Può essere una cosa drastica , ma il mal educato butterebbe il foglio con le regole nel primo cestino
secondo me lo butterebbe a mare !!!!!
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Può essere una cosa drastica , ma il mal educato butterebbe il foglio con le regole nel primo cestino
vedi Rodolfo...anch'io sono sicuro che servirebbe a ben poco ma meglio poco che niente...la rassegnazione nell'essere convinti che le cose al mondo non si possano cambiare è la cosa più brutta...
l'ho raccolto e rimesso in mano al passeggero che lo aveva buttato a terra. Era più vecchio di me e nemmeno italiano; il suo sguardo nei miei confronti è stato di sfida e di fastidio. Io non mi rassegno di certo, anzi la mia piccola "guerra" la porto avanti tutti i giorni.
In materia di educazione.
Ringraziamo il nostro "amico Dario" che ci permette di ricordare la sua partecipazione ad una crociera. Grazie Dario.
La tua reazione è quella di molti, me compresa: credo che nessuna situazione, più di una crociera, possa rendere il senso dello spreco del cibo e, come dicevi tu, l'abbuffata vergognosa, ma ancor più inutile vista la quantità di roba che si poi si finisce col lasciare nel piatto. Credo che il filo conduttore sia quello di prenderne sempre e comunque a volontà per paura che qualcun'altro te la possa "rubare", per usare un verbo forte, o che se ne rimanga senza...Chi prima arriva, meglio alloggia e visto che i furbi la fan da padrone, lo vogliono diventare tutti...:-(
Per esperienza, ti posso dire però che non è prerogativa solo "italiana" (francesi, tedeschi e russi, che sembra si divertano nel disprezzare il cibo): certo, questo, non deve essere nè un alibi, nè una scusa...
Eh già...:-( All'inizio credevo fosse colpa della "prima crociera": non sapendo che il tutto sarà rimpinguato a dovere e con solerzia, la gente cerca di accapparrarsi più cose possibili, come se poi fosse così tremendo rimanere senza (come se non avessimo comunque di che sfamarci, sia in crociera che nella vita normale... :-( )
Poi, ho capito che è proprio un modo di essere...come quello di saltare la fila a tutti i costi. E anche qui, non c'è nazionalità che tenga...un pomeriggio durante un tea time mi sono proprio infuriata con una signora frances. Così l'ho "investita" con quello che, un'amica francese, mi ha detto essere un insulto bello e buono, soprattutto pungente: vous êtes vraiment française (credo sia corretto!) Siete proprio francese!! Altro che i luoghi comuni su noi italiani :-(
....Così l'ho "investita" con quello che, un'amica francese, mi ha consigliato essere un insulto pungente: Vous êtes vraiment française (credo sia corretto!), ossia... Siete proprio francese!! Ah che soddisfazione sapere le lingue...
Altro che i luoghi comuni su noi italiani :-(
No, non è bizzarra ;-) e poi, si sa che più si mangia, più si beve...e non tutti si accontentano del dispencer , ergo giù dindi ;-)la maleducazione non ha nazionalità, è vero che l'abitudine di abbondare con le porzioni è usuale a quasi tutti i passeggeri, forse il loro obbiettivo (la compagnia) è proprio quello del proporre cibo in quantità industriali, tanto più di un certo tanto non si mangia e il passaparole è garantito.
Spero di non osare, con una teoria bizzarra......
AHAHAHHAHAHA mi hai fatto ridere tu stavolta.... fisse, urlava, rideva, spingeva: secondo me era uno delal "Concordia" ;-) ;-) ;-)