Re: Costa Pacifica: Dieta di Natale
Ho terminato adesso di leggere, tutte d'un fiato, le sei pagine di questo argomento.
Sono davvero scoraggiato, sembra proprio che Costa abbia scelto il passo del gambero...
Nell'amarezza di vedere un tipo di vacanza che ho sempre ritenuto "al top" per una lunga serie di motivi (comodità, qualità e quantità del cibo, cortesia, stile, e perchè no un pizzico di gradevole eleganza), ridotto ad un servizio striminzito per poter "contenere i costi", faccio anch'io qualche considerazione.
Primo: ho sempre saputo che la ristorazione non è la spesa più rilevante, nè per una famiglia di tre o cinque persone, nè per una media pensione al mare, nè per un colosso dei mari. Le voci che fanno lievitare la gestione di una Compagnia crocieristica sono i costi delle nuove navi, gli scali nei porti, il carburante, il personale di bordo...
Mi chiedo allora: perchè Costa vuol limare un settore del proprio prodotto dove è risaputo che l'ospite si attende tanto e nel tempo ricorda più di altri aspetti le eventuali carenze riscontrate?
Quanto avrà mai speso in più se avesse messo in quei miseri piatti (oddio, che pena quelle foto...) qualche fetta in più di prosciutto o una porzione di frutta degna di tale nome?
Secondo: ho capito bene che il numero di camerieri per un gruppo di tavoli al ristorante è passato da due a uno?
E' verissimo quello che dice Coky riguardo ai costi-ricavi delle attività lavorative nell'ultimo decennio, anch'io lo posso confermare: la Banca dove lavoro ha Agenzie ancora arredate con 4 o 5 postazioni-lavoro, delle quali oggi solo la metà sono occupate, le altre restano impresenziate, ma grazie al cielo non per mancanza di clienti, ma di personale; io in alcune giornate devo portare avanti da solo tutta un'Agenzia...
Diciamo che molte pratiche sono state automatizzate, i clienti fanno molte operazioni da soli via computer, usano meno il contante, ma il discorso "vacanza in crociera" deve essere profondamente differente: il cliente vuole giustamente essere "coccolato", avere un'attenzione in più, non può restare seduto al ristorante due ore per una cena perchè hanno ridotto il numero di camerieri...
Terzo: il prodotto "crociera" secondo me deve mantenere un livello di qualità elevato, anche a costo di ritoccare i prezzi. Il cliente è smaliziato ormai in tutti i segmenti commerciali, controlla, fa le sue considerazioni, paragona con altri tipi di vacanza e di Compagnia, così va a finire che sceglie Costa una volta e poi non ci torna più. Come riempiranno poi le nuove meganavi? Molto meglio allora se si interrompesse questa corsa ai nuovi vari di meganavi e ai relativi investimenti (...e già sta accadendo...) per curare di più il servizio sulle unità esistenti.
Vi ricordate la pubblicità di Nino Manfredi ad una marca di caffè? Io la riproporrei così: la crociera è un piacere, se non è bona, che piacere è?