Michelangelo Merisi da Caravaggio...
" Il maestro della luce...."
- È qui in questo oratorio , il capolavoro di Caravaggio: Decollazione del Battista.
- Olio su tela di dimensioni veramente importanti : 3,60 × 5,20, l' opera più grande di questo pittore. Dipinto nel 1608, grazie ad esso ricevette l' onore della Croce di Malta.
Ironia della sorte, proprio davanti a questo quadro venne letta la bolla, nella quale il Merisi venne radiato dall'ordine dopo la sua fuga dall' isola.
Il quadro mostra l' attimo in cui Giovanni Battista viene decapitato. Secondo i Vangeli, il Battista si trovava in prigione perché era stato arrestato da Erode, dopo che aveva criticato la sua relazione con Erodiade, moglie del fratello Filippo. Erode voleva ucciderlo ma temeva la folla, in quanto il Battista era considerato un Profeta.
Il giorno del compleanno di Erode, la figlia di Erodiade danzo' per lui e piacque così tanto al festeggiato che egli disse: " chiedimi quello che vuoi...e io te lo darò."..... lei chiese la testa di Giovanni il Battista si un vassoio....
Questo è ciò che viene narrato e Caravaggio lo realizza in pittura!!
Cosa rappresenta la scena...l' istante della decapitazione , in primo piano oltre al boia che si appresta a vibrare il colpo, una vecchia che si copre il volto con le mani per l' orrore; e c'è una giovane che potrebbe essere la figlia di Erodiade, oggi nota con il nome di Salomè.
La scena avviene in penombra e a livello compositivo è dato più risalto allo spazio che alle figure. Interessante è anche la parte nell' ombra, dove due figure di carcerati assistono al martirio fa una grata.
Il Santo è ben riconoscibile grazie alla veste di pelle di montone, uno dei suoi simboli, inoltre indossa una tunica rossa, chiaro richiamo al martirio di Cristo.
Al centro della composizione è : il corto pugnale, detto " misericordia", con il quale il boia staccherà la testa, mentre al di sotto, c'è la spada con la quale era stato inferto il primo colpo.
Sulla parte destra si nota una corda recisa , fissata ad un ' anello che ci fa intuire che prima di essere condotto lì, fosse legato.
Le luci....sempre poche e preziose, nelle opere di Caravaggio, fanno pensare ai primi chiarori dell'alba.
Uno dei dettagli più straordinari di questo quadro, è da scrutare con attenzione.
Essendo stato nominato Cavaliere di Grazia poco prima dell' esecuzione del dipinto, Caravaggio decise di firmare il quadro come : Fra' Michelangiolo.
Anche se parte della firma oggi è illeggibile per una caduta di colore, la sua scelta di firmare l' opera con il sangue che esce dalla testa di Giovanni, gli causò non pochi problemi, perché il gesto di considerato blasfemo.
È una tela che mi coglie sempre impreparata...alle forti emozioni che trasmette....l' ambiente stesso, in cui è esposta, avvolto dalla penombra ne accresce il patos....
Ad onor di vero...la foto è tratta dal web, messa allo scopo di rendere la descrizione e la lettura più facile.
Anche qui non è consentito fare foto.
" Usciti passando dalla protettiva penombra della cattedrale, illuminata da fioche luci che ne accrescono comunque lo splendore degli ori, veniamo catapultati nella luce e nella caotica realtà del centro città.
Strana osservazione....mi viene da pensare a ciò che ho appena visto...
Luci ed ombre.....bene e male....in eterna contrapposizione....l' essenza di Caravaggio, della sua visione realistica della vita......quanto è vera, anche per noi oggi...."
" Dobbiamo incamminarci sulla via del ritorno verso il porto. Il tutti a bordo è alle 13,30.
Decidiamo di non prendere l' ascensore come per l' andata , ma di intraprendere la discesa attraverso una strada che riconosciamo essere quella presa, tanti anni fa...."
Magnifica da lontano ci aspetta, ma si avvicina al porto una nave militare...
L' ascensore visto dall' alto...
In men che non si dica arriviamo al porto, giusto per guardarci attorno prima di risalire in nave.
"Questa zona per noi è nuova non la ricordiamo.... è stata riorganizzata e offre numerosi bar, ristoranti e ritrovi alla moda....molto curata!"
" La possiamo ammirare meglio in una vista dall' alto , dal ponte di Magnifica.
Decidiamo di prendere un piccolo spuntino e di pranzare dopo, con più calma ...non vogliamo perderci l' uscita dal porto di Valletta.
Emozionante.... quasi come l' uscita da Venezia, vedi la città ai tuoi piedi, in scenari assolutamente da favola....in un crescendo di colori, sublimati dal mutevole cambiamento dei colori, a volte accesi, a volte più spenti....per passaggi improvvisi e veloci di nubi....
" Alle 14.00, Magnifica saluta il porto de La Valletta....
Condurremo una navigazione in mare aperto, nelle acque del Nord Ionio fino al giorno successivo, quando si inizieranno ad intravvedere le coste greche. Nel mattino procederemo agli ormeggi nel piccolo porto di Katakolon...."
Continua.....