Bene, abbiamo terminato.....Ma no, Venezia non finisce mai di stupire! C'è una piccola-grande sorpresa, già anticipata qualche post prima: avrete il piacere di continuare la passeggiata in compagnia di una bravissima raccoglitrice di immagini particolari, la nostra Laura, che ieri ha visitato la Serenissima e a cui volentieri passo il testimone!!!
Grazie Gabriele!
Raccolgo molto volentieri il "testimone" e sono particolarmente felice di vedere che abbiamo fatto giri diversi...così le mie foto integreranno le tue senza sovraposizioni!
Intanto una picccola premessa...anch'io ho deciso all'ultimo di partire per sfruttare un pacchetto-soggiorno in scadenza...della serie: "o adesso o mai più"!
Venezia era un sogno nel cassetto da un po' di tempo...per vederla bene penso che non basterebbe una settimana, ma meglio un giorno che niente.
L'albergo in realtà lo avevamo a Padova (ma qui, visto che si parla di Venezia, mi limito a dire che la città merita...se passate di lì non perdete la Cappella degli Scrovegni, mi ha incantato!)
Comunque, sveglia alle 6.30 (sì avete letto bene) e partenza in treno per la città più bella del mondo...appena uscite dalla stazione, seguendo le precisissime indicazioni di Rodolfo, ci imbarchiamo sul vaporetto per Murano...
ah...piccola nota...dividevamo la terrazzina di poppa con un giapponese...secondo me abbiamo scattato più foto di lui!
...e prendiamo il largo...
...io mi "incanto" a giocare con la scia...(tanto ormai mi conoscete, no?
)
ed eccoci a destinazione...
Murano è famosa per la lavorazione del vetro...ma qual'è la sua storia?
(da Wikipedia)
Nel 1295 si decretò che le vetrerie di Venezia, attive probabilmente già prima del mille, fossero trasferite a Murano dal momento che i forni dei laboratori erano spesso responsabili di disastrosi incendi, che divenivano particolarmente gravi perché all'epoca le costruzioni erano principalmente in legno. Tuttavia, documenti e reperti antichi testimoniano che l'industria si fosse radicata nell'isola già da tempo.
Concentrare le vetrerie a Murano servì alla Serenissima, gelosa di un'arte che l'aveva resa celebre in tutto il mondo sin dalle origini, a controllarne meglio l'attività. I mastri vetrai erano obbligati a vivere sull'isola e non potevano lasciare Venezia senza un permesso speciale. Molti tuttavia riuscirono a fuggire, esportando all'estero le loro celebri tecniche.
Oggi affianco a molte fabbriche che permettono di assistere a dimostrazioni molto interessanti della lavorazione, praticamente tutti i negozi offrono manufatti (mi sono chiesta, sinceramente, quanti di questi siano realmente dell'isola...) comunque ce ne sono di ogni tipo...valutato gusti e prezzi puramente soggettivi, qualcosa da portare a casa lo si trova di sicuro...
Insieme a questo lato commerciale, vista forse anche la giornata uggiosa, offre scorci di vita lagunare molto tranquilli e affascinanti...
...un bel leone decora una facciata...
continuando a passeggiare...mi verrebbe istintivamente da dire sui moli, anche se sò che non lo sono!
incontriamo il Duomo di Murano, dedicato ai Santi Maria e Donato, costruita intorno all'anno 1.000
proseguiamo...
...e cammina cammina...viene fame!Dopo aver sentito telefonicamente la GUIDA ed essendomi accordata per vederci intorno alle 2.30/3.00 ci scegliamo, tra le tante proposte, un ristorantino (frequentato anche da "locali" che è sempre un ottima garanzia) dove mangiamo un ottimo fritto di pesce...oltre all'occhio anche lo stomaco vuole la sua parte!
e salutiamo Murano...e il suo faro