Re: La mia crociera da dimenticare con la Costa Marina
Ciao a tutti, è da un po’ che bazzico "abusivamente" il forum, mi iscrivo per offire la mia opinione (o meglio, testimonianza) sull’argomento, visto che anch’io ho partecipato a “Ritorno in Terra Santa” con Costa Marina, dal 21 al 31 luglio scorsi.
31 luglio, azichè 1° agosto come da catalogo, perché abbiamo beneficiato, del tutto casualmente ed a sorpresa, di un’offerta propostaci dall’agenzia: 1.200 euro a testa (prezzo finito) per una cabina esterna e centrale al ponte 4 (che da catalogo, mi pare, costi sui 2.500 o giù di lì), con itinerario accorciato di un giorno e dunque sbarco definitivo a Napoli anziché a Savona.
Premetto che non avevo mai fatto, né pensato di fare crociere, dunque non ho termini di paragone né con altre navi della flotta Costa né con altre compagnie.
L’offerta è stato l’elemento decisivo che mi ha spinto verso un tipo di vacanza che, a differenza di mia moglie, non mi ha mai attratto granchè, non per motivi particolari se non che tendo a prediligere, da viaggiatore ormai abbastanza scafato, le vacanze fai da te, confortevoli ma con un minimo di avventura ed imprevisto e, soprattutto, senza vincoli di itinerario ed orari.
E senza dubbio il prezzo di favore è ciò che mi permette di esprimere un giudizio (moderatamente) positivo: avessi pagato il prezzo pieno le mie valutazioni sarebbero senz’altro diverse.
In sintesi:
NAVE
Abbiamo scelto questa crociera per l’itinerario e l’avremmo scelta comunque anche se fossimo stati preventivamente informati sulle caratteristiche e la stazza della nave, che abbiamo scoperto solo successivamente.
Vedo che molti, qui come in crociera, enfatizzano il presunto fascino della nave piccola, legato alla maggiore intimità ed alla più agevole socializzazione fra i passeggeri, contrapposto alla dispersività a volte stordente delle navi più grandi: sarà, sono elementi a cui personalmente non dò grande importanza e comunque, come dicevo, non ho abbastanza esperienza in merito per valutare con piena cognizione, certo è che contrabbandare la Costa Marina per una 5 stelle è una barzelletta bella e buona visto che a stento si può parlare di 4 stelle, con la quarta direi peraltro ampiamente offuscata ed ormai in via di spegnimento.
A parte la ristrettezza delle dimensioni e degli spazi, che alla lunga si sente in una crociera di media lunghezza e con molta navigazione diurna, direi che i segni dell’età sono evidenti sia nelle parti comuni (corrimano arruginiti in alcuni punti, sdraini consumati e cigolanti, ecc), sia nella cabina (stipiti e ante malmesse, bagno pulito ma disseminato di incrostazioni varie, con una fastidiosissima perdita dalla base del rubinetto causa il totale disfacimento della sigillatura in silicone), piccola ma per i miei gusti più che adeguata allo scopo (dormire).
Pulizia buona (compatibilmente con la vetustà delle strutture e delle dotazioni), non eccezionale, anche se bisognerebbe sempre distinguere dove finiscono le (eventuali) colpe degli addetti e dove inizia l’inciviltà degli ospiti (mitico il preservativo usato abbandonato nottetempo su uno sdraio in uno dei ponti superiori!).
Sui rumori e sulle vibrazioni non so che dire, ho dormito sempre come un sasso e non ho avuto disagi di alcun tipo, boh…
PERSONALE DI BORDO
Bravissime le ragazze della reception, preparate e sempre disponibili, anche nel ruolo di accompagnatrici nelle escursioni.
Personalmente non amo l’animazione (è un eufemismo…) ma i ragazzi mi sono sembrati in gamba (qui sinceramente non capisco il giudizio negativo di Kingtwo), abbastanza dinamici e mai invadenti, tenendo anche presente che ormai non è che si possa inventare granchè in termini di giochi, serate a tema, ecc…
Disastrosi i camerieri al ristorante, gentili e sorridenti, per carità, ma del tutto impreparati al ruolo e con punte di goffaggine davvero improponibili per un servizio di questo livello: bevande ordinate e consegnate dopo 15-20 minuti buoni (ce n’era uno in particolare al mio tavolo che andava sistematicamente in panico, con copiosa sudorazione annessa, alla mia richiesta, complessa in effetti, di una birra… boh….), posateria mancante, uomini serviti sistematicamente prima delle signore… insomma cose che neanche nell’osteria sottocasa; inviterei l’altezzoso maitre a regolarsi di conseguenza invece di limitarsi a guidare trenini festanti e allo sventolamento di tavoglioli la serata di ”O’ sole mio”…
Personalmente mangio alla velocità della luce ma qualche ospite del 1° turno di cena si lamentava dell’eccessiva smania di sgombrare il tavolo in vista del turno seguente… in effetti ho assisisto a gustosissime scene di signore combattive intente a difendere a forchettate il piattino con l’ultima fetta di melone dal cameriere ansioso di far piazza pulita… c’è da dire peraltro che il doppio turno è una necessità e che un intervallo di due ore e un quarto è un lasso di tempo sufficiente a cenare con agio, chi si presenta sistematicamente a tavola con mezz’ora di ritardo ha poco da lamentarsi…
CIBO
Molto, discreto, non eccezionale; spesso ho mangiato meglio al buffet (molto caotico e sovraffollato negli orari di punta) che non al ristorante, dove comunque molte cose erano le stesse, solo più infiocchettate… peccato fosse quasi sempre fuori uso la macchina del gelato Carpigiani (nel senso di rotta, e colpevolmente non riparata), col caldo che c’era se ne consumava a tonnellate.
Spettacolari i buffet di mezzanotte, notavo però la fretta con cui venivano smantellati… per poi ricomparire a pranzo il giorno dopo variamente riarrangiati… ma è giusto così, per carità, un conto è il lusso un altro lo spreco, ci mancherebbe.
Per quanto riguarda l’acqua immagino se ne sia già parlato diffusamente in altri topic; noi ci siamo arrangiati con qualche bottiglia comprata di tanto in tanto e per il resto con la raffinata tecnica della bevuta a goccia dai distributori: bicchiere ingoiato in un sorso con respirone finale per minimizzare il fortissimo retrogusto di cloro.
Dico comunque che non mi sembrano poi così scandalosi i prezzi delle bevande a bordo: si sa che acqua e bibite sono fonte di speculazione quasi ovunque e sinceramente ho visto di molto peggio, anche in luoghi molto meno pregiati ed ameni.
ITINERARIO
Bellissimo. Avrei preferito un po’ meno navigazione, ma le distanze erano considerevoli. Come credo la gran parte degli ospiti a bordo ho scelto questa crociera per lo scalo a Gerusalemme (e in parte per le Piramidi, dove non ero mai stato), che non ha tradito le attese ed in definitiva da sola valeva il viaggio, pur nell’inevitabile frettolosità della visita.
L’unica tappa abbastanza insignificante mi è sembrata Cefalonia, c’erano altri approdi più intriganti in zona ma immagino la presumibile necessità di Costa di una certa distribuzione degli scali più pregiati su varie tipologie di crociere.
Mi sono sembrate fluide e ben organizzate le procedure di sbarco/imbarco (solo qualche ritardo, del tutto fisiologico), preparate e disponibili le guide locali (faccio una menzione speciale per il bravissimo Daniel, la guida di Gerusalemme, altra categoria davvero), buona la qualità dei servizi a terra (pasti ecc..).
Immancabile, non ne faccio una colpa a Costa, l’inutile e irritante sosta ai negozi di artigianato (presunto locale): per chi eventualmente farà l’escursione a Gerusalemme e Betlemme consiglio caldamente di arrangiarsi a fare acquisti, sia pure di volata, nelle bancarelle lungo la Via Dolorosa, evitando accuratamente il negozio di Betlemme in cui vi portano a fine gita perché è caro peggio di un gioielliere in via Condotti, per oggetti che in definitiva sono piuttosto dozzinali e praticamente gli stessi che trovate dagli ambulanti.
Considerando che a Port Said, in Egitto, la nave attracca praticamente dentro l’imboccatura del Canale di Suez mi sarei aspettato che qualche escursione ne prevedesse la visita (magari anche solo dalle sponde visto che il transito è complesso e regolamentato), invece nulla, ci siamo rifatti col canale di Corinto…..
GIUDIZIO FINALE
Una bella esperienza, non indimenticabile, che in ogni caso poteva essere migliore.
Certo, al contrario della pubblicità, non ci siamo abbandonati al pianto (e come noi gli altri ospiti) una volta scesi dalla nave, da questa nave.
Non mi sento però di enfatizzare più del dovuto gli aspetti negativi, non mi hanno tolto la voglia di riprovarci in futuro su altre rotte (Nord Europa) e magari su altre navi, più grandi.
Scusate la lunghezza, saluti!