Continuiamo il nostro girovagare tra le bellezze artistiche della città.
Il termine Barocco che in altri luoghi afferisce solo all’arte a Palermo acquista una dimensione più comune possiamo affermare che esiste la Palermo Barocca lo stile prettamente scenografico del barocco qui infatti lo si trova anche nei dolci come la cassata o nel modo di esporre la merce nei mercati storici ma, soprattutto Barocco è tutto il centro storico.
Da Piazza Villena ( nota anche come i 4 canti , il Teatro del Sole o anche Ottagono del Sole) si forma una croce i cui bracci sono due importanti arterie : via Maqueda e via Vittorio Emanuele costellate di edifici barocchi che immediatamente affascinano chiunque.
Ogni Ordine religioso poi aveva una sua Chiesa e lo stesso dicasi per le congregazioni, le Confraternite anch'esse avevano edicole, edifici, chiese, oratori.
Il barocco è uno stile che si basa sull'effetto scenografico, è legato alla Controriforma ed ha avuto in Roma il suo principale centro italiano. I caratteri tipici delle chiese barocche sono gli interni riccamente decorati, con abbondanza di marmi policromi, di stucchi e di statue.
In Sicilia è nata una versione locale del barocco, che fiorì nel Settecento. Nel 1693 molte città della Val di Noto furono distrutte da un devastante terremoto. Il periodo di ricostruzione di Noto, Catania, Ragusa e di molti altri centri di quella zona è coinciso appunto col barocco siciliano, il che ha contribuito a fare di questo stile un elemento dominante del paesaggio architettonico. Da quel momento, lo stile si diffuse in tutta Sicilia, compresa Palermo, dove il barocco e la sua fase successiva, il rococò, finirono per diventare tra i principali stili architettonici.
Kalsa
(ufficialmente: Kalsa o Mandamento Tribunali) è l' altro quartiere storico di Palermo che ho visitato solo parzialmente e qui mi aspetta la mia carissima amica che ci terrà compagnia e mi aiuterà a scoprire le infinite bellezze che si nascondono tra i suoi vicoli in questa parte della città.
Il percorso inizia dalla cinquecentesca Piazza Pretoria con l’omonima grande Fontana, detta anche “della Vergogna”: realizzata dallo scultore fiorentino Francesco Camilliani per una villa toscana, venne acquistata dalla Città di Palermo nel 1573 per superare in bellezza la Fontana di Orione a Messina. Un trionfo di ninfe, tritoni e divinità con attributi in bella mostra che scandalizzò le monache di San Giuseppe dei Teatini, la cui chiesa è proprio di fronte. Scandali a parte, la Kalsa significa “l’eletta”: Khalisa, così la chiamavano gli arabi quando qui risiedeva l’emiro con il suo governo e le truppe. Dopo secoli, la Kalsa è di nuovo la prescelta: è il quartiere che più di tutti sta cambiando, si è fatto culturale e creativo; circondati da chiese ,come la particolare Chiesa di San Cataldo, quella sopraelevata e con le tre cupole rosse o Santa Maria dell' ammiraglio...la Martorana ( qui abbiamo un tuffo nel bizantino, tra mosaici e colori smaglianti)
e tra le piazze, Piazza Magione. Piazza con un fascino tutto suo: al centro, un palazzo decadente segnato dall’abbandono e dalla street art, circondato da rovine, alberi e prati. E, a proposito di verde, con un po’ di magia, da qui è possibile raggiungere a piedi un pezzo d’Africa: l’Orto Botanico, luogo di esotismo ed esoterismo fondato nel 1789 e progettato per lo più dall’architetto francese Léon Dufourny; accanto, Villa Giulia, il più antico giardino di Palermo, disegnato da Nicolò Palma e realizzato tra il 1777 e il 1778 in omaggio a Giulia d’Avalos (moglie del Viceré Marcantonio Colonna Principe di Stigliano). All’Orto ma anche a Piazza Marina, stupiscono due speciali ficus magnolioides – giganti creature tipiche delle foreste pluviali dai cui rami del tronco originario cadono nel terreno radici che diventano nuovi tronchi permettendo così all’albero di espandersi in orizzontale;
le foglie sono simili a quelle della magnolia, motivo del nome. Quello dell’Orto Botanico, importato dalle Isole Norfolk nel 1845, è il più grande d’Europa e quello di fronte a Palazzo Chiaramonte Steri, in Piazza Marina, pare essere invece il più antico del continente. Per molti questa piazza, che risale al 1863, su progetto del celebre Giovan Battista Filippo Basile, è la più bella della città (benché durante l’Inquisizione vi venissero giustiziati i condannati). Il giardino che occupa quasi tutto lo slargo fu intitolato a Garibaldi, reduce dal successo della spedizione dei Mille.