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Leggende sui Mari

pmanlio

Active member
Re: Leggende sui Mari

Dopo un giro per i vari siti internet mi sono reso conto che per dare un'idea globale di cosa abbiano rappresentato le navi di Nemi nel passato e nel presente è meglio fare un cappello iniziale scritto da me..
Questo implica un pò di pazienza da parte di tutti, perchè la dobbiamo prendere un pò alla larga.. ma è un obbligo, speriamo anche affascinante..
Alla larga vuol dire partire da Caligola, imperatore di Roma, e capire chi fu veramente..

Nella storia romana abbiamo imperatori descritti come persone valide, chiamiamoli buoni, ed altri descritti come pazzi, degenerati e quante se ne vogliono, di solito questi sono morti trafitti dai coltelli di qualche cospiratore..
Va notato che i 'buoni' li possiamo dividere generalmente in due categorie: chi ha collaborato con il senato, chi ha esautorato il senato piazzandoci dentro solo uomini a lui esclusivamente devoti (Marco Aurelio potrebbe essere il primo, Augusto il secondo), i 'cattivi' o hanno abbandonato Roma per fortificare l'insieme dell'impero (Adriano ad es. non era ben visto) o si sono battuti contro il senato ed hanno perso per mancanza di un forte potere..

Due 'cattivi' sono accomunati da una strana sorte, iniziano bene e poi impazziscono, sono Caligola e Nerone..
Che vuol dire?

Caligola e Nerone all'inizio governarono bene, è innegabile, ed avevano il favore del popolo, da loro protetto, poi il patatrac, anche perchè per aiutare il popolo devi ostacolare gli interessi privati di qualcuno in alto.. i senatori di solito..

Non pretendo che questo sia sempre vero, ma nel caso di Caligola vi invito a pensare ad uno scontro di poteri..
Veniamo quindi a Caligola, che era costui?

Caligola era un discendente di Imperatori, che è vissuto un lungo periodo in Egitto, quasi esiliato nel timore di attentati..

In Egitto aveva respirato l'ellenismo, la cultura creata dalle conquiste di Alessandro Magno, e fusa in quella terra con la preesistente cultura Egizia, aveva anche capito come un sovrano Egizio è un Dio assoluto..
In Egitto Caligola aveva partecipato (o almeno visto) ad una tipologia di celebrazioni della Dea Iside che comportavano l'uutilizzo di due barche, una con i remi trascinava l'altra al centro del Nilo durante le notti di Luna, e lì i sacerdoti officiavano la cerimonia sacra.. Gli antichi Faraoni sarebbero stati su quelle barche, a rappresentare il popolo, ma in pratica il loro potere..

Caligola era anche un grande appassionato di navi, aveva sentito parlare delle grandissime navi Ellenistiche, giganti da 60/70 metri, prima utilizzate per la guerra, successivamente come reggie galleggianti..
Se ricordate Hollywood ad es. famoso è il 'tour' del Nilo che Cesare fece con Cleopatra..

Un bel giorno Caligola diviene imperatore, ed ha un piano preciso, quale?
Realizzare una monarchia assoluta, con lui al centro del potere come un Faraone..
Per questo ci vogliono atti e simboli..
Nel frattempo da sfogo alla sua passione, fa costruire tre navi, due gioielli, veri palazzi galleggianti, a Baia (Campania) ed una nave portaobelischi, lunga 100 metri, che ha trasportato l'obelisco di Piazza del Popolo..

Ma nella mente ha anche altro, creare un simbolo, ricreare la cerimonia di Iside in terra Romana..
Porre se stesso come Faraone su quelle barche, ma anche dare sfoggio di potenza..

A questo punto entra in gioco Nemi, perchè?
Perchè a Nemi è venerata Diana, che con qualche salto mentale i romani identificano con Iside.. c'è il tempio di Diana Nemorensis..

Nemi è un lago, abbastanza lontano dal Senato, ma vicino a Roma, lo sfondo ideale per un gioco di questo tipo..

E qui comincia la nostra storia..
Che però rimando a dopo..

Interessa?

Salutoni
Manlio
 

pmanlio

Active member
Re: Leggende sui Mari

Ho il tempo di aggiungere altro..

Abbiamo capito perchè Caligola decide di mettere in acqua due immense navi a Nemi, ora bisogna capire cosa chiede precisamente ai suoi costruttori, ricordando che Caligola dispone di Architetti in grado di far impallidire Pulitzer o Zoncada (Farcus? .. fate vobis!).. che vuol fare?

Vuol farsi una super casetta, un omaggio all'ellenismo, ma anche un omaggio alle grandi navi del passato..
E' probabile (chi lo saprà mai?) che anche le navi di Baia siano impostate in questo modo..
Prova ne sia che anche le navi di Nemi mostreranno agli stupefatti archeologi la protezione, inutile nei laghi, contro la terendine marina, verme che mangia il legno..

Riporto una piccola traccia da un testo di Marco Bonino, docente di tecnica costruttiva navale antica, esperto livello mondiale sull'argomento e studioso delle navi di Nemi, di cui sta seguendo un tentativo di ricostruzione:
Parla delle navi di Baia:

1 cenni letterari rivelano inoltre un interesse del giovane imperatore per le costruzioni navali imponenti e scenografiche: dal ponte di barche da Baia ad Ischia, ai suoi yacht, fino alla grande nave portaobelischi con cui fece trasportare l'obelisco vaticano descritta da Plínio e utilizzata da Claudio per costruire l'isola del faro del nuovo porto di Ostia. Dalle poche notizie sullo yacht, notiamo che aveva lo scafo di foggia militare, come quello di una decere, sontuosamente ornato e con le vele variopinte (Svet. Caligula, X)0M1):

Fabricavit et deceris Liburnicas gemmatis puppibus, versicoloribus velis, magna thermarum et porticum et tricliníum laxitate magnaque etiam vitium et pomiferarum arborum varietate, quibus discumbens de die inter choros ac symphonias litora Campaniae perageret.

Dal testo sembra che di queste navi ce ne fosse più di una e l'aspetto militare di queste naves lusoríae si può ricollegare alla forma scenografica della prima nave di Nemi, che aveva profilo militare, ma era solo trainata. Il commentatore dell'edizione "Belles Lettres" di Svetonio dei 1932, giustamente osserva che il passo di Svetonio non si riferisce specificamente alle navi di Nemi, ma si possono qui richiamare assonanze d'immagine.



Nella impostazione della costruzione Caligola aveva in mente di sicuro di omaggiare Gerone di Siracusa con la sua nave, la Syrakosia, fatta costruire con il contributo di Archimede..
Ho a disposizione una descrizione della nave, che di sicuro aveva anche Caligola, ve ne riporto un piccolo brano.. pensate a Farcus..

La nave, per quanto costruita sul modello di una 20-ere (eikosere) aveva tre livelli di ponti. Quello inferiore, raggiunto da molte scale, era per movimentare il carico. Quello successivo era previsto per dare accesso alle cabine. Quello ulteriore, il più alto, era per gli armati a bordo. Sul livello mediano, lungo ambedue i lati della nave, vi erano le cabine per gli uomini, trenta in tutto ed ognuna delle dimensioni di quattro triklinios. La cabina del proprietario era di 15 triklinios con tre stanze da letto di tre triklinios; la cucina verso prua era per queste. Tutte avevano i pavimenti in mosaico multicolore; in questi era raffigurata in modo straordinario l'intera storia dell' Iliade. Le soglie, gli architravi e le porte erano tutti lavorati con cura. Lungo íl ponte (passaggio) superiore c'era una palestra, come pure ponti di passeggiata costruiti in modo da adattarsi ad una nave di queste dimensioni. Queste avevano aiuole di tutti i tipi che fiorivano in modo meraviglioso e che venivano innaffiate con tegole (condutture) di piombo coperte. Gli alberi davano ombra lungo le passeggiate. Lungo queste vi era una cappella dedicata ad Afrodite, di tre triklínos, il cui pavimento era rivestito di agata ed altre delle pietre più decorative trovate sull'isola. I divisori (toikous) e le parti sopraelevate erano di cipresso e le porte d'avorio e di legno aromatico. Era provvista e rifinita con dipinti, statue ed apparecchiature per le libagioni. Inoltre vi era una sala di lettura e, in alto sul soffitto, vi era una cavità semisferica fatta ad immagine dell'orologio solare dellAchradina. C era anche un bagno, di tre triklinios , con tre vasche di rame ed un bacino di 187 It fatto di pietra colorata di Tauromenium. Inoltre vi era disponibilità di ospitare passeggeri ed i guardasentina. Inoltre vi erano dieci stalle lungo ogni lato, che avevano anche le biade per i cavalli egli attrezzi dei cavalieri e degli stallieri. C'era a prua un serbatoio d'acqua a tenuta, con una capacità di 75. 000 1t, fatto di tavole e di tela impermeabilizzata. Ai suoi lati vi era un acquario a tenuta fatto di tavole e rivestito di lamiere di piombo; era riempito con acqua di mare e vi si teneva una scorta di pesce vivo. Su ciascun lato della nave sporgevano tavole (tropoi) equidistanti; esse reggevano madie, stufe, forni, macine ed altri servizi. Tutt'attorno alla nave vi era una serie di telamoni (adantes), alti 6 cubiti ed equidistanti, che sostenevano le parti superiori delle strutture del ponte ed il triglifo, inoltre l'intera nave era dipinta con decorazioni adatte

Alcune delle idee dell'imperatore provengono quindi da qui..

Salutoni
Manlio

ps: la traduzione dal latino è di Sandro Valente, il mio amico filologo..
 

pmanlio

Active member
Re: Leggende sui Mari

Proseguo (un pò da solo.. :roll: ) questa storia.. di sicuro ho tempo, l'automobile mi ha lasciato.. a casa!!

Faccio un inciso: ai tempi di Caligola la tecnica navale romana (e non solo quella, ma anche quella costruttiva in generale) era incredibilmente avanzata, erede di quelle Greche e Puniche, prese ed armonizzate tra di loro e completate dai romani stessi..
Nel medioevo grossa parte di questa cultura andò persa, e ad esempio nel campo navale si ritrovarono alcune soluzioni dei romani solo nel 1700, ad opera principalmente degli Inglesi..
Per i romani era normale costruire navi da 1200 tonnellate, per le potenze navali attuali lo divenno solo dal 1600, e con tecniche fondamentalmente diverse da quelle antiche..

Quando i costruttori di Caligola decisero di fondere tecniche di costruzione allora avanzate con altre superate ma storicamente importanti (le navi erano anche una citazione dell'ellenismo) non sapevano di costruire un 'libro' per chi, nel 1930 circa, riportò le navi alla luce..

Su questo torneremo, ma velocemente (se Rodolfo gradisce si potrebbe mettere qualcosa in 'tecnica'..)

Tornando alla nostra storia, Caligola ha l'idea, individua il lago, decide con i progettisti il da farsi, e passa ai fatti..
Si costruisce un cantiere (attualmente individuato), si prendono i legni dalla zona, si crea un porto (o si rafforza uno gia esistente).. e le due meraviglie, la nave palazzo e la nave tempio vanno in acqua..

Come erano fatte?
Nel link seguente trovate una ricostruzione (dal minuto 2) delle navi, rende poco ma è già qualcosa..

http://it.youtube.com/watch?v=awUUqDsGYzo

Invece nel sito:

http://www.nemi-themystery.com/

avete altre notizie interessanti..

le due navi erano lunghe 60 e 70 metri, una dotata di remi trascinava l'altra, entrambe ospitavano dei veri palazzi di pietra, uno era un tempio, l'altro un palazzo, all'interno erano ospitati colonnati, mosaici, statue in bronzo ecc.
Tubazioni di acqua erano probabilmente riscaldate ospitando terme..
La notte, con la luna piena prendevano il 'largo' (il lago era piccolo) si portavano al centro del lago ed eseguivano i riti religiosi, viste dall'alto dagli abitanti di Nemi dovevano apparire magnifiche, uno spettacolo eccezionale..
Ho visto personalmente parte dei mosaici, dei marmi, delle colonne, delle statuine.. le balaustre ecc. il tutto doveva concorrere a realizzare un'insieme di grande bellezza ed eleganza..

Ora, causa nipotino, interrompo..

Lasciamo Caligola a bordo dei suoi gioielli, al centro del lago in una (diciamolo) festa riservata..
Lo invidiamo? Io si.. :wink:

Poi andremo al.. che cosa è successo dopo?

Salutoni
Manlio
 

pmanlio

Active member
Re: Leggende sui Mari

Poi andremo al.. che cosa è successo dopo?

Finora il destino delle due navi, giovannissime, sembrava quello di avere vita lunga e prospera a disposizione dell'imperatore, che ne avrebbe fatto un utilizzo religioso, ma anche (e soprattutto?) ludico..
Ma la vita del giovane imperatore volge in realtà al termine..
A quattro anni dalla sua elezione, dopo aver portato avanti lo scontro con il senato, appare chiaro che Caligola avrebbe fatto meglio a stare in mezzo all'esercito ed alla gente comune piuttosto che recitare la parte del sovrano ellenistico.. privo di appoggi l'imperatore muore assassinato il 41 D.C...
Alla sua morte se ne decreta la cancellazione dalla memoria: tutto ciò che lo raffigura, che gli è appartenuto, che ha a che vedere con lui, deve essere distrutto.. le navi non fanno eccezione..
In realtà pare che una delle due sia sopravvissuta (al momento non ricordo quale, me ne scuso) fino ad arrivare a Nerone, ma alla fine anche Nerone viene dannato, e quindi le due navi vanno a fondo nel lago..

Vanno a fondo con tutto il marmo, i palazzi, le decorazioni, le statuine in bronzo.. ma senza ori o tesori come invece verrà favoleggiato in futuro..

Per secoli gli abitanti di Nemi vedono le due navi, qusi come ombre, ma non di ombre si tratta, nei giorni particolarmente limpidi è chiaro che sono vere..
L'acqua dolce le conserva perfettamente (come il Vasa per intenderci), ma è l'uomo ad offenderle.. chi cerca tesori e prende ciò che è impigliato nelle reti di pesca, chi cerca.. legna da ardere!! E si vanta (è storia) di averne prelevata tantissima dalle navi del lago..

Ma se c'è chi le offende c'è anche chi le rispette, ne è affascinato, le vuole vedere e capire..

Tra chi merita menzione mettiamo il Cardinale Prospero Colonna e Gian Battista Alberti, che nel 1446 iniziò a studiare le navi, in realtà involontariamente le danneggiò, prelevò alcune parti e le portò in Vaticano..
Un secolo dopo avvenne un tentativo di immersione con delle campane di vetro fatto da Francesco De Marchi, nella seconda metà del Settecento nasce l'ipotesi di 'navi di Tiberio', la troviamo in questo passo scritto da un frate locale:

"Nel mezzo del lago l’Imperatore Tiberio edificò un palazzo, cui servivano di fondamento due navi gettate nel fondo dell’acqua, non altrimenti di quello che facessero nel secolo XV° il Conte Borso di Ferrara sul Po, Ludovico di Mantova sul Mincio ed i Principi Elettori sul Reno, come narra Pio II° (Silvio Enea Piccolomini) nei suoi Commentarii".

Per altri dettagli vi lascio il riferimento:

http://photoclub.controluce.it/scrigno/estratti-controluce/LeNavidiNemi/index.htm

Che tratta la storia delle navi con un dettaglio maggiore del mio..

E salto velocemente all'episodio più importante di questa storia, il recupero delle navi per volontà ed opera del regime fascista, avvenuto nel 1927 svuotando parzialmente il lago..

Si installano delle pompe e si incanala l'acqua su un vecchio emissario, fatto questo emergono le navi.. (facile a dirlo, ma difficile a farlo..)..
L'Ing. Guido Uccelli è preposto a questa operazione, Uccelli è un uomo che va ricordato, perchè voterà parte della sua vita a questo lavoro, producendo una documentazione di altissimo livello e cercando in tutti i modi di conservare il patrimonio che la storia aveva portato a noi dopo un viaggio di quasi 2000 anni..

La gente cerca il tesoro nascosto (che i Romani avevano già trafugato ai tempi di Caligola) e rimane delusa, il fascismo cerca i simboli della gloria e trova molto di più di quello che cercava, gli archeologi si trovano in mano un mezzo tesoro, di portata totalmente inimmaginata..

Infatti le navi sono piene di sculture che sembrano inneggiare alla 'gloria marziale' di Roma:

foto9.jpg


e vi sono particolari tecnici che lasciano stupefatti tutti, in particolar modo, con gioia degli Italiani, gli archeologi inglesi, che credevano di aver inventato certe soluzioni nel 1700..

foto7.jpg


Vi sono poi delle soluzioni tecniche che nessuno ha mai più 'riscoperto', come la tecnica di montaggio dello scafo e quella di ricopertura dello stesso con lastre di piombo..

Per ora.. stop.. poi riprendo ok?

Salutoni (con commenti SEMPRE graditi!)

Manlio

nb: le foto vengono dal sito:

http://www.romaeterna.org/galleria/sala6/index.html
 

pmanlio

Active member
Re: Leggende sui Mari

Ora siamo all'ultima parte della storia, cosa è successo dal recupero ad oggi e cosa forse succederà domani..

Un primo dubbio dovrebbe venire a chi si intende di archeologia subacquea: recuperare delle navi dal mare o da un lago implica un complesso lavoro di trattazione del legno, che se si essicca va a morire per sempre.. di solito lo si imbeve in anni di lavoro con una sostanza plastica (poliglicol) che espelle l'aqua, la sostituisce ed impedisce al legno di essiccare e marcire..

Le navi, recuperate e poste in un museo apposito bel museo costruito solo per loro ai margini del lago, sarebbero di sicuro andate incontro ad un brutto destino.. cosa che chi ci lavorava iniziò a notare dopo un pò di tempo.. iniziarono a deformarsi e non ci si poteva far nulla..

Ma il peggio era in agguato, infatti alla fine della guerra, con grande intelligenza, l'allora direttore del museo di Nemi fa portare quanto più possibile a Roma (non tutto però, ovviamente gli scafi rimangono a Nemi, ma anche altro..) perchè sente un'aria strana..

Una brutta notte, durante la ritirata dei Tedeschi, dopo l'armistizio, scoppia un incendio.. di natura sicuramente dolosa..
In poco tempo della 'gloria di Roma' non rimane quasi più nulla (il dritto di Prua esiste ancor oggi, uno scheletro annerito che parla di una storia molto particolare), chi è stato?

Guido Uccelli scrive mestamente nella prefazione della seconda edizione del suo libro sulle navi di Nemi che i tedeschi hanno fatto questo per sfregio, e che ormai quegli studi sono la base principale e quasi l'unico riferimento per capire un passato lontano..

Ma forse Uccelli ha torto, le navi furono sfortunate da sempre, avversate in quanto rappresentavano un potere, prima di Caligola, ora del morente regime, pare che nessuno abbia avuto il coraggio di dire e dirgli che quasi sicuramente furono i Nemensi ad operare lo sfregio..
Dal museo sparì tutto il piombo che costituiva il rivestimento esterno delle navi, e parte di quello delle condotte idrauliche, piombo che era ricercatissimo dalla popolazione, ma questo non basta, era proprio un sentimento di ostilità verso tutto lo stato che si sfogava..

Cosa rimane?

Comunque molto: una massa di pezzi originali, le ricostruzioni di altri, alcune pregevoli opere in bronzo, le foto, gli studi di Uccelli, tutto il movimento di archeologia navale che permette oggi di capire quello che negli anni trenta non si poteva sapere..

Credo che utilizzando le ricostruzioni ed i testi che ho messo sopra, visitando il museo di Nemi (il cui edificio è modellato sulla grandezza degli scafi) e quello di Palazzo Massimo a Roma (vicino a Termini) mettendo insieme un pò di concetti architettonici presenti al Pantheon ed alla chiesa di san Paolo fuori le mura (parlo soprattutto della pavimentazione), ci si possa fare un'idea di quello che furono le due navi..

Cosa avverrà?

Dal sito del comune di Nemi:

È stata costituita a tal fine l’Associazione Dianae Lacus l’11 dicembre 1995, alla quale successivamente si sono affiancati vari enti, pubblici, privati e di amministrazione locale. Insieme hanno cercato e trovato alcuni sponsor anch’essi sensibili alla storia di Roma. È stata così costruita, dinanzi al Museo delle Navi, una struttura prodiera alta e snella che si staglia verso il cielo e riproduce il profilo della prima nave dalla ruota di poppa a quella di prua. Speriamo di vederla, presto, completa. Il primo millennio ha visto le navi nascere ed affogare sott’acqua. Il secondo millennio le ha viste bruciare. Speriamo sinceramente che il terzo ne vedrà rinascere almeno una, ad eguagliare la mitica Fenice. Ce lo auguriamo tutti. Buon lavoro, Associazione Dianae Lacus!

L'associazione lavora insieme a Marco Bonino ed ha ricostruito la sezione di poppa della nave, oltre alla chiglia ed a varie parti di essa..
Se anche non avessimo tutto l'insieme in acqua già il passo fatto ed i successivi non sarebbero poca cosa..
Poi.. chissà..

NemiShips19.jpg


Metto un inciso: purtroppo al museo di Nemi è vietato fotografare, mentre a Palazzo Massimo è possibile farlo..

Non ho foto delle sovrastrutture (colonne, tegole, mosaici, porte, decorazioni) e delle parti tecniche (pompe di sentina, ancore, timoni gru ecc.) da mostrarvi causa divieto del museo, me ne dispiaccio..

Per ora 'Leggende' lo lascio un attimo a parte, ho poco tempo e vorrei se posso, aiutare Rosalba e l'equipaggio della Calamai, almeno per le escursioni nei dintorni di Roma, però vorrei sapere se questa storia ha interessato, se ci sono domande (risponderei volentieri) o suggerimenti..

Cretanseagull è in vacanza e non può proseguire il post per questo periodo, ma i volontari sono sempre accetti..

Salutoni
Manlio
 

seagull

New member
Re: Leggende sui Mari

Salve a tutti... questa è solo una rapida incursione per salutare tutti gli utenti di questo interessante post... Dalla mia ultima visita sono state aggiunte tante cose, che però ho potuto leggere solo in maniera troppo rapida e superficiale... Peccato! Spero di avere presto tempo a sufficienza da dedicare con maggiore attenzione alle righe scritte dall'instancabile amico pmanlio e dal mio quasi omonimo volatile!

Un saluto e a presto!
 

pmanlio

Active member
Re: Leggende sui Mari

Salutoni Seagull..

Il luogo dove sei è la Persia? (leggi.. Iran?)
Bellissimo a parte ogni altra cosa..

Salutoni
Manlio
 

pmanlio

Active member
Re: Leggende sui Mari

digitoergosum ha detto:
Ciao Manlio! E' tosto il topic. Bellissimo e tosto. Lo sto leggendo con calma, per assimilarlo.
Ciao! M.

Pian piano..
D'altra parte per assimilare tutte queste cose ci ho messo anni di studi.. :wink:

Thank!
Manlio
 

digitoergosum

New member
Re: Leggende sui Mari

pmanlio ha detto:
digitoergosum ha detto:
Ciao Manlio! E' tosto il topic. Bellissimo e tosto. Lo sto leggendo con calma, per assimilarlo.
Ciao! M.

Pian piano..
D'altra parte per assimilare tutte queste cose ci ho messo anni di studi.. :wink:

Thank!
Manlio

Si...questo è il berllo e il brutto del forum. In pochi minuti elargisici molto di ciò che è costato anni di studio. Personalmente credo che si elargisca se stessi, col carico di esperienze, di beltà e di brutture che abbiamo acquisito ed imparato. Magari...tendiamo a mostrare le belle.
Ciao! M.
 

pmanlio

Active member
Re: Leggende sui Mari

digitoergosum ha detto:
Si...questo è il bello e il brutto del forum. In pochi minuti elargisici molto di ciò che è costato anni di studio.

Sai, a volte ho passato in poche settimane risultati di studi che mi sono costati anni di apprendimento..
e colui che ha imparato con quella base ha trovato lavoro con stipendi ben più alti dei miei,ma questo è spesso un piacere, soprattutto per uno che fa il ricercatore. E' brutto, anzi bruttissimo, quando l'altro succhia e non da nulla, o peggio tende a far sparire il tuo contributo o a cercare di metterti in cattiva luce con gli altri..

Per mia fortuna è accaduto di rado, ma è accaduto ed almeno una volta in un contesto internazionale (molti anni fa)


digitoergosum ha detto:
Personalmente credo che si elargisca se stessi, col carico di esperienze, di beltà e di brutture che abbiamo acquisito ed imparato. Magari...tendiamo a mostrare le belle.
Ciao! M.

In un ambiente come questo di solito appare il bello e basta.. a volte nei Blog chi 'recita' una parte poi cade miseramente e ne succedono di tutti i colori.. non frequento più di un Blog, ma ho avuto modo di capirlo bene..
E' la vita di tutti i giorni, quella reale, che ti mette davanti la persona 'vera'..
E' bello comunque che in questa vita 'parallela' uno sia in grado di esprimere una parte 'alta' di se stesso..

Tra le altre cose.. 'Leggende' si è fermato ed 'morto', di cose da dire ce ne sarebbero per decenni, ma io penso che dopo Creta il post abbia perso di senso (ha toccato un punto molto alto ed il resto diviene superficiale, anche la storia delle navi di nemi è stata poco seguita)..
Oggi non potrei farlo ripartire al volo, ma anche avendo tempo (tra una/due settimane) potrebbe interessare? io sono più sul no che sul si.. ma accetto suggerimenti..

Salutoni!
Manlio
 

digitoergosum

New member
Re: leggende

Re: leggende

pmanlio ha detto:
Allora, partiamo da Atlantide, rubo un pomeriggio per dire cosa E' e cosa NON E' di sicuro Atlantide, poi veniamo al succo della cosa, cosa potrebbe essere che ha ispirato questo storia..
Primo, Atlantide non è un mito: un mito passa di bocca in bocca fino a divenire conosciuto e, in qualche caso in antichità, considerato una realtà storica.. nulla di tutto questo vale per Atlantide..
Atlantide è una storia tirata fuori da Platone a bella posta per infilarci dentro la sua morale, prima di Platone nessuno mai l'aveva sentita nominare.. però.. :wink:
Però Platone narra che il grande Solone, viaggiando (diciamolo.. in ferie) in Egitto è stato messo a parte dai sacerdoti di allora di una certa storia che glorifica Atene, unica città che si è opposta efficacemente al dominio di una super civiltà che stava invadendo la Grecia..
Da qui escono delle descrizioni sia particolareggiate di questa civiltà (le case, i porti, la struttura sociale ecc.) sia 'morali' basate sotto sotto su una impostazione chi vuol far passare in modo vincente le idee politiche di Platone..

Ad un certo punto questa super civiltà scompare a causa di un disastro naturale:

« Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. (...) In tempi posteriori (...), essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte (...) tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. »

Platone dice anche che i documenti del viaggio di Solone sono in suo possesso e gelosamente custoditi..
Fin qui Platone, faccio notare che questa storia prima di lui non l'aveva nominata nessuno, i suoi discepoli la commentavano sostenendo che era inventata di sana pianta (Aristotele: ''Lui l'ha tirata fuori dal mare e lui ce l'ha fatta risprofondare'')

Ora fissiamo alcuni punti fondamentali: Atlantide non è il nome di questa civiltà, è un nome inventato da Platone, Atlantide NON E' la PRIMA civiltà esistita, esisteva in CONTEMPORANEA con la prima Grecia e l'Egitto.. Pur grandi guerrieri gli Atlantidei non appartenevano ad una civiltà aggressiva, ma ad un mondo civile e tollerante, per la maggior parte della sua storia governato da sovrani illuminati e dediti alla cultura..
Atlantide aveva un vantaggio tecnologico su tutte le altre civiltà, era una grande civiltà di mare, dominava il mare ed aveva una marea di isole satelliti, colonie della più grande isola principale..

Quindi vi invito a buttar via i 'Padri' della civiltà, gli extraterrestri che volavano (e perderebbero contro Atene?) gli 'Dei' e tutto quello che dicono una massa di 'geni' dell'archeologia che però non vengono riconosciuti dai ricercatori 'ufficiali', falsi e bugiardi che non capiscono, o peggio nascondono (perchè? Bhò..), le loro verità..
Esistono una serie di teorie su Atlantide: di esse una sola è seria, e va presa nel modo giusto perchè opera delle modifiche (motivate e poche) a quanto scritto da Platone e si basa su fatti certi, le altre sono sinceramente aria fritta..
Questa teoria ha il pregio di mettere in un'altra luce anche una storia che con Atlantide sembra non avere nulla a che fare, si tratta dell'esodo, narrato nella bibbia, inoltre inquadra in modo corretto una serie di storie che possono essere fatte risalire tutte allo stesso evento..

Tra un pò vi racconterò una storia, che non è vera, ma verosimile e basata su fatti veri, mi sembra il modo migliore per portarvi su Atlantide: la spiegazione di quello che non è congruo ed il limite tra l'inventato ed il certo vorrei darvela dopo, ma anticipo che tre fatti sembrano in contrasto con Platone, le date, le dimensioni, la collocazione geografica di 'Atlantide', ovviamente si spiega tutto, altrimenti non partivo proprio..
Faccio notare che molti osteggiano questa teoria, perchè negano la storia di Atlantide, ma non ciò che essa narra, perchè è vero in sè, e faccio anche notare che dietro ci sono almeno trenta anni di studi fatti da archeologi, per cui è una cosa seria..
Faccio notare che la storia di accompagnamento è mia, quindi posso introdurre, non volendo, errori aggiuntivi.. Non è facile descrivere un mondo di 3700 anni fa non essendo un archeologo.. Metterò alcuni 'buchi' narrativi su certi dettagli proprio per questo..

Pronti a partire?

Salutoni
Manlio

Si...prontissimo! Aspettavo che tu scrivessi queste cose quando leggevo da piccolo (e continuavo da grande) Martin Mystere! Parli anche di Mu, nel proseguo? Lo scoprirò...vado a leggere!
Ciao! M. [smilie=accecato[1].gif]
 

digitoergosum

New member
Re: Leggende sui Mari

Sono colpito e finanche un poco intimidito delle tue qualità di narratore. Ho iniziato a leggere su Atlantide. Devo assimilare piano piano...l'ho già detto! Ciao! (fantastico!!!)
 

pmanlio

Active member
Re: leggende

Re: leggende

digitoergosum ha detto:
Si...prontissimo! Aspettavo che tu scrivessi queste cose quando leggevo da piccolo (e continuavo da grande) Martin Mystere! Parli anche di Mu, nel proseguo? Lo scoprirò...vado a leggere!
Ciao! M. [smilie=accecato[1].gif]

Grazie dell'entusiasmo!!
Ma Martin Mystere e Mu sono lontani da qui.. :p

Prenditi tutto il tempo!!

Salutoni!
Manlio
 

pmanlio

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Re: Leggende sui Mari

Riprendo questo 'antichissimo' (in tutti i sensi!!) topic per proporvi un mistero.. misterioso!!

Siamo nel piccolo centro abitato di Guimar, Tenerife..
Guardate un pò cosa ci troviamo..

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Si tratta di un gruppo di Piramidi, molto simili a quelle che trovate in messico, talmente lunghe che neanche molto lontano da loro sono riuscito a farle entrare completamente in un obiettivo da 35 (piccolo grandangolo).
Le piramidi sono parte di un complesso cultuale ben costruito, ordinato e prego di tanti significati che possiamo solo immaginare..

Sono orientate secondo il solstizio d'inverno e d'estate, in quei due giorni il sole sorge e cala perfettamente allineato alla loro lunghezza.. le scale di ingresso sono quindi perpendicolari al sorgere del sole..

Che ci fanno lì? Chi le ha costruite? Che significano? Tutto questo ci porta dalle parti dell'archeologia vera e di quella 'non tradizionale', mettendo in mezzo un nome che per alcuni fu una vera leggenda, mentre per i più è un perfetto sconosciuto.. Thor Heyerdal

thor_heyerdahl_and_kontiki.jpg


che come si capisce era un uomo di mare.. lui si da leggenda, ma molto reale.. :wink:
Se interessa proviamo a fare un piccolo giretto dalle sue parti..

Salutoni!
Manlio
 

robg

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Re: Leggende sui Mari

bella la foto di thor e in sfondo il kon-tiki, per il quesito archeologico mi informo!!

roberto


Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricordati quanta pace può esserci nel silenzio
 

pmanlio

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Re: Leggende sui Mari

robg ha detto:
per il quesito archeologico mi informo!!

Gli archeologi stessi vorrebbero informarsi!! :p :p
Il mistero è effettivamente misterioso, ovviamente gli 'Atlantici' ci hanno messo in mezzo le ultime tracce della grande civiltà scomparsa, Thor Heyerdal una delle prove della sua teoria sull'espansione umana, soprattutto considerando la similitudine con le piramidi Messicane. Ma in realtà nessuno ne sa nulla..
C'è chi vuole che le abbiano costruite i Guanches, l'antica popolazione di Tenerife, c'è chi pensa che fossero antecedenti perchè Plinio il vecchio cità le canarie come isole spopolate ma con grandi costruzioni al loro interno..
I Guanches sembrano incapaci di fare una simile opera, ma chi lo sa? Soprattutto vista una possibile datazione che vuole che le piramidi siano del 1500 dopo Cristo.

Heyerdal (poi ci torneremo ndr) sosteneva che ben prima di Colombo, per dirla tutta, all'età del bronzo, il mondo fosse caratterizzato da una serie di scambi culturali e commerciali ad ogni livello. Per dimostrare la veridicità dell'idea costruì delle repliche più o meno fedeli delle imbarcazioni Egizie, Sumere ec. e ci navigò per l'Atlantico e per l'Oceano Indiano..
La base del ragionamento è che in tutto il mondo si trovano Piramidi, spesso simili tra di loro ed orientate in modi simili,
che certe figure sui vasi, forme dei corpi ecc. si trovano identiche in zone lontanissime tra di loro..

A parer mio Heyerdal sbagliava, e di brutto!!
Sostenere che civiltà come gli Egizi ed i Maya fossero in contatto con loro vuol dire trascurare il dato fondamentale che tra queste due civiltà ci sono 4000 anni di distanza..
Sostenere che tutto il mondo è in contatto perchè dappertutto si costruiscono Piramidi è altrettanto sbagliato: da sempre l'uomo vuole 'alzarsi' verso il cielo, e da sempre ha bisogno di conoscere quando iniziano e finiscono le stagioni di semina..
Dappertutto quindi trovi montarozzi e Piramidi orientate verso i Solstizi solari..
Perchè le Piramidi? Perchè sono l'unica struttura che un 'primitivo' poteva metter sù innalzandosi verso il cielo senza crollare a terra, l'unica struttura stabile in mano a gente con poca conoscienza tecnica..
Non a caso le montagne sono alla fin fine 'Piramidi'..
Anche le similutidini tra abitudini, disegni ecc. sono abbastanza facili da spiegare..

Ora (causa nipotino) non posso proseguire..

Salutoni!
Manlio
 

pmanlio

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Re: Leggende sui Mari

Nell'attesa (se interessa, fatemelo sapere altrimenti lascio stare ndr) di parlare di Heyerdal, vi metto un link di riferimento per una cosa particolare..
Un mio amico modellista ha dedicato al 'Grande Manlio' (un tipo che non conosco) una nave molto particolare..
Un Manlio normale tra un pò la commenterà spiegando cosa fosse questa nave, ma se volete vedere una perfetta ricostruzione di una nave Egizia di 4500 anni fa, destinata al commercio in mare ed al trasporto di truppe.. guardate le foto su questo link..

http://essemodellismo.blogattivo.com/primo-blog-b1/Nave-egizia-b1-p44.htm

Salutoni!
Manlio
 
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