fandelmare
New member
Cara Oriana, con la tua "descrizione" Napoli ti deve un "Grazie" ed anche io.
In questi giorni prossimi al Natale quelle strade sono così affollate che quasi non ci si passa, il sindaco ha proposto "sensi unici pedonali" e ci vorrebbero, anche se pare che i commercianti si oppongano.
Tempo fa ci fu opposizione anche verso l'isola pedonale sul lungomare che invece poi si è dimostrata ottima soluzione anche per la promozione di ristoranti e caffè del posto.
Il turismo a Napoli sta vivendo un momento felice e non sta a me fare analisi in proposito.
Io mi diverto solo a leggere ed interpretare la mia città da me stesso come osservatore e anche a vederla riflessa spesso negli occhi di chi non è napoletano come me. Su Napoli si dice e si è detto tutto ed il contrario! Questo ci può stare proprio per i forti contrasti di questa città, insomma ognuno può puntare l'attenzione su questo o su quello ma una cosa è sempre evidente e cioè che se anche i problemi non mancano e molti di questi sono problemi di molte metropoli e del mondo stesso (che è a ben vedere primo, secondo, e terzo mondo) Napoli non ha certamente un problema d'identità e resta, in un mondo che tende ad omologarsi, qualcosa di autentico e genuino.
A Napoli non si viene per pranzare in un McDonnald o cercare un Hard Rock Cafè, si viene per altro! Per ciò che altrove non c'è o magari c'era e non c'è più.
Come in ogni cosa c'è un lato negativo ed uno positivo; il positivo può essere visto magari così: in molte città, anche in Italia, l'identità resta evidente nei monumenti più che negli abitanti ormai stemperati e commisti ad altri ma se anche a Napoli come in altre metropoli ci sono ovviamente cinesi, magrebini, genti dell'Est ed altri, malgrado ciò, l'ambiente resta inequivocabilmente ed autenticamente "napoletano".
Forse non sono solo i numeri a fare identità sono i caratteri di un popolo che da sempre ingloba e trasforma chi arriva da fuori (storicamente come attualmente, sono in tanti!) insomma il napoletano resta un popolo che resta "eclettico" ed accogliente ma non si lascia snaturare!
Se gli USA hanno cambiato molto il Giappone io pensavo all'ironia di Renato Carosone che cantava "...tu vuò fa' l'americano..." ma malgrado ciò poi......
Ciao a tutti.
Fan
In questi giorni prossimi al Natale quelle strade sono così affollate che quasi non ci si passa, il sindaco ha proposto "sensi unici pedonali" e ci vorrebbero, anche se pare che i commercianti si oppongano.
Tempo fa ci fu opposizione anche verso l'isola pedonale sul lungomare che invece poi si è dimostrata ottima soluzione anche per la promozione di ristoranti e caffè del posto.
Il turismo a Napoli sta vivendo un momento felice e non sta a me fare analisi in proposito.
Io mi diverto solo a leggere ed interpretare la mia città da me stesso come osservatore e anche a vederla riflessa spesso negli occhi di chi non è napoletano come me. Su Napoli si dice e si è detto tutto ed il contrario! Questo ci può stare proprio per i forti contrasti di questa città, insomma ognuno può puntare l'attenzione su questo o su quello ma una cosa è sempre evidente e cioè che se anche i problemi non mancano e molti di questi sono problemi di molte metropoli e del mondo stesso (che è a ben vedere primo, secondo, e terzo mondo) Napoli non ha certamente un problema d'identità e resta, in un mondo che tende ad omologarsi, qualcosa di autentico e genuino.
A Napoli non si viene per pranzare in un McDonnald o cercare un Hard Rock Cafè, si viene per altro! Per ciò che altrove non c'è o magari c'era e non c'è più.
Come in ogni cosa c'è un lato negativo ed uno positivo; il positivo può essere visto magari così: in molte città, anche in Italia, l'identità resta evidente nei monumenti più che negli abitanti ormai stemperati e commisti ad altri ma se anche a Napoli come in altre metropoli ci sono ovviamente cinesi, magrebini, genti dell'Est ed altri, malgrado ciò, l'ambiente resta inequivocabilmente ed autenticamente "napoletano".
Forse non sono solo i numeri a fare identità sono i caratteri di un popolo che da sempre ingloba e trasforma chi arriva da fuori (storicamente come attualmente, sono in tanti!) insomma il napoletano resta un popolo che resta "eclettico" ed accogliente ma non si lascia snaturare!
Se gli USA hanno cambiato molto il Giappone io pensavo all'ironia di Renato Carosone che cantava "...tu vuò fa' l'americano..." ma malgrado ciò poi......
Ciao a tutti.
Fan