Sui gabbiani a Berlino....mai dire mai.....Laura è capace di tutto quando ci sono quei volatili di mezzo....attendiamo le sue foto.....
A Laurè....nnamooo...ce stà da lavorà.....[smilie=picconare[1:[/QUOTE]
...e basta gabbiani!!!
sì dopo lavoro, dopo lavoro...promesso!
Visitai Berlino 5 anni fa, e mi fermai 3 giorni.
Città molto bella, spazi aperti, viali ampi e edilizia moderna.
Vedere però i reperti del muro e le aree vicine a questo, mi aveva letteralmente angosciato: anche se impossibile, lo immaginavo per assurdo nella mia città, messo lì da una scelta umana che voleva dividere parenti, amici, persone, luoghi e situazioni.
Il concetto di città, inteso come aggregazione di persone che interagiscono, lavorano, si incontrano, si riposano, nella Berlino dell'epoca era totalmente stravolto.
Credetemi, mi occorse una buona mezz'ora per farmi tornare sereno. Mi ricordo che riguardando i murales coloratissimi e le scritte su quello che era rimasto, inneggianti alla libertà e alla condivisione, pensai che questi valori sono comunque più forti di ogni ideologia oppressiva, qualunque essa sia.
E ripresi la visita alla città, più conscio del valore della libertà.
Il muro di Berlino assume molti significati, troppi , anche quelli che non immaginavamo si potesse dare per i ricordi che evoca.
Ma la storia è piena di quartieri chiusi, di Ghetti che limitavano la libertà altrui e poco importava se dentro c'erano Ebrei o lebbrosi.
Curioso che proprio i "distruttori dei ghetti", non in senso buono, abbiano vissuto una limitazione molto simile anche se non così crudele.
Quando penso al muro penso sempre a François Mauriac che tanti anni fa disse : Amo così tanto la Germania che preferisco che ce ne siano due,
frase reinterpretata da Andreotti alla caduta del muro.
Io di Berlino mi ero fatta un' idea sbagliata...mi aspettato una città triste, grigia...per certi aspetti un po' squallida.
Ho sempre sentito parlare di QUESTO muro...da bambina mi interrogavo su come fosse possibile che due 'realtà' simili, così distanti e così diverse, potessero convivere solo divise da una parete.
Ho ancora negli occhi le immagini del tg di 24 anni fa della sera in cui il muro è stato abbattuto...ricordo le persone che festeggiavano a cavalcioni dello stesso.
Il muro non c'è più...ma non è stato dimenticato...e lo trovo giusto.
Quella fila di mattoni per terra dove è stato abbattuto, quei pezzi di muro lasciati integri com'erano, quelle parti di muro 'riconvertite' a supporto di opere d'arte di famosi artisti...per me rappresentano una bellissima scelta di consapevolezza.
La storia spesso tende a cancellare i suoi errori...renderli 'memoria storica' è un grande gesto di maturità.
Perché permette, a distanza di anni, di capire...anche se solo parzialmente, a chi certe cose non le ha vissute...e la memoria storica è molto importante...anch'io mi sono sentita 'soffocare' di fronte a queste testimonianze storiche...vedere dal vero è diverso.
Il muro è stata un' eredità pesante che si sono trovati sulle spalle i Berlinesi...ma anche tutta la Germania.
...e ci vuole coraggio a farlo, soprattutto per chi l'ha vissuto.
Gabriele...Leo...voi sicuramente quando vi siete trovati davanti tutto questo avevate una 'consapevolezza' diversa dalla mia...di fatto io, quando è crollato avevo 13 anni...se ha 'scioccato' me...figuriamoci voi!
Grazie per i vostri commenti...li ho apprezzati molto
Vabbè...è arrivato il momento di vedere anche altro di Berlino...che ne dite?