fandelmare
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Re: Incidente Costa Concordia
Mamlio hai fatto centro ! Finalmente ! Diciamolo pure con cautela ma senza complessi, tenuto conto di com'è andata è pienamente legittimo interrogarsi in merito all'ingresso in porto di Concordia con quelle modalità (circostanze e tempi) dopotutto non sarebbe stata la prima volta che una nave derogava al programma per cause di forza maggiore. Sto ripetendo questo da un bel po' anche in relazione al comportamento ben diverso adottato da altre navi importanti presenti in rada. Il problema di fondo non è la forza del mare ma è come affrontarla: molta prudenza per cercare di limitare le conseguenze per quanto possibile o senso di sicurezza o talora senso di determinazione che può trasformarsi in sfida (come fece Tarabotto con il Rex e vinse il nastro azzurro). Anche nel prosieguo di rotta da Palermo verso Civitavecchia sarebbe interessante conoscere la velocità tenuta dalla Concordia per capire se essa era modulata su esigenze di relativo confort o piuttosto sul raggiungimento della meta nel minor tempo possibile. Saremo anche incompetenti ma non occorre essere capitani di lungo corso per porsi questi interrogativi. Ribadisco, poi, un'altra cosa che ho gia detto: qui non si tratta di portacontainers ma di navi passeggeri e per giunta di cruises. Inoltre facendo un discorso più generale che esula da questo caso non è da sottovalutare il problema di quanto e fino a che punto un comandante in circostanze "difficili" sia pressato dalle esigenze della compagnia armatrice finendo con anteporre queste ad altre esigenze.pmanlio ha detto:Giovannone, per chiarezza, credo che Monic chiedesse se il mare grosso potesse essere evitato, se era una situazione pericolosa e se era o non era il caso di entrare in porto..
Domande legittime mi sembra..
Salutoni!
Manlio