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- Inseguendo l'estate....- MSC Opera - isole greche - 22 ottobre 2023

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
L'isola di Cefalonia (in greco Κεφαλονιά?, Kefalonia) è un'isola greca, la maggiore delle isole Ionie; montuosa , il Monte Eno è il più alto( 1620 m) , ricca di boschi, è divisa in due parti dalla profonda baia dei Livadi.



La nostra visita comprenderà la salita verso questo monte da dove si potrà ammirare il cuore verdeggiante dell' isola. Un' isola dal cuore antico dove le tradizioni ancora oggi hanno valenza profonda. Passiamo attraverso paesaggi immutati nel tempo, dove tra ulivi centenari pascolano le greggi. Villaggi rurali fatti di piccole case colorate, ben messe immerse in coltivazioni di viti.
Abbiamo la fortuna, di questi tempi cosa rara, di una guida molto preparata... più che altro innamorata della sua isola. Durante tutto il viaggio non ha tralasciato di raccontarci nulla , dai miti antichi, fino alla storia più crudele dell' eccidio perpetuato su quest' isola durante il conflitto mondiale.
Una persona veramente attenta ad ogni aspetto dell'escursione, un vero professionista! Il suo nome greco non lo ricordo ma la traduzione significa " uomo Santo", il ché a detta sua, è tutto un programma ;)

Entriamo dunque nel vivo di ciò che si è visto...e non è poco.

Sono rimasta affascinata dal paesaggio che mi circonda. Un' itinerario ben studiato che passa dal centro, se così si può dire , di Argostoli per poi costeggiare tutta la sua baia, la laguna divisa dal mare dal lungo ponte che unisce le due sponde della baia. Si prosegue in una infinità di toni del verde, dai più teneri ai più cupi. Il monte Eno è chiamato dai locali, monte nero per via del colore cupo dei pini , di una particolare tipologia, che lo rivestono completamente dandogli il caratteristico colore verde/bruno. Sono pini dal tronco molto robusto, resistente e vengono utilizzati molto nell' edilizia. Si passa sui versanti dove è l'ulivo a farla da padrone, qui la meraviglia: oltre ad avere tronchi contorti, piegati quasi in direzione dei venti, restano aggrappati nel vero senso del termine, a speroni rocciosi precostituito per accoglierli. Una sorta di piccoli terrazzamenti con muretti a secco....strabiliante la loro imponenza e il senso statico nel vederli così protesi in avanti....e si prosegue fino ad una certa altezza quando è possibile intravvedere l'azzurro del mare. Sicuramente è stata una scelta voluta dalla nostra guida e non poteva fare di meglio, solo così si comprendono le sue parole di spiegazione del carattere dell' isola stessa....che, anche se a vocazione turistica, non abbandona il suo passato contadino, rurale e le testimonianze sono davanti ai nostri occhi.


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Arriviamo così in una zona dove sorge un antico monastero ortodosso dedicato alla figura di Sant' Andrea. Un piccolo recinto nella campagna è l'ingresso di quest' oasi di pace....


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Fondato nel 1264 e riedificato nel 1579 da tre suore benedettine dopo un periodo di abbandono, questo monastero fu restaurato nel 1639 da una ricca principessa greco-rumena allo scopo di condurvi vita monastica. Nel 1953 fu devastato dal tremendo terremoto che rase al suolo Cefalonia, in cui - nel dramma della catastrofe - l'unico aspetto positivo è stato che durante i lavori di restauro del vecchio Katholikon (la chiesa principale di un monastero) sono tornati alla luce diversi affreschi del XVI secolo che erano stati coperti con calce dagli inglesi nel 1832.
In grazioso giardino non manca di nulla, fiori e frutti...

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Il pozzo...e l'antico forte che domina dall'alto...


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I monasteri sono due: il nuovo e quello antico, divenuto museo con l'adiacente Museo bizantino.

Entriamo prima nel nuovo.....








continua....
 
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La cioccolata.... avrebbe comunque fatto la stessa fine ma preferivo il vecchio modellino :giggle:
Gianni
:)...la cioccolata non era un granchè..:cool:
Fantastica Oriana l'introduzione a Cefalonia!

PS: è facilissimo vedere le tartarughe al pontile di attracco, le avete viste anche voi?
Non al pontile di attracco della nave ma molto più in là, dove c'è il ponte che unisce le due sponde....in pratica, sono andate a farsi un giro in centro..:cool:
Oriana, hai fatto giusto in tempo...Peccato che Cefalonia per MSC sia stato l'ultimo scalo di questa stagione e della prossima. Infatti nel 2024 nessuna nave MSC prevede scali a Cefalonia, mentre Costa Deliziosa solo in tre crociere farà sosta ad Argostoli.
Tutto calcolato..;)
Non ho la pretesa di vedere in una sola crociera tutto e di più, nel senso che preferisco farne due ma che mi diano più possibilità di tempo a terra. Questa con pochi scali ma che comprendono ben tre località che, già conosco, ma che avevo desiderio di ritornare...poichè, tu lo sai meglio di me, qualcosa resta sempre " in sospeso". Mi ritengo ampiamente soddisfatta, al prossimo giro magari inserirò Mykonos che in questa triade non c'è...sempre non in periodi di alta stagione che fuggo e rifuggo!
 
La parte interna nuova...o meglio: il nuovo monastero.

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Brava la nostra guida nel spiegarci nel dettaglio le differenze tra la chiesa ortodossa e cristiana, o simbolismi e le differenze tra le rappresentazioni sacre, tra ciò che è in terra visibile a tutti, a ciò che è sacro... l'invisibile. Bravo, veramente bravo.


La parte interna relativa all'antico monastero.

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Attualmente il complesso è un convento di suore, aperto al pubblico e assolutamente da visitare è il "Museo Ecclesiastico Bizantino". E' costituito da due edifici attigui ma distinti: quello dall'aspetto più recente - inaugurato nel 2002 - è l'edificio principale ed ospita molti interessantissimi reperti di arte bizantina provenienti da vari luoghi di culto andati distrutti nel catastrofico terremoto del 1953; quello dall'aspetto più vecchio - che ingloba il vecchio Katholikon, ristrutturato ed ampliato nel 1988 - accoglie arredi e dipinti sacri, gli affreschi medievali ed una pregevole iconostasi adorna di immagini sacre e superbi intagli lignei.
Interessante è la presenza, all'interno del nuovo Katholikon, di una reliquia descritta come "i resti sacri del piede destro dell'apostolo Andrea".

Il museo bizantino.


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Continua...
 
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La prima tappa della nostra escursione si è conclusa, ritorniamo sul bus che ci porterà in una vicina azienda agricola. Apro una parentesi... è la parte che non ho gradito molto : una degustazione di vini. Alla mattina non è il massimo , in più c'è degustazione e degustazione, quelle fatte così, così...meglio di no.
Oramai ho notato che la tendenza di ogni escursione è di inserire questa possibilità, probabilmente di tendenza e forse perché piace, personalmente ma anche no!

Comunque è durata veramente poco, i vini...non sono il massimo e non ho visto particolare entusiasmo tra il gruppo. Forse si e no, poco più di 5 persone sono uscite con una bottiglia in mano. Il luogo devo dire veramente molto bello. Una azienda immersa tra i vigneti....


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Si riparte...


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Continua...
 
Sami, conosciuta soprattutto perché è la location dove si è girato il film " Il mandolino del Capitano Corelli"....


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Dista solo 25 km da Argostoli Sami, principale porto dell’isola. Moderna cittadina scenograficamente incastonata tra una magnifica baia e ripide colline alle sue spalle, Sami è spesso solo una tappa di passaggio per i turisti in arrivo con il traghetto, ma invece merita una visita approfondita. Ci ero già stata parecchi anni fa e stento a riconoscerla. Molto più moderna e abitata, nel senso che si è ingrandita come località, e credo che in piena stagione sia molto più vivace...mentre oggi appare spenta, assopita ....
Ci viene concessa un' ora all' incirca per poterla visitare. La nostra guida ci dà qualche informazione di carattere generale dandoci appuntamento per l'ora stabilità, di nuovo nel luogo dove il bus sosterà.


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Inserita in una conca verdeggiante le acque cristalline ne riflettono i colori...




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In lontananza...si fa per dire poiché è a poche miglia, Itaca....oggi ci appare leggermente velata...ma onestamente trovo che questi colori, queste velature ne accrescano la bellezza.

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Giriamo tra negozi, taverne, bar per lo più chiusi per fine stagione

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Anche in questa solitudine il luogo ci piace , tanto che pensiamo non sarebbe male anche per una vacanza stanziale...in fondo quest' isola ha grandi potenzialità ed è vastissima con parecchio da offrire. In questa zona e in quella appena lasciata, ci sono numerose testimonianze archeologiche etrusche, ma anche micenee. Alcune Città antiche , pochi resti ma significativi...chi mi conosce capirà il mio rammarico ma oramai mi son messa il cuore in pace, difficile, anzi, impossibile che una nave organizzi per minoranze escursioni simili. Con il bus, attraversando il villaggio, qualcosa ho intravisto anche in città, quindi pochi passi e siamo sul luogo: Museo Archeologico ( purtroppo chiuso) mi accontento di qualche scatto dove è possibile vedere qualcosa di bello.


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Il tempo è letteralmente volato, un poco dispiace lasciare questo paradiso....



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Ma la giornata ha ancora altre meravigliose sorprese per noi.






continua...
 
A malincuore lasciamo questo luogo per dirigerci in pochi minuti di bus, in un altro luogo iconico di quest'isola....


Grotta, lago di Melissani......mistero e magia


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Il lago Melissani, a volte chiamato anche col nome di grotta delle ninfe, è un luogo affascinante e misterioso, sicuramente di una bellezza unica.
Situato in posizione centrale nell'isola di Cefalonia, a soli due chilometri dalla spiaggia di Sami e a dieci dal capoluogo Argostoli,
Scoperta nel 1951, questa meraviglia naturale consisteva in una grotta che ospitava un lago sotterraneo.
Con il tremendo terremoto del 1953, crolla la volta della grotta, permettendo ai raggi del sole di illuminare il lago sottostante e di creare quegli incredibili giochi di luce che oggi vengono osservati da migliaia di turisti che visitano l'isola di Cefalonia.
Il lago Melissani presenta un mix di acqua salata, proveniente dal mare, e di acqua dolce che arriva da una sorgente naturale situata 20 metri sotto terra. Durante tutto il periodo estivo il lago Melissani a Cefalonia è visitabile tutti i giorni grazie a barcaroli locali.


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Arriviamo con grande anticipo rispetto all'arrivo degli altri bus, con grande lungimiranza della nostra guida....infatti troviamo solo una decina o poco più di persone innanzi a noi, questo è la prerogativa migliore. La barche sono solo tre, piccole e possono portare non più di otto persone alla volta.

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Cefalonia è una terra dove accadono fenomeni particolari, e questo lago ne è la prova. I Catavothres consistono in un rarissimo fenomeno geologico che è possibile osservare solo sull’isola di Cefalonia a soli 2,5 km dal capoluogo
Fin dai tempi più antichi gli abitanti di Cefalonia hanno notato che le acque del mare che lambiscono questo piccolo tratto di costa, si insinuano nelle rocce e letteralmente l’acqua scompare nel sottosuolo.
L’inglese Stevens fu il primo ad interessarsi a tale fenomeno, e ne fu talmente impressionato che decise di costruire qui un mulino ad acqua che sfruttasse l’energia di tale fenomeno naturale. Successivamente il famoso geologo greco Miliaresis si occupò di studiare l’effetto dei terremoti sul fenomeno dei Katavothres e si accorse che anche terremoti violenti come quello del 1867 non sortirono alcun effetto o cambiamento né sul funzionamento del mulino, né tantomeno sul fenomeno geologico in sè.
Anche durante il recente terremoto che nel 1953 rase al suolo l’isola di Cefalonia il fenomeno non ha subito variazioni anche se il mulino è stato danneggiato gravemente ed è stato sostituito.
Diverse teorie si sono succedute negli anni per tentare di capire e spiegare dove finisse realmente l’acqua del mare una volta inghiottita dai Katavothres.
La risposta si ebbe solo nel 1963 ad opera di una squadra di geologi austriaci. Questi ricercatori versarono una sostanza colorante nell’acqua prima che sparisse nei Katavothres e scoprirono sorprendentemente che l’acqua colorata riappariva dopo circa 14 giorni nel tratto di mare di fronte al villaggio Karavomilos.
Si scoprì che l’acqua segue un percorso sotterraneo, attraversando l’isola in direzione nord–ovest per 17 km e mescolandosi all’acqua dolce presente nella falda acquifera sotterranea giunge prima all’interno del lago Melissani , prima di fuoriuscire nuovamente in mare.


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Il mito.....


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Secondo la mitologia greca la ninfa Melissani, delusa dall'amore non corrisposto verso il dio Pan, si suicidò, cadendo nelle acque del lago. L'acqua, dolce e salata insieme (in quanto il lago è collegato anche con il mare), la ricchezza di decorazioni stalattitiche e stalagmitiche, i ritrovamenti effettuati nella grotta che attestano che essa fu un tempio dedicato a Pan, un satiro divinizzato al nome del quale si tenevano in questo luogo, riti orgiastici, rendono questo luogo, situato in un minuscolo villaggio di pescatori, davvero surreale. All'ingresso prima di scendere nel tunnel che conduce all'interno della grotta, è visibile il bassorilievo raffigurante Pan.


Dimenticata per secoli, la grotta è stata riscoperta nel 1951 dallo speleologo Giannis Petrhilos ; è lunga 160 metri, larga 40 e alta 36 metri. All'interno contiene un lago, lungo 60 metri, largo 40 e profondo fino a a 39 metri, con una temperatura dell'acqua di circa 10°.

Le stalattiti risalgono dai 16.000 ai 20.000 anni fa. Al centro del lago, dove inizia la parte coperta della grotta, c'è un'isoletta di 30 metri di lunghezza, alta circa 9 metri

La grotta può essere visitata sia con barche a remi, sia a piedi attraverso un corto tunnel pedonale che scende fino alle sponde del lago interno alla grotta, il cui soffitto è in parte crollato a seguito del terremoto di Cefalonia del 1953 , il che la rende scenograficamente ancor più attraente, con la luce proveniente dall'apertura che divide la grotta in due zone, una illuminata dalla luce diurna e l'altra buia (quest'ultima particolarmente ricca di alghe e stalagmiti).

Particolarmente scenografico è anche l'ingresso della grotta, sul quale crescono piante, e caratterizzato dal colore della roccia simile a quello del miele.


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Con un giro in barca potrete visitare la prima stanza del lago illuminata dai raggi del sole, bordeggiare una piccola isoletta ed inoltrarvi nella seconda camera, sotterranea, che presenta numerose concrezioni naturali, stalagmiti e stalattiti.
Il lago Melissani è un'attrazione naturale di sicuro interesse qui nell'isola di Cefalonia.
Il suggerimento per una visita, l'orario migliore in assoluto è tra mezzogiorno e le 2 del pomeriggio quando, essendo più forti i raggi solari, sono anche più spettacolari i riflessi ed i giochi di luce nell'acqua e sulle pareti della grotta. Noi siamo arrivati attorno alle 12,30.

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Continua...
 
Sassi bianchissimi e sabbia sul bagnasciuga è la più grande dell'isola, profondissima e lunga circa un chilometro.
Attrezzata ci sono sdraio e ombrelloni in affitto e docce proprio nel centro della spiaggia


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È una delle spiagge più famose di tutta la Grecia, Myrtos si distingue per la sua grandezza, per i suoi sassi bianchissimi e per il mare azzurrissimo.
E' circondata da alte scogliere e c'è una sola strada tutta a curve che dal paese soprastante di Divarata arriva fino a giù.
La spiaggia è immensa vista da quassù!

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Il mare ha un fondale che degrada molto velocemente e all'estremità di sinistra della spiaggia ci sono anche delle grotte parte di mare e parte sulla spiaggia in cui si può entrare.
Ci sono anche dei punti panoramici, andando sulla strada costiera verso ad Assos, in cui ammirare tutta la spiaggia nel suo insieme.
Non volendo togliersi proprio nulla Myrtos ha il tramonto proprio di fronte e quindi se rimanete fino a tardi in spiaggia potrete anche gustarvi il mare calmissimo e le gradazioni di rosa nel cielo....sarebbe bellissimo poterlo vedere!
Un'altra particolarità è che con il mare un po' mosso l'acqua diventa di un azzurro elettrico quasi fluorescente....ma già vista così in un giorno di ottobre, sprigiona tutti i suoi colori.
Secondo la leggenda, la spiaggia di Myrtos era il luogo in cui vivevano i Tritoni, creature metà uomo e metà pesce, figli del Dio del mare Poseidone. Questi esseri mitologici erano noti per la loro bellezza e il loro potere di incantare le persone con il loro canto.
Un’altra leggenda associata alla spiaggia di Myrtos, racconta la storia di un giovane pastore di nome Makris che si innamorò di una bellissima sirena che viveva nella spiaggia. La sirena, chiamata Kymothoe, era nota per la sua voce meravigliosa e il suo aspetto incantevole. Makris era così ossessionato dalla sirena che un giorno decise di seguirlo in mare aperto. Tuttavia, la sua barca fu distrutta dalle onde e Makris affogò. La sirena, disperata per la morte del suo amato, chiese aiuto al Dio del mare Poseidone, che trasformò Makris in una roccia sulla spiaggia di Myrtos, in modo che potesse essere sempre vicino a lei.

La spiaggia di Myrtos è anche legata alla storia di Odysseus, il leggendario eroe greco che navigò per molti anni prima di tornare a casa. Si dice che Myrtos fosse una delle soste di Odysseus durante il suo viaggio e che fosse il luogo in cui incontrò la figlia di Poseidone, la principessa Nausicaa. La principessa, affascinata dalla bellezza e dalla forza di Odysseus, decise di aiutarlo a tornare a casa e gli diede abiti e cibo per la sua nave.

La mitologia della spiaggia di Myrtos è anche legata ad Afrodite, la dea greca dell’amore, della bellezza e della fertilità.

Secondo la leggenda, Afrodite aveva un tempio dedicato a lei sulla spiaggia di Myrtos. Il tempio era stato costruito in onore della dea e rappresentava la sua bellezza e la sua grazia. Si dice che molti dei suoi adoratori e devoti si recavano nella spiaggia di Myrtos per pregare e fare offerte alla dea.

Inoltre, la spiaggia di Myrtos era anche considerata un luogo romantico e ideale per le coppie che cercavano l’amore e la passione. Si diceva che la bellezza naturale della spiaggia e la sua atmosfera romantica fossero l’ideale per innamorarsi e vivere momenti di intimità.

Inoltre, Afrodite era anche associata alla bellezza della natura e alla fertilità, e la spiaggia di Myrtos rappresentava perfettamente questi aspetti. La bellezza del mare cristallino e della sabbia bianca, insieme alle colline verdi che circondavano la spiaggia, rappresentavano la fertilità e la bellezza della natura.


In sintesi, la mitologia della spiaggia di Myrtos è ricca di leggende e storie affascinanti che hanno attirato l’attenzione di molte persone. La spiaggia è un luogo di bellezza naturale e anche di importanza culturale e religiosa per i Greci. La leggenda dei Tritoni, della sirena Kymothoe, della storia di Odysseus e di Afrodite, sono solo alcune delle storie che hanno reso la spiaggia di Myrtos un luogo di grande fascino e mistero.


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Continua...
 
A me è capitato di fare degustazione di liquori verso le 10 del mattino a Corfù :rolleyes:

I colori di quel lago sono stupendi ;)

Gianni
Capita quasi sicuramente un po' per tutte le degustazioni se inserire in escursioni di mezza giornata. Naturalmente è segnalato in fase di prenotazione, non contesto l' orario si sa, ma contesto la forma. Una degustazione che si rispetti è fatta secondo determinati criteri e non in piedi , con un grissino in mano tra un assaggio e l'altro ..nella confusione e calca totale. D'altronde è la tendenza di moda , il cibo attrae e va per la maggiore ed è per questo che ultimamente tutti i tour operator le inseriscono.
 
Stato
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