domani e che ha suscitato in noi perplessità ancora maggiori), hanno risposto dicendo che ci avrebbero fatto sapere qualcosa, ma al momento ancora niente.

Per il momento, auguro a tutti voi una serena notte! :-)


[continua...]
 
Ultima modifica da un moderatore:
Di queste ultime foto del tuo viaggio, mi piacciono particolarmente ..le rose, rosa che è il colore che prediligo per questo fiore...il titolo " Museo della rosa nascente" è interessante, presumo si tratti della coltivazione di questo tipo di rosa, all'interno del giardino del castello.

Il percorso...mi inquieta un po'....forse perchè deserto...

La foto...per ora non mi pronuncio....aspetterò di vedere il resto...(ma è ingrandita ? sembra un particolare )...;)
 
5° giorno - 19 agosto: Gropparello (parte 2 di 2)

Entriamo nel castello, in cui vive attualmente la nostra guida con la moglie e due figlie, acquistato dopo aver venduto la propria casa a Milano:

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entriamo dalla parte destra e ci troviamo subito nella sala principale:

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in cui vengono spesso organizzati eventi, come cene con delitto.
Interessante il soffitto a cassettoni:

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con delle punte dorate che, di notte, lo fanno sembrare un cielo stellato.

Entriamo poi nella sala della musica:

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Anche qui ci vengono raccontati alcuni aneddoti.
Una volta questa era una camera da letto. Una sera alcuni amici si sono fermati a dormire al castello, in questa stanza, ma il proprietario racconta che la sera prima avessero fatto un po' gli spiritosi parlando di fantasmi. Il mattino dopo salutano e scappano dicendo di avere un impegno improvviso. Il proprietario rimane sorpreso, scopre successivamente che il motivo è che non sono riusciti a dormire per tutta la notte: finestre che si aprivano, lenzuola che si toglievano dal letto... Non sono più tornati al castello.

Altro aneddoto: una medium ha detto loro di vedere tre presenze legate al pianoforte, due bambini e una vecchietta.
Le vedeva però come presenze estranee al castello, ma legate appunto al pianoforte.
Ma lui questo pianoforte ce l'aveva nella casa a Milano.... se li è portati dietro da lì? :-)

Fatto sta che una volta arriva una scolaresca in visita.
Le maestre fanno poi i complimenti al proprietario, anche per i due bambini vestiti da marinaretto.
"Quali bambini? Gli unici bambini qui sono i vostri...." :confused:

Non hanno però visto alcuna vecchina.

Prima di andare a visitare il mastio, scattiamo questa foto:

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C'è qualcosa di strano nella finestra in basso a sinistra.
Ingrandiamo:

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Questa è strana, ma proprio strana...
Chi è questa signora?
Innanzi tutto la foto è a colori, mentre la figura è tutta grigia.
Guardate poi l'altezza (si vedono anche i piedi in basso), i lineamenti...

Non so, voi cosa ne pensate?

Mah, andiamo al mastio...

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Subito all'interno troviamo una cappellina:

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poi saliamo una scala a chiocciola che ci porta sul punto più alto:

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Qui possiamo vedere come fosse facile avvistare un'eventuale avanzata del nemico ad un paio di giorni di distanza e preparare le difese, mandando anche qualcuno ad avvertire i paesi limitrofi.

Lasciamo il castello contentissimi per questa visita che a noi è piaciuta moltissimo, dirigendoci verso Castell'Arquato, ancora ingnari di quanto ci regalerà la visione delle foto scattate.

Attendiamo una risposta da parte dei proprietari del castello, ma anche qualsiasi intervento da parte vostra è ben accetto, se avete idee in proposito.

[continua...]
 
Ultima modifica da un moderatore:
Fatto sta che una volta arriva una scolaresca in visita.
Le maestre fanno poi i complimenti al proprietario, anche per i due bambini vestiti da marinaretto.
"Quali bambini? Gli unici bambini qui sono i vostri...." :confused:

[continua...]

Fabrizio questo aneddoto mi ha fatto ricordare "The others" ...un film che veramente mi ha fatto venire i brividi di terrore!!!
 
Aggiornamenti: mi hanno risposto i proprietari del Castello.
Anche loro non trovano una spiegazione, invieranno le foto ad esperti nel campo e ci faranno sapere.
 
Ultima modifica:
Eccomi Fabrizio, arrivata anch'io... con notevole ritardo, ma non potevo certo perdermi il tuo diario....
Complimenti per tutto, sia il racconto, sia le foto, tutto molto molto suggestivo....
 
Fabrizio questo aneddoto mi ha fatto ricordare "The others" ...un film che veramente mi ha fatto venire i brividi di terrore!!!

Bellissimo film, uno dei miei preferiti del genere, insieme al "sesto senso"... (anzi, forse un filino dietro al sesto senso, stupendo a mio avviso)

Fabrizio sempre più interessante leggere il tuo diario molto fitto di foto mistero

quanto mi affascina questo diario....
tutta questa suspence poi...

Eccomi Fabrizio, arrivata anch'io... con notevole ritardo, ma non potevo certo perdermi il tuo diario....
Complimenti per tutto, sia il racconto, sia le foto, tutto molto molto suggestivo....

Grazie a tutte per i complimenti, ma ditemi: che idea vi siete fatte su quelle foto strane?
Al contrario di Bardi, in cui si giocava un po' con i riflessi di luce (ma le foto erano vere eh? Nessun ritocco), qui ho cercato di ridurre al minimo le mie impressioni in proposito per non influenzarvi e cercare di sentire anche altri pareri in proposito.
 
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