maumarti
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Ciao Felix, premetto soltanto una cosa e ti rispondo.
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Ovviamente come dice anche Captain questa è la mia umilissima opinione sullo sbarco. Tutto ciò, sottolineo, non esclude che sia tutta di Schettino la responsabilità del disastro.
Sorry, è' un po' che non partecipo ma leggendo sento il bisogno di dire la mia, anche un po' per sfogo emotivo:
le tue considerazioni di per sè sono ragionevoli, o comunque sono rispettabilissime, anche perchè dimostrano che sono frutto di ragionamento e non di "sparate" tanto per dire.
Solo che secondo me nel contesto non stanno in piedi; basta quanto segue per dimostrarlo (tutte cose probabilmente ripetute tante volte, ma non importa ):
1. mi pare che pure se fosse sceso dalla nave solo per non essere schiacciato, penso non c'era nessuno che gli avrebbe impedito di risalire...: circostanze ignote, stato d'animo, destino... non c'entrano nulla: tu sei il comandante, tu risali sulla nave e ci stai fino alla fine. Punto.
2. il fatto che si sia cambiato d'abito, secondo te, era per stare più comodo intanto che aiutava gli altri a sbarcare???
3. MA SOPRATTUTTO: quel signore non doveva essere lì con quella nave, e questo già taglia le gambe a qualsiasi attenuante: avesse pure salvato lui personalmente tutti gli oltre 4000 naufraghi scampati alla morte (e naturalmente non è assolutamente andata così...), con la sua presenza non giustificata al Giglio questo qua ne ha uccisi ormai direi 33, vale a dire 33 DI TROPPO
Le altre considerazioni a mio avviso sono solo accessori.
In casi come questo va bene valutare tutte le sfaccettature, ma io ritengo che un popolo con un po' di spina dorsale dovrebbe essere anche capace di esporsi, prendere posizioni con un minimo di fermezza invece di cercare attenuanti. L'alternativa, che purtroppo è quello che accadrà come sempre, è che si faranno processi eterni, appelli e cassazioni, libri e comparsate televisive per anni (Franzoni docet...), buone solo a far fare cassa a Vespa, agli avvocati, magari pure a Schettino e al suo editore; ma tra opinioni e contro-opinioni, la vera giustizia nei confronti di chi è morto e non doveva morire, basata sul fatto che c'è stato CATEGORICAMENTE un comportamento inqualificabile da parte di uno pseudo-comandante (e pure una serie di consuetudini altrettanto inqualificabili che, magari giuridicamente lecite, hanno consentito che tale schifo accadesse), probabilmente non sarà mai fatta.