Eccomi qui, scusate questa lunga pausa, vedrò di farmi perdonare ;-)
Riprendiamo.
Mercoledì, 19 marzo, Tunisi
Ancora una notte difficile quella che ci aspetta: via vai per il corridoio, chiasso, ragazzi che si chiamano a voce alta per un bel pezzo, poi, finalmente riusciamo a prendere sonno.
Di colpo, qualcosa ci sveglia: musica e voci alte, risate da ubriachi sembrano venire dalla cabina a fianco.
Guardiamo l’ora, sono le 4.05; interdetti ci affacciamo in corridoio, è deserto. Stelvio allora apre il balcone e scopriamo che gli studenti stanno tenendo una “festa” sul balcone della cabina a due porte dalla nostra.
Chiamiamo l’ufficio informazioni, ci dicono che manderanno la security…..non succede niente, dopo 15 minuti ritelefoniamo e ci chiedono di indicare all’addetto alla sicurezza qual è la cabina…..mi tocca pure uscire in corridoio in camicia da notte, meno male è castissima, ha pure i cuoricini ;-)
E finalmente torna il silenzio, ma ormai sono sveglia sveglissima e non mi resta che aspettare l’alba per alzarmi.
Ora, io capisco che la compagnia debba vendere le sue crociere, che non può permettersi di dire no a nessuna tipologia di clientela, però almeno riuniteli tutti ai primi ponti, non costringete un crocierista “normale” a dover coabitare con una massa di ragazzi esagitati e cafoni all’ennesima potenza!
Chiusa parentesi.
Mi godo l’alba e il suo silenzio, ci prepariamo poi per andare a colazione come sempre al ristorante, ma prima dal balcone osserviamo l’ingresso in porto a Tunisi, anzi, per la precisione, a La Goulette, a una decina di chilometri da Tunisi.
In porto con noi MSC Splendida
Il gigante e la bambina di
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Siamo già stati a Tunisi, sia durante un viaggio individuale che in crociera, ma da allora il porto è stato completamente rifatto, ampliato e rimodernato (mi riferisco alla zona dei negozi).
L'accoglienza riservata ai crocieristi è simpatica e folcloristica, ci sono due suonatori e altri che ti offrono il giro sul cammello (o dromedario?), altri due con un falcone da cui giro alla larga, non solo in senso figurato
Accoglienza musicale in porto di
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La Goulette di
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porto la Goulette di
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Dopo aver effettuato il controllo doganale nella piccola stazione marittima, troviamo esposti su una tabella i percorsi ed i relativi prezzi offerti dalla cooperativa di taxi, scegliamo quale fare e lo comunichiamo a una signorina che ci consegna un biglietto da dare all’autista, sottolineando che quello è il prezzo finale che dovremo pagare, nulla più e nulla meno.
Noi optiamo per il giro che ci porterà a visitare in 5 ore Il Bardo e Sidi Bou Said per la somma di 50 euro.
Saliamo sul taxi di monsieur Abda che parla un pochino italiano, non abbiamo nessun problema di comunicazione, qualche parola di francese e molti sorrisi ci consentono di goderci la giornata in tutta serenità.
Dico sempre che la fortuna è una componente imprescindibile, anche in un viaggio, rende tutto più bello, più affascinante e più godibile: ci vuole fortuna anche per trovare sempre il tassista “giusto”, quello che non vuol “fregarti a tutti costi”, gentile e disponibile.
In questo caso Abda comunicava simpatia e allegria a 360 gradi, ci intratteneva volentieri in racconti sulla città, su abitudini locali, cantava canzoni italiane e francesi e bastava che madame sorridesse o chiedesse una sosta per scattare una foto che si precipitava ad accontentarmi.
Subito ci chiede se vogliamo aggiungere al giro la Medina, ci siamo già stati e quindi siamo poco propensi, poi Stelvio intuisce che è un modo per avere la famosa mancia a cui nei paesi arabi non puoi sottrarti, per 10 euro in più si offre di portarci anche lì.
Accettiamo, alla fine quella benedetta mancia si dovrà dare, tanto vale fare un giretto aggiuntivo.
Ci immergiamo nel traffico di questa metropoli che conta più di 1 milione e mezzo di abitanti
Caos metropolitano di
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L’autista ci lascia in Avenue de France, non lontano dall’ingresso della Medina; ci spiega che la città è piena di turisti tunisini e di gente a passeggio perché il giorno dopo si celebrerà la loro Festa dell’Indipendenza.
Ci colpisce subito, evidente, il contrasto tra questa parte della città (moderna, ricca di negozi, di hotel) a impronta occidentale con le (poche) donne velate, gli uomini vestiti con le fogge arabe
Tunisi, oriente e occidente di
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Negozi come ce ne sono da noi
Avenue de France, Tunisi di
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accanto a angoli più vetusti
Tunisi di
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La cattedrale cattolica
Cattedrale di Saint-Vincent-de-Paul, Tunisi di
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Eccola la Medina, stretta tra le antiche mura delle fortificazioni, araba in tutto e per tutto
Port de France, Tunisi sì di
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La città è piena di bandierine che sventolano e che aggiungono un tocco di colore e di allegria.
Poiché ci siamo già stati non ci spaventa l’idea di entrare nei vicoli strettissimi e pieni di gente, stiamo però bene attenti a borsa e portafogli.
Nella Medina siamo accolti in una caotica confusione dai venditori ambulanti che questa volta non troviamo opprimenti, basta un cenno e un sorriso e desistono subito.
La folla è tanta, è difficile camminare, meno che meno scattare foto; torniamo sui nostri passi dopo poco e gironzoliamo un po’ nella piazza
Rue de la Kasbah di
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negozi in Rue de la Kasbah, Tunisi di
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Merletti in blu di
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Andiamo in perfetto orario al rendez-vous con Abda per poi dirigerci verso la periferia e il Museo Nazionale del Bardo, il più importante museo tunisino che contiene, fra le altre, la più ricca collezione di mosaici romani del mondo.
In giro per Tunisi di
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In giro per Tunisi di
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Tunisi, il vecchio e il nuovo di
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Al Bardo eravamo già stati anni fa, ma ora è tutto rinnovato, bellissimo!
Museo National du Bardo, Tunisi di
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Museo National du Bardo di
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Museo National du Bardo (fonte battesimale bizantina) di
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Museo National du Bardo di
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Mi fai una foto? di
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Museo National du Bardo di
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All’interno c’è poca gente, sono più gli addetti dei visitatori, possiamo girare liberamente per le grandi sale, ammirare a nostro piacimento ogni angolo.
L’unica cosa che mi ha lasciato perplessa era che su alcuni dei mosaici si poteva camminare!
Museo National du Bardo di
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Museo National du Bardo di
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Le finestre dell'antico harem, Museo National du Bardo, Tunisi di
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