Buongiorno a tuti gli utenti, crocieristi, marittimi o semplici appassionati del mare.
Ho trovato questo forum solo ora, e vorrei approfittare del parere di chi naviga, per esprimere alcune domande che mi sto ponendo da molto tempo, cioè da quando ho potuto vedere la traccia AIS e da quando ho potuto visionare le copie delle deposizioni che sono state pubblicate.
Premetto che esprimo opinioni personali, io una idea me la sono fatta degli avvenimenti di quella sera, ma non essendo incline a dare giudizi affrettati, sospendo l'emozione in attesa degli atti d'inchiesta che mano a mano verranno fuori.
Vorrei, se possibile, porre l'attenzione su di un fatto: la famosa manovra "salvavite" (che alla fine non c'è stata come è chiaro dai dati AIS se l'AIS non verrà smentito dal VDR).
Schettino, nella sua deposizione, abbastanza confusa, ripete molte volte di averla fatta quella manovra. Ne sembra estremamente convinto.
Leggendo le deposizioni (che per ora devono ancora essere riscontrate) del direttore di macchina, dell'ufficiale di guardia in macchina, e della Coronika, ad un certo punto tutti e tre sostengono di aver visto la propulsione posta a 0 dal ponte di comando (i primi due sul pannello controllo, la terza come ordine ascoltato da Schettino).
Quello che si vede dall'AIS (e confermata da varie deposizioni) è la rapida accostata a dritta, lo scoglio, una accostata a sinistra e poi una successiva e larga accostata a dritta che porterà la nave al vento, il quale alla fine la farà scarrocciare sugli scogli.
Stavo cercando le caratteristiche delle eliche della Concordia, ma non ho trovato dati sicuri, diciamo che immagino avesse eliche fisse, non a pale orientabili. Chiedo se sia possibile, se sia ipotizzabile, che effettivamente una manovra di arresto sia stata tentata, timonando a sinistra e dritta, e portando la propulsione a 0 per poi invertirla successivamente (anche se molto probabilmente hanno ceduto i generatori prima dell'inversione del moto). Conosco il crash stop, e penso che probabilmente non è stato preso in considerazione in quanto sull'istante non ci si era ancora resi conto che si sarebbero velocemente persi i motori.
Un'altra considerazione che pongo è la seguente. Quando intorno alle 22.10 - 22.20 in plancia ci si è sicuramente resi conto che la situazione fosse di estrema gravità, e la nave aveva una velocità di scarroccio di meno di 1 kn, non sarebbe convenuto filare le ancore anche se su 100 metri di fondale e tentare di fermare la nave per poter mettere in mare le lance? Credo che come lunghezze di catena non dovremmo superare le 4 in profondità, e che almeno 8-10 lunghezze di catena la Concordia le avesse.
Ringrazio chiunque vorrà approfondire queste mie sensazioni.